A dir poco: stupefacente...
Il resto sul sito di Arcoiris Tv
Ed ora... qualcosa di completamente diverso...*
"2013: Tutta colpa dell'Elefante" **
di Gert Fulkro Capezzòli
"Fai qualcosa - pensò prima di scomparire - qualsiasi cosa, ma ti prego... fa qualcosa".
Fu l'ultimo pensiero di Mario Mattia Massa Rovescia prima di passare a miglior vita, schiacciato - la scorsa settimana - dall'immane deretano del vetusto "Jordan" elefante 112enne impiegato come cavallo partime dal Circo Equestre "Minchiarelli", da un mese in tour nella nostra provincia. Chissà invece cos'ha pensato Salvatore Minchiarelli, direttore del circo, arrestato in un primo momento (dalla Compagnia dei Carabinieri di Borgo Cutolo) con l'accusa di omicidio colposo e riduzione in schiavitù e poi rilasciato questa mattina (su ordine del Tribunale del riesame) dal Gip Fernando Passacartella perchè "il fatto non è più previsto dalla legge come reato".
Massa Rovescia, ex operaio metalmeccanico 55enne, era finito in cassa integrazione nel 2009. L'azienda per cui lavorava, la "Colmostrap" (leader regionale nella produzione di bottoni anti strappo) rientrava nella lunga lista di Piccole e medie imprese fallite durante la Grande Crisi. Perdere il lavoro è facile, ma ritrovarlo - a 50 anni suonati - lo è un po' meno. Così Massa Rovescia, aveva trascorso gli ultimi quattro anni della sua vita passando da un lavoro saltuario all'altro: gabbia per Caimani, addetto al ruttino in un Bar per Vegani e, non ultimo, Maracas gigante nella banda di San Manfrino della Gentaglia. Nel corso dell'ultimo anno pare avesse anche ricoperto - in nero - il ruolo di cavia per insulti all'opificio "Lerci&Beruschi" di Vigevano.
Massa Rovescia doveva essere decisamente contrariato quando scoprì - poco meno di venti giorni fa - che la società aveva deciso di venderlo al Circo Minchiarelli in cambio di tre girelle scadute, un carrello per colazioni e due scaffali in trucciolare. Di certo la trattattiva si è rivelata un affare per Don Salvatore Minchiarelli, da tempo in cerca di uno sgabello umano per elefanti. La vita del circense non è certo rose e fiori e, va da sè, un circo equestre non ha bisogno di elefanti, "ma - come ha sottolineato in serata il legale di Minchiarelli - in virtù della legge 610/2011 sul collocamento mirato, è consentito agli esercenti dello spettacolo e/o agli ambulanti ciarlatani, barattare, scambiare e commerciare esseri umani che abbiano già compiuto i 50 anni di età e che siano già stati dichiarati "inerti" o "inutili" per la società". Minchiarelli ritenuto dunque estraneo alla morte di Massa Rovescia, sarebbe già stato rilasciato, non senza qualche conseguenza per la propria fedina penale. Il direttore del circo avrebbe infatti deciso di patteggiare (due anni con la condizionale e un'ammenda di 15 mila euro) una grave irregolarità riscontrata dai Nas di Borgo Cutolo: "le puzzole-rana custodite nel magazzino di proprietà del Minchiarelli - recita il verbale dell'Arma - venivano ritrovate in fase di decomposizione da almeno giorni qundici". (Vedi la vita a volte...)
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Massa Rovescia avrebbe dimenticato di indossare l'imbuto protettivo in plexiglass necessario per evitare l'assorbimento anale da parte del mastodontico mammifero. "E' triste ma è così - sottolinea il professor Marco Cadmio Fetomane, notissimo Etologo e commerciante di esche per coccodrilli -: più l'elefante è in là con gli anni più è facile per l'operatore essere preda del cosiddetto "rinculo": le natiche flaccide favoriscono l'inglobamento complessivo o parziale del soggetto e le contrazioni dello sfintere concludono l'opera. Avete presente il concetto che sta alla base della supposta? Suppongo di sì. Allora possiamo supporre che faccia davvero male, sia a chi lo prende sia a colui che si trova, suo malgrado, prigioniero - in tutto o in parte - dell'apparato escretore di questo animale". L'ingombrante apparecchiatura protettiva, ritrovata in un fosso poco distante dal luogo della tragedia, è ora al vaglio degli inquirenti.
Ge. Fu. Ca.
Dalla Cronaca alla Storia, passando per una storiella
di Maria Sedicente Barbosa
Tutta colpa dell'elefante? Non proprio. Dal Centro benessere "Prince of Scotland" nelle Isole Cayman dove si trova per ispezionare la qualità di camere e vasche idromassaggio, Pier Precisini, (Segretario generale del sindacato unico) ha indicato nella discussa "Legge Bricolo" (la 610 del 2011) la vera causa dello spiacevole incidente. Già ribattezzata "Welfare Bricolage Act" e approvata in tutta fretta due anni fa - con quadruplo ricorso carpiato alla fiducia e pozione ipnotica a base di teste di pipistrello e cuori di slamandra - la "Sei Uno Zero" regola il ricollocamento lavorativo e il reimpiego degli Esseri una volta noti con l'appellativo di "Cinquantenni" e oggi conosciuti col nome di "inerti".
Un provvedimento d'urgenza che si rese necessario per il reintegro delle ingenti masse lavoratrici dette appunto "inerti" (e in seguito anche "inutili") che si erano man mano venute formando durante gli ultimi mesi della Grande Crisi. Dal marzo 2010, circa 2 milioni di persone si erano ritrovate - di colpo - senza nulla da fare e decisero così, tanto per passare il tempo, di accamparsi pacificamente di fronte ai palazzi della capitale fermamente inrtenzionati a far sentire le proprie ragioni. A drappelli di centomila persone circa invasero le strade della città stazionando sotto le finestre di Palazzo Bigi (sede dell'esecutivo), ma anche nella piazza di fronte a Palazzo Ghiaccioli e davanti a Villa Berciosa, queste ultime, residenze private del Primo Ministro: Smilzo Sbertuccioni. "Chi non lavora non fa l'amore - ripetevano -. Se non lavoriamo noi, nessuno farà più all'amore in questo paese". Seduta per terra, gambe e braccia incrociate, quell'immobile massa di volti intonava di fronte all'ingresso dei Palazzi del Potere canti di lotta come "Contessa", "Dolce Remì", "Barbapapà" e "Io sono Giumbolo" (quest'ultima sempre all'indirizzo del ministro della cultura).
Da quel momento, le notti presidenziali non furono più le stesse. A gruppi di tremila, organizzati in turni di quattro ore (e quindi con abbondante possibilità di dormire, rifocillarsi e riprendere le forze), gli "inerti" protestavano giornalmente in un trionfo di tamburi, lingue di Menelicche, trombette e slogan che si facevano beffa delle ben note difficoltà eiaculatorie del Presidente. I manifestanti lamentavano la propria infelicità dovuta "alla mancanza di senso del sistema in cui viviamo - riportano alcune dichiarazioni estrapolate dalle cronache del tempo -. Da quando abbiamo perso il lavoro, non sapendo che fare, abbiamo iniziato a pensare con regolarità e avremmo sviluppato un paio di teorie da discutere personalmente con il presidente. Crediamo sia il caso di rivedere qualcosa".
Un uomo normale avrebbe accettato il confronto, forse avrebbe addirittura rassegnato le dimissioni. Non Sbertuccioni. Il suo pensiero era rivolto unicamente alla ...diga di privilegi che si era costruito col tempo e che lo riparava dai pericoli garantendogli "365 notti di lavoro l'anno". Perchè lasciare?
La strada del dialogo non venne neppure presa in considerazione. La situazione precipitava giorno dopo giorno. Il governo inviò per le strade della capitale un nutrito schieramento di uomini in tenuta antisommossa pronti ad attaccare i riottosi al primo segno di bellicosità. Ben presto però anche tra i giovani poliziotti cominciò a serpeggiare la paura di "diventare cinquantenni". Fu così che agenti e carabinieri decisero per una volta di unirsi alle pacifiche proteste degli "inerti".
Lo stesso, per una volta, fecero gli studenti: dai "droghini" dei centri sociali, ai membri secchioni del circolo degli scacchi (che erano già un po' cinquantenni, ma non lo sapevano ancora). Scesero in piazza pure le casalinghe, gli idraulici, i pizzaioli e addirittura cento mila tagliagole per non parlare poi dei pensionati che, rivedendo sè stessi "da giovani" nei manifestanti, decisero di correre subito in loro soccorso approntando una serie di fornitissimi punti ristoro in tutta la città e allietando gli occupanti con generi di conforto di prima qualità tra cui spiccavano diverse tonnellate di porchetta umbra e intere cisterne di San Giovese "che, in manifestazione - dicevano - l'è la morte sua".
La tensione crebbe decisamente, ma non per le strade. In verità crebbe solo nell'animo del minuscolo presidente che, inviperito per "l'oggettiva impossibilità di lavorare" come era abituato a fare ogni giorno "fino alle tre di notte", ordinò ai propri consiglieri di risolvere il problema in modo rapido e indolore: "dobbiamo agire rapidamente. Queste persone devono sparire... mi smontano. Ecco ... ora lo sapete. Devono sparire e basta. Rapidamente, ma nella maniera più discreta possibile". Qualcuno obiettò sommessamente che sarebbe stato per lo meno controproducente uccidere o far sparire 2 milioni di persone, così come se nulla fosse mai accaduto. "Non possiamo farli certo scomparire - disse Caudillo Maccheroni -, ma possiamo sfumarli, mescolarli, confonderli con il quadro d'insieme: ricollochiamoli... cribbio!!! Inventatevi qualcosa. Il resto del paese non mi preoccupa, non è ancora in condizioni disperate: mi ascolterà come ha sempre fatto e poi, si sa, la gente dimentica in fretta. Questi "inetti" vanno tutti ricollocati... in un modo o nell'altro, che lo vogliano o meno" sentenziò al culmine della nevrosi mistica del mercoledì, lasciando i propri interlocutori basiti come al solito.
"Fate sparire tutta questa gente, sfumatela immediatamente! Devo lavorare ...cazzo!!!"
La logica presidenziale non faceva una grinza (per lo meno se rapportata a quella di Jeffrey Dahmer). Il livello di panico tra i ciambellani ciambelloni era alto quanto la cresta del gallo cedrone dopo la visita mattutina alla povera gallina ovaiola. "E' la fine - sbottò ad un certo punto il ministro della cultura Sbronzi - verranno a prenderci a sberle perfino i caschi blu".
"Eeeeh quante preoccupazioni per così poco". Dal fondo della stanza, nel chiaroscuro creato dai tendoni di velluto, una voce trinacriuta ruppe il silenzio dell'ambasce. Mastello Gli Stupri, consigliere particolare del Presidente, aveva una soluzione: "niente paura - esordì -, il tempo ci darà ragione, la gente dimentica infretta, al resto penso io: serve una grande riforma del lavoro" disse aggiustandosi la coppola e allontanadosi lanciando freccette al curaro ai camerieri che servivano il the.
Il compito di dettare le linee programmatiche della legge venne affidato ad una cricca di masnadieri neonazisti originari delle Molucche che si presero la briga (e di certo il gusto) di rivedere nel giro di due giorni l'intero sistema sanitario, previdenziale e del lavoro. Dopo un breve periodo di gestazione, per evitare ogni eventuale rimorso di coscienza, il testo venne fatto scrivere legando una biro "BIC" ad uno stormo di anatre cieche in gabbia. L'opposizione parlamentare avrebbe potuto reagire, ma era in ferie: due settimane, mezza pensione, lettino e ombrellone al Lido della Locanda "Aurora" a Roseto degli Abruzzi, 150 euro a settimana, praticamente REGALATO in questa stagione.
Il Governo pose la fiducia e il provvedimento passò, ma nessuno era davvero a conoscenza del contenuto della legge. Le Televisioni parlarono di legge rivoluzionaria: "un atto che avrebbe risolto per sempre il problema della disoccupazione" dissero. Il Primo Ministro corse al balcone per raccogliere i frutti dell'ingegnoso artificio. Arringò la folla, parlò della libertà e della necessità "di rimboccarsi tutti le coperte" (precisò poi in seguito che si trattava di "maniche"), raccontò pure una barzelletta spassosissima (quella del Trans di sinistra che salva il bagnino gay da un aperitivo in maschera a casa di Lapo Elkann). Qualcuno sorrise e pensò: "Ma quanto è simpatico...". La gente smise di protesare e lo ascoltò. Dopo tanta rabbia, un po' di ilarità era quello che serviva. Ma il piccolo uomo si fece improvvisamente scuro in volto, denunciò complotti ai suoi danni, svelò trame segrete che prevedevano attentati imminenti e alla fine assicurò a ciascun manifestante la libertà, la sicurezza e centinaia di milioni di nuovi posti di lavoro procapite.
Gli "inerti", dapprima dubbiosi, vennero definitivamente convinti dai dirigenti sindacali pronti a partire per le Cayman dopo cena. Il sogno di una nuova vita era lì, davanti ai loro occhi, e alla fine accettarono le condizioni, sgomberando i presidi senza nemmeno leggere il testo del provvedimento che, dal canto suo, risultava difficilmente comprensibile visto che era stato scritto da uno stormo di anatre cieche in gabbia. Nel giro di quattro mesi, le masse di "inerti" vennero ricollocate. "E - come dice la canzone - la vita ricominciò col suo tram tram: il Guttalax, la pasta, la Carrà e ben presto la gente si dimenticò..." anche delle proteste degli "inerti".
Cartelli stradali, porta oggetti, appendiabiti, piante grasse, motocicli, biciclette, piscine per bambini, batterie per cellulari. Sono solo alcune delle "utili" mansioni che gli "inerti" si trovarono e si trovano tutt'ora a svolgere grazie alle nuove possibilità di impiego offerte dalla "610". Più di altri, furono le donne "inerti" a trovare impieghi remunerativi: vennero selezionate in maniera davvero esemplare e le più avvenenti si trovarono ingaggiate direttamente dal Governo (non è dato sapere a quali compiti, rigorosamente Top Secret, siano state assegnate). Alcune partecipano, ancora oggi, di quando in quando, ai concorsi nazionali di Miss mamma over 40, Miss "Sisfilaccialafaccia", "Miss Depressa Anni Ruggenti " e "Miss Ministro Cerbiattona".
La "610" fu la prima legge approvata direttamente dal Governo dopo il tragico attentato (500 kg di tritolo) alla palazzo della Corte Costituzionale episodio che diede il via, nel 2011, alla nuova, terribile ondata di terrorismo rosso che scosse profondamente l'intero paese. L'anno seguente il Parlamento venne abolito e il Presidente della Repubblica inviato, per ragioni di sicurezza, su Saturno (si attende notizia dell'atterraggio).
In poco tempo i problemi degli "inerti" passarono in secondo piano, la sicurezza nazionale divenne nuovamente prioritaria, furono reclutate centinaia di migliaia di nuovi agenti inseriti ben presto nelle Ronde per la Sicurezza Nazionale. Vennero poi nominati dal primo ministro al posto dei vecchi Prefetti, altrettanti Commissari straordinari che gestivano contemporaneamente le questioni di ordine pubblico e il reintegro degli "inerti". Molti di loro si rivelarono tra l'altro pericolosi terroristi e vennero internati nel campo di detenzione "Umberto Bava Beccaris" a Lupperticcio Tracotanza.
Con il tempo il problema della disoccupazione venne risolto e l'economia riprese a veleggiare. Molti "inerti" furono addirittura impiegati nella costruzione del Ponte sullo Stretto d'Euchessina come bulloni, corde, travi in calcestruzzo, traversine e rotaie.Gli "inerti" più fortunati divennero sgabelli e comò nelle abitazioni di campagna dei cittadini più abbienti che - stranamente - erano rimasti chiusi, barricati in casa, nei vibranti e gloriosi giorni della protesta. In queste oasi di relativa tranquillità, sembra che alcuni "inerti" siano riusciti a trovare il tempo per rimettersi a pensare quasi come una volta. Non troppo però. Le autorità vietano una completa attività cerebrale per più di dieci minuti alla settimana. La nuova legge sulla sicurezza è molto precisa a riguardo.
m.s.b
* Monty Python
** a chi è a casa e si chiede: "e adesso... che cazzo faccio?"
26 commenti:
Bastardiiii...aaaaahhhhhhhh....buuuuuuuuuu....buaaaargh....maledettiiiiiiii...Obama fa' qualcosa perdioooooooo....sigh...sigh
interessante deriva situazionista del blog ...o meglio i.d.s...c'avete l'ids?
brinderemo insieme!
la madre degli stolti è sempre incinta...
ottimo pezzo tva Benni e Pennac...peccato che non sia vealivstico! si è mai visto un pvimo ministvo di nome Sverno Uccelloni?
non cvedoooo!
Anche la figlia degli stolti a quanto pare...
Questo post è stato eliminato dall'autore.
Anche questo
Questo autore è stato eliminato dal suo post.
E' iniziata la rappresaglia...
Cagare meno.
Cagare tutti.
Bluarp....gohff...blaarrgh....uhoah...braaaaaarbrularrgh....prhot...blhurp...
Un deficiente...
The fever is rising!
A Capezzone
Ignaro portavoce
Gnaggnera inesorabile
Rorida devozione
Per l'Incommensurabile
Verecondo ascaride
Secondo solo al Minzo
In te la mia tempra riconosco
Prono ti contemplo
E rivoli rugiadosi
Scivolano dalle mie labbra
(Pacchetto sicurezza:) "Il capo dello Stato firma le «disposizioni» ma invia una lettera al governo: «Suscita preoccupazione l'insieme del provvedimento, che contiene numerose norme tra loro eterogenee, non poche delle quali prive dei requisiti di organicità e sistematicità»
(Scudo fiscale:)"L'argomento è stato anche motivo di un botta e riposta, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, tra lo stesso ministro Tremonti e un giornalista americano. Il cronista ha chiesto al responsabile del dicastero come si possano conciliare lo scudo fiscale e la lotta all’evasione"
(Il CSM sul DDL Alfano:)"Una bocciatura senza appello. La Sesta Commissione del Csm lancia il suo allarme sul ddl Alfano che riforma il processo penale e che è all'esame del Senato. Viola almeno quattro principi costituzionali, a cominciare da quello sull'obbligatorietà dell'azione penale, e avrà effetti «devastanti» sull'«efficacia» delle indagini..."
"Medici in fuga verso USA ed EMIRATI"
Intanto, un' afosa giornata di luglio volge piano verso il tramonto nel Belpaese accarezzato dal sole.
Nel Belpaese circondato dal mare.
Amen.
ma che cazzo è sta storia dei commenti eliminati? qualcuno ha postato le foto di Mastella mentre fa all'ammore?
...risponde a Napolitano...
ma va là presidente...sei peggio dei democristiani! se si è si se no è no basta con i ni cazzo!!! mandagliele a dire a sti piduisti mafiosi che stanno distruggendo la democrazia...
cristo santo
I commenti cancellati sono stranzate che avevo scritto da ubriaco e che il giorno dopo mi facevano solo ribbrezzo, nulla di che(bab)...
Su Napolitano concordo pienamente3. E che cazzo e rimandagliela alle camere. Tanto la Consulta non la fa passare una merda copme quella, firmata con riserva dal capo dello stato.
"Se io fossi stato al posto loro avrei detto: caro Grillo, lascia perdere, non possiamo tesserarti perché sono anni che ci prendi per il culo. Però se vieni al congresso sei un ospite gradito. Vieni e ci dici la tua. Sarebbe stata una risposta politica. Avrebbero fatto bella figura. Ma tirare in ballo il paragrafo tre dell'articolo nove! Quella non è una risposta politica: è burocrazia"
"Di questa sceneggiata la cosa che mi ha dato più fastidio è sentire che io sarei a capo di un movimento ostile. "Ostile" è una brutta parola. Io non sono per niente "ostile" al Pd"
Il mio programma qual è? L'acqua pubblica, le energie rinnovabili, la mobilità, il Wi-Fi gratuito, la raccolta differenziata... Questa, per loro, è l'ostilità."
"...il milione e mezzo di persone nelle piazze che hanno raccolto 350.000 firme per le nostre proposte di legge popolare: via i parlamentari condannati, non più di due legislature, voto di preferenza come base della democrazia. È stata la più grossa manifestazione degli ultimi trent'anni. E la sinistra, che cosa ha fatto? Ci ha dato dei qualunquisti. Populisti. Demagoghi... Io non ho mica capito. Perché invece non ci ha abbracciato? Cosa c'era di sbagliato nelle nostre idee contro i pregiudicati, per una politica più pulita, per le preferenze, per una legge sul conflitto di interessi, per una riforma delle regole finanziarie? Un partito sveglio avrebbe dovuto capire."
Come fai a votare Franceschini? Cosa vuole Franceschini? Qual è il programma di Franceschini? Non ce l'hanno, un programma. Io sono un comico ma un programma che l'ho. Degli obiettivi ce li ho!"
"Il PD è guidato da fossili che non danno risposte su niente. Vogliono l'acqua pubblica o quella privatizzata? La raccolta differenziata o gli inceneritori? Il nucleare o l'energia rinnovabile? Rispondano. Io mi rivolgo ai giovani che sono dentro il Pd. Sono loro che devono impossessarsi del partito. Sono stato alla fiera di Verona del "solare", la più grande d'Europa dopo Monaco. Fantastica. Non c'era un politico. Erano tutti a inaugurare l'inceneritore di Acerra."
"Vorrei tanto consolarli. Offrire loro la mia spalla. Come si fa coi vecchi che non ci si raccapezzano più. Spiegargli con gentilezza: dai, non fare così, vieni via... È finita. Andiamo a casa..."
ma la moglie di Fassino.....
Si e’ mai visto un capo del governo che, a fronte di risultati cosi’ rilevanti nel contrasto alla malavita organizzata, non abbia mai espresso, nel corso dei mesi, operazione dopo operazione, almeno un cenno ufficiale di plauso o soddisfazione, anche al solo scopo di gonfiare il petto per le brillanti prestazioni di un ministro del suo governo? Niente. Silenzio assoluto del premier, prima, durante e dopo il caso Noemi.
E la brambilla diventa Puttan Scout
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