di Masaniello Malaffare
Bugie: queste conosciute. Chi non ne ha mai dette? "Io". (Eccone appunto una). Impariamo dunque a riconoscerle, smascherarle e a non lasciarle fermentare che poi, lo sappiamo come va a finire, se nessuno dice nulla diventano vere falsità.
Ecco perchè abbiamo deciso di dare il via ad una nuova rubrica canina - suggerita direttamente dal nuovo mondo dal buon vecchio RSK -. La rubrica in questione si chiamerà "Palle" e si propone di smascherare - ci vuole poco - l'immane quantità di cavolate proferite giornalmente da politici, passacartelle, mascheroni carnascialeschi, premier nani e microcefali in genere (italiani e stranieri).
Cominciamo col premio Nobel per la Guerra, Sbaracca Obama: "
la guerra in Irak - ha detto -
si avvicina alla fine. Entro agosto tutti i soldati torneranno a casa".
Per MdC Risponde proprio RSK: "
...tipico egocentrismo usa. I soldati tornano a casa ergo la guerra è finita! Non importa se là, in Iraq, a causa loro, continueranno a scannarsi per i prossimi trentamila secoli..." (previsioni ottimistiche, ndC).
Per passare dieci minuti in allegria, ecco un altro assaggio di panzane nostrane: ''In Italia non ci sono stati episodi veri di xenofobia, mentre in tutta Europa proliferano episodi di xenofobia, con partiti xenofobi e razzisti, e bande: da noi no, per fortuna''. Lo dice il ministro con delega alle mani in tasca, Giulio Tremonchi (sopra, in una foto d'archivio ripreso da bambino mentre nasconde il cadavere di un bengalese omosessuale). Solo una parola: ROSARNO. Senza citare i vigili di Parma, gli incendi ai campi Rom a Napoli, e poi il Bianco Natale di Coccaglio, e via così... Comunque siamo tranquilli: "Nessun espisodio di vera xenofobia".
A proposito di palle:
AVVISO AGLI STRANIERI
Fabio Rolfi vi regala 500 euro se vi levate dalle palleDal giornale che non possiamo citare (Mercoledì 27 gennaio, pagina 13) apprendiamo che il Comune di Brescia ha creato un fondo per il rimpatrio volontario di quei migranti che perdono il lavoro. Il fondo, sostenuto dagli assessorati alla Sicurezza e Famiglia, può contare su un budget di 60 mila euro che interesserà gli immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno, residenti in città - scrive Lisa Cesco - "
che non dispongano di alcun reddito di lavoro o comunque di reddito insufficiente per il mantenimento e che non siano proprietari di immobili. Con questi requisiti chi desidera rimpatriare, previa dichiarazione di rinuncia al permesso di soggiorno, potrà chiedere il pagamento delle spese di viaggio e un contributo di circa 500 euro".
Piccola considerazione: Sessanta mila diviso 500 uguale: 120 stranieri possibili beneficiari. A Brescia gli immigrati regolari sono 31 mila circa (dati Demoistat aggiornati al 2009). I clandestini sono esclusi.
«Il fondo comunale è un’iniziativa autonoma che però si integra con quanto previsto dal progetto Nirva, completando la casistica di intervento per allargare le opportunità di usufruire del programma di rimpatrio», spiega il vice sindaco Fabio Rolfi, con delega alla Sicurezza. «La nostra città vuole rimanere accogliente, ma non diventare una prigione per chi vuole andarsene», commenta l’assessore alla Famiglia Giorgio Maione, evidenziando che la delibera comunale risponde a un bisogno, dal momento che non sono infrequenti situazioni di povertà estrema vissute da immigrati: la maggior parte dei senzatetto nei dormitori comunali sono immigrati, mentre i contributi straordinari stanziati dal Comune nel 2009 per cittadini stranieri sono stati 2 milioni 200 mila euro, con un aumento di mezzo milione di euro rispetto al 2008. Non sia mai.
Qui la scheda del progetto NIRVA.
C'è pure il gruppo Facebook: "E se gli dessimo 500 euro per stare lontani almeno 5 anni dal nostro consiglio?" (che, tra le altre cose, ha usato un'immagine realizzata dai grafici che MdC recluta tra gli ubriachi del bar qui sotto).
La coerenza prima di tutto
Nel frattempo visto che - come dice Sgrufis - "la nostra città vuole rimanere accogliente", la Lega fa il "Porta a porta" anti moschea. Ecco il pezzo di Silvia Ghilardi (che consigliamo di leggere), estrapolato dalle pagine di quel giornale che non possiamo più citare (giovedì 28 gennaio, pagina 10). Se avete fretta saltate alle Repliche sono fatti vostri, secondo noi merita.
"Toc toc. «Chi è?». «Siamo della Lega Nord, anche lei signora vuole impedire la costruzione di moschee a Brescia?». La scena si ripeterà più e più volte domani tra le 11 e le 14 a Fornaci (frazione di Brescia ndC).
[...]
una raccolta di firme porta a porta per «dire no alla costruzione di moschee e minareti sul nostro territorio». Azione che ha fatto storcere il naso a non pochi abitanti del quartiere della Sud. Sollevate questioni sull’inopportunità di un’iniziativa simile che potrebbe mettere a disagio e infastidire i cittadini disturbati sulla soglia di casa: «vengono a casa tua, ti chiedono quello che pensi capendo così da che parte stai»" (e se non sei d'accordo... prendono nota? ndC).
Pressioni a domicilio non richieste. Ma la piccola delegazione di leghisti [...] non troverà impreparati i residenti. Un paio di giorni fa, la popolazione del quartiere ha potuto trovare nelle proprie cassette della posta un volantino dove si dava avviso della «raccolta firme porta a porta».
Le firme raccolte andranno a sostenere una petizione popolare promossa dalla Lega con la quale i cittadini sottoscrittori chiederanno al consiglio comunale di Brescia di introdurre nel Piano di Governo del Territorio «norme che tutelino il contesto urbanistico della città, impedendo la costruzione di edifici di tradizioni culturali, architettoniche e costruttive avulse dalla tradizione italiana e mitteleuropea». In particolare le norme dovranno preservare il territorio comunale dalla «possibilità/eventualità - si legge nel testo - di costruzione di edifici di significato politico/identitario/religiosi (???? ndC) come minareti e/o moschee». Ma per quale motivo la Lega ha abbandonato i vecchi statici gazebo per un movimentato proselitismo?
(Questa è spettacolare, ndC) «Per via del freddo» spiega la segretaria cittadina della Lega Nord, Raffaella Toninelli. Secondo l’esponente leghista molti cittadini hanno telefonato alla segreteria per lamentare l’eccessivo freddo di questi giorni che gli ha impedito di raggiungere i vari gazebo per porre la propria firma sotto la petizione.
Detto fatto. Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto pare di dover dire - anche se il detto forse è un pò fuori luogo in questo caso. «Andremo in piccoli gruppetti di 4-5 persone tra cui anche, come vuole la legge, un consigliere di circoscrizione per garantire la legalità dell’atto» commenta la segretaria cittadina. La raccolta firme porta a porta di domani è una sorta di test. Se l’iniziativa avrà successo verrà replicata anche nelle altre zone della città. Ma questo è ancora da vedere.
PER IL PRESIDENTE della circoscrizione Sud, Giacomo Lini, non era necessario richiedere alcuna autorizzazione [...] «Il cittadino è libero di esprimere se vuole firmare o meno. Non si intende fare nessuna pressione. Non vedo questa grande invadenza».
LE REPLICHE
L'impalpabile Pd si riprende improvvisamente, (proprio come De Niro in Risvegli, nella foto):
«Punto primo mi sembra una vera stupidaggine non permettere alle persone di professare il proprio credo. Punto secondo il porta a porta è una cosa che fanno solo i venditori ambulanti che vendono prodotti. Loro, invece, vanno a vendere idee e questa mi sembra una cosa ignobile. Si vede che la Lega sta proprio raschiando il fondo del barile. - conclude il segretario cittadino De Martin - [...]
è molto fastidiosa e sembra voglia schedare in qualche modo i residenti della Fornaci». Le proteste però non riusciranno a fare saltare l’iniziativa vista la sua piena legalità. A confermarlo anche l’avvocato ed ex consigliere di Rifondazione Comunista Manlio Vicini. «La raccolta porta a porta è legale, spero soltanto che non vengano a suonare alla mia». Noi invece speriamo di incontrarli...
Così vediamo chi è verde per davvero...
13 commenti:
xenofobia in italia? e perchè mai...con quei simpaticoni della lega lumbarda? Dopo averli ascoltati per più di 15 anni un giorno ho avuto un illuminazione, ho finalmente capito perchè generalmente il vomito è verde...l'odore ricorda qualcosa effettivamente
"Ragazzi, quando morite vi servono di tutto punto. Spero con tutta l'anima che quando morirò qualcuno avrà tanto buonsenso da scaraventarmi nel fiume o qualcosa del genere. Qualunque cosa, piuttosto che ficcarmi in un dannato cimitero. La gente che la domenica viene a mettervi un mazzo di fiori sulla pancia e tutte quelle cretinate. Chi li vuole i fiori, quando sei morto? Nessuno."
J.D. Salinger (1/1/1919-28/1/2010)
Quando mi ubriaco col Chianti, il mio vomito è rosso.
Non vi dice niente il colore ??
Smascheramenti...
In questi giorni, con meno balsone, se n' è andato anche lo storico Howard Zinn, considerato uno dei più importanti studiosi della sinistra radicale statunitense.
E' famoso soprattutto per il libro "Storia del popolo americano" (titolo originale "A people’s history of United States").
Quando, negli anni Settanta, Howard Zinn si lanciò in questo progetto , insegnava storia da vent’anni.
In base alla propria esperienza, aveva constatato che la storiografia ufficiale ometteva numerosi elementi cruciali della storia statunitense. Da qui l’idea di un testo che sottolineasse le atroci conseguenze dei conflitti armati e il costo umano delle decisioni prese da politici e uomini d’affari: un libro di storia nazionale che desse voce ai "vinti", alle donne, alle minoranze etniche ed ai lavoratori.
(Tra le altre cose, in questo saggio, Zinn accusa Crostoforo Colombo e gli altri esploratori europei di aver commesso un genocidio e critica molti presidenti statunitensi usando toni quanto meno feroci.)
Voce libera ed originale, scrittore attento e preciso, Zinn è stato a lungo uno dei punti di riferimento più importanti dei movimenti per la pace in patria come all’estero.
Pubblicato nel 1980 con una tiratura di 5.000 copie, "Storia del popolo americano" aveva venduto fino al 2003 piu’ di un milione di copie solo negli Usa, anche grazie ai pubblici apprezzamenti di noti personaggi della cultura popolare americana (tra gli altri Oliver Stone e Bruce Springsteen), che contribuirono a far diventare il libro un opera di culto.
Tra i suoi libri sono stati tradotti in italiano "Non in nostro nome" (Il Saggiatore, 2003), "Disobbedienza e Democrazia. Lo spirito della ribellione" (Il Saggiatore, 2003) e "Marx a Soho. Un monologo sulla storia" (Editori Riuniti, 2001).
Fonte: bellaciao.org
X Vomito
abbiamo capito che non sei daltonico
X Vomito.
Non è un buon segno.
Complimenti al dott. Muso che non fa differenza di razze quando deve esercitare...
Per MdC, il dott. muso (senza bisogno di primarie) è il Candidato all'ambìto riconoscimento di Cane della settimana
Lo volete?
SIIIIIIIIIIIIIIIII
MUSO
MUSO
MUSO
MUSO
Meno immigrati, meno criminalità
Meno criminalità, meno criminali balordi
Meno criminali balordi, meno bische.
Meno bische, meno tavoli da bisca.
Meno tavoli da bisca, meno legno per fare i tavoli, e alberi per fare il legno, e semi per fare gli alberi, e frutti per fare il seme, e fiori per fare il frutto.
Una catastrofe.
Una classe politica totalmente priva di lungimiranza.
Una pagnotta priva di coprendonio.
Una rotonda sul mare.
Una brunetta dei Ricchi e Poveri senza i Ricchi e Poveri.
Ho detto.
Zaccheroni.
Ci avrei giurato.
lo avevo scritto nell'altropost:
CHE MARONI ZACCHERONI
W ROLFI MERDEEEEEEE
Si, probabilmente lo e
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