Ten Kill they Die

Episodio 3

MARCO MASINI

di Dottor Zero

Sto andando a Palermo, mi sono imbarcato circa un’ora fa sulla “Illustrissimus” insieme ad un’orda di circa duemila turisti assatanati di ferie, assatanato di ferie lo sono anch’io e stasera il mio viaggio è funestato da un infausto evento.

E’ previsto per le 22:00 un agghiacciante concerto di Marco Masini. Tra me e me penso: "solo per questo meriteremmo un siluro d’epoca che ci consegni agli abissi, perché ogni singolo passeggero è complice, me compreso". In uno stato civile, venendo a conoscenza di questo concerto, la gente avrebbe dovuto abbandonare spontaneamente la nave.

Comunque la nave salpa e a bordo c’è anche lui.

Alla fine, visto il fastidio, mi tutelerò rintanandomi in cabina, laddove martorierò le mie orecchie con un po’ di sano death metal che tanto piace a grandi e piccini. Tutto ciò non prima di avere fatto il classico giro-sul-ponte-paina-e-guarda-verso-riva-le-luci-che-scompaiono. Eccomi dunque sul ponte, con la mia bella paina e una simpatica rapina sotto forma di bottiglia di acqua da 50 cl.

Appoggio i miei sudici gomiti sulla balaustra di legno che sancisce la fine del natante e l’inizio del mare; la paina è accesa, e scruto con malinconia, appunto le luci che scompaiono. In quel frangente sento una gelida brezza, come una sorta di horror/vento della morte, che letteralmente mi terrorizza.

Ma non è un vento del mare di notte. E’ un presagio, qualcosa di malvagio che non è di questo mondo. Alla mia destra si appoggia sulla balaustra la ragione di cotanta apprensione: è lui, Marco Masini in persona.

La maledizione, l’incubo, la bestemmia, la cacofonia, la morte di tutte le musiche, proprio lui. Sono quelle decisioni che ti cambiano la vita. Faccio un respiro profondo con l’antica tecnica cinese del chi-kung che mi ha insegnato il mio vecchio maestro di Tai-Chi.

Aveva ragione. Ora mi sento in grado di sconfiggere cento demoni assetati del mio sangue. Uno sguardo veloce prima a destra, poi a sinistra.

NESSUNO CI GUARDA!

Il momento è d’ORO! E’ un’occasione che non capiterà mai più! Con uno scatto felino metto le gambe nella posizione gong-bu e, in un istante, lo scaravento al di là della balaustra. Nella caduta scomposta che osservo compiaciuto lo segue il suo cocktail del cazzo. Caccia un urlo. La sua vociaccia stramaledettissima fa in tempo a stuprare un’ultima coppia di timpani: la mia.

“L’uomo volante” viene inghiottito dalla schiuma generata dai dodicimila cavalli del possente quadrimotore della Illustrissimus, o come cazzo si chiama. Per un breve frangente la spuma si tinge di rosso, ma è proprio un istante, perché la nave procede a pieno regime.

Sono sconvolto.

Purtroppo nella concitazione del momento ho perso in mare le paine. Torno in cabina, mi tolgo le scarpe e sprofondo nell’oscurità del mio lettino. Stasera niente concerto, di questo ne sono sicuro. Poco dopo i passeggeri tornano pian piano nei rispettivi alloggi e si spengono le luci. Il concerto non c’è stato ma il tombolone organizzato in fretta e furia dallo staff l’ha rimpiazzato alla grande e tutti potranno addormentarsi felici e contenti. Me compreso.

Dr. Z.

Vi è piaciuta la fine del povero Marcolino (mi tocco al solo suo pensiero)? Quanti volessero contattare direttamente il Dottor Zero possono farlo inviando una mail al seguente indirizzo: aaeeaat@alice.it. Attenti però a non farlo incazzare, potreste essere la prossima vittima di... "10 kill... They Die", l'esclusiva, truculenta saga "trash metal" pubblicata settimanalmente sulle pagine di quell'incomprensibile letamaio di anime storpie conosciuto col nome di "Muro di Cani". (ah... dimenticavo W FABIO ROLFI)