"L'Integrazione prevede intelligenza,
ma io son rimasto senza"
di Fiorenzo Maria Bernoccoli
"Integrazione e accoglienza prevedono molta intelligenza". Una caratteristica che distingue l'uomo dal suino e che - purtroppo - manca a Calderon de Calderoli, ministro della semplificazione di sta cippa (nella foto sopra, poco prima di tagliare i posti dei poveri consiglieri comunali per lasciar perdere le poltrone dei ricchi dirigenti leghisti... in stile: "le province? Fossi scemo a tagliarle").Nominato Ministro per ragioni a noi sconosciute e con mansioniancora da chiarire, dopo aver terminato di potare le foglie secche senza toccare il tronco marcio dell'albero statale, Calderon De Calderoli risponde al compagno F. (odio Berlusconi anche e soprattutto perchè fa passare Fini per uno di sinistra ndC) che ha definito "stronzo" chi discirmina glistranieri: lui e le migliaia di mandrie padane che grugniscono ad ogni suo peto.Dall'Ansa: "Fini ha perfettamente ragione a dire che è stronzo chi dice che lo straniero è diverso. Ma è altrettanto stronzo chi illude gli immigrati. E' infatti una stronzata, per usare il linguaggio di Fini, illudere gli extracomunitari che il nostro é il Paese di 'Bengodi' e che c'é lavoro per tutti, visto che il lavoro manca in primo luogo ai nostri cittadini. Fare questo é pura demagogia e allora si spalancano le porte a migliaia di persone destinate a finire nella rete delle illegalità, della criminalità o dello sfruttamento". "E non è dando il voto - aggiunge - che si risolvono i problemi dell' integrazione". E' vero, i problemi si risolvono stanandoli casa per casa..."Uguali sì - conclude Calderoli - lo sono tutti gli uomini quando nascono, ma l' integrazione e l' accoglienza prevedono non delle belle frasi ma degli atti concreti e molta intelligenza nel sapere costruire".Intelligenza che Calderon avrebbe esaurito soffiandosi il naso da bambino durante la Sagra del Porcello di Fiesse (Bs). Impiegato - in nero, ma non fateglielo notare - come mestolo da polenta, il giovine Robertino sarebbe rimasto per troppo tempo in apnea nel pentolone a 450° C, assorbendo i liquami polentiferi attraverso le cavità nasali e la spessa cotenna suina che ne ricopre il sapido corpo fin dalla nascita.Ripescato in extremis dal Gruppo di soccorso "Zuen de na Olta", l'allora futuro Minsitrone avrebbe commesso l'errore di soffiarsi violentemente il naso espellendo i grumi di polenta assorbiti e, involontariamente, anche il proprio encefalo, immediatamente sostituito da una forma putrefatta di Gorgonzola.Così si è conservato fino ad oggi: vittima della propria muffa cerebrale. f.m.b.
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