Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

sabato 19 dicembre 2009

La misteriosa aggressione a Lee Scratch Perry


Lee Scratch Perry (foto sopra, in uno dei suoi innumerevoli travestimenti), misconosciuto utente del malfamato blog "Muro di Cani", sarebbe stato aggredito da un pazzo all' aereoporto Malpensa di Milano nelle prime ore di questa mattina. Il sig. Perry tornava dalla Repubblica del Congo dove si era recato per sfuggire a eventuali rappresaglie dei suoi acerrimi nemici politici, connesse alle sue singolari posizioni relative al "Caso Jabediah Wilson".

Il pazzo, la cui identità è ancora da accertarsi, avrebbe colpito il sig. Perry in pieno volto con una miniatura in gesso di Villa Certosa (parco annesso).

Il signor Perry ha affidato il suo primo commento ad una breve nota, fatta circolare in rete:
"Colpito nella mia Malpensa.
Dov' è l' AMORE, fratelli?".

Preoccupato il suo psichiatra: "Cristo, è ancora convinto che quell' aereoporto sia suo..."

Unanime la reazione di tutto il mondo politico:
"Lee Scratch Perry?
E chi cazzo è Lee Scratch Perry?"

Solidarietà dalle associazioni internazionali:
"Onore a quel pazzo. Era ora di spaccare la faccia a quel demente"

Fondazione "Coccaglio ama S.":
"La mano di quel pazzo mossa da una campagna di Orio"

Dura la condanna della Chiesa:
“Giù le mani dagli amici rastafari.”

Scosso Napolitano:
"Un'altra volta, abbia pazienza, adesso ho da fare..."

Disordini a Brazzaville.

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