A Brescia un inviato della Gabanelli
per capire il fenomeno del doppio ruolo
da Bresciaoggi Mercoledì 30 Dicembre 2009, pagina 7
(taglio basso, così non se la prende nessuno).
C’è chi fa il sindaco e insieme il parlamentare, chi il sottosegretario e al contempo il presidente provinciale, chi il vicepresidente e il parlamentare. Ce ne sono in Italia parecchi di politici in queste condizioni, politici uni e trini che come massima virtù, la più utile ad assolvere ai loro mandati spesso a rischio di sovrapposizione, ambirebbero a godere del dono dell’ubiquità. Che ahiloro non gli è concesso, neppure nella stagione entrante delle Freccieargento e in attesa della definitiva copertura nazionale dell’Alta capacità benchè a loro infondo quel che interessa veramente è l’asse con Roma.
ALLA SCOPERTA del fenomeno dei doppi e tripli incarichi dei politici la trasmissione report, programma cult di Rai Tre condotta da Milena Gabanelli, ha mandato le sue telecamere a Brescia, convinta che qui gli esempi si sprechino. Ma convinta anche che Brescia non faccia eccezione, visto che l’inviato Bernardo Iovene, passato ieri sia dalla Loggia che dal Broletto, non si fermerà alla Leonessa, ma la caccia ai politici multifunzione la continuerà su tutto il suolo nazionale dove, sostiene Iovene, il vezzo è diffusissimo in particolare - dice - nella stagione del centrodestra.
PRIMA IN LOGGIA ha incontrato e intervistato il capogruppo del Pd Emilio Del Bono, tema: Adriano Paroli sia deputato che primo cittadino; ha bissato poi in Broletto con il leader del Pd in consiglio provinciale Diego Peli, il quale ha ricordato all’inviato della Rai che il presidente Daniele Molgora può essere considerato un campione di questo prassi nazionale. Non essendo il suo un problema di sdoppiamento, ma un problema molto più grosso: è parlamentare e presidente provinciale, ma anche sottosegretario e in Broletto sì è tenuto anche le deleghe alla Cultura e Turismo e al Bilancio. Riassumendo, per Peli Molgora avrebbe bisogno di godere non di una semplice ubiquità ma di una superubiquità, da supereroe della politica. Peli ha poi ricordato che come non bastasse questa iperesposizione del presidente, neppure il suo vice sfugge alla regola: «Romele da vicepresidente sarebbe pronto a sostituire il presidente, ma se lo fa diserta il Parlamento, già anche lui infatti è deputato».
per capire il fenomeno del doppio ruolo
da Bresciaoggi Mercoledì 30 Dicembre 2009, pagina 7
(taglio basso, così non se la prende nessuno).
C’è chi fa il sindaco e insieme il parlamentare, chi il sottosegretario e al contempo il presidente provinciale, chi il vicepresidente e il parlamentare. Ce ne sono in Italia parecchi di politici in queste condizioni, politici uni e trini che come massima virtù, la più utile ad assolvere ai loro mandati spesso a rischio di sovrapposizione, ambirebbero a godere del dono dell’ubiquità. Che ahiloro non gli è concesso, neppure nella stagione entrante delle Freccieargento e in attesa della definitiva copertura nazionale dell’Alta capacità benchè a loro infondo quel che interessa veramente è l’asse con Roma.
ALLA SCOPERTA del fenomeno dei doppi e tripli incarichi dei politici la trasmissione report, programma cult di Rai Tre condotta da Milena Gabanelli, ha mandato le sue telecamere a Brescia, convinta che qui gli esempi si sprechino. Ma convinta anche che Brescia non faccia eccezione, visto che l’inviato Bernardo Iovene, passato ieri sia dalla Loggia che dal Broletto, non si fermerà alla Leonessa, ma la caccia ai politici multifunzione la continuerà su tutto il suolo nazionale dove, sostiene Iovene, il vezzo è diffusissimo in particolare - dice - nella stagione del centrodestra.
PRIMA IN LOGGIA ha incontrato e intervistato il capogruppo del Pd Emilio Del Bono, tema: Adriano Paroli sia deputato che primo cittadino; ha bissato poi in Broletto con il leader del Pd in consiglio provinciale Diego Peli, il quale ha ricordato all’inviato della Rai che il presidente Daniele Molgora può essere considerato un campione di questo prassi nazionale. Non essendo il suo un problema di sdoppiamento, ma un problema molto più grosso: è parlamentare e presidente provinciale, ma anche sottosegretario e in Broletto sì è tenuto anche le deleghe alla Cultura e Turismo e al Bilancio. Riassumendo, per Peli Molgora avrebbe bisogno di godere non di una semplice ubiquità ma di una superubiquità, da supereroe della politica. Peli ha poi ricordato che come non bastasse questa iperesposizione del presidente, neppure il suo vice sfugge alla regola: «Romele da vicepresidente sarebbe pronto a sostituire il presidente, ma se lo fa diserta il Parlamento, già anche lui infatti è deputato».
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