Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

venerdì 27 marzo 2009

"Vicini vicini"

In pellegrinaggio a La Certosa
Quando si dice: buon vicinato. Nella foto sopra le piscine (16?) dei vicini di casa del presidente del consiglio. Nella foto sotto la residenza del presidente del consiglio. La mega piscina con squalo imbalsamato cerchiata in rosso nell'immagine sottostante è la stessa che sta vicino alla freccia rossa (riportata sopra). La freccia indica l'antro della belva. Perchè quando si scatena ... cazzo è una belva... Da apprezzare il panorama che, dall'alto, costellato di gigantesche vasche idromassaggio, ricorda tanto il piazzale dello storico stabilimento "Piscine Castiglione" posto appunto a Castiglione delle Stiviere. Ecco le offerte del catalogo 2009. Fatti anche tu un piscina dove l'acqua è più preziosa dell'oro. Che ti frega del mare, abbellisci col tuo gusto italico tutto il territorio possibile. Grazie a Silfio Brunellesconi, ora... SI PUO' FARE... [Da Google Earth].
Se, quando e come non importa. Hanno detto che si può fare e quindi... si fa.

Ma tutto il mondo è paese, soprattutto tutta l'Italia è paese. Segue una piccola parentesi sulle brutture del Garda. Qui e anche qui

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Violante racconta....

Anonimo ha detto...

Berlusconi is magic!

Anonimo ha detto...

OLBIA- Un piccolo vulcano nel parco della villa di Silvio Berlusconi dal quale fuoriescono lapilli e una lunga colata fiammeggiante ed è subito allarme. E' successo a Porto Rotondo, poco dopo l'una del mattino: molti residenti della zona, spaventati dalla spettacolare lava nel parco di Villa Certosa e dalle relative fiamme, hanno tempestato di chiamate il 115, numero di emergenza dei Vigili del Fuoco, Protezione civile e Forestale.

Le squadre antincendio sono giunte sul posto e hanno accertato che non si trattava altro che di un effetto scenico voluto da Berlusconi per animare la sua festa di Ferragosto. Gli effetti speciali erano talmente accurati da trarre in inganno gli ospiti delle ville vicine, ma anche i volontari del campo della protezione civile di Luogosanto, giunti intorno all'una e trenta alle porte delle villa e immediatamente respinti dal servizio di sicurezza dell'ex premier.

Poche le notizie certe sul party superblindato del 15 notte: pare si sia trattato di un'esclusiva esibizione di Patty Pravo, ma qualcuno parla di un concerto privato di Gigi d'Alessio, che possiede una casa a Palumbanza, poco lontano da quella, più famosa, di Silvio Berlusconi.

Maggiori, invece, le certezze sulla festa della notte precedente: per la veglia di Ferragosto l'ex capo del governo aveva partecipato a un ricevimento con una settantina di altri ospiti. La residenza era, questa volta, Villa Anna, la dimora di fronte a Villa Primavera, di proprietà della madre di Berlusconi. Piatti raffinati e molto champagne per l'ex premier, giunto alla festa insieme alla sua scorta. E per finire il karaoke, nel quale Berlusconi ha sfidato i suoi amici a suon di hit musicali.

Anonimo ha detto...

Ricordiamo anche che, secondo altre imprecisate fonti, ad illuminare il cielo a giorno in quella calda notte estiva, sarebbe invece stata una mega bummata di cyloon di Patty Pravo.

Voci però subito smentite dalla celebre cantante che avrebbe dichiarato: "E' tutto fals...", proprio un attimo prima di stramazzare al suolo.

Anonimo ha detto...

A proposito di pellegrinaggi, inchinatevi a Padre Maronno!

opinione personale sei si può ha detto...

Personalmente ritengo Violante uno dei peggiori esponenti della storia della Sinistra Italiana...che, voglio dire ce ne sarebbero veramente tanti...ecco per me Violante sta alla politica come Riotta sta al giornalismo.

Sono due persone che se la danno da "irreprensibili", "integerrimi","onesti" etc etc etc ...ma in relatà sono semplicemente due servilissime merde!

titanic ha detto...

Toh chi si rivede il caro e vecchio Scarpis!!! chi se lo ricorda?
Il Prefetto “spara” a Saviano

“Sono “sparate” di una persona che sta a 800 km di distanza…, che ha visto Parma di passaggio“. Il termine sparate non tragga in inganno non è detto da Pasquale Zagaria e nemmeno dal clan dei casalesi. No, è la voce del Governo, il Prefetto di Parma Paalo Scarpis che così commento l’intevento di Roberto Saviano in tv da Fazio nel quale per 3 volte l’autore di Gomorra ha fatto riferimento a Parma come luogo privilegiato delle entrature della camorra.

“Durante un riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza avevo chiesto al procuratore un resoconto su eventuali posizioni aperte nel parmense sentendo Dda Bologna e Dia di Firenze: la risposta è stata non ci sono indagini di questo tipo“. Noi non sappiamo che aria tira in quei Comitati ma di certo non si può non sapere che a Parma c’è stata la prima condanna in primo grado per associazione camorristica e che le inchieste del magistrato Cantone avevano per oggetto la nostra città.

Roberto Saviano ha detto che lui teme una sola cosa , la delegittimazione.

A Parma siamo sulla buona strada .Quando quelli che sia autonominano “professionisti del settore” sostengono : la criminalità? E’… cosa nostra

DEl resto anche gente come Falcone venne prima di tutto isolata dallo Stato (che poi lo idolatrò come un eroe del nostro paese, lo so, sono storie vecchie perchè oggi gli eroi sono i Mangano e i Cuffaro) e qundi lo lasciò nelle mani della Mafia e della sua vendetta!

Vigiliamo gente!
vigiliamo

dove siamo? ha detto...

Beh...personalmente ogni volta che torno in Italia mi rendo conto del degrado "paesaggistico" della cementificazione spinta.
C'è un buco di verde? non sia mai...costruiamo costruiamo...e personalmente senza risucire a capire chi e con che soldi, si vendono e comprano qusti infiniti immobili che sorogno nello spazio di pochi mesi! degrado...

ma leggete un pò questa va!
altro che degrado il sindaco Giuseppe Calabrese vuole vendere Pianosa a Gheddafi
(clic nel nome)

Marco Travaglio ha detto...

Giovedì ad AnnoZero il forzista Lupi s’è sostituito all’avvocato Ghedini per negare gli abusi edilizi del Capo a Villa Certosa. Intanto, complimenti per la preveggenza: prima di andare in onda, Lupi già sapeva che avrei parlato di quella sentenza e l’aveva portata con sé: i servizi segreti han ripreso a funzionare come si deve. Purtroppo gli avevano fatto leggere solo metà della sentenza del Tribunale di Tempio Pausania: quella relativa al capo b), per cui l’amministratore Spinelli è stato assolto «perché il fatto non sussiste», visto che alcune opere erano state avallate dalla Regione perché «compatibili ai fini paesistici» e comunque «almeno in parte sopperivano a esigenze di sicurezza nazionale». Gli sfuggiva il capo a) che comprende ben 13 interventi sospetti. Per 9, «reato estinto per intervenuta concessione in sanatoria». Furono realizzati senza permesso e poi sanati. Comprese 5 piscine per talassoterapia, già descritte nell’estate 2003 da Renato Farina, fotografate in un libro a novembre e autorizzate in dicembre. Piscine preventive. Per le altre 4 opere del capo a) «reato estinto per intervenuto condono edilizio»: quello del 2003 varato dallo stesso padrone della villa. Un autocondono. Lupi magnificava lo straordinario pregio estetico delle opere del capo b), fatte per migliorare l’orribile paesaggio della Costa Smeralda. Ma dimenticava un particolare: a ritenerle così pregevoli fu il direttore dell’Ufficio regionale tutela paesaggio, Paolo Vella: stesso nome e cognome di un neo-deputato sardo di Forza Italia. Che i due siano, Dio non voglia, la stessa persona?

Roberto Cotroneo ha detto...

Però qualche domanda bisognerebbe farsela. Perché dopo l’intervento di ieri di Berlusconi al congresso della Pdl ci sono alcune cose che stridono tra loro. Ogni volta che definiamo Silvio Berlusconi un uomo dell’antipolitica, un disco rotto che ripete sempre le stesse cose, uno che si occupa soltanto dei suoi affari e lo fa con assoluta determinazione, un narcisista che fa gaffe su gaffe, che ricorre alla chirurgia estetica in modo evidente e grottesco, che non ha niente in cui una persona con un minimo di buon senso possa riconoscersi, e parlo anche di persone di destra; ogni volta dicevo che si incomincia questo discorso c’è un politico, un sociologo, un analista politico di fine lettura, un giornalista attento ai fenomeni di massa che ti rimprovera: nessuno di voi ha capito Berlusconi, perché Berlusconi è uno che intercetta l’elettorato, perché Berlusconi è una sorta di rabdomante, uno che trova l’acqua nei deserti, perché Berlusconi è uno che vince sempre, e se vince un motivo ci sarà. E soprattutto: perché Berlusconi è la modernità, è uno che ha trasformato in vecchio tutto quello che c’era prima; non solo ha spazzato le ceneri del vecchio centro destra, ma ha messo in una vetrinetta antica l’intera sinistra.

Va bene. Non si è capito nulla, e forse le cose stanno proprio così, ma il Berlusconi di ieri non è uno che intercetta, ma è uno che è rimasto uguale al paese del 1994, è uno che torna ancora a dire che questa sinistra non cambierà, è uno che – in un mondo profondamente cambiato da allora – usa gli stessi stilemi, gli stessi luoghi comuni e agita gli stessi fantasmi di quando scese in campo, di quando entrò in politica. E allora? Se vince con questo armamentario, se le armi sono sempre le stesse non vuol dire che lui è moderno, che lui è il futuro, e non lo abbiamo capito.

Ma vuol dire che probabilmente esiste un elettorato di centro destra, quel 51 per cento a cui aspira Berlusconi, che è ancora più vecchio del suo leader, che è più ignorante, che pensa ancora alla sinistra come a qualcosa di cattivo. Forse non è Berlusconi l’elemento modernità, ma Berlusconi è soltanto un po’ meno vecchio dei suoi elettori, che sono culturalmente e socialmente decrepiti. Invecchiati con le sue televisioni. Intercettati da sua Emittenza, come veniva chiamato un tempo, nel modo più prevedibile possibile. Altro che modernità. Forse per disinnescare Berlusconi bisognerebbe fare in questo modo. Continuare a far passare un messaggio, vero, non di propaganda: Berlusconi è vecchio, e sono vecchi tutti quelli che stanno accanto a lui. Non è il nuovo, è il vecchio. E ieri questa vecchiaia politica e culturale si è vista tutta.

così bello e rapito ha detto...

Retrattile comparsa dritta agli occhi miei
erano tempi che non ti incontravo,
no e no, non e' quel
che si possa dire bello a vedersi:
endofita errante in buco-societa'
Parassitare per la nuova dignita' e' un surrogato delle andate vanita'
Cosi' disponi e sei esplicito col beige che non ti dona ma ti spara via
dai guai
Congratulazioni! Congratulazio-o-O-O-niii!
Probabilmente io meritavo di piu'
Societa' sa arruolare i suoi filistei
e sa far ridere gli amici che non hai piu'
E' l'arma giusta per
schierarti con chi vuoi
SLOGAN-doti la resa sale piu' che mai
Congratulazioni! Congratulazio-o-O-O-niii!
Probabilmente io meritavo di piu'

28 MARZO ha detto...

Non ditemi che no ci avete fatto caso dai! oggi rinasce la Democrazia Cristiana...però peggio! le auguriamo di implodere in se stessa e scomparire dalla storia dell'italia quanto prima in modo che fra 150 anni non resti che un vgo ricordo di essa! auguri stronzi!

un colpo al cerchio e uno alla botte ha detto...

Scongiurata scarcerazione del boss Zagaria
Il magistrato di Tommy: "Saviano è un eroe"

Un decreto di fermo emesso dalla Dda della Procura della Repubblica di Napoli terrà in carcere Pasquale Zagaria, elemento di spicco del clan dei Casalesi, considerato mente imprenditoriale della cosca con interessi nel Nord e in particolare a Milano e Parma, come ha raccontato lo scrittore Roberto Saviano poi smentito sui giornali dal prefetto della città emiliana.

Una polemica (leggi e commenta) che ha suscitato un acceso dibattito, su cui oggi interviene anche Silverio Piro, procuratore reggente a Bologna, già capo della Dda del capoluogo emiliano. Come magistrato passo al setaccio la provincia parmigiana alla ricerca del piccolo Tommy e dei suoi sequestratori. Oggi dice: "Saviano è un eroe e va difeso. E' evidente che nel territorio di Parma ci sono infiltrazioni mafiose".

Il provvedimento è stato disposto nelle ultime ore per evitare la scarcerazione di Zagaria provocata da un cavillo relativo alla decorrenza dei termini (leggi). Pasquale Zagaria è anche il fratello di Michele, ricercato dalle forze dell'ordine da 14 anni e inserito nell'elenco del ministero dell'Interno dei latitanti di massima pericolosità.

Zagaria era soprannominato Bin Laden per la sua capacità di sfuggire alla cattura da parte delle forze dell'ordine ma anche perché molto temuto da parte degli altri esponenti della famiglia camorristica dei Casalesi.

Petra Reski ha detto...

Petra Reski è una giornalista del settimanale tedesco Die Zeit. Ha scritto il libro: “Mafia. Von Paten, pizzerien und falschen priestern”. Il titolo in italiano sarebbe: “Mafia. Di padrini, pizzerie e falsi sacerdoti”. Sarebbe perchè il libro, tradotto in molte lingue, finora non ha trovato editori italiani. Petra descrive l'inarrestabile penetrazione delle mafie italiane in Europa. Per la Frankfurter Allgeimeine Zeitung il suo libro è il migliore sull'argomento mai pubblicato. Petra ha ricevuto minacce e passa il tempo a difendersi nei tribunali tedeschi da querele e denunce delle persone da lei citate.
Il libro è considerato il "Gomorra" tedesco e Petra rischia di fare la fine di Saviano. Le mafie italiane sono, con tutta probabilità, la prima azienda del nostro Paese. Il fatturato presunto è di 100/150 miliardi di euro all'anno. Tutto in nero. Un capitale che va investito. Dopo l'Italia, mercato ormai saturo di capitali mafiosi, c'è l'Europa. Il Pil di molti Paesi europei dipende anche dai soldi riciclati della mafia. Esportiamo capitali e mafie. Tra qualche anno Bruxelles sarà nostra, cosa nostra.

mario ha detto...

magari potessi avere una villa cosi...silvio é un grande in tutto cio ke fa...i comunisti non sanno piu come prenderlo di mira...lavorate come ha fatto lui forse capirete la vera personalita del silvio

comunista ha detto...

se ci viene a tiro lo prendiamo di mira stai tranquillo!