Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

lunedì 13 ottobre 2008

REPORTAGE ESCLUSIVO

I Venerdì sera di Capitan Tripponi
di Marvin Mortimer Monroe


"Solitario nella notte va,
se lo incontri gran paura fa
chi nasconde quella maschera ...
...PETO?"


La notte cala sulla città deserta, i locali del centro aprono timorosi, Capitan Tripponi si aggira famelico di Rhum e altro. "Beve tutto quello che gli servi - afferma un esercente, che chiameremo Mario per motivi di sicurezza -. Ho provato ad annacquargli la Tequila, ma deve avere dei rilevatori di gradazione alcoolica nelle papille gustative, non appena la percentuale di distillato scende sotto il 25% si altera e scatena la sua furia devastante".

Le drammatiche rivelazioni di Mario tratteggiano il volto di una vera e propria tragedia. Abbiamo ripercorso per voi (o per te... vista l'affluenza) il tragitto del "mostro" documentando passo passo i resti di quella che la città di Brescia ricorderà col nome di "Notte dei Porci Viventi".


La prima vittima è Piercarlo Maria Cataratte rappresentante dell'associazionismo bresciano e presidente onorario degli Alcolisti anonimi. "Ha osato sfidare Capitan Tripponi - afferma una testimone oculare - proponendogli un programma per disintossicarsi". Il povero Cataratte è stato ritrovato così (foto "The Brain" a sinistra) all'inteno del bagno pubblico di Gorky Park. Spacciatori sul piede di guerra: " E che cazzo - affermano - dove mettiamo noi adesso nostra roba".



E' andata meglio (si fa per dire) a Giancazzo Sarchioidi di Malcellide, etilista professionista e bevitore da competizione. "Ero presente - afferma il vice sindaco di Brescia Fabio Rolfi - stavo cercando di raggiungere l'orgasmo masturbandomi con una cutrettola mentre osservavo da dietro una siepe il pestaggio di due extracomunitari da parte dei vigili urbani, quando ho assistito alla scena". Secondo una prima ricostruzione, Sarchioidi si sarebbe rivolto a Capitan Tripponi vantando la propria esperienza nel campo delle bevute. Le forze dell'ordine lo hanno trovato il mattino dopo così (vedi Foto).


"Donna, avrai l'onore di saggiare la "devastanza" del mio potere". Il Capitano non chiede mai e soprattutto non guarda in faccia a nessuno... La colpa di suor Maria Addolorata Fustacchioni (nella foto), novizia dell'ordine delle Ancelle della Carità, è stata quella di averlo incontrato, alle prime luci dell'alba, nei pressi del Parco Gallo. Ora suor Maria è ricoverata presso l'Ostello della Mignotta di Rodengo Saiano. "Sta lottando contro la paura - ha affermato il direttore, Padre Marcius Pappagorgia - non dorme da tre giorni, ogni volta che chiude gli occhi rivive la terribile esperienza".



"NON CERCATE DI FERMARLO - è l'appello delle forze dell'ordine alla cittadinanza - IN CASO DI AVVISTAMENTO AVVERTITE SUBITO LA POLIZIA CHE COMUNQUE SARA' IMPEGNATA IN ALTRE COSE E QUINDI DIFFICILMENTE POTRA' SOCCORRERVI"

Non c'è più scampo.
Ci resta solo il Rock and Roll
sabato 29 novembre
al "Paleopub" di Isorella
Solo la musica dei
saddamned
riesce a domare la furia di
Capitan Tripponi

3 commenti:

Capitan Trip ha detto...

Sono tutte falsità atte ad infangare per l' ennesima volta il Dio Basso Elettrico ed i suoi adepti. Venerdì notte non ho fatto altro che guidare in retromarcia per la campagna, come amo fare nelle fresche notti di luna del mio amato nord est. Questo finchè non mi è toccato porre in salvo un singolare fossato antropomorfo che giaceva riverso in un fossato non antropomorfo dopo uno scontro a sangue con un insolente atomo di nitrogeno evaso da un riformatorio sardo in preda alle febbri dell' ecstasy.
Il fossato antropomorfo, emanando luce azzurra, mi disse solo questo:
"Io ti amo, Wanda!"
Risalito in macchina, sono tornato a casa, ma non prima di aver guidato per 200 m su due route convincere un incredulo vigile che, appunto, non avevo bevuto.
Mi sono infine disteso sul mio letto ed ho sognato lande ricoperte di graziose pecore. E poi, ancora pecore. E pecore. E pecore.

Questo è quanto fu e quanto io ricordo.
Pecore.

Madre Tierra ha detto...

Sono ammirato di cotanta franchezza...ringrazio MMM perchè sento di poter dire a nome di tutti i frequentatori cioè voglio dire di questo webb cioè che con te rinasce il giornalismo in italia...la tua gioia di scrivere è la nostra gioia di leggere è un po come la gioia del dare e dell'avere sia esso si tratti di emozioni, sentimenti o semplicemente pompini...a TRIP solo mi sento di dire TACI TRUCE e ROCK N ROLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL

MdC ha detto...

Pecorina...vorai dire