Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

sabato 14 marzo 2009

I complimenti di Bossi: "Io me piacere murocani"

Le Grandi biografie di murodicani

Umberto Bossi
(Cassano Magnago, 19 settembre 1941)

Politico italiano (?), già senatore della Repubblica ed europarlamentare, ora deputato della Repubblica, fondatore e leader della Lega Nord, attualmente Ministro delle Riforme per il Federalismo. Viene eletto un po' a sorpresa nel 1987 al Senato, carica che gli è valsa per sempre l'epiteto vernacolare di Senatùr nonostante abbia fatto parte dell'assemblea di palazzo Madama per una sola legislatura essendo poi eletto sempre alla Camera dei deputati.

La carriera "artistica"

Dopo essersi diplomato ottenendo la maturità scientifica, il giovane Umberto inizia una breve carriera come cantante (pure lui come Milvio Belcoscioni), con il nome d'arte di Donato (nella foto). Incide un disco 45giri (edizioni Caruso) con le canzoni "Ebbro" e "Sconforto" di cui è autore dei testi. Nel '61 Bossi partecipa, insieme al suo complesso, al Festival di Castrocaro: viene però bocciato, ed anche a causa di ciò decide di abbandonare il mondo della musica. (mannaggia...)

Il resto della sua vita (prima e dopo Luisa) si trova qui

I Procedimenti giudiziari

Il 5 gennaio 1994, al processo Enimont Umberto Bossi ha riconosciuto la colpevolezza dell'amministratore del movimento Alessandro Patelli relativamente ad un finanziamento illecito ricevuto dallo stesso da parte di Carlo Sama della Montedison. Dopo aver restituito integralmente la somma di 200 milioni di lire, raccolta dagli stessi militanti leghisti, e dopo l'allontanamento dal partito di Patelli, è stato condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.

Bossi è stato in seguito condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, "Il tricolore lo metta al cesso, signora", nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore".

Per la prima affermazione, Bossi è stato condannato il 23 maggio 2001 ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena; il 15 giugno 2007 la Prima sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso presentato dalla difesa, lo ha condannato in via definitiva. Per il secondo evento si è ricorso alla Camera, nel gennaio 2002, che non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bossi (allora ministro delle Riforme) per l'accusa di vilipendio alla bandiera, ma la Consulta ha annullato la delibera di insindacabilità parlamentare, nella sentenza 249 del 28 giugno 2006. All'inizio del 2006 la pena prevista per il reato di opinione è stata modificata, dall'originaria detentiva (che prevedeva fino a tre anni di reclusione), ad una pecuniaria (multa fino al massimo di 5000 euro). Bossi ha chiesto poi che anche la multa gli venisse tolta, in quanto europarlamentare, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso confermando la condanna a pagare 3000 euro di multa.

Per conoscerlo ancora meglio guarda anche qui e pure qui

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh! pensando a Bossi mi viene in mente che...
senza dubbio lui rappresentaaa....
anche perchè comunque è riuscito a...
questo ci fa dire di lui cheee....
bisogna riconoscere cheee...
indubitabilmente....
se fosse possibile fare un apragone tra lui e...

pensandoci meglio non mi viene in mente niente...
ah si la notizia più curiosa rispetto alla sua biografia è che attualmente è ministro della Repubblica Italiana!

Anonimo ha detto...

io non c'entro

Anonimo ha detto...

Ho visto la luce

Anonimo ha detto...

Questave la devo proprio raccontare..
C'è un tizio quì in ostello che fa un po' di tutto E' il classico tuttofare: ripara tutto fa da mangiare e trova da fumare. Una festa di uomo. Come niente simpatizziamo e cominciamo ad uscire a fare qualche birretta e girare per locali. Nel bel mezzo della borrachera gli dico: " Pensa che l'ultima volta che sono statoquì incontrai una strafiga, molto puttana, e stavo quasi per farmela, quando sono collassato e il mio corpo non mi ga più sostenuto. Peensa che u messicano mi ha raccontato che se la stavano facendo in d...." "E' la mia morosa" dice il Gallego (si chiama così). Io rimango a bocca aperta.

Anonimo ha detto...

Bossi è veramente un buffone. uno che ha saputo aprofittarsi del vuoto lasciato in Lombardia dalla DC e creare un partito dal niente (?!?)...ha saputo cavalcare l'onda sempre. Dando addosso al pentapartito e ai fascisti quando era il momento...facndo credere di essere il paladino della giustizia e della democrazia contro il primo berlusca, per poi sedersi in parlamento...sputando sulla bandiera, sputando suilla costituzione e sputando su metà degli italiani e praticamente su tre quarti dei cittadini che pagando le tasse fanno si che lui possa avere i suoi soldi da deputato italiano...una vera merda! peggio di così non si può e il bello è che la Lega ha sempre più successo!!! e l'onestà sempre meno.vaffanculo ebbro brio stronzo!

Anonimo ha detto...

Miglio, Spinelli, Tremonti, Maroni, Gentilini, Borghezio, Mazza, Salvini, e quel coglione di ministro con la faccia da pierrot di cui mi sfugge il nome e non c'ho nemmeno voglia di cercarlo per poi dire ah si cazzo quello li!!! questi sono solo alcuni dei personaggi veramente indegni che la merda lombarda ci ha regalato in tutti questi anni! no dico se non basta qusto?

Anonimo ha detto...

Secondo un esponente della legalumbarda (ahivoi un'altro bresciano)..in provincia di Brescia per colpa dei teroni e di Roma Ladrona si consuma troppo viagra!

ecco ancora dimostrato il livello iperblico dei politici di oggidì del resto il signore in questione di alias fa "capa"...capa tanta!

Anonimo ha detto...

Bueno, para mi hay nada que dicir de ese hombre. Todo esta en su cara.
Parece que se ha pegato con diece perros enfermos.

Anonimo ha detto...

Copione.

Anonimo ha detto...

MdC con te anche lontano da casa ci si sente dietro l'angolo...
Continua così!

Domani me ne vado un poco al sud, tarifa.Finalmente un po' di terre belle arse dal vento. Poi chissà potrei bajarme un poco ancora e fare una puntata in questo posto marroquì di cui parlano tutti: chaoui

Anonimo ha detto...

Ci vorrebbe Frisko però su questo post... Direbbe cose tipo:


...(silenzio)...

"Fette di cane radenti!!"

...(risolini)....

Anonimo ha detto...

aho...sapete dove dovete d'anna voartri...dovete d'anna affanculo...e buone spese!

Anonimo ha detto...

Bossi di sotto riportiamo i vari significati e usi della parola "cazzo"...scegline una fatti la domanda datti la risposta e levati...
www.wikipedia.it
Si riportano qui di seguito le locuzioni più diffuse:


Accezioni ed espressioni negative (persone):
che faccia di cazzo![12]: a seconda del tono in cui viene detto, può avere diversi significati: una persona sgradita, soprattutto perché antipatica di primo acchito; oppure una persona dai lineamenti somatici non particolarmente belli; o anche una persona sfacciata (quindi una variante di "faccia di bronzo").
testa di cazzo (ma anche cazzone): persona stupida[13], ignorante o stolta, priva di raziocinio, totalmente refrattaria a qualsiasi tentativo di migliorarla o farla ragionare (può essere riferito anche ad una donna); è talvolta enfatizzato con un aggettivo rafforzativo, p.es. è un'emerita testa di cazzo.
capa di cazzo o cap'e cazze: corrisponde in napoletano a "testa di cazzo".
cazzone: persona stupida[14], non intelligente o incompetente (nonostante si arroghi, invece, autorevolezza).
un cazzo all'erta: in napoletano "nu cazz'allerta" corrisponde a "cazzone".
cazzaro, cazzarone, cazzataro: persona che dice cazzate (vedi più sotto) anche detto sparacazzate (spesso usato in tono familiare o ironico, soprattutto nel senso di "persona divertente, che ama fare chiasso" e corrispondente al romano "caciarone" - foneticamente correlato a "cazzarone" - dal sostantivo "caciara" = "chiasso").
cazzatello e cazzetto: omiciattolo, cosa piccola [15]
fancazzista: colui che non fa un cazzo, ossia un lavativo o un perdigiorno, chi è solito perdere tempo o fare poco o nulla (e si dedica quindi al fancazzismo).
cazzonaro: come fancazzista (vedi sopra), ossia persona particolarmente svogliata e demotivata.
cacacazzo o cagacazzo o cacacazzi: vien detto di persona che dà fastidio o crea problemi (dall’espressione "cacare il cazzo", vedi più sotto).
rompicazzo: sinonimo di "cacacazzo" (vedi più sotto "rompere il cazzo")[16].
sei un cazzo di stronzo o sei uno stronzo del cazzo: rafforzativo che sta per "proprio" (sei proprio uno stronzo!)
Accezioni ed espressioni negative (situazioni):
eccheccazzo!: esclamazione di una persona in collera e spazientita;
incazzarsi: arrabbiarsi[17], perdere il controllo di sé (usato indifferentemente da uomini e donne), da cui incazzato ed il sostantivo incazzatura.
scazziarsi: in napoletano significa "litigare verbalmente" o "venire alle mani".
cazziare: in napoletano significa sgridare, rimproverare (da cui il sostantivo cazziata[18] o cazziatone[19], che indica una furiosa sgridata o un pesante rimprovero);
cazzimma: termine napoletano, alquanto difficile da tradurre, che si attribuisce ad una persona egoista ed arrivista, spesso priva di scrupoli, che prova un sottile piacere nell'arrecare volutamente un danno, un'arrabbiatura o un dispiacere ad altri ("Quello tiene una cazzimma...!" opp. "E che cazzimma!").
rompere il cazzo: sinonimo più volgare di "rompere le scatole" (Mi hai rotto il cazzo = mi hai veramente scocciato); in senso passivo significa invece "mi sono stufato, seccato, annoiato".
cacare / cagare il cazzo (sinonimo di "rompere il cazzo"): dare fastidio in maniera insopportabile a qualcuno (vedi più sopra "cacacazzo").
stare sul cazzo opp. darmi sul cazzo: essere di fastidio a qualcuno, rompere le "scatole", essere una persona insopportabile e decisamente non gradita.
levarsi dal cazzo: detto a chi "sta sul cazzo", a chi dà fastidio; invito a farsi da parte, a scomparire, a togliersi dai piedi.
scazzarsi (riflessivo) o scazzare (intransitivo): indicano una situazione di tedio[20], fastidio, indisponenza, poca voglia di affrontare un problema o continuare un lavoro (da cui sentirsi scazzato ed il relativo stato d'animo, lo scazzo).
non saperne un cazzo, non capirci un cazzo, non valer un cazzo, non vedere un cazzo, non me ne frega un cazzo: in tali locuzioni (e molte altre simili, costruite sempre con l'avverbio di negazione + un verbo) il termine viene utilizzato come sinonimo di "nulla", "niente".
cazzata[21]: una affermazione oppure un’azione qualsiasi che sia stupida, sciocca, o priva di senso ("dice / spara / fa cazzate": vedi più sopra cazzaro); oppure un’azione decisamente sconsiderata, pericolosa, dannosa ("Ha fatto veramente una grande cazzata!"). Nelle versioni edulcorate il termine viene talora reso con cassata.
cazzi amari, cazzi acidi, cazzi da cagare, cazzi per il culo: queste espressioni - sinonimiche fra loro - indicano gravi problemi previsti in futuro, o conseguenze nefaste. In dialetto romanesco l'espressione e mo so' cazzi indica appunto l'arrivo di problemi, di situazioni o di conseguenze spiacevoli e corrisponde all'italiano adesso sono guai.
del cazzo: di nessun valore, importanza o interesse: "questo è proprio un romanzo del cazzo" "siamo giunti in un paese del cazzo"; opp. da niente, stupido, assurdo: "ha un atteggiamento del cazzo", "è un divertimento del cazzo"; opp. spiacevole, pessimo, bruttissimo: "è una situazione del cazzo" "è stata una giornata del cazzo"; in locuzioni esclamative esprime forte disappunto o irritazione: "spegni quella radio del cazzo!"
alla / a cazzo di cane: si dice di azione o attività eseguita malamente, a casaccio, con imperizia, maldestramente, in modo sconclusionato, senza criterio.
alla cazzo / alla cazzo e culo: stesso significato di "alla cazzo di cane".
col cazzo che…: espressione di risoluto diniego, con valore rafforzativo in sostituzione di una negazione ("col cazzo che vengo al cinema!"), col senso di "neanche per idea; non se ne parla proprio; non pensarlo neppure; figùrati se".
Accezioni ed espressioni neutre:
cazzo!: espressione di meraviglia e di sorpresa, sia riguardo avvenimenti positivi che negativi.
alla faccia del cazzo!: esclamazione di stupore, di sorpresa, sinonimo di "càspita", "perbacco", "non l'avrei mai detto", o semplicemente di "alla faccia!"
capo de cazzo opp. capo de cazzottella: espressione (romanesca?) di sorpresa e meraviglia simile all'espressione "alla faccia del cazzo".
cazzarola: termine che oggi viene comunemente collegato alla parola "cazzo" ma che in realtà deriverebbe da "casseruola"[22]: non ha un significato specifico, e viene usato come un intercalare che all'interno di una frase serve da rafforzativo del concetto da esprimere; oppure è un intercalare che indica stupore, meraviglia.
grazie al cazzo: espressione di risposta ad un'affermazione ovvia e di nessuna utilità. Ingentilito talora con il detto "Grazia, Graziella e grazie al cazzo".
essere cazzo di..: espressione dialettale campana con significato di "essere capace di...", "riuscire nel..." ("Nun sì cazz' 'e fa' niente!": "Non sai fare niente!")
salcazzo: da "sa il cazzo", viene usato nel senso di "chissà" ("Stasera verranno Maria, Marco, Giovanni e salcazzo chi altro ancora").
che cazzo dici / fai / vuoi? non voglio un cazzo: locuzioni dalle quali si evince l'utilizzo sinonimico estensivo che viene fatto del termine nel parlare comune (nella domanda sostituisce il termine "cosa" - cosa vuoi? - mentre nella risposta il termine significa "nulla / niente" - non voglio niente).
sono cazzi miei / tuoi; fatti i cazzi tuoi: in tale locuzione il termine è sinonimo di "fatti", "affari", "problemi".
sto cazzo!?: espressione romanesca con accezione esclamativa di ammirazione; ovvero di scetticismo e negazione.
'sti cazzi: espressione romanesca che si è andata diffondendo nel resto d'Italia col significato di "non me ne importa nulla / non mi riguarda", riferita a cosa e/o affermazione di scarsa importanza. Nel nord Italia viene spesso usata per mostrare stupore o ammirazione (simile a "perbacco"), similarmente al romano sto cazzo. È sempre più in uso anche nel senso di "col cazzo che...": "'Sti cazzi se lo aiuto!" (Figurati se lo aiuto! Non se ne parla proprio che lo aiuto!).
Accezioni ed espressioni positive:
cazzeggiare: è un termine che sta per "passare il tempo trastullandosi nell'ozio, lavorando il meno possibile o facendo innocue cazzate", il cui fine è la semplice occupazione del proprio tempo libero[23].
cazzuto[24]: persona abile e capace, coraggiosa o impavida; detto anche di persona robusta, virile, forte; oppure giovane particolarmente dotato.
cazzomatto: espressione con cui si intedere una persona buontempona, un mattacchione. Talvolta, però, vuol dire anche sciocco [25]
a cazzo dritto: espressione che sostituisce la parola "sicuramente", ad esempio: verrò all'appuntamento a "cazzo dritto" (verrò all'appuntamento sicuramente).

Anonimo ha detto...

Berlusconi è stufo, odia il sistema, e lotta insieme a noi:

<<"Si è stufato", confida un sodale della prima cerchia. Un po' si sente. La nostalgia dichiarata per il mestiere dell'imprenditore fa il paio con i lamenti per lo stato in cui versa la pubblica amministrazione: "Quando voglio una lettera in fretta, la faccio fare alla mia Marinella". Meglio la segretaria privata degli uffici dominati da una "burocrazia costosa e inefficiente".
Ma lui si tira fuori: "Utilizzo i soldi pubblici come se fossero miei, scrivo gli appunti sul retro bianco di fogli già usati". Ma "il sistema è bloccato", e anche nella sua metà campo politica le cose non marciano al meglio. Troppi sgomitatori con il peccato originale della politica vissuta come professione. Largo ai giovani della sua squadra, loro sì che sono bravi. Su tutti Angelino Alfano, in odore di delfinato, poi la "determinatissima" Gelmini, la Brambilla che tra un mese sarà ministro, Fitto e la Prestigiacomo. Qualcuno di buono ci sarebbe pure a sinistra.>>

dal sito di La Repubblica

Anonimo ha detto...

Intanto la sinistra vince ancora...ma dove? dall'altra parte del mondo precisamente in Salvador cade uno degli ultimi governi filo USA...dopo 20 anni di difficile opposizione e dopo la precedente cocente delusione politica il Frente Farabundo Martì di Liberazione Nazionale vince finalmente le elezioni...ancor più storica che in Nicaragua perchè avviene per la prima volta, questa ulteriore vittoria del Frente Izquierdista in latino america apre nuovi scenari politico economici e soprattutto, si spera, sociali per il piccolo ma densamente popolato paese centro americano...W FMLN

Anonimo ha detto...

Certo potrà sembrare populista, ma del resto ormai gli italiani vanno avanti a pane e populismo, ma non sembra del tutto campata in aria la proposta di Francheschini di risparmiare 500 milioni di euro accorpando la data delle elezioni europee con il voto al referendum...i soldi andrebbero alle forze dell'ordine che sembra stiano soffrendo particolarmente la "crisi"...Berlusconi però semra sia di un altro avviso! Risparmiare i soldi va bene ma la soluzione è non fare il referendum che tanto è del tutto inutile!

Anonimo ha detto...

You know you're a cute little heartbreaker...Boxy!
and you know youre a sweet little lovemaker...Boxy!

I wanna take you home
I wont do you no harm, no
You've got to be all mine, all mine

Ooh, Boxi lady!

Anonimo ha detto...

Madrid plaza do Toror
ristorante Los Testiculos
Vanno a pranzare due persone di Cosenza. A due signori vicini a loro il cameriere porta due piatti con detro due palle molto grosse. I due cosentini chiedono al cameriere lo stesso piatto. Il cameriere risponde loro che non è possibile in quanto quelli sono i testicoli del toro e che bisogna prenotarli. Tornati a Cosenza provano a prenotare per telefono e dopo un paio di mesi il ristoratore dice loro di andare. Si siedono ed il cameriere gli porta due piatti , ciascuno con due palle molto piccole. Allora uno dei due chiede al cameriere
Come mai la volta scorsa avete portato a due signori due palle grosse cosi' e ne indica l' ampiezza con le mani , ed invece a noi avete portato queste due palline cosi' piccole?
E NE CA MORA SEMPRE U TORO !

Anonimo ha detto...

Abasso le barzellette su MdC!...passino le varie combinazioni di cazzi. Sono indeciso se andamene in marocco, restare in andalusia o andare in sicilia cosa ne dite?

Anonimo ha detto...

...oppure potrei anche, come suggerito da qualcuno, andarmene affanculo..

Anonimo ha detto...

Quando disse che avrebbe voluto far travestire gli extracomunitari da leprotti per consentire ai cacciatori di allenarsi, venne assolto. Ma non può sempre andare liscia, e ora il vice sindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, dovrà comparire davanti a un giudice un'altra volta, per aver chiamato alla rivoluzione i suoi elettori contro nomadi e zingari. L'accusa è di istigazione all'odio razziale, e arriva dal procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che ha citato direttamente a giudizio Gentilini per le parole pronunciate il 14 settembre scorso, in occasione della festa della Lega Nord. Alcune frasi in particolare avevano convinto l'ufficio giudiziario ad aprire un fascicolo per l'ipotesi di istigazione all'odio razziale: «Voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari clandestini», aveva tuonato Gentilini dal palco, e «voglio la pulizia dalle strade di tutte queste etnie che distruggono il nostro Paese, voglio la rivoluzione nei confronti dei nomadi, degli zingari».

Anonimo ha detto...

Minchiuni, qui a schifiu finisce!
A schifiuuuu!

Anonimo ha detto...

Nostalgia...

Anonimo ha detto...

Dopo mesi di efferata campagna, la presa di distanza da parte di Berlusconi obbliga la Lega a mostrare in tv la faccia rassicurante. Se può essere rassicurante la faccia di Bricolo, dotata di soppalco forse proprio per ospitare la doppiezza leghista. Comunque, partecipando ai soliti talk show, Bricolo ieri ha sostenuto che, sui medici-spia, «bisognerà discutere» con gli alleati. Bravo, e che cosa hanno fatto finora, quando si incontravano: la gara di rutti celtici? La verità è che i signori della maggioranza hanno imparato tutti la lezione di Berlusconi: parlare senza dire niente e, se scappa qualcosa, negare tutto. Adesso magari le proposte peggiori saranno riscritte, ma intanto per mesi non si è parlato d’altro e la Lega è stata sempre al massimo dell’esposizione. Come era già successo per le classi differenziali e altri progetti razzisti, utili non tanto per l’approvazione, ma per la creazione di un clima. Se poi il Paese si incattivisce e qualcuno si fa male, è sangue che cola per i cattivi.