Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

martedì 3 marzo 2009

Credete forse che non vi veda? (Sono l'unico)


Lezioni di etica e bon ton
(ovvero: a volte è meglio andare a letto presto...)

di Solone Maria Poltrone&Sofà

2/3 marzo 2010

Un vero esempio di "meritocrazia" (o un piccolo lapsus?): "Sono presidente del consiglio di sorveglianza di A2A perchè sono amico di Adriano Paroli". Lo ha affermato proprio ieri su Brescia Punto Tv, Graziano Tarantini, (nella foto a lato), valvassore di Cl nelle desolate lande bresciane, ex capoccia di Compagnia delle Opere e attuale manager di A2A (la mega super fica multutility dell'energia nata dalla fusione della bresciana Asm e della milanese Aem come eventuale parcheggio di politici scadenti e amici di tutti).

"Te lo giuro, Dio esiste..."
Graziano... se lo dici tu ci credo

Quando non riesci a dormire, guardi di tutto ("Anche il culo delle vacche che cagano" diceva anni fa quel galant'uomo di mio padre). Così è stato per la replica notturna de "Il Disgusto del Muflone" (nella foto a lato), titolo (geneticamente modificato) di una "nuova/vecchia" trasmissione locale, vetrina del nulla, dove i potenti bresciani trascorrono qualche ora, trangugiando cibi e tracannando vini, in compagnia di svariati servi e/o adulatori. Tra un risotto allo zafferano e un tortino di ciarpame, la puntata di ieri sera ha regalato intensi momenti di noia, accompagnati da comprensibilissimi deliri di misticismo forminchioniano con contorno di vero zerbinaggio. Sullo sfondo, cuochi all'opra e cantantautore chitarraio con voce improponibile, a tratti, davvero fastidioso. (Chiamate i saddamned la prossima volta se volete vera musica...).

Tarantella Mistica - Il tono del Tarantini (tipico del ciellino) è quello di chi si vanta di conoscere i misteri dell'universo, ma non te li può spiegare perchè non sei all'altezza e lui non ha tempo da perdere. Con la vera umiltà del "Compagno" delle opere, il simpatico manager si è quindi prodotto in numerosi sproloqui folgorando i presenti con pillole di giussaniana saggezza. Come quando si è detto confortato del fatto che "certe cose" (quelle - non ben specificate - che pensa lui...) "per fortuna le aveva capite già Dostoevskij. Quindi - dico - non sono solo io a pensarle". Non preoccuparti Graziano, non sei solo. Per fortuna c'è in giro gente come Te e... Dostoevskij. Tra le altre chicche: "per me la CdO è stata solo volontariato" (come fanno a dire certe cose restando seri?). In conclusione, la scoperta del secolo: "per me un uomo è un uomo" (l'esatto contrario di Marrazzo). Misteri della fede. D'altra parte: "Chi ha il dono della fede è un passo avanti agli altri" ha fatto notare umilmente lo spigliato conduttore.

La sede in effetti era quella adatta alle dissertazioni sull'ignoto. Spirituali, spiritosi (a tratti) spiritati, i colloquianti hanno elargito illuminanti esempi di banalità ben supportati dal conduttore (di cui non ricordiamo mai il nome) e dal direttore di Bresciaog... ah no, non possiamo citarlo (comunque è quello con le cuffie e la maglietta gialla nella foto ).

A parte i tentativi di stordire lo spettatore con il resoconto agiografico dei miracoli posti in essere dall'ospite ciellino, i giornalai, riuniti in assise culinaria, hanno toccato brevemente l'argomento "bloggers&giovani giornalisti" che, a detta del brioso conduttore, "avrebbero la cattiva abitudine di inserire sè stessi nella notizia" (seguendo peraltro il solco tracciato dal simpatico Tonino Zana). Aprite le orecchie giovini giornalisti, la lezione gratuita del martedì sera è: "separare le opinioni dai fatti". Vecchie volpi. Pur essendo tutti uomini di immenso valore, forse non sanno che i blog non sono testate giornalistiche, sono più simili a pagine di diario, sono taccuini virtuali su cui si prendono appunti e si esprimono opinioni e considerazioni nel rispetto di chi se lo merita (questa è la Rete, non la vostra realtà posticcia). Qui, solo opinioni. Più o meno quello che fate voi, senza - però - il bello dello stipendio.
Nel corso del "vivace" dibattito il direttore Cerchiobotte Mix ha poi sottolineato l'assenza di "fantasia e creatività" nell'ambito del giornalismo locale (una delle ragioni del calo delle vendite secondo lo stesso Mix), aprendo e chiudendo (contemporaneamente!!!?) le porte ai bloggers, "fattore dinamico della nuova comunicazione, da tenere però ai margini, almeno finchè si può", soprattutto quelli che "pontificano come Soloni senza mettere in campo un minimo di freschezza giovanile" (prendiamo esempio da lui che invece è fresco come una rosa).


Solone risponde: "Raggiungete la latrina più vicina
ed ivi espletate con gioia le vostre funzioni corporali"
(come indicato peraltro dalla foto sopra)

Come vecchie beghine di paese, ci sentiamo - per così dire - tirati in ballo. Non può mancare dunque una risposta in quanto bloggers, ma anche e soprattutto in virtù di un esteso complesso di persecuzione su cui lo psichiatra sordo di MdC, il Prof. Helmut Tritapallen (nella foto mentre cerca di carpire telepaticamente il numero di telefono di vostra sorella) sta lavorando da circa 15 anni.

Alla luce di un complesso - nel complesso - davvero complesso, "Solone" risponde alle sollecitazioni del gruppo di maestri del giornalismo modello "cane da compagnia" (delle opere): "Invece di farsi - come si dice - i pompini a vicenza, sarebbe anche ora di parlare di calcio".


Solone

7 commenti:

Fabbio Dobbermak ha detto...

La ta la tirada a te...

sblosgersch ha detto...

la ma someaa isè

Mr. Kamalha Ensoma ha detto...

E adess te ta ga lèt tirada e lù...

Gi a gi ensoma...

sblosgersch ha detto...

isè som a post... ghè mia nient de vessatorio

Mr. Pansu che ta set de la Uganda Osti ha detto...

caso pero la sarese mia ura de piantala le zio canestro...?!

sblosgersch ha detto...

Dighel a chei quater semioch del caso brei remabambich

Anonimo ha detto...

Ce li avevano anche i giovani creativi e di talento al Bresciaorge, li hanno fatti scappare pagandoli meno dell' elemosina che la sciura Cecioni di Viadana lascia al Don Severino alla messa delle 7 quando manco ci va il sagrestano.

I talenuosi se ne sono andati e si sono trovati un giornale decente che li pagasse di più.

Qualcuno a quel pezzente del direttore dovrebbe dirglielo: non esistono cattivi soldati, solo cattivi generali. Se lui ha i manager ( o capiredattori ) cretini che non vedono dove sta il genio nei ragazzi ( ma soprattutto se nessuno fa la fatica di allargare i cordoni della saccoccia e cacciare l' obolo di Caronte per dare l' incentivo ai giovani ) il giornale possono anche rottamarlo che tanto non si perde niente, anzi, si ricicla carta straccia.

Come diceva la mi' nonna... nemmeno il can mena la coda per niente, caro Murodicani.

Salutisque bacis ( osculis )