
Visti dal divano
Di Mezza i pani e i pesci e Padre Tommy ce li ha tutti contro
Rufus è indemoniato e Mangione, in missione per conto di Dio
Rufus è indemoniato e Mangione, in missione per conto di Dio
di Juan Felipe Burruchaga
Migrazioni - D'altra parte, siamo a metà maggio, la stagione dei bilanci è già finita da un pezzo, i ragionieri solitamente sono già volati a sud per deporre le uova dei previsionali. Non a Brescia però dove il povero assessore Tommy Di Mezza (Tacca) chiude i conti (2009!) del comune grazie ad "un evento a volte attestato, a volte asserito, difficilmente spiegabile secondo cause conosciute, e quindi attribuito a qualche causa paranormale e specificamente ad un intervento soprannaturale o divino e che appare svolgersi in contrasto con le leggi naturali, un evento straordinario, che desta meraviglia" (definizione tratta da Wikipedia). Tutto merito di Silvio oviamente.

Sul Bresciaoggi del 15 maggio, ticchettato dalle nobili dita del conte Barboglio, leggiamo: «Catastrofismo» è la risposta della maggioranza e di Di Mezza, all’evocazione dei prossimi scenari legati al bilancio previsionale che andrà al voto consiliare a giugno e al successivo consuntivo. (Ma come? Con tutta la fatica che hanno fatto? Fra meno di un mese un altro bilancio? Ancora? Niente vacanze? Madddaiiii...). Invece di criticare dovrebbero "accettare la realtà: ossia «il miracolo» dell’emendamento Brescia, i «conti che tornano» dicono i leghisti Gallizioli e Tacconi e le scelte «tutte giuste», dice Di Mezza. (TUTTE GIUSTE! ndC): da quella di «non rispettare il patto di stabilità, di non tagliare i servizi, di fare pressione a Roma (una volta "Ladrona", ndC)». Pittosto che di miracoli e provvidenza, Laura Castelletti vorrebbe invece sentir parlare di «capacità e lungimiranza», che non coglie nella giunta".
Lungimi...cosa?
Misteri della fede. Come la Sacra Sindone, anche il bilancio del Comune di Brescia presenta dunque risvolti mistici e imperscrutabili tanto che persino "Voyager" dovrebbe occuparsene la prossima settimana.


Occhi canini puntati anche e soprattutto sulla genialata legaiola "Brixia Sviluppo" dirigita dall'architetto Riccardo Franceschi (nella foto a lato, già responsabile urbanistica della Lega e figurante part time per parate di San Patrizio).
La società (di cui ci eravamo occupati in occasione del "Caso Guidizzolo") sarebbe nata per gestire operazioni immobiliari e per mettere Franceschi da qualche parte in attesa del prossimo San Patrizio. "Brixia Sviluppo" avrebbe chiuso il bilancio 2009 in "orario" (il 22 aprile scorso!) tuttavia, lamenta il consigliere Gaffurini: "Sono 75 giorni che chiediamo di vedere la documantazione riguardante il bilanco, vorremmo informazioni anche su alcune operazioni svolte dalla società, ma non ci è ancora arrivato nulla". Di che operazioni si tratta? Secondo il Pd, gli atti sarebbero quelli relativi alle "Acquisizioni di terreni" nella campagna di Birbesì, frazione di Guidizzolo (per il trasloco dei Sinti), "all'acquisto dell'ex Oviesse e di alcuni immobili nella circoscrizione est". Per il consigliere Mucchetti "La Lega dovrà rendere conto alla città". Se i tempi d'attesa sono questi, a Natale parleremo del bilancio di "Brixia Sviluppo".
Come finisce?
Sempre Barboglio: "Verso una holding per la gestione delle partecipazioni in A2A. [...] La discussione, che si è dipanata da mattina a sera a palazzo Loggia, è stata dominata dalla consapevolezza, almeno da parte della maggioranza, che i conti di Brescia dipendono troppo dai dividendi della società partecipata più importante del Comune, ossia A2A (quella "senza piano industriale"? ndC). E che da questa dipendenza ci si debba affrancare. A partire da Di Mezza, l’assessore al Bilancio, per arrivare a vari altri esponenti di Pdl e Lega, molti hanno manifestato l’esigenza di creare una società incaricata di gestire le partecipazioni azionarie". Rigore, precisione, puntualità ed esperienza non dovrebbero mancare, quindi stiamo a posto.
* NOTE
Pare che l'improcrastinabile benedizione della "Casa di Dio" fosse attesa da una anno, giusto il tempo di attendere la decadenza del vecchio consiglio di amministrazione e di insediarne uno tutto nuovo di zecca modello "Paroli&Pigmaione" (come già viene chiamato il mega assessore alla tavola imbandita da alcuni maliziosetti locali). Resta una questione: perchè il Vescovo di Brescia si è prestato a questo giochetto della politica degli slogan, del vernissage, dell'inaugurazione facile con annessa benedizione? Misteri della fede.
2 commenti:
Oh bresciani, ma chi avete votato? un branco di dilettanti?
...oH cazzo
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