Roba da bere

Cani amici ben tornati al prodigo appuntamento del lunedì pomeriggio con quella maliarda polemista di Lady Gagaietti. Comincia a diventare una cosa seria? Chi lo può dire... "Ammazza quanto me costa 'sta cazzo di globalizzazione" verrebbe da commentare al termine della lettura. Non so voi ma, personalmente, godo ogni volta che la leggo... bella, brava, barbuta e alta due metri (o giù di lì)... j.w.

"Tle Bellini e due plosecchini"

di Lady Gagaietti

Non ce la faccio a guardarti. E più fai il simpatico e più mi stai sul cazzo. Fai finta di lanciare in aria le bottiglie ma hai paura di farle cadere, poi un bicchiere si stacca giusto quel millimetro dalla tua mano tozza e tu ti senti Tom Cruise. Ma tu non sei Tom Cruise e questo non è Cocktail! Musica di sottofondo e fai ballare la tua pancia come il miglior Jabba the Hutt. Ma dove sono finito? Canti, pure. Anche se la gente non ti chiede niente.

La gente vuole solo bere e se mai volesse uno spettacolino pietoso basterebbe accendere la televisione e guardare una partita della Juventus targata John Elkann. E invece no, tu continui a ballare. In questo quartiere molto fashion, dall’aspetto troppo grunge ma con prezzi per niente cheap. Sette euro per un merdoso prosecchino che viene da una bottiglia comprata al GS vicino Via Tortona.

Ma come si fa? Intendo: come si fa a farsi inculare così? Perché poi uno vuole la milanesità a tutto tondo e questo happy hour da barboni con quattro tartine puzzolenti non convince neppure un topo di campagna come il sottoscritto. Ma tu balli e canti. Ti piace fare il barman.

«Ti ho chiesto tre Bellini!!». «No, signole, tu chiesto me tle Maltini!». No, filippino del cazzo, ti ho chiesto tre Bellini e intanto i due prosecchi non te li pago visto che il tuo collega indiano mentre sono in fila col portafogli in mano fa finta di non guardarmi. «Tle Bellini, tu detto tle Bellini». E ride, pagliaccio. Fottuta globalizzazione. L.G.