Questo in sintesi il giudizio del mondo civilizzato sull'ultima data - non priva di aspetti da migliorare - dei saddamned, il gruppo più odiato dal mio condominio (per ragioni ormai note). Una scaletta ruffiana che è ormai garanzia di successo e che ha portato l'entusiasmo per la band più carogna del momento a livelli altissimi. Precisamente a 1200 metri. Tale è infatti l'altitudine dei piani di Vaghezza, teatro del concerto di fine 2008 dei magnetici cazzabubbolari brescio - botticin - rezzatesi.
C'erano anche delle persone sedute, ma "quelli non li smuovi nemmeno con i cannoni" dice C.P, ormai fan assuefatta alla "droga damned". Per il resto, un pubblico da far invidia ai comizi di Forza Italia (e noi non li abbiamo nemmeno dovuti pagare...). Un momento splendido nella sua ubriachezza collettiva - a tratti molesta -, caldo come a Rio, se pur a meno otto gradi. C'è stata anche gente che ha rotto bicchieri tagliandosi la mano, ma ha proseguito la danza come fosse in preda di inspiegabile ebbrezza (inspiegabile?...). Soddisfatto il pubblico, ma anche il gestore del rifugio che ha commentato l'esibizione della band strappandosi il naso e correndo insanguinato per le ripide e scoscese valli triumpline gridando eh mia mal chela musica le dei dei salamned.
Tutti ammaliati dalla chioma di Richi One Camogli, dalle stigmate del Mago Petelli, dall'arguzia lipidica di Jebediah Wilson (non si sentiva una mazza di quello che diceva, c'aveva la chitarra scordata per tre canze e ha fallato tutta la ninna nanna del malghese, ma che cazzo, si vedeva che era strafatto di gioia). Brividi anche per la capacità smorfica del batterista e batteriologo Sgabellide e che dire poi della "Friskomania". Da queste parti il sassofonista più barbuto di Botticino (già Satana in più di un'occasione) è ormai un idolo incontrastato insieme alle formaggelle di mucca e al Genepi. "E' proprio forte quel Santa Klaus lì" avrebbe detto una neo fan (grande Manu) in preda al delirio.
Che dire di più... nonostante la prova globale non sia stata tra le migliori (Isorella rimane forse l'esibizione meglio riuscita) l'entusiasmo e il tasso alcolico hanno sostenuto il gruppo che ha regalato con la solita verve uno spettacolo tutto cuore ed emozioni.
I momenti migliori? Difficile trovarne uno in particolare...
I momenti migliori? Difficile trovarne uno in particolare...
I momenti peggiori? Chiedi a Jebediah
"Ed ora?" Si domanda il pubblico.
"Cazzo ne so - risponde Wilson -, sono fatti nostri. Queste sono domande per la Posta del Cane. Ora scatta il momento della creatività ci si chiude in studio e si produce uno spettacolo nuovo di zecca... per il 2009 ...cazzo... speriamo... altrimenti ci sciogliamo e chi si è visto si è visto"
Rock and Roll e Satanismo
ovvero...
il rimedio anti crisi dei
saddamned
9 commenti:
Siete solo dei cafoni zozzi!
..o scemi no che non ci scorderemo, avete lasciato tutto sporco!
Vi conviene non farvi più vedere qui in zona.
Ho visto il futuro del rock e il suo nome è Saddamned.
Ergo, il rock è morto.
miei cari soma, le terribili immagini dell'avventura fra i monti marmentinesi sono state uploadate sul mio facciabook, basta cercare
nicholas osmannarayana fontana
a presto (speriamo non troppo)
chi possiede un faccilibro me le scarichi che così arricchiamo il reportage della serata con pregevoli fotine...
fottuto facebook non mi hai mai voluto...
osmannarayana... è il tuo vero nome? Sento puzza di tranello... attento jeb
grande vi denuncio tutti al sismi
Ma è questo il forum della miralanza?
Perchè io avrei un problemino con i delicati; mio marito lavora per una ditta che si occupa di acque nere (svuota le fogne con i camion cisterna tanto per capirci) e normalmente usa una semplice tuta da lavoro, ma in questa stagione , con tutto 'stò freddo si mette anche un maglione ed un pile. Ecco è proprio il pile che non viene pulito nel senso che puzza di merda anche dopo averlo lavato.
Qualcuna saprebbe darmi un consiglio (forse Sandra se ne intende?) Grazie
i Saddamaned scardinano a furia di rivolte sonore quel meccanismo di confine tra postrock e rock classico dimostrando che dopo gli anni '60 '70 '80 e '90 negli anni '00 le etichette non significano più niente, non contano più e si fa un pò quel cazzo che se ne ha voglia...c'è un fondo di critica alla sociètà moderna, ai politici d'oggi nella loro attitudine artistica...è un pò come se il popolo rock si trovasse a mezza via con il popolo delle libertà...libertà di fare quello che vogliono!
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