La Posta del Cane - "L'Amour"

(*)

Ama e fai un po' quel cazzo che vuoi

(No... non dicevo a te... Silvio fermati... ti prego!!!)

di Gianrottame Meraviglia

"Amor ch'a nullo amato amar perdona" diceva il Gigi d'Alessio del Duecento. Ma come la mettiamo con chi prova del Superamore?

Cani amici ben ritrovati. Dopo gli amorevoli bagordi pasquali e gli amorevolissimi comizi degli amatori che (s)governano questo paese, giunge sapido come pioggerella d'orata (eseguita cioè dal pesce ottimo al forno con limone aglio e prezzemolo) l'appuntamento con la rubrica di consigli sbagliati e strategie fallimentari, liberamente ispirata all'autobiografia del lider Maximo Dei Minimi (nella foto, mentre ci prova con vostra sorella durante un convegno al quale non era nemmeno stato invitato). Squillino le trombe e trombino le squillo: è il momento della Posta del Cane.

Dopo le scorpacciate di ultra violenza gratuita che settimanalmente ci regala il Dottor Zero, eccoci dunque pronti a parlar d'amore. Ah... l'Amour. Negli ultimi mesi, chili d'amore, litri d'amore, tonnellate di polvere d'amore sono stati riversati nell'aria dal nostro amatissimo Sovrano, Silvius Bisluscus Eretio Fallax I. Lui sì che ci ama. Più che altro ama le nostre sorelle e madri e fidanzate e zie e cugine e nonne e bisnonne e vicine di casa e semplici conoscenti o passanti ("E sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato...").

Quindi, per calarci completamente in un'atmosfera amorosa ecco qualche frasetta rubata da una confezione (a sua volta rubata) di "Dolci Intercettazioni", i nuovi cioccolatini tarocchi al sapore di stercoraro (nella foto sotto) allegati all'ultimo libro di Bruno Fetish: "L'arte della seduzione: dar Monnezza a Silvio Berlusconi". Ogni cioccolatino racchiude un piccolo pensiero da dedicare alla vostra amata (meglio se amante):

"L'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia" (S.B.).

"Non mi ami? Cazzi tuoi... avanti un'altra!" (S.B.).

" Direttorissimo! Tg Amo" (S.B.).

"Mi faccio una doccia... comincia ad amarti da sola" (S.B.).

"Forza Silvio non temere, Sandro ama il tuo sedere" (S.B. ...l'altro però).

"Non continuare a chiedermi se c'è qualcosa che non va, piuttosto datti da fare ... cretina... e sbrigati che fra dieci minuti mi aspettano al G8" (S.B. Grandi Eventi).

"Eeee... volete voi amare me? Siiiiii" (S.B.).

"Chi non ama comunista è... è..." (S.B.).

"Pronto... Gian Paolo... cribbio ...avevo detto bionda... non Bondi... ma daiiiii" (S.B.).

That's Love - Se sei un presidente del consiglio, l'amore te lo porti dentro come una canzone dei Righeira: non ti molla per almeno mezza giornata. Amore platonico, amore fisico e mercenario, amore passionale e occasionale, struggente e viscerale, amor d'amore (per chi "ama innamorarsi"), "amore che vieni amore che vai" o amore duraturo come quello di un popolo per il suo leader (una cosa che D'Alema proprio non conosce).

«Ma l'amore, per me, non è nient'altro che un materasso d'aghi su cui dare da bere a queste femmine crudeli» scriveva Baudelaire. Perchè l'amore può essere infido, pesante, traditore, opprimente, restrittivo, tentacolare, martellante, caldo, angosciante, teso, avvolgente, oppressivo, desolato, illusorio, nocivo a volte persino vomitevole come l'amor pretesco per il chierichetto (della serie: "scusa se ti chiamo amore"... VERGOGNA putride merde...). Ma l'amore è anche altro: è amor di un cane per il proprio muro (in alto la migliore dimostrazione del suddetto) o amor di porco per la mangiatoia (un classico padano) o amor di castoro per la ghianda o di Silvio per la fava, di mignotta per il soldo o banchiere per il saldo (in quest'ultimo caso solo attivo...) e così via.

Quanto amore c'è in giro...

La morte e l'amore, l'amore e il dolore. Concetti così vicini eppure così lontani (ne sa qualcosa quel nazi-brighella di Max Mosley nella foto a lato). Ogni giorno li assaggiamo, li assaporiamo, li tocchiamo in alternativa ci tocchiamo come fanno alcuni seminaristi di notte davanti a You Porn (versione "0/12").

Li conosciamo eppure restano misteriosi, territori inesplorati e sconosciuti per molti di noi, nonostante le numerose guide turistiche griffate Francesco Alberoni. Insomma, in amore chi ci capisce qualcosa è bravo (e non è questo il caso di Alberoni). Sappiamo poco dell'amore, figuriamoci del Superamore tanto decl-amato da Gigi d'Alessio, il Dante Alighieri di Secondigliano, ultima metaforica vittima di Doc Zero.

Alla fine giunse la Posta:

"Allora... che farcene di tutto 'sto amore?"

Cascano dunque a fagiuolo (con la "iuo") tre bislacche domande d'amore (e dolore) pescate - come sempre "alla cazzo" - tra i commenti del post sottostante.

Lo sappiamo benissimo, si tratta dei soliti quesiti posti da una banda di "cani fake", ma poco importa: "Qui siamo tutti fake" (come dice la prosperosa amante di Jebediah Wilson nella foto a lato). Nevermind, l'amore ci ingrifa come cinghiali in calore (per usare un'espressione cara alla regina Elisabetta II) e così abbiamo deciso di dare risposte inutili a quesiti stupidi, scomodando due esperti storici del blog e riservando ai (6) lettori rimasti una sorpresa finale.

Avanti dunque con la prima letterina/fake scritta da tale Marco Disillusioni, idiota emerito affetto da sdoppiamento progressivo di personalità multipla: "vorrei un Superamore, ma ora ho solo dell'amore "normale" da rottamare come posso fare? Ci sono incentivi? a chi posso rivolgermi? grazie".

Per MdC risponde - a suo modo - il re degli opinionisti moderati, Pier Paolo Scoreggia (nella foto mentre respinge le avances del fratello di Ratzinger).

Risponde MdC: "Caro Marco, solo per te, citerò qualche passo del testo sacro del maestro D'Alessio. Se intendi rottamare il tuo vecchio amore e farti un vero Superamore nuovo di zecca, sappi che dovrai scriverlo prima "sopra i muri delle città [...] e "nel cielo azzurro che sta lassù/un "Ti amo" che solo Dio può buttare giù". La "regola D'Alessio" ti impone poi di [...] "denunciare" tutto "ai carabinieri e alla polizia" (e lì sono cazzi tuoi). Non solo, appena ti sarà possibile, dovrai pure scrivere "sui treni fermi alla ferrovia/ogni giorno una frase di una poesia". Ogni giorno della tua misera vita. Sei ancora convinto di volere un Superamore? In alternativa, se ti accontenti di una superciulata, prova a contattare il dott. Gian Paolo Tarantini (o Tarantino... non ne ricordiamo mai il nome). Digli pure che ti manda "O Ziu Silfio". Qualcosa rimedi di sicuro. Non chiamarlo direttamente, ultimamente Giampi ha avuto qualche problemino col cellulare (in tutti e due i sensi), piuttosto lascia un messaggio allo 02/25141. Sarai ricontattato". p.p.s.

Seconda letterina. E' il turno di Alessia Di Gigi, probabile transgender ubriaco e/o con le idee abbastanza confuse visto che scrive: "Ciao Posta del Cane sono appena uscito da una storia di Super Amore ...sarà che non sono mai riuscito a gestirla... mi sento come una stella caduta dal cielo che solo Dio può accogliere nelle sue grandi e possenti braccia ...cara posta del Cane come posso fare?"

C'è una sola persona in grado di placare le ansie della povera/o Alessia Di Gigi. L'unica opinion leader dallo sguardo fieramente sghimbescio: Lady Badanna Kepansa (nella foto mentre cerca di sedurvi con il solo scopo di carpire telepaticamente il segreto del vostro Tiramisù). (Nota biografica).

Risponde MdC: "Cara Alessia, se fossi Dio userei le mie grandi e possenti braccia per gonfiarti di botte. Vai a lavorare desgrasiada. Ti piace essere sempre al centro dell'attenzione vero? Ma va là... con tutta la gente che non arriva alla fine del mese ti sembrano domande da fare? Eh? Ma chi ti credi di essere?! Non pensi mai a chi sta peggio di te? Egoista! Scusate ma oggi non è giornata". Lady B.

Da uno struggente dolore interiore all'altro. Ecco l'ultima letterina (poi - giuro - fino a lunedì non pubblicheremo altro). Ci scrive il signor Roberto Millemali: "Cara posta del Cane, constato che tutti i commenti al post sono sostanzialmente a tema, non c'è neanche un off-topic, e la cosa mi offende. Non avrà mica prevalso il modello gerarchia-ordine-disciplina-Dio-Patria-Famiglia-Superamore propugnato dal gramissimo Piero Piccioni? Comunque, mi rivolgo a te, in quanto da ieri sera ho un mal di pancia da cagarmi addosso ogni 3X2, con fitte violente che vanno ad aggiungersi al problema delle apnee notturne, che mi impedisce di dormire bene. Cosa consigli? Ora ti saluto perchè ho una tendinite pazzesca al braccio destro e scrivere mi procura dolore".

In verità, sulle prime la piccola missiva ci ha spiazzato. Questo, signori, è vero turbamento interiore. Dopo aver letto con apprensione la lettera dal povero Roberto, una serie di interrogativi senza senso ha turbinato vortiscosamente nell'ottunta mente (per dirla alla Aldo Gradasso) degli opinionisti di MdC. Può l'amore nuocere all'uomo più del mal di stomaco? Che differenza c'è tra amore e mal di stomaco? (i due - tra l'altro - spesso vanno a braccetto). C'è qualcosa di più doloroso dell'amore e del mal di stomaco? E poi ancora: Che ore si son fatte? In effeti, dopo ore e ore e ore e ore di riflessione, abbiamo raggiunto una sola conclusione: prenderlo in quel posto è molto più doloroso del mal di stomaco (e quind'anche dell'amore).

Serviva dunque un esperto in materia, qualcuno in grado di capire cosa vuol dire "Amore", "Mal di stomaco" e soprattutto "Prenderlo in quel posto". Ecco perchè abbiamo deciso di coinvolgere un luminare del settore, il nuovo teologo di MdC: Padre Fico Figueroa (nella foto, è proprio fico ...no?).

Risponde MdC: "Caro Roberto la risposta alla tua prima domanda è semplice: 3X2 = 6. Se, nonostante tutto, il dolore resta dentro di te, io posso afferrarlo con le mie grandi e possenti braccia. Conosco la strada, non preoccuparti, non ti farò del male. Sarai per sempre amato. Che ne dici? Ci vediamo in sagrestia? O preferisci a casa tua? Domani alle otto? Se vuoi, a me va bene anche in macchina, allevierò tutte le tue pene. Saprò strappare il dolore che porti dentro donandoti svariati metri cubi di vero amore, amore lungo lungo... amore lungo lungo lungo... Fidati. Cordiali saluti, nei vicula sincularum ...e così sia. Tuo devotissimo Padre Fico".

(*) nella foto in alto: "amore" in cinese. Pensavamo si dicesse "amole" e invece no... ogni giorno ne impari una.

E alla fine di tutta sta vaccata

resta ancora un interrogativo...