Impossibile Spaces
(calabrocanadese fo de cò)
a cura di Maurisio Seimani
Recensendo quest’ ultimo album del
musicista e produttore canadese Sandro Perri (di ovvie origini
italiane, il padre è calabrese), anzitutto non si può
che spendere una nota di merito per la bellissima copertina, che
attraverso un’ immagine molto semplice e suggestiva, ne sintetizza
perfettamente l’atmosfera ed il contenuto musicale. Nei sette pezzi di questo “Impossibile
spaces”, Perri trasporta infatti l’ascoltatore in un recondito
territorio della mente, una dimensione nella quale un cielo
perennemente sereno veglia su una terra abbandonata e selvaggia,
attraversata da delicate nenie tribali, che si fondono con
futuristiche brezze elettroniche. Davvero impossibile, perciò, spiegare
la musica di questo album riconducendolo ad un genere. Gli
“Impossibile Spaces” di Perri si adagiano su piani sonori non
suscettibili a qualsivoglia classificazione. Tutto suona lontano, diverso, grazie
anche ad una costruzione dei pezzi assolutamente atipica ed
originale. Musica per lucide menti aperte,
insomma, pronte a perdersi negli oltre dieci minuti di Wolfman, o nei
quasi otto minuti di How will I?, ben consci che nel mondo di Sandro
Perri non esiste tempo. Qui proponiamo “Changes”, non foss’
altro perché è l’ unico pezzo del disco disponibile su You Tube.
Forse non il più bello dell’ opera, ma chi avrà la pazienza di
spingersi oltre i primi 3 minuti e mezzo del video avrà la fortuna
di assaporare appieno tutto ciò che qui si è appena descritto. Non
è roba per gente che ha fretta questa. Negli Impossibile Spaces di
Sandro Perri, appunto, non esiste tempo.
In una parola: metafisico.
Giudizio: 4 palle.
A Toys
Orchestra
Midnight (R)evolution
(spaccachiappe from Agropoli)
Cosa si può scrivere di un disco
confezionato in modo impeccabile? Suona tutto equilibrato e perfetto
nell’ ultima opera degli A Toys Orchestra: indiscutibile qualità
musicale, attitudine per il pezzo immediatamente orecchiabile ed
accattivante, cultura musicale che confluisce immancabilmente in un
uso sapiente della citazione. A fronte del fatto che (per quei pochi
che ancora non lo sapessero) si sta parlando di un gruppo di casa
nostra, formatosi ad Agropoli, Campania, non stupisce dunque che da
queste parti i loro ultimi lavori vengano ripetutamente accolti dal
pubblico più esigente e dalla critica specializzata con un
gigantesco entusiasmo. Perché ok, forse gli A Toys Orchestra non
saranno i Sigur Ros o i Motorpsycho (tanto per citare due gruppi di
origine non anglo-statunitense di immensa statura), ma sanno
sicuramente che tasti andare a toccare, e, a conti fatti, questo
entusiasmo appare assolutamente giustificato, perché, oltretutto,
spesso ripagato. E’ ottimo indie rock questo. Sottilmente italiano,
ma soprattutto di grande respiro internazionale.
E, inoltre, diciamolo: che le
generazioni più giovani di questo paese si ritrovino finalmente a
cantare in coro i testi, in inglese, di un gruppo campano, mentre dei
vecchi decrepiti continuano a farfugliare di un’inesistente
“Padaniaaaargghhhhhh”, non può che farci piacere. Ci uniamo dunque volentieri all’entusiasmo collettivo.
In una parola: Italy!
Giudizio: 3 palle e mezza.
The Bevis Frond
The Leaving of London
(l'uomo dello spiedo)
(l'uomo dello spiedo)
“Everyone have a favourite tune. Is this yours?”, ci chiede ironicamente una voce all’ inizio di “The leaving of London”, prima che l’ attacco di “Johnny Kwango”, il brano d’ apertura, ci catapulti immediatamente in quel mondo irriducibile e reazionario della musica rock, in cui si può ancora urlare senza imbarazzi, e in culo a tutto e tutti : “My my hey hey, rock and roll is here to stay!”.
“Everyone have a favourite tune. Is this yours?”, ci chiede il britannico Nick Salomons, in arte Bevis Frond, all’inizio della sua ventesima opera, perché nei diciotto pezzi di questo lunghissimo disco (un’ora e un quarto di durata complessiva) non ci si troverà nient’altro. Siamo nelle badlands più polverose del rock and roll qui. Siamo su quelle selvagge strade immaginarie nelle quali Neil Young si trova a farsi una schitarrata con i REM, i Perl Jam reinterpratano i Byrds su una spiaggia della California, i Creedence Clearwater Revival se ne suonano una con i Love, e Dylan e Springsteen fanno girare una birra strimpellando una ballata, scritta da Hendrix. Non è dunque buttata lì a caso la domanda: “Everyone have a favorite tune. Is this yours?”. “Perché se così non è: tanti saluti, fratello!”, sembra voler aggiungere Nick Salomon. Questo disco è fatto per chi sa ancora apprezzare certa roba buona, fatta in una certa vecchia maniera. E’ fatto per chi, in sostanza, resiste ancora, irriducibilmente, in una certa parte giusta del mondo.
In una parola: badlands.
Giudizio: 3 palle.
Saluti ai Musicanidi. Ci risentiamo a gennaio con i dieci
dischi dell’anno di MDC.
Maurisio Seimani.
72 commenti:
perchè magari cred anche di arrivarci a gennaio borioso seimani.
oh ma stò rincoglionito non ha ancora smesso di scrivere minchiate?! Ma non si accorge di quanto è patetico???
http://kurtz-insider.blogspot.com/
fuckin hell
X jerry lo stronzo
mi hai tolto le parole di bocca...
seimani, lei non si deve permettere saaaa, proprio non si deve permettereeeee, proprio nooooooooooooooo
Ma chi è questo chi?
Un giornalista? ma che vuol dire?
ma chi è? Tony Seimani?...beh sa cosa le dico Seimani, lei si deve vergognare, perchè lei è un vigliacco!!!
Maurisio Seimani i tuo giorni sono contati...i miei dragoni dei settemila supplizi di Chin Chon non avranno pietà di te
Seimani genio.
Anonimo sei morto
Il vicepresidente del Consiglio della Regione Lombardia, il 68enne bresciano Franco Nicoli Cristiani (Pdl), è stato arrestato all'alba dai carabinieri di Brescia. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita intorno alle 6.40, è stata emessa dal gip Bonamartini nell'ambito di un'inchiesta per una presunta tangente da 100 mila euro. Dieci in tutto le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Per Cristiani, che sarebbe l'unico politico in manette, e per altre nove persone l'ipotesi di reato a vario titolo sarebbe traffico di rifiuti illeciti e corruzione.
Comunque questo mese è uscito anche il nuovo disco di Noel Gallagher, che è una figata pazzesca, e il mese scorso non avete speso una riga per i Kasabian, che sono attualmente il miglior gruppo in circolazione!
Seimani alla sbarra!
Per mr. Wonderwall:
il disco di Noel Gallagher l' ho ascoltato e gli ho preferito questi. Non direi che è una figata pazzesca, sinceramente. Però ho letto che l' altro giorno a Milano ha fatto un bellissimo concerto.
Diverso il discorso per quello dei Kasabian che invece mi è piaciuto, però non direi che sono i migliori in circolazione. Sono senz' altro quelli più in voga in questo momento, è diverso. Ad ogni modo il mese scorso in effetti ero stato indeciso fino alla fine se mettere o no il loro disco fra le recensioni del mese.
Però: un posto era già occupato dal bellissimo ultimo disco di Tom Waits. E poi ho preferito spendere due parole sul progetto dei Dead Skeletons (che trovo originalissimo) e sui dischi di Bugo e Dente, per parlare un po' anche dell' Italia (peraltro male).
Seimani T.A.D.B.*!
(*TI AMMAZZO DI BOTTE!)
Seimani, zioporco, se ti vede la morte crede che sia arrivato il cambio.
"Nessuno, nonostante la notorietà e la fama, l’aveva riconosciuto quando è salito a bordo. Paul Simonon, 55 anni, ex bassista dei Clash, quest’estate si è imbarcato in incognito su una delle navi di Greenpeace per protestare contro le esplorazioni petrolifere nell’Artico. Simonon è stato anche arrestato, sempre in incognito, con i suoi compagni di avventura per aver scalato la piattaforma petrolifera Leiv Eriksson della compagnia Cairn Energy, che veniva portata al sito di perforazione di Atammik, a ovest della Groenlandia."
Grande!
Confermo: Seimani genio.
Anonimo stai scherzando col fuoco.
Riprovaci e ti stacchiamo gli alluci.
METAL WILL SAVE THE WORLD:
"Il frontman degli Iron Maiden Bruce Dickinson si è riproposto di salvare dalla bancarotta le Astraeus Airlines, cosa che non solo gli permetterà di continuare a lavorare come pilota, ma salverà il posto di lavoro di molti altri colleghi.
L'ultimo volo di Dickinson per le Astraeus Airlines, compagnia aerea situata a Crawley nel West Sussex, è stato un volo da Jeddah, in Arabia Saudita, a Manchester. Ora il cantante è al lavoro su un piano finanziario che permetterà alla compagnia di sopravvivere."
Soldato Ryan, uno di noi:
"Le tatua una cacca sulla schiena perché l'ha tradito
La vendetta è un piatto che va gustato freddo. Ryan L.Fitzjerald scopre di essere tradito dalla ragazza, Rossie Brovent, che lo tradisce con il suo migliore amico. Ryan è un tatuatore professionista che pensa di vendicarsi dell'affronto subito, regalando alla sua dolce e infedele metà, un tatuagio che ricorderà per sempre. Una vendetta studiata nei minimi dettagli e, come potete notare dalla foto annessa all'articolo, riuscita molto bene.
Il ragazzo ha tatuato alla giovane un'enorme cacca di cane sulla schiena"
Era ora che qualcuno giù all' ARPA se lo prendesse nel culo.
Maurisio io ti chiedo scusa.
Davvero.
Scusa scusa e ancora scusa.
Saluti calorosi,
La Natura.
Vedo che il nostro amico Seimani ha dei conti in sospeso con i cantautori nostrani. Lo scorso mese mi stronca i poveri Bugo e Dente, che invece hanno fatto dei bei dischi e questo mese nemmeno una riga per Bobo Rondelli e Gianmaria Testa, due dischi ancora più belli.
Meno male che si salvano almeno gli A Toys Orchestra: è perchè cantano in inglese?
L'ARPA a Brescia è solo uno strumento musicale suonato da Seimani quando è in vena di bucarsi.
Per Kowalski:
Dente e Bugo non li ho stroncati, avevo solo scritto che tendono immancabilmente al discreto, e lo sottoscrivo anche adesso.
Detto questo, Dente sarà questo sabato al Vinile45 ed andrò comunque a sentirlo.
Degli altri due che citi: quello di Rondelli non mi ha impressionato. Quello di Testa invece è davvero molto bello.
Potendo aggiungere un disco ai dischi di questo mese aggiungerei proprio quello.
Sei tu che impressioni noi Maurisio de sta minchia!
Ocio che il sole bacia i belli, ma secca anche gli stronzi.
Con affetto,
Gigi
Sulle bancarelle di Venezia sono comparsi nuovi souvenir per i turisti: accanto alle statuette del Duomo di Milano, del Colosseo, ho visto pacchetti di banconote finte simboleggianti le "mazzette" delle tangenti, con scritto vicino:"Un ricordo della cosa che sappiamo fare meglio".
"Bella la raccolta, sì, ma non compratela, sfortunatamente non posso raccomandare questo prodotto, il prezzo appare o una presa in giro o un errore di stampa. Regalare al vostro amato/a in questo periodo di "presenti" stagionali, “Ambassador Of Jazz” - dieci album rimasterizzati di uno dei più belli e cari rivoluzionari che abbia mai vissuto su questa terra – Louis Armstrong. Dovrebbe costarvi 150 dollari. Francamente è musica di gran lunga superiore".
(La Universal ha messo in commercio la raccolta di Costello a 250 euro!!!)
Ma se vi allungo una mazzetta ci togliete Seimani dai piedi?
Geronzi e Arpe condannati e interdetti.
Due personcine così a modo, che gestivano la finanza italiana.
Persone con stipendi di milioni di euro all'anno.
Perché la Finanza italiana si fidava e sosteneva la presenza al suo interno di simili individui?
E' tutta così la Finanza italiana?
Crozza a Ballarò del 29/11/2011
Ma anche Monti viene dallo stesso salotto dove stavano gli Arpe e i Geronzi?
No, fatemi capire, hanno lo stesso concetto del Capitalismo inteso come attività venatoria-predatoria?
Matteo Arpe,
a beutiful manager.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Matteo Arpe (Milano, 3 novembre 1964) è stato un banchiere e un dirigente d'azienda italiano.
Arpe, laureatosi in economia aziendale presso l'Università Bocconi, inizia la sua carriera professionale presso Mediobanca, dove lavora dal 1987 al 2000, con incarichi crescenti, fino a ricoprire il ruolo di direttore centrale finanza straordinaria.
Nel 2000 entra a far parte di Lehman Brothers con la responsabilità dell'area "strategic equity" a livello europeo.
Dal 2001 approda al Gruppo Banca di Roma come amministratore delegato del Mediocredito Centrale (oggi rinominata MCC) e come direttore generale della costituenda holding.
L'anno seguente viene nominato direttore generale di Capitalia e nel 2003 amministratore delegato.
Dal 2004 è docente a contratto presso la Facoltà di Economia della LUISS Guido Carli, dove è titolare dell’insegnamento di Economia delle Aziende di Credito.
Nel 2006 si mostra contrario all'ipotesi di fusione con Banca Intesa e in funzione difensiva acquista sul mercato il 2 per cento delle azioni dell'istituto di credito milanese, bloccando di fatto ipotesi di scalate oscure.
A febbraio 2007 l'avvocato Ripa di Meana (presidente del patto di sindacato di Capitalia) lo invita alle dimissioni su richiesta del presidente Cesare Geronzi, senza spiegare il motivo della richiesta. Matteo Arpe rifiuta di dimettersi. Il 22 febbraio è quindi convocata la riunione del patto di sindacato per sfiduciarlo. I mercati reagiscono molto male alla notizia, ma anche i dipendenti della Banca manifestano in favore dell'amministratore delegato. Lo stesso patto di sindacato è diviso al suo interno. La riunione ha quindi un esito imprevisto: il patto di sindacato conferma la fiducia ad Arpe. Al fine di dare una via d'uscita al presidente Cesare Geronzi, il cui tentativo è stato sconfessato, Arpe scrive una lettera di chiarimenti in cui ribadisce la correttezza del proprio operato.
È membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo di Banca di Roma, Mediobanca e Associazione Bancaria Italiana. Siede altresì nei Consigli di Amministrazione di MCC, Cnp Capitalia Vita, Istituto Europeo di Oncologia, Fondazione Cerba, nonché nel Comitato permanente ABI Banche e Società.
Il 20 maggio 2007, i Consigli di Amministrazione di Capitalia e Unicredito Italiano, riunitisi a Milano e a Roma rispettivamente, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Capitalia S.p.A. in UniCredito Italiano S.p.A. sulla base di un rapporto di concambio di 1,12 nuove azioni ordinarie di UniCredito per ogni azione ordinaria di Capitalia. Matteo Arpe si dimette quindi dalla carica di Amministratore Delegato.
Il 6 novembre 2007, fonda insieme ad un gruppo di partner un nuovo gruppo finanziario dal nome di Sator, la società con sede a Roma ed uffici a Milano e a Londra, con lo stesso Arpe amministratore delegato, e l'economista Luigi Spaventa presidente. La nuova società riunisce un gruppo di professionisti di società finanziarie italiane e internazionali. Ha come core business il private equity e l'asset management, e in futuro si occuperà di private banking e corporate speciality finance.
È stato rinviato a giudizio a luglio 2007 assieme a Cesare Geronzi nell'ambito del crack Parmalat per la vicenda dell'acquisto dell'azienda Ciappazzi di proprietà di Giuseppe Ciarrapico da parte di Calisto Tanzi.
Il 29 novembre 2011 il Tribunale di Parma lo condanna a 3 anni e 7 mesi per il crack Parmalat.
zzzzzzzz
zzzzzzzzz
Concerto per Arpe e ARPA:
la musica stonata che accompagna l'Italia nel baratro.
Nicoli Cristianiiiiii
NIcoli Cristianiiiiii
mi sendi?
mi sendi?
siamo in sendimendo...
La BREBEMI
La BREBEMI
La BREBEMI
Una colata di cemento aggiuntivo in un paesaggio di cemento, si diceva, che bisogno c'è di costruire un'autostrada a fianco di un'altra autostrada?
Ecco adesso anche i più ottimisti si dovranno ricredere...
Un plauso alle forze dell' ordine, l' unico braccio del nostro stato ancora presente e senza il quale certe indagini non verrebbero mai fatte.
Peccato che ora qualche magistrato di sinistra insabbierà tutto.
Comunque quest' ultima triste vicenda ci insegna che i ciccioni non dovrebbero occupare cariche di una certa rilevanza.
ARPE (AREPO) che fonda una società e la chiama SATOR.
La cosa richiama il "quadrato magico" di romana memoria.
Ce n'è abbastanza per un libro di Umberto Eco.
Quant' è misera la vita negli abusi di potere...
e nelle Logge massoniche all'imbrunire...
I migliori dischi dell' anno per la storica rivista londinese UNCUT:
01 PJ Harvey – Let England Shake
02 Gillian Welch – The Harrow & The Harvest
03 Metronomy – The English Riviera
04 White Denim – D
05 Josh T. Pearson – Last Of The Country Gentlemen
Per UNCUT:
Beh, dai, non conosco questo UNCUT, ma ad ogni modo 3 su 5 di quelli lì sono stati musicanidi (Gillian Welch a settembre, Josh T. Pearson ad aprile e PJ Harvey a marzo)
non facciamo così schifo su(considerato che Gillian Welch e Josh T Pearson qui da noi nessuno sa chi siano (e che MDC lo si può leggere aggratis!))
Settimana cruciale per il futuro dell'Euro e quindi della Storia.
O la va o la spacca.
E se il trio composto da Italia, Francia e Germania (ormai sedute da mesi sulle poltrone roventi di questa partita a poker di livello planetario) rilanceranno e invocheranno la costituzione di una moneta unica di livello mondiale?
La posta in gioco è molto alta.
Chi si defilerà dalla possibilità di controllare il mondo?
Buone notizie: a causa della riforma della previdenza per la camera e il senato molti parlamentari stanno seriamente pensando di dimettersi prima che finisca l'anno in modo da ottenere la pensione con il vecchio sistema.
Due considerazioni:
1) che gran senso della Stato hanno questi.
3) forse ce li leviamo dalle palle.
Potrebbe essere la volta giusta che il poltrona molli lo scranno
I Parlamentari bisogna pagarli in funzione dell'entita del debito pubblico che riescono a ridurre, e non con moneta sonante a prescindere dai risultati nazionali.
E' l'unica via per farli lavorare per il bene di questo malandato Paese.
I parlamentari che si lamentano perchè gli vanno a toccare le loro cosettine fanno vomitare.
Monti, dimezzagli tutto, tutto!
Beh, di fronte al ritorno delle tange che dire...
A TERREMOTUOOOOOOAAAAAAH!
Passera: "Momento difficile".
Cazzo, ma dai, come si fa a non ridere ogni volta che c' è una dichiarazione di Passera!
Passera su di noi
finiremo tutti in banca prima o poi
coi perche',
i chissa'
e le angosce di una ricca poverta'
a parlare
degli amori che non hai
a cantare
una canzone che non sai come fa
perche' l'hai perduta dentro
e ti ricordi solamente
Passera ....
Passera apre a Berlusconi.
Siamo alle solite.
Unione fiscale europea, subito!
Voglio la Guardia di Finanza tedesca in Italia a controllare chi ha evaso il fisco!
Giustizia e trasparenza tra europei!
Intanto si interromponno le relazioni diplomatiche tra IRAN e GB. Si profila un'altra guerra di esportazione della Democrazia anche verso l'IRAN prima che faccia la bomba atomica?
Altro giro altra corsa:
nessuno si sta occupando con la dovuta attenzione della grave situazione siriana che causa quotidianamente decine di omicidi da parte dei militari del regime, e che dovrebbe produrre la stessa reazione che la NATO ha avuto nei confronti della Libia di Gheddafi.
Come mai due pesi e due misure così differenti anche questa volta?
Perché l'ONU non invia un contingente per fermare questo genocidio?
Sull'apertura di Passera, Berlusconi soddisfatto: "non ho ancora perso il mio charme"
Secondo me è anche perchè la Siria è una nazione piuttosto potente che ha un esercito coi controcazzi, mi sa.
L' è mia tàt facil.
oppure
Apertura di Passera, sicumerico Berlusconi: "Succede sempre".
non ho mai mai mai pagato una donna per aprire la passera, s'è sempre sempre sempre aperta da sola...
W l'Italia
Oggi Passera in Vaticano.
Crisi europea: Re Juan Carlos vede Passera.
Passera: netto rifiuto a Seimani.
Seimani scaccia Passere!
Se ta net en giro con seimani, sicur che ta frega la fonna...
Bastardo,
Maledetto
badonna me
ta spache i osss...
badorra
va foera dai coioniiiiiii SEimaniiiiiiiiiii
SEimaniiiiiiiiii
OOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHH
Con Seimani di lì
Con Seimani di qui
ti facciamo un culo
cosììììì
(vedi link)
oooohohooohohohohooooooooo
ohohohohohohooooh
Chi volesse proddurre battute su berlusconi e passera farà cosa gradita, ne faremmo volentieri un filmatino...
Se c'è Passera Silvio è contento.
Sfregnamoci le meningi dai... partecipiamo ooooooh
dai!
(chossà quante ne ha già inventate lui...)
Tassate Seimani.
se la Siria è una dittature che cazzo è l'arabia inaudita? perchè i paesi diventano illiberali e antidemocratici solo quando fa comodo al pensiero dominante euro-gringo-centrico? vogliamo parlare di Israele? o il fatto che bombardino con gli aerei un paese alla fame fa parte del loro diritto di difesa? dov'è la linea di confine che permette agli israeliani di bombardare degli altri per diritto alla sopravvivenza e non permette alla Siria di reprimere nel sangue i propri cittadini nel diritto della propria autonomia e indipendenza di Stato sovrano? Ipocrisia e doppia morale questa la ricetta dell'imperialismo (che parola del cazzo)...
Jerry Lo Stronzo pila di sterco.
Ma perchè l' aggressione a Giannino?
E' uno pulito.
Avrà idee del cazzo, ma è uno pulito.
Grandi gnari, nessuno da queste parti sa parlare di musica in questo modo.
Sempre ottime le scelte, l' articolo sugli A Toys Orchestra da sottoscrivere al 100%.
Ormai un appuntamento imperdibile.
Complimenti a tutte e sei le mani (e alle tre teste suppongo, giusto?) che portano avanti questa rubrica.
Ieri sera Travaglio ha messo alle corde anche lo stile servile di Rpubblica e ha martirizzato il vicedirettore Giannini.
Prima Giannino all'Università, poi Giannini a ServizioPubblico.
Temo per la mia incolumità, visto che sono piccolo e mi chiamo Gianni.
Per Steve:
no, Seimani è uno solo e merita tutto il nostro odio e venire qui a scrivere certe cose senza lasciare un insulto è stato da parte tua molto scortese.
Monti, Bring the boys back home!
Vogliamo a casa i nostri ragazzi che stanno in Afghanistan!
L'Italia ripudia la guerra!
E per di più non ci sono i soldi per andare a rompere i coglioni a casa di altri!
Il colmo per uno starnuto?
Fare eccezione!
Interessante lettera pubblicata oggi dal Corriere.
Mi trovo d' accordo. Non ci siamo.
Il Rapporto mensile del centro Studi di AIB disegna una situazione drammatica per l'industria locale.
Un bollettino di guerra che sembra preludere ad una disfatta, ad una sorta di Caporetto dell'economia bresciana.
Per contro, i giovani imprenditori bresciani si sono dati garbatamente appuntamento a Padenghe per i consueti saluti natalizi.
http://dl.dropbox.com/u/31266070/AIBG_2011_Invito_Cena_Natale.JPG
Quanta bella giovinezza che si fugge dalla Realtà e non si degna di produrre alcun comunicato ufficiale di risposta al dramma in corso. Solo un tristissima lotteria di beneficienza durante la serata di Gala.
Un atteggiamento da ballo in maschera nel salone del Titanic.
Il quadro della situazione si completa poi osservando che in questa situazione drammatica il faro delle industrie bresciane, il Presidente dell'AIB Dallera, si contraddistingue per un assordante silenzio stampa.
Eppure di cose se ne potrebbero dire molte, sulle cantonate pazzesche prese dagli imprenditori italiani, e bresciani in particolare, appoggiando i governi degli ultimi 20 anni.
La responsabilità di questa situazione attuale è anche di chi ha permesso che si arrivasse a tanto, nel silenzio della propria inadeguatezza.
Sono stati fatti scudi fiscali con il placet dell'industria.
Non si è combattuta l'evasione fiscale con il placet dell'industria.
Si sono oliati gli ingranaggi della burocrazia alimentando la corruzione dei funzionari di Stato, uscendo dai canoni della leale e sana competitività tra le aziende.
Si sono fatti cartelli e si sono alzate barriere all'ingresso, scoraggiando di fatto il libero mercato.
I risultati di un mercato falsamente libero sono oggi sotto gli occhi di tutti in tutta la loro crudezza.
E chi tace (e ha colpevolmente taciuto in passato) acconsente anche ora al compimento del disastro.
La commozione del Ministro Fornero mentre spiega la riforma delle pensioni.
A lei le lacrime.
A noi il sangue.
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