Sgagnega 'l Co - "Il Plotone"

"Non mi basta mai"

In attesa del ripristino dell'immunità parlamentare, dell'approvazione del legittimo impedimento (sostenuto anche da quel furbetto di Piercasinando Centrosempre), del Lodo Alfano costituzionalizzato, del Fulmine di Pegasus, del colpo segreto della distruzione dell'Universo (Scuola Okuto), della Tecnica dell'Uccello d'acqua di Nanto (per una volta non c'entrano il lettone di Putin e le innumerevoli docce), dei raggi Gamma, degli eserciti di morti viventi, delle schiere di androidi (Modello: Pio Pompa) e delle armi batteriologiche (in arrivo dall'Iran), il tiranno Berluscor (a lato, in una foto tratta dalle mie fantasie più recondite) prova a difendersi come ogni Monarca che si rispetti. Il Senato (163 sì, 130 no, 2 astenuti) approva ieri il cosidetto "processo breve" (chiamato così perchè costruito su misura per l'imputato). Secondo Repubblica, si tratta della ventesima legge approvata (nell'interesse di Belfresconi) da quella mandria di schiavi nominati in Parlamento dalla Lega e dal P2l.

Un quadro che, Mr Spocchia (Peppe D'Avanzo), definisce come "il mostruoso sgorbio che dovrebbe convincerci ad accogliere, come riduttivo, un altro provvedimento che, senza umiliare l'interesse collettivo, può ottenere lo stesso risultato: il congelamento dei processi del Cavaliere".

"Non vado in tribunale perchè la Gandus continua a farmi i dispetti" - Nonostante la giornata positiva, il Tiranno (gli tirasse davvero...) non è contento: "I miei processi? I legali mi sconsigliano di presentarmi, troverei un plotone d'esecuzione" (nella foto sopra, i nonni di Ilda Bocassini e Piercamillo Davigo, sullo sfondo mentre sovraintendono ad un'esecuzione). Anzi, il regalino dei dipendenti gli fa pure schifo: "Il mio parere è negativo perchè i tempi, quelli introdotti con questa nuova legge, non sono ragionevoli. Dieci o più anni... vorrei fossero più brevi". La prossima volta si impegnino di più.

Tra le mandrie di vacche e caproni si distingue (per una volta) un senatore: Enrico Musso (nella foto a lato), docente universitario di economia applicata, che prende la parola per dichiarare il dissenso dal suo gruppo. "Stiamo commettendo - si legge su Repubblica - un errore grave, quello di non ammettere pubblicamente che c'erano due obiettivi, quello della ragionevole durata dei processi e quello che è diventato una sorta di agenda nascosta, la tutela del presidente del Consiglio". Il solito comunista. Niente paura: è già pronto un bel plotone anche per il signore così impara a fare di testa sua.