Le bugie hanno le gambe corte...
di Jebediah Wilson
Silvio mente. Non è una notizia. Lo fa con dovizia di particolari dal 1994 o - forse - da quando è nato. Se ci pensiamo ne ha dette tante che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Quindi, perchè solo ora? Perchè Noemi? Perchè pensare che le reticenze di fronte alle Dieci domande di Repubblica portino alla fine del tiranno? Davvero il Nano col Sopralzo de Legno mi scivola sulla prugna? Crediamo davvero che, di fronte a quella che è ormai riconosciuta da tutti come la realtà dei fatti ("S.B. ha mentito agli italiani"), venga meno il potere di un uomo che ha scampato più volte la galera grazie alla prescrizione, oppure perchè salvato "miracolosamente" dalle leggi ad personam approvate dai suoi stessi governi? Crediamo davvero che un "uomo malato" (lo dice la moglie) che è ed è stato amico e frequentatore di mafiosi e imputati per mafia, un demagogo populista e piduista (forse pure un po' pedofilo) si fermi, chieda scusa e se ne vada a casa come se niente fosse? Un malato di potere lo farebbe? Un egomaniaco lo farebbe? Licio Gelli lo farebbe? Cani amici, la risposta pare davvero scontata. Di bugie è piena zeppa la storia berlusconiana. Eccone alcuni esempi:
Sul Corriere del 26 settembre 2005 troviamo scritto: "Dopo 9 anni di un processo di primo grado, tre volte azzerato da eccezioni procedurali e dunque quattro volte ricominciato da capo, la seconda sezione del Tribunale di Milano assolve Silvio Berlusconi dall’imputazione di falsità contabili per 1.000 miliardi di lire nei bilanci Fininvest 1989-1995 «perché il fatto non è più previsto come reato dalla legge» nuova sul falso in bilancio. Quella approvata nell’aprile 2002 dalla maggioranza parlamentare dell’imputato diventato nel frattempo presidente del Consiglio, ed elaborata con l’apporto significativo di uno dei suoi avvocati, il professor Gaetano Pecorella, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione Giustizia della Camera. La formula arricchisce la gamma dei proscioglimenti di Berlusconi, aggiungendosi a 6 prescrizioni, 4 assoluzioni nel merito e una amnistia".
Non solo il fatto è stato commesso, ma Belfresconi era perfettamente a conoscenza dell'esistenza di All Iberian. Bugia dunque (e sulla testa dei figi che ormai si toccano le balle di default). Eccone altre tre, prese a caso, così tanto per ricordare:
"Ho dato mandato irrevocabile di vendere le mie tv" (1994, al momento della discesa in campo).
"Bossi parla come un ubriaco da bar, con lui non prenderò mai più un caffè: è un giuda, traditore, ladro e ricettatore di voti" (..."l'ubriaco" aveva appena tolto la fiducia al primo governo Berlusconi... in questa frase sono contenute verità e bugie... la bugia riguarda il "caffè"...)
"La situazione della salute del Santo Padre è di assoluta tranquillità" (Giovanni Paolo II muore di lì a poco... qui forse ha menato solo sfiga...).
Attenzione: ora cambia strategia
di Melville Harakiri Kamasutra
Il tiranno in questione - lo sappiamo - è di quelli di seconda categoria, gente da quattro soldi, sbruffone e assuefatto al potere, si trova in palese difficoltà anche quando è ospite di Bruno Verme a Porta a Porta (l'ultima volta, ha biascicato per ore faticando non poco e senza contraddittorio se non con sè stesso). In attesa di conoscere davvero per esteso i contenuti dell'intervista presidenziale realizzata dalla Cnn (non prevediamo grosse novità, solo noiosissime conferme della pochezza berlusconiana), la macchina della porpaganda si muove.
Il Giornale di famiglia (in edicola oggi, 26 maggio 2009) titolerà: "Berlusconi: adesso parlo io". Domanda: non era lo stesso titolo che appariva alle spalle del tiranno sfigato nella famosa edizione di Porca a Porca? Non aveva già detto tutto quello che c'era da dire?
Invece la campagna di riabilitazione continua. Ed ora cambia strategia: rilascerà interviste e commenti solo alle reti locali. Lo aveva già annunciato e lo sta già facendo. Chissà perchè? Forse per la totale impossibilità di replica che offre una piccola televisione (magari controllata da Mediaset). Se Silvio dovesse venire per caso a Brescia (Dio ce ne scampi...) "la notizia" - per quotidiani e televisioni locali - riguarderebbe unicamente la visita del premier in città. Poche domande, spesso stupide se non servili e nessuna controreplica. In un paese (non diciamo nemmeno più "normale", solo "in un paese", uno qualsiasi...) un governante del genere dovrebbe sentire quotidianamente la furia rabbiosa del popolo come una morsa arrugginita pronta a chiudersi attorno alle sue palle. Ad ogni incontro, ad ogni stupida convenscion a cui partecipa, dovrebbe trovarsi di fronte a gruppi organizzati di cittadini che lo richiamano al proprio dovere: dire la verità. Tutti possiamo essere più o meno bugiardi nella vita privata, più o meno onesti, più o meno puttanieri, ma non il capo di un governo che - per citare rsk - "dovrebbe rappresentare il meglio di una nazione". Domanda: E' questo il meglio della nazione?
Nulla invece accade nelle lande desolate dell'italico suolo. Tutto è fermo. Silenzio di tomba. Ognuno se ne sta chiuso nel suo cantuccio, zitto e quieto. Magari qualcuno borbotta per poi subito chetarsi (sin: acquietarsi, ammansirsi, calmarsi, placarsi, quietarsi, rabbonirsi, tranquillizzarsi). Stiamo assistendo al definitivo spegnimento di cuori e cervelli?
Ci piacerebbe tanto far capire agli italiani (e ai bresciani) che l'hanno votato quanto sia profondo in noi il disgusto verso questo essere che rappresenta solo ed unicamente sè stesso ed i propri (sporchi) interessi. Ci piacerebbe vedere striscioni e scritte su tutti i muri: "Silvio dice bugie", "Silvio smettila...", "Le bugie hanno le gambe corte" ...e via dicendo. Ecco quindi che MdC lancia una campagna: "Stimoliamoci". Nessuna sottoscrizione (paga il direttore Monroe... cazzi suoi). Chiediamo solo idee. Suggeriteci, Cani amici, uno slogan (breve e diretto) adatto a descrivere la situazione paradossale che stiamo vivendo. Lo appenderemo sotto forma di striscione (3 m X 1 m) fuori dalla redazione di MdC di fronte alla linea ferroviaria Milano - Venezia. Garantito. E che tutti leggano se ancora ne sono capaci. Fateci pervenire al più presto qualche idea, prima che il nostro cervello si spenga del tutto. Per quanto ci riguarda, il tempo è scaduto e la pazienza è finita.
una veduta "invernale" della ferrovia dalla finestra della redazione di MdC
Aiuto... Sos...
Please Help us...
25 commenti:
S.B. + N.L. = PEACE & LOVE
Silvio ama Noemi
Emilio ama Silvio
Fuck Fisting Lesbo Dream
Elena la Troia
Silvio Pinocchioni fa girare i miei Maroni
Silvio mente per la grana
murodicani invece ti sbrana
Papi chulo lo prende in culo
Papino il breve
Ennesima puntata di «Casa Letizia», la sit-com destinata a soppiantare «Casa Vianello». Il 19 novembre 2008 Noemi Letizia - figlia di un messo comunale di Secondigliano che inspiegabilmente conosce e frequenta «papi» (o «Papino il Breve», come lo chiama Enrico Mentana) da tre anni per tirargli su il morale con appositi «karaoke» a domicilio fa il suo ingresso trionfale a Villa Madama, dove il premier ha invitato a cena sessanta fra ministri e grandi firme della moda.
Noemi, non essendo (ancora) ministro né stilista, è al seguito di papi. Siede con lui al tavolo centrale, insieme a Ferragamo, Versace e Zegna. Lo racconta Repubblica. Siccome nessuno la conosce, Papi spiega che «Noemi sta facendo una stage» (un tempo si sarebbe detto «è venuta a visitare la mia collezione di farfalle», oggi si chiama «karaoke», o «stage»). L’allora segretario generale di Palazzo Chigi, Mauro Masi, confida a un curioso che la fanciulla «non era prevista fra gli invitati, ma il presidente l’ha voluta a tutti i costi e abbiamo dovuto rivedere il placement del tavolo 1». Dopo cena la Cenerentola di Casoria si allontana su un’autoblu dietro l’Audi nera del premier. Si spengono le luci e si riaccendono l’indomani, quando rivela il Corriere del Mezzogiorno - Papino il Breve dedica una sua foto alla mamma di Noemi: «Ad Anna con gli auguri più affettuosi. Silvio Berlusconi, 20-11-2008». Siccome mamma Letizia non era presente la sera prima, si può dedurre che l’indomani Noemi, allora minorenne, fosse ancora con papi. Ora Masi è direttore generale della Rai. Prossima puntata: Noemi al Tg2.
Repubblica continua a tartassare
Giuseppe D'Avanzo racconta le incongruenze della nuova versione.
Probabilmente in nucleo anti-verità ProSilvio comincia a sudare freddo...
Cosa inventeranno domani?
"Carcere per chi rovina centri storici". "Roma già mi piace così com'è. Vedo in questi giorni una massa di turisti davvero imponente. Mi permetto di suggerire però più cura del verde, più attenzione alla pulizia, provvedimenti per evitare i graffiti sui muri". Berlusconi ribadisce che in "città come Tokio e Pechino, non c'è un mozzicone, una plastica, una carta, scritte sui muri. Anzi c'era una legge, cambiata qualche mese fa, con cui chi deturpava le strade veniva punito con delle nerbate. Non voglio arrivare a tanto, ma bisognerebbe recuperare la norma del codice penale che è caduta in disuso e che commina il carcere a chi rovina i centri storici".
E a chi corrompe, mente, si fa le leggi per pararsi il culo e ospita come stalliere la "testa di ponte della Mafia al Nord per il traffico di droga" cosa vogliamo fare?
Per gente così c'è Palazzo Chigi
"Noemi TVBTF!!!
Silvio"
"WWW.MURODICANI.BLOGSPOT.COM"
"Nano bastardo ti amo Edoardo"
"Ciao Treno, 'ankulet treno!"
"BERLUSCONI ARRENDITI!"
"QUI SESSO COL PRES, 30 EURO"
Sull'intelligentissimo sito wolframalpha chi cerca murodicani troverà questa scritta:
Interpreting "murodicani" as "murolucano"
Muro Lucano non è che un piccolo paesino lucano di circa 6.000 anime.
E se cerchi Muro Lucano ?
Un immenso graffito di altissima maestranza che raffigura un muro di cani che crolla, rabbioso e affamato, sulla coppia di morosi abbracciati tra ghirlande nuziali
Noemi ti amo by S.B.
Silvio...party con Naomi
Il Popolo delle Infedeltà
by Papi e Naomi
Italia, Forza
'nculo Vaffa
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