"Status quo":
La Repubblica fondata sul cavillo
Il conflitto di interessi è così grande che praticamente non esiste più. In questo paese il pluralismo dell'informazione è ormai ai primi posti della Speciale Classifica dei Miraggi 2009 insieme al contratto a tempo indeterminato e alla pensione. A questo punto potremmo voltare addirittura pagina e - come fanno tutti i Telegiornali in tempi di crisi - parlare del vino da abbinare alle scaloppine con i funghi (nella foto sopra, mentre contendono alla patata lessa la supremazia sulla classica salsa pannosa che il palato solletica al solo pensiero).
Pluralismo significa ascoltare "più voci" oltre che avere diverse possibilità di accesso alle informazioni e un mercato pubblicitario equilibrato. Purtroppo il gioco è condizionato dall'audience (bella cazzata) e da programmi di intrattenimento, telefims, show, nani, ballerine (con annesse tette, nella foto) e poi Demo Morselli, la gara di scuregge accompaganta da Apicella, il gavettone di merda a Luca Laurenti, il Gabibbo che piscia controvento e ...coccccooooo belllloooooo. Anche questo fa pubblicità. La stessa pubblicità che Calvio Sgnaccheroni vuole tenersi stretta, tutta per sè (d'altra parte ...SOSSOLDI).
Nel paese delle clientele e della pubblicità, il pluralismo è un'utopia. Meglio dunque trovarsi uno sponsor, un mecenate, meglio ancora se egomaniaco e dotato di grandi capacità di "ricrescita".
E fu così che buttò bene per "miss" Carlo Rossella O'Hara (nella foto) e per Roberto Napoletano detto "O'Zerbino", direttore de Il Messaggero, sbertucciati da un articolo de EL PAIS dal titolo: "La crisi minaccia la libertà di stampa in Italia" di Miguel Mora datato 21/03/2009 e segnalato dal provvido rsk sulle pagine di MdC.
Tra le altre cose vi si scopre che Napoletano (nella foto con in faccia due bisacce) “è divenuto famoso - dice l'articolo - nell’ ultima notte elettorale, perché venne intercettato da una videocamera, con un telefono cellulare mentre stava concordando con Casini il titolo che avrebbe dovuto dare il giorno seguente al suo giornale". Casini, leader dell'UDC è genero del proprietario del quotidiano, Francesco Gaetano Caltagirone, uno dei patrioti che ha salvato Alitalia. Grazie ancora.
Il riconoscimenrto per i due maggiordomi? La direzione del Corriere per "Scarlet" e la poltrona del Sole24ore per il lipidico burattino da salotto. Due impieghi da nulla, così... tanto per premio. Le pedine vengono piano piano disposte. Ma il disegno è più ampio. Parte da lontano. Prima ci si è preso il controllo del 33 percento delle frequenze radiotelevisive approfittando di un vuoto di legge. Poi i politici amici che si affannano a mettere "in regola" ciò che è illegale. Che ci vuole... basta cambiare due parole. Due righe... basta un cavillo e il gioco è fatto. Come splendidamente illustrato dal Fedele Confalonieri nel corso dell'ultima puntata di Report, il concetto di giusto o sbagliato, opportuno o inopportuno, si fondava (e si fonda ancora) sul principio: "Se una cosa non è vietata palesemente, è legale".
Quando poi la situazione viene riconosciuta effettivamente come illegale, si ritarda in maniera scientifica l'applicazione della legge. Così è accaduto per l'emittente abusiva Rete4 che dovrebbe andare sul satellite e lasciare il posto a Europa 7. Quasi per miracolo però, nel paese dove si bruciano i campi nomadi, la rete abusiva resta dov'è e nessuno dice nulla.
Si orchestrano procedure da far invidia persino a Mugabe (nella caricatura a lato). Un esempio? Il decreto salva Rete 4 che Furbio Follicoloni ha firmato "senza però aver preso parte ai lavori del Consiglio dei Ministri" disse al tempo. (Ah ...beh ...che sciocchi, e noi che si era... come dire un po' in apprensione. D'altra parte sei l'unico beneficiario del provvedimento che ti sei appena firmato).
Se ancora non dovesse bastare, si utilizza in modo meschino il primo - diciamo - svantaggiato trovato per strada come prestanome per portare avanti un disegno di legge ad hoc (manca la foto di Gasparri, ci dispiace, ma preferiamo non infierire...).
Tutta questa serie di alchimie giuridiche degne di Gandalf il Bianco serve a preservare lo stato delle cose (com'era in principio, ora e sempre nei secula sincularon). Preservare lo stato delle cose significa preservare anche lo stato di Emilio Fede (che, nella foto, dimostra di essere effettivamente in forma smagliante).
Ecco il perenne status quo. Si stava bene negli anni '80. Periodo di grandi pensatori la cui filosofia muove ancora le leve di questo paese: "sarà legale o no ?...nel dubbio... lo faccio" alternativo al sempre valido: "Sarà mia o no questa frequenza? Nel dubbio ...la rubo". Anni allegri e spensierati, un gioioso vortice di divertimenti con ricchi premi e cotillons culminato con le luci del grande Luna Park di Tangentopoli. Era tanto divertente che non ne siamo più usciti. Restiamo qui impantanati nelle Paludi della Scaloppina.
Ps: le scaloppine ai funghi champignon possono essere gustate con un Marzemino, ma se i funghi sono porcini va bene anche uno Chardonnay con leggero passaggio in legno, oppure un Valtellina Superiore Grumella.
Tifiamo rivolta!
19 commenti:
preso atto di tutto ciò, mi faccio un giro in internet e scopro che la realtà è esattamente come dici tu...la questione rete 4 si ritrova ormai in uno stato di impantanamento o coma nelle coscenze dei poveri italioti! addirittura il mitico e qualunquistico yahoo answer, (ovvero come avere la risposta a tutto senza imparare niente) alla domanda "ma è vero che paghiamo multa salata per rete4 abusiva?" risponde con un classico e italianissimo "ma nun fare u scocciatore"...come dire ma chi se ne frega.
C'è anche qualcuno che fa notare che meglio pagare rete4 che la rai!!!mitico ...questo signor HOLK per'altro scelto come la miglior rispota possibile da 5 altri geni del suolo patrio dimostra qanto siamo caduti in basso...il confine tra legalità e illegalità in questo paese viene ridotto ad una partita di calcio dove berlusconi, poarì, gioca contro tutti e vince perchè noi tifiamo per lui...siamo impazziti, siamo drogati, siamo pazzi o semplicemente siamo italiani e alla vigilia dei 150 anni della "nostra storia" stiamo semplicemente dimostrando il peggio di noi stessi...TIFIAMO RIVOLTA
Ecco una bella trasmissione con delle inchieste vere, con dei riscontri veri dove i giornalisti ci spiegano cosa è successo cercando di intervistare i protagonisti della vicenda per chiarire la situazione allo spettatore...un tempo in rai se ne facevano parecchie di trasmissini così non erano migliaia pero diciamo il giusto , poi arrivavano i teegiornali che in alcuni casi riuscivano ad essere una giusta sintesi tra inchiesta ed informazione...ah quanti rimpianti! il giorno dopo la puntata di ieri ,cioè oggi, vado a farmi un giro su google per vedere le reazioni dei quotidiani soprattuto visti gli atteggiamenti risibili di "fedele" (un nome una garanzia) confalonieri (tutto volutamente minuscolo...ebbene il nulla!!! ecco perchè report non è stato ancora oscurato...perchèlo guardiamo in pochi il giorno dopo ci pensano gli altri a finire di censurarlo...il duce non dve neanche più lanciare editti...oddio come sarà felice del suo capolavoro!!!
Caro Zavoli...se quella era notte questa che cos'è la "bonanotte"???
... e noi vietiamo PALESEMENTE Berlusconi e il suo manipolo di manigoldi fascisti mafiosi!
Franza o Spagna purchè se magna...
Non è da trascurare la voglia di leggerezza degli italiani, e mi sembra un'errore liquidarla come semplice bassezza intellettuale. Si dovrebbe mettere in moto un processo creativo che sviluppi questo argomento, piuttosto che inveire sui soliti noti (che per carità, si meritano spade in gola): dove è finito lo stile, il gusto italiano? Perchè una bella vecchia alfa romeo è ancora una macchina che si rimpiange, mentre oggi un SUV "tira" per un paio d'anni? Si è persa l'unità di misura della qualità della vita, non ci rendiamo più conto quando ci divertiamo e quando ci rompiamo le palle. Il popolo è sempre stato allevato a "panem et circenses", ma ora nell'arena ci siamo noi, e non sappiamo più se siamo gladiatori oppure pagliacci oppure schiavi oppure spettatori. Oppure tutte queste cose insieme: l'unificazione nel consumatore assoluto.
in tutto il mondo l'informazione è in crisi...la carta stampata e la telvisione! colpa della crisi merito di internet e delle televisioni via cavo che uccidono le generaliste...da noi la ricetta è sempre stata quella di far finta di niente e di peggiorare la qualità di tutto...chissenefrega del lettore o dello spettatore! ma il letore e lo spettatore alla fine non comprano più i giornali e cambiano canale o no?
Egregio col. Kurtz,
ci permetta di congratularci con lei per la cristallina lucidità che stilla da ogni singola parola del suo puntuale, illuminato, intervento.
Rispetto e turbinosa stima,
Capitan Trip e l' equipaggio dell' Accidia
Per uscire dalla crisi economica gli italiani devono avere "voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall'America". E' questo l'invito del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che oggi inaugura la linea alta velocità sulla tratta Bologna-Firenze.
Voi che state qui a scrivere queste stronzate dovreste prendere esmpio dal nostro mitico presidente!!!
Eh, sì, eh, bisognerebbe davvero lavorare di più.
Quella caterva di gente costituita da tanti nuovi cassaintegrati sarebbe sicuramente d' accordo con questa linea, per non parlare di un' altra caterva di gente, quella dei nuovi disoccupati, che si accontenterebbe anche di lavorare e basta.
Bisognerebbe davvero lavorare di più...è che
per fare un tavolo
ci vuole il legno
per fare il legno
ci vuole l' albero.
e qui la terra brucia.
E all' improvviso e così, molto semplicemente...Debora Serracchiani!
(Si clicchi sul nome sopra per dettagli)
Lee Scratch Perry.
Scusate, avevo sbagliato url.
Cliccate qui sopra.
Thanks and best regards,
Lee Scratch Perry
(...è che questa ragazza mi eccita tutto)
bRavo Mago
Grazie.
E brava pure Debora, senza l'acca.
C'è bisogno di gente che inciti a svegliarsi fuori... osti con cattiveria ... i coioni dai...
tipo:
VI SPACCHAMO IL CULO - detto alla All Blacks, rugby ovviamente, Maori doc.
Ma quanto durerà? Abbiamo davanti altri 4 anni di supplizio, miseria morale e malessere, tutto condensato in un plastegù di casta pesta Made in cosa nostra.
ORA! basta.
E invece: 4 lunghissimi, terribili anni di ...
...
non riesco nemmeno più a storpiarlo quel nome.
Non si riesce a voltare pagina tutti insieme. Altrimenti l'avremmo già voltata. Se posso suggerire da dove cominciare... Ci sarebbe sempre quel famoso murodimerde da buttare giù...
quello vecchio ... che avrà almeno 15 anni... servono picconi?
Kossiga!!! Dove cazzo vai??!!!???
x andate a lavorare...un solo consiglio prenditi il tuo mitico presidente e vai a fare in culo!
Vai a lavorare per il tuo padrone e comincia a svegliarti ...anestetizzato...
non andrà avanti così per molto stai tranquillo
farete tutti la fine
di Don Rodrigo
il messaggio precedente era per andate a lavorare
Oltre a raccontare, per la prima volta in tv, lo scandalo Rete4-Europa7, lo strepitoso Report di domenica ha fornito un'imperdibile galleria di mostri da far impallidire il museo Lombroso. Perché dei furbastri che per 25 anni han regalato al Cainano il monopolio dell'etere, ciò che più preoccupa non sono le azioni o le parole: ma le facce. La faccia muschiosa di Mammì, oggi dedito allo scopone scientifico («grande lascito dell'Illuminismo»). La faccia biforcuta di Violante, che si vanta di aver «garantito a Berlusconi e Letta di non toccare le tv fin dal '94». La faccia sulfurea di Amato, che sogghigna sull'illegalità legalizzata all'italiana: «I decreti Craxi? C'ero, ma non ricordo. Da noi le cose sono “tendenzialmente vietate”, eh eh..».
La faccia di tolla del Garante dell'Antitrust, anzi del Trust: «Noi resistiamo, andiamo avanti come la spada». La faccia inciucesca dei ministri Maccanico, Cardinale e Gentiloni, sotto i cui nasi è transitato il più colossale conflitto d'interessi della storia senza incontrare resistenza alcuna. La faccia impunita dell'Avvocato dello Stato che copia le memorie degli avvocati Mediaset. La faccia godereccia di Confalonieri, che li ha messi nel sacco tutti (senza faticare granchè) e ora mente sui 50 mila euro che avrebbe «piluccato» al sottoscritto; sul «pretore di Avellino» che nel 1984 avrebbe bloccato le sue tv (erano quelli di Torino, Pescara e Roma); e sul povero Di Stefano, destinatario di «favori politici enormi, diversamente da noi» (ha detto anche questo). Intanto, in sottofondo, Jannacci canta «Meno male che ho trovato te».
il polverone sollevato da El Pais, che ha addirittura fatto muovere l'ambasciatore italiano a Madrid, il quale ha sbottato indignato che i giornalisti spagnoli starebbero complottando contro il buon nome della democrazia italiana (dio santo!!!),il polverone, dicevo, ha per il momento impedito un'ulteriore disastro nel mondo della stampa italiana così il Corsera per il momento pare salvo anzi ne guadagna visto che il nuovo gia ex direttore Ferruccio de Bortoli, è persona di undubbie capacità e all'apparenza pure onesta...staremo a vedere. nel frattempo in rai...
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