Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

domenica 7 marzo 2010

Sgagnega 'l Co - "Dissociati"


Troglodismi

"Giudice non mi vuoi far votare? E io comincio a sparare... Okkio!!!".

di Uga Chaca Muga Muga

Il premio "Toni Bossi" 2010 per la concordia tra i popoli va alla pagina Facebook del Gruppo della Lega Nord di Marcheno (BS) che ha palesemente e stupidamente (è la linea del partito: "palese stupidità") minacciato i giudici della Corte d'Appello di Milano per la temporanea esclusione delle due inutili liste (P2l&Sega Nord) dalle prossime regionali. "Giudice non mi vuoi far votare? E io comincio a sparare... Okkio!!!" aveva scritto un manipolo di prodi legaioli, giunti sino a noi direttamente dall'Età del Bronzo, corredando il tutto con la foto di un bel... kalashnikov.


Da virgilio.it: "Una minaccia, si legge nel post, legata alla decisione dei magistrati dell'ufficio centrale regionale della Corte d'Appello di Milano di respingere il ricorso contro l'esclusione della lista ''Per la Lombardia'' di Roberto Formigoni dalle elezioni regionali". Nemmeno 24 ore e lo stesso «post», se così possiamo chiamarlo, era già stato cancellato.

Molto rumore per nulla. Grazie al ben noto decretino, i manipolatori di cervelli del centrodestra lombardo potranno partecipare alle elezioni e a testa alta. Ma come potevano saperlo i poveri Talepadani di Marcheno? Pensando di essere ormai alla vigilia della Rivolussione, dalla grotta in cui vivono rinchiusi da mesi, non si sono lasciati scappare l'occasione per inviare (via Facebook) segnali di pacata distensione. Non è colpa loro: erano solo momentaneamente dissociati. Ma cosa significa dissociazione?


Lo psicanalista sordo di MdC, Prof. Helmut Tritapallen, ha recuperato una definizione che potrebbe aiutarci: dicesi dissociazione "[...] la distorsione, la limitazione o la perdita dei normali nessi associativi con conseguente incongruenza tra idea e idea, tra idee e risonanza emotiva, tra contenuto di pensiero e comportamento, dove è leggibile una separazione e nel contempo un allacciamento arbitrario tra i diversi elementi della vita psichica". (Umberto Galimberti. Da "Dizionario di psicologia", Torino, UTET, 1992. p. 849).

oppure... per restare in campo giuridico...

Da Wikipedia "Con la legge n. 15 del 6 febbraio 1980 si introduceva in Italia il concetto giuridico di dissociazione. Veniva di fatto convertito in legge, con alcune modificazioni, il decreto legge n. 625 del 15 dicembre 1979, concernente, "misure urgenti per la tutela dell'ordine democratico e della sicurezza pubblica". Questa legge nasce come una evoluzione di un decreto straordinario antiterrorismo, con alcune modifiche ad articoli del codice penale, per favorire la lotta contro i gruppi terroristici operanti in Italia, agevolando la dissociazione degli aderenti ai gruppi tramite sconti di pena offerti a chi forniva informazioni".

Dal giornale che non possiamo citare (Sabato 06 Marzo 2010, pagina 7 ): «La Lega Nord è completamente estranea e si dissocia in ogni modo dalla delirante iniziativa apparsa sul social network Facebook e relativa al gruppo» ha affermato il segretario provinciale Stefano Borghesi (il dissociato nella foto in alto). Che fossero dissociati l'avevamo intuito. Oggi finalmente abbiamo la conferma ufficiale. Non dissociatevi troppo però eh...



Fatto pipicacca addosso


«La nota del segretario provinciale di Brescia precisa inoltre che «la sezione della Lega Nord di Marcheno è attualmente commissariata da Mario Salvinelli che si dichiara completamente estraneo alla vicenda». Chissà mai perchè è stata commissariata... Questioni di Trota? Reiterato zelo? Dissociazione? La drammatica scoperta della Cellula leghista "dissociata" di Marcheno non è che l'ennesima tegola sulla crapa pelata del padanesimo. L'incantesimo sembra volgere al termine: persino il generale Umberto Bava Beccaris (nella foto a lato, soddisfatto per i nuovi pannoloni) è stato contestato a Genova. Una giovane avrebbe gridato: "«siete un governo di mafiosi» interrompendo il discorso del segretario della Lega - si legge sul Secolo XIX -. La donna è stata allontanata dal teatro e Bossi ha ripreso il discorso". Un gesto da cui sembra davvero difficile dissociarsi. Anche per un branco di cani dissociati.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci si capisce più un cazzo. Uno fa di tutto per essere ragionevole, poi legge la lettera di Napolitano, quella con cui spiega le sue ragioni per la firma del decreto salva-asini...boh, ok, sarà un mio limite, ma a me il sottotesto di quella lettera sembra pericolosissimo. Si avalla l'idea (creando tra l'altro un brutto precedente) che gli italiani hanno talmente poco rispetto delle regole che la priorità non era quella di farle rispettare, ma piuttosto di fare in modo che non si pensasse che la maggioranza fosse stata messa all'angolo per una quisquilia, usata ad arte da un'opposizione incapace di vincere altrimenti.
Ormai, per trovare uno straccio di identità di vedute, tocca guardare ai vescovi...
Non ci si capisce più un cazzo.

Stupidissimo ha detto...

guardiamo pure ai vescovi, ma che diamine, almeno si tolgano le giarrettiere prima

Massimo Gramellini ha detto...

Nell’Italia dove ogni regola è tutt’al più uno stato d’animo, spuntano all’improvviso dei personaggi che rispettano a tal punto la forma da calpestare il senso comune. Come l’impiegata del Pantheon che, in un video che sta facendo il giro del mondo, scavalca la balaustra oltre la quale alcuni musicisti stanno suonando Vivaldi e interrompe il concerto perché «di domenica il Pantheon chiude alle 18». Le spiegano che resta da suonare l’ultimo movimento: quattro minuti appena. Macché, la donna è inflessibile. I concertisti ripongono gli strumenti nelle custodie, fra le urla degli spettatori.

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