Il cerino
di Jebediah Wilson
(inviato/raffreddato)
Stamane, dopo un difficile lunedì, ci ride moderatamente il culo (vedi foto). Come accade nelle migliori famiglie, così succede anche a Adro: chi rompe paga e quindi tocca all'Oscarso rimuovere le putride immagini dei Soli delle Alpi. Lo ha stabilito ieri sera il Consiglio d'Istituto della "Emilio ed Enrico Dandolo" di Adro. Questo è il vero nome della scuola con le imitazioni di foglie di mariujana sulle vetrate, solo l'area su cui sorge l'edificio è dedicata alla memoria della "Scoreggia nello Spazio", non l'istituto. Piccolo particolare... (vero Oscar?). Il sindaco di un qualsivolgia paese, anche se gode del cento per cento dei consensi buzzurri, non può decidere arbitrariamente il nome di una scuola. Non siamo mica in Unione Sovietica (dove per altro cose come queste non accadevano).
Dopo ore e ore passate al freddo (in compagnia delle meglio "faine" della provincia) ad attendere buone nuove, finalmente, intorno alle 23.40, MdC riceve la notizia. Di fronte ai cancelli della "Dandolo" i membri del Consiglio d'istituto rendono note le decisioni prese dal preside adrense Gianluigi Cadei a seguito della lettera scaricabarile con cui il pavido Dirigente Regionale Geppino Colosio, (tra le altre cose abile passatore di cerini accesi in polveriera) rigirava la frittatina e chiedeva allo stesso Cadei di metterci la faccia e rimuovere il tutto. (Giudizio: Braveheart).
"Il consiglio prende atto della lettera di Colosio che sembra chiedere (sic!) la rimozione dei simboli dalla scuola. Prende atto pure della lettera con cui il sindaco Lancini ci diffida dal rimuovere qualsiasi simbolo. Esprime solidarietà al dirigente scolastico Gianluigi Cadei per la difficile situazione in cui si è trovato (per idiozia altrui, ndC) - hanno affermato ieri sera i membri dell'assise scolastica -. Il consiglio ha inoltre stabilito che i simboli andranno rimossi e che ad occuparsi della questione saranno gli stessi soggetti che - clandestinamente (sic!, ndc) - avevano proceduto ad apporre i Soli padani". Il Consiglio d'Istituto ha inoltre deliberato per l'intitolazione della scuola, non già alla "Scoreggia nello Spazio", ma a "Emilio ed Enrico Dandolo, eroi risorgimentali a cui era intitolata anche la vecchia scuola". Il tutto, approvato ALL' UNANIMITA'! Già da oggi dovrebbe partire la rimozione. Evviva!
NIENTE SCHIFEZZE NELLA SCUOLA - Ora nell'elenco delle persone che hanno chiesto la rimozione degli Scoli delle Alpi dalla "Dandolo" mancano solo Batman, Topo Gigio, Apicella, il Prefetto di Brescia Maria Tarcisia Farsesco Tace e il lavapiatti ispano-cingalese del ristorante "O Scugnizzo" di Posillipo.
Quindi il cerino che ha ballato inutilmente nelle più svariate mani, ora torna in mano al meno ragionevole dei protagonisti di questa grottesca vicenda. Orbene, che farà quella bella personcina pacata dell'Oscarso? Probabilmente, utilizzerà il cerino per appiccare fuoco alla scuola Dandolo: "Se non posso averti coperta di Soli nessuno ti avrà". Massì, buttiamola giù, muoia Sansone con tutti i Filistei, bruci Nerone insieme a Roma (ladrona), se ne vada all'inferno Mazzarò con tutta la sua Roba, si immoli l'Oscarso con tutto il suo carico di Maialate. Fate un po' quel che volete, ma TOGLIETE quelle schifose merde verdi dalla scuola pubblica!
Tra l'altro alcuni arditi vandali della Ragione hanno già proceduto alla rimozione di diversi (3/4) simboli dalle vetrate dell'asilo (nella foto sopra). Per la questione, pare sia già partita una denuncia di ignobili a carico di ignoti.
21 commenti:
Mi sa che lo zerbino non ce lo danno... tristessa
Mi sembrava di avere già visto quel cerino da qualche parte...
(Cliccare su "curiose coincidenze" per dettagli)
beh le foto che girano su internet son sempre quelle...
Però la follia leghista ormai dilaga:
Lutto cittadino. Dichiarato lunedì per martedì dal sindaco Antonio Prade con ordinanza nella quale invita i bellunesi a onorare la memoria degli alpini Sebastiano Ville, Marco Pedone, Francesco Vannozzi e Gianmarco Manca, soldati del Settimo reggimento «Belluno» della brigata Julia (di stanza in città) saltati in aria in Afghanistan. I bellunesi sono chiamati a «esprimere la propria partecipazione con l’esposizione della bandiera italiana alla finestra», a «osservare un minuto di silenzio alle 10.30» e infine a siglare «il libro delle condoglianze in Prefettura». Sottoscritta dal vicesindaco leghista Leonardo Colle (il primo cittadino è a Roma, con altre autorità locali), l’ordinanza trova tutti d’accordo su firme e silenzi; ma quando si parla di tricolore a qualcuno viene l’orticaria.
«La bandiera italiana? - afferma il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale Silvano Serafini - è nel cassetto, ben ripiegata. E lì resterà, finché non torneranno gli ideali originali, che sono stati "usurpati"». Serafini non accoglierà l’invito, «perché attende il federalismo». E poi ci sono motivazioni storiche. «Garibaldi - continua Serafini - una volta sbarcato a Marsala, avrebbe fatto bene a prendersi una sbronza colossale con il vino liquoroso di quelle parti, per poi tornare indietro. E invece è andato avanti, tirandosi dietro dei mafiosi per attraversare lo stretto (di Messina) »
Per fortuna Garibaldi non era della Lega.
Infatti garibaldi fu ferito a una gamba !
e non al cervello
Chissà invece quante belle parole questo interessante sig. Serafini avrebbe da spendere sul grande Alberto da Giussano...
E del resto: cos' è l' eroe dei due mondi al cospetto del cavaliere inesistente!
E cosa potrebbe, in fin dei conti, l' arguzia di Cavour, contro un attacco di Gig Robot d' Acciaio!
I nostri eroi del Risorgimento non valgono neanche due puntate di Star Blazers, signori!
Questa è la verità.
Salumi a lei dottor Perry, la sua arguzia è proverbiale e nota in tutto l'universo come la potenza sessuale dei suoi cani da riporto (inteso come blando metodo per oscurare una calvizie incipiente)
in giro c'è gente che non ha niete da fare
Buon pomeriggio Capitano Avatar,
e che piacere risentirla dopo tanto tempo.
Era da quei pizzoccheri che ci siamo mangiati su a Orione, se non ricordo male...
La aggiorno sui fatti: putroppo nella situazione in cui ormai mi trovo i cani da riporto sono tutti impegnati a proteggere la caduta delle sopracciglia.
E adesso portateglieli a casa...l'oscarso piange perchè nessuno gli ha detto che avrebbero tolto i suoi soli? beh si fa in fretta portiamo i Soli a casa sua così si rissoleva il morale...del resto meglio soli che mal accompagnati.
Povero scarso mi fa tanta tenerezza anche il nome gli tolgono...ma si può rimediare possiamo decidere tutti insieme che casa sua da oggi si chiama la casa scoreggia nello spazio!
d:dove abita lancini?
r;ad Adro! nella sua residenza la "scoreggia nello spazio"
d;ahhhhh, che fortuna!!!
l'amore è ceco!
Figa ma se grattuggia le palle lui qui, ma 'l gà gnamò finìt?
"Il dirigente del polo scolastico di Adro, Gianluigi Cadei, ha annunciato ieri sera, nel corso di una riunione del Consiglio di istituto, la decisione di procedere alla loro rimozione. Forse entro oggi. A stretto giro di posta si è fatto sentire il sindaco del comune del Bresciano, Oscar Lancini, che quei simboli aveva imposto: "Non mi è ancora stato comunicato nulla. Ho appreso tutto dai giornali. Ma se i simboli vengono rimossi dalla scuola, parte prima la denuncia e poi procedo al ripristino immediato. La volontà dell' amministrazione comunale deve essere rispettata"."
Cristo, a me questa Adro comincia a fare paura...siamo sicuri che non abbiano armi di distruzione di massa?
mai ... madorra me... el mola mia oh...
Alla fine di tutta questa storia Oscar mi è diventato pure simpatico. E ancora più simpatiche erano le sue rondine notturne nei pressi della scuola Dandolo di Sunset BOulevard.
Ma non potevi startene a baita a farti i cazzi tuoi.
SFIGATO (Garibaldi s'intende).
Spiega meglio la tua posizione "Garibaldi figlio de bottana"...perchè qui c' è gente pronta a dirtene una fracca e una sporta.
Una fracca.
E una sporta.
furia serba!
le tre c cetniche piglieranno tre papine a tavolino...e intanto l'ultranazionalismo avanza in tutta europa!
Nazisti di Belgrado - Soli delle Alpi
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per il momento
Qui a Berlusconia, tra fandonie e miti, tra spettri ed epifanie del Maligno, tra risentimenti e narcisismi è in corso da un pezzo una vera e propria guerra all'intelligenza, dove ogni ragionamento di un qualche spessore è tacciato di sabotaggio o di spregio dell'umore popolare
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