8 morti - 101 feriti
35 anni senza colpevoli - 35 anni senza verità
Ma c'è una città che lentamente si assopisce e si perde. E perde di vista le cose essenziali.
8 morti - 101 feriti
35 anni senza colpevoli - 35 anni senza verità
Ma c'è una città che lentamente si assopisce e si perde. E perde di vista le cose essenziali.
3 commenti:
Estradate Delfo Zorzi cittadino giapponese per motivi di sicurezza nazionale
Ci sono momenti, fatti che appartengono alla storia collettiva, anche di chi non li ha vissuti. Ascoltando la registrazione del comizio, interrotto dal boato della bomba, le bestemmie disperate, rabbiose, incredule.
Tenete presente che basta poco, davvero poco, perchè la realtà esca da quella scatola in lega metallica, fibre vetrose e tubi catodici, per ricordare che in realtà non si era mai nascosta. Era lì che attendeva il momento buono di fare capolino, e non parlo solo di Fascismo... La realtà è l'intensità degli eventi che formano la nostra vita, che può essere quotidiana, non dovrebbe essere mai mediocre, e non deve mai essere un cedere alla favola della giungla d'asfalto.
Osservate l'espressione attonita di chi aveva compiuto la scelta di partecipare ad un corteo antifascista (che a quei tempi era di per sè una decisione coraggiosa) ed è rimasto sdraiato sulla piazza, con gli occhi che guardano le tue ferite aperte, con la gente che urla e tu taci. Con tutti che dicono quello che diresti tu se fossi al loro posto. Con la tua vita che vola via.
Dicono che quelli di sinistra sono lugubri, noiosi, che bisogna essere ottimisti. Io sono ottimista sul progresso dell'umanità su larga scala, ma sul breve termine non vi è altra possibilità che il forte schiacci il debole, con l'aggravante (che è anche un movente) dei futili motivi. Cosa se non il decostruttivismo, possibilmente intelligente ed ironico, quando possibile? Le correnti artistiche contemporanee non hanno una presa di posizione univica al riguardo, si dividono in correnti tra cui non c'è una che prevalga: lo specchio dei tempi.
oggi ho partecipato. ma eravamo sempre meno. sempre gli stessi. sempre meno convinti. sempre più assuefatti. rassegnati. a tutto. quasi fosse dovuto. tutto è fermo. e in mezzo: pubblicità. nulla cambia nemmeno nel breve. serve una scossa. e mi chiedo cosa, quando, come e dove possa nascere la scintilla.
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