IL FATTO - Martedi mattina Emilia (nella foto sopra) si è recata in comune per essere ricevuta dagli amministratori (nella foto a lato, il vice sceriffo Long John dopo aver centrato la sputacchiera). Mentre aspettava - giustamente inkazzata per i biblici ritardi imposti dall'ideologia legaiola locale - si è presentata una squadra di vigili urbani di Montichiari che le intimavano di seguirla. Emilia si è rifiutata di salire sull'auto dei vigili senza prima sapere di cosa la accusavano e dove la portavano. A questo punto uno dei vigili nel tentativo di ammanettare Emilia le ha rotto un braccio. Emilia è stata trattenuta un' intera giornata al comando senza ricevere cibo né acqua, nonostante non avesse commesso nessun reato.
Vista la buona educazione degli amministratori monteclarensi (nella foto a lato, Miss Pacatezza 2010, il sindaco Elena "Himmler" Zanola), prima o poi doveva succedere. "Ghe´mia nient de vessatorio" era solito dire il vice sceriffo sceriffo Long John Rosa. Ci chiediamo: Basta un braccio rotto per essere definito vessatorio?
La versione degli amministratori nell'articolo di Francesco Di Chiara sul Bresciaoggi. Il pezzo si apre con: "Nuovo e grave caso di cattivi rapporti tra le autorità monteclarensi ed una cittadina straniera".
Cattivi rapporti...
CATTIVI RAPPORTI?
I cattivi rapporti sono quelli che Francesco Di Chiara (o Mario Cherubini a seconda del giornale per cui scrive) ha con la lingua italiana. Dall'articolo si legge: "I vigili erano intervenuti, cercando di portarla in caserma per accertamenti (perche' si sono resi necessari gli accertamenti? Dava fastidio lapresenza di una cittadina immigrata regolare che chiede lumi - giustamente incazzata - per le lungaggini di una pratica? ndC), dopo che avevano notato la donna molto agitata in Municipio, dopo il rifiuto del sindaco Elena Zanola di incontrarla. «Avevo detto chiaramente a quella signora che certi problemi di residenza (il sindaco dunque ammette l'esistenza di "problemi") non vanno discussi con me ma con gli incaricati dell’ufficio anagrafe - ha risposto il sindaco - così come recita l’avviso che ho fatto appendere fuori dal mio ufficio». Che poi lei, con i negri mica ci parla. Non per altro, il fatto e' che non capiscono cosa dice.
"Emilia deve aver insistito ed i vigili volevano accompagnarla fuori dal palazzo ma poi l’agitazione devono aver complicato la situazione. «Mi risulta che quella donna abbia anche morso un vigile - sostiene il sindaco - quindi scatterà la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale». Impossibile, per ora, sentire la versione di Andrea Agnini il capo dei vigili monteclarensi (domandina: perche' il capo dei vigili non fornisce la sua versione dell'accaduto? ndC), . «Mi hanno trattato come una bestia. I medici mi hanno dato tre settimane di stop dal lavoro per la distorsione al braccio - denuncia Emilia - non sono una delinquente, voglio essere trattata come un essere umano». Emilia, tempo fa, denunciò pubblicamente di essere stata chiamata «macaco» dal sindaco, dopo che aveva esposto in Municipio i propri problemi. Quelli di una madre di famiglia che lavora alla Casa di riposo, ha regolare permesso di soggiorno e che chiedeva chiarimenti per risolvere la posizione anomala di un familiare". (Anomala? Chissa' perche'? ndC).
Il 19 giugno manifestazione
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io c'ero!
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