"Silvio, perdonali: non sanno quel che fanno"
"I magistrati fanno orrore, sono brutti, cattivi e con loro non gioco più"
Adulamus Dominum
C'è ancora chi non ha dubbi sull'innocenza e la buona fede del capo. E' il caso del mite Sandro Bondi (nota prostituta redenta, nella foto in alto, ripreso di fronte alla maestosità del deretano presidenziale): "ancora una volta - dice - teoremi giudiziari tanto infondati quanto perseguiti con ostinazione intervengono, specialmente alla vigilia di appuntamenti elettorali, a condizionare e turbare pesantemente la vita politica italiana" afferma il fido e con lui molti altri.
Nelle pagine precedenti viene specificata una cosa: "il Tribunale ritiene utile riportare le ordinanze più significative, fra le tante emesse nel corso del dibattimento. [...]" Alcune "aventi ad oggetto l’ammissione delle prove, si trascrivono perché significative delle cadenze del dibattimento e per ribadire ora – a procedimento concluso – il loro contenuto, alla luce del principio della ragionevole durata del processo. [...] In particolare va riaffermata la sovrabbondanza delle liste testimoniali delle difese, laddove riferite anche a persone neppure compiutamente identificate e/o residenti in Stati che non hanno concluso con l’Italia convenzioni in materia giudiziaria (sicché l’effettuazione di rogatorie sarebbe stata oltremodo difficoltosa, se non addirittura impossibile: come si è in concreto verificato per l’esame del teste Marrache a Gibilterra). Come dire: "Avremmo potuto fare molto prima"
Come in ogni Berlusconata che si rispetti non poteva mancare una piacevole nota di colore.
Ecco cosa si legge poco più avanti: "Vanno, ancora, messe in luce le difficoltà incontrate dal Tribunale per ottenere la deposizione del teste Flavio Briatore (cittadino italiano residente all’estero, ma con rilevanti interessi, non solo di natura economica, in Italia) ed ancor più quella del teste Benjamin Marrache (avvocato di Gibilterra con studi professionali anche a Londra, in Spagna e altrove). [...] I tentativi di ottenere la presenza del teste Flavio Briatore occupavano le udienze dell’1 giugno 2007 e 8 giugno 2007, finché questi compariva e veniva esaminato il 22 giugno 2007". Briatore... (nella foto mentre risponde alla chiamata dei giudici: "Eeeee... adesso arrivo ... cheppalle").
Ovviamente la "sovrabbondanza di testi presentati" da parte della difesa non ha allungato i tempi del processo. Così come non hanno pesato i tempi di attesa per le rogatorie richieste dai Pm (ricordiamo a tal proposito la famosa legge sulle rogatorie toccacciata dal Governo Belusconi II in un'impeto profetico di impunità preventiva).
E Ghedini s'affanna...
In realtà è tutta colpa di quel secchione Quattrocchi "So tuto mi", di Niccolò Ghedini (nella foto mentre arringa ai cani del muro: "Cazzo dite osti... dai, basta fare i comunisti, mona che non siete altro"...). L'onorevole avvocato l'ha tirata troppo per le lunghe, procrastinando i tempi del dibattimento. Alla fine, le motivazioni sono uscite in concomitanza con la campagna elettorale. Certo, se l'imputato si fosse fatto processare subito (invece di ricorrere ad Angelino Jolie), probabilmente la sentenza sarebbe stata emessa prima...
Ma il sommo imperatore non può essere giudicato dai mortali.
IL COMMENTO - di Marvin Mortimer Monroe
Scocca l'ora del complotto
Il complotto dura - più o meno - dal 1994. Si tratta di un'organizzazione su vasta scala diffusa capillarmente su tutto il territorio e in grado di toccare i meandri più profondi della società italiana. Secondo Daniele Capezzolone (Turgido leccapiedi padronale), del complotto globale farebbero parte: la Sinistra, i Sindacati, le Banche, l'Universtà, le Scuole superiori, le Scuole medie, le Scuole elementari, per non parlare dei temibili "Nidi Rossi" (dove pare che i bambini mangino bambini). E poi ancora: Panettieri, Postini, Gastronomi, Mariuoli di borgata, Perdigiorno, Cacciaballe, Mulattieri, Lustrascarpe, Marzapane a Tradimento, Aggiustatrampoli, Spazzacamini, Dopolavoristi, Preti operai, Giudici di pace, Piero Ricca, Commessi di Autogrill, Magistrati, Fini, Burini, Borghesi, Guccini, Stalin, Casini, Gestori di Bordelli, Travestiti, Lipo, Lopo e pure Lapo. Per non parlare di Marchionne, tutti i Camalli di Genova, l'Ordine dei Commercialisti ceceni, l'ordine degli Avvocati Kazaki, i Tassisti di Borgo Panigale, Fidel Castro, Anna Karenina, il giovane Fassino, il giovane Werther, Mike Bongiorno, Rita Levi Montalcini, Sbirulino e ovviamente quella pazza di Veronica Lario che "il Giornale" vorrebbe in fuga amorosa (stile "Thelma&Louise") con il giudice Nicoletta Gandus (nella foto in alto). Eccoli i ribelli, tutti insieme contro un misero capo di governo, povero miliardario per giunta erotomane. Eccolo manifestarsi finalmente: il complotto. Il quadro si fa più chiaro man mano che si procede. Viene alla luce un fitto intreccio di trame segrete e sotterfugi in grado di far eleggere la vittima designata a capo del governo per ben tre volte in 15 anni. TRE volte in QUINDICI anni. Come congiura lascia abbastanza a desiderare. D'altra parte il carattere fallimentare del complotto è l'unico elemento che farebbe pensare ad un ruolo attivo della sinistra italiana nella questione.
La sinistra, nel frattempo, sta cercando di risolvere il solito, vecchio, piccolo problemino psico motorio (nella foto sopra, scene di agonia dall'ultimo direttivo del Pd). Niente paura, secondo i referti medici, pare che il paziente abbia già aperto gli occhi ed emesso una specie di vagito. Entro la prossima settimana verrà sospesa l'alimentazione via flebo passando alle pappine omogeneizzate per almeno un mese e concludendo il trattamento con una dose intensiva di supposte di Fanculina. La balena rosa dovrebbe tornar in sesto per il prossimo mese di agosto (pronta per le vacanze), giusto in tempo per annunciare l'avvento di un altro autunno caldo. Forse...
m.m.m.
Qui trovate tutte e 414 pagine della sentenza Mills. Se avete un po' di tempo...
12 commenti:
Io sto con Silvio. Basta magistrati, questo paese non ha bisogno di giustizia, ha bisogno di figa... più FIGA capito? E Silvio ce ne porta a centinaia di dozzine di migliaia e milioni.
Sulle conseguenze della sentenza Mills, come su molte altre cose, è tranchant nella video-intervista de l'Unità. «Penso che il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi e che il Pd dovrebbe chiedere l'impeachment».
Grata a Franceschini che ha creduto in lei. E però «diversa» dal Pd che l'ha scelta per farsi rappresentare alle europee nella lista Nord Est. Debora Serracchiani si sente così. Trentotto anni, avvocato del lavoro e segretaria cittadina del Pd a Udine, fino al 21 marzo scorso, non la conosceva nessuno. Poi è nata una stella.
All’assemblea nazionale dei circoli Pd, Debora, applauditissima, le ha cantate al segretario e ai vertici del partito. Il resto l’ha fatto la rete: migliaia di persone in poche ore si sono scaricate il video del suo intervento, su Facebook, che fino a due mesi fa Debora non sapeva nemmeno cosa fosse, è arrivata ad avere 8768 sostenitori.
Al mattino non pensa a quello che deve indossare. Il look non le interessa. Anche se la frangetta l’ha fatta litigare con il parrucchiere: «Alla fine me la sono tagliata da sola». Qualcuno, un po' per la somiglianza fisica con l'attrice francese un po' per la favola che diventa realtà, l’ha definita l'Amélie Poulain della politica. «Io veramente mi sento Debora Serracchiani, candidata del Pd alle europee», risponde lei, convita che in Europa potrà fare molto. E se non verrà eletta?
«Proverò a cambiare il Pd dall’interno, il partito che voglio io ancora non esiste». Quello che c'è, comunque - assicura Debora Serracchiani - ancora non l'ha piegata. Qualche suo fan la vedrebbe già candidata alla segreteria del Pd. Ecco Debora Serracchiani cosa risponde.
La risposta della Debora è qui
I due pesi della legge
Un corruttore. No: non di minorenni. Oggi non parliamo di quello. Di falsi testimoni pagati per mentire: questo dice la sentenza Berlusconi-Mills, cinquecento pagine di documenti interni alla Fininvest firmati da manager del gruppo che provano come il capo del governo abbia pagato 600mila dollari un suo ex consulente, un tipo che gli aveva appena costruito 64 società off shore utili a occultare patrimoni all'estero, David Mills. 600mila dollari per garantirsi l'impunità nei processi a suo carico. «La mia testimonianza aveva tenuto mister B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. 600mila dollari furono messi a mia disposizione». Ecco, queste le parole esatte scritte nero su bianco in una lettera di Mills al suo commercialista. Quindi sappiamo ora ufficialmente due cose che in via informale sapevamo già: che Papi - qui chiamato Mister B. - compra (paga, promuove, nomina, estingue i debiti: dipende) favori e silenzi e a cosa serva esattamente il lodo Alfano. Sul primo punto: la tentazione di corrompere col denaro e con le lusinghe del potere deve essere molto forte per chi disponga di enormi quantità di denaro. Non irresistibile, naturalmente, ma in tempi deboli: forte. La tentazione tende a fare l'uomo ladro. È questa la ragione per cui, in generale, sarebbe preferibile che chi governa un paese fosse persona sobria e non dedita a fasti imperiali. Va inoltre osservato che per corrompere bisogna trovare sul proprio cammino sempre e solo persone che si lasciano comprare. Accade spesso ma non sempre, resta un margine di rischio e sovente, quando non si riesce a zittire col denaro, gridare al complotto risulta poco credibile e inutile. Più semplice sarebbe sottoporsi alle regole comuni, quelle che valgono per tutti. Alla tentazione che rende ladri esiste un antidoto certo: il rispetto della legge. Ecco qua il secondo punto, a cosa serva il lodo Alfano. Approvato in 25 giorni come primo atto di questo governo il lodo Alfano dice che tutti rispondono alla legge dei loro reati tranne alcuni. Berlusconi, per esempio, no. Nelle pagine interne spieghiamo esattamente quali siano le regole - della concorrenza, del mercato, dei principi liberali - violate dal Presidente del Consiglio solo per quel che riguarda questo ultimo processo.
Il lodo Alfano dice che l'immunità «opera per l'intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura né si applica in caso di successiva investitura in altra delle cariche o delle funzioni». Poiché il prossimo presidente della Repubblica lo eleggeranno le nuove Camere e non queste bisogna dunque chiedersi subito che cosa succederà nei prossimi mesi: come farà il premier a mantenere l'immunità quando terminerà il suo mandato? Pensa di essere nominato al Colle come nel Grande Fratello? Di essere eletto presidente della Repubblica con televoto? Difficile. Vorrà cambiare la Costituzione, piuttosto. Le domande oggi non sono dieci ma una, quella di Claudia Fusani: perché non si fa processare? Dovrebbe dimettersi, come ha fatto ieri lo speaker dei Comuni a Londra, e affrontare il processo. Continuerà a urlare e minacciare e non lo farà. Però dovrebbe.
concita sei più figa della melandri !
in realtà non ci vuole molto ... conchita ti amo
"E' solo un'altro dei tanti discutibili dettagli che (in un paese civile) impedirebbe a personaggi come il nostro sovrano, l'imperator Silvius Maximus "Papi" Sventrapuellas I di stare dove sta, ovvero a capo di un governo."
...e questo sorvolando sul fatto che non ci starebbe anche per altri dettagli che trascenderebbero il lato puramente penale della questione.
Perchè dei tanti discutibili dettagli v' è n' è uno che è il più determinante ed il più sconcertante di tutti.
E' il voto della gente.
Questo paese è profondamente malato.
il paese sta bene sono i paesani che fanno cagare il cazzo...Italia di Merda andate tutti affanculo
Berlusconi vincerà le elezioni...europee.
Si per diventare NAPOLEONE
ecco scusate la vostra ignoranza è veramente qualcosa che ferisce il mio animo del profondo! No ragazzi, no! i comunisti che mangiano i bambini e li cuociono in pentoloni sono cose orribili...le rifuto con tutto me stesso!
quello che stavo cercando, grazie
leggere l'intero blog, pretty good
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