Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

mercoledì 1 luglio 2009

Ogni idea un compromesso

di RSK

Che cosa restera di noi? Caro LSP questa recensione è dedicata a te alla tua capacità di essere lucido e chiaro in momenti tetri e decadenti...crepuscolari. A te, all'unico vero scrittore che io conosca! Ha colto nel segno un tuo commento tra il risentito e l'ironico sul “tornare al lambrusco e alle chitarre” e fanculo il resto. Ecco. Ti rispondo così: BRIXTON BOP, Geoff Dyer, libro del 1989 ma arrivato 10 anni dopo in Italia e libro , si sarebbe detto una volta, di formazione. Per me che l'ho appena concluso libro essenziale, fondamentale...vagamente umoristico e totalmente autobiografico sia per chi l'ha scritto sia per chi lo leggerà e come noi ha un'età variabile tra i 30 e i 40...il mondo intorno è quello di una città di fine secolo, scorso, il mondo fuori è al crepuscolo tra una sommossa e uno scippo in metropolitana, ma dentro c'è tutta la bellezza delle piccole cose dei pomeriggi che scivolano via tra bevute, chiacchiere lisce come l'olio e attese di feste notturne che non finiscono mai...la colonna sonora è quella del miglior Coltrane, Charlie Parker o le opere classiche di Mahler...il ritmo è quello del Bop di Keruoac, Calvino e Barthes. Il tetto di casa del protagonista è quella finestra sul mondo che ognuno di noi sente la necessità di DOVER cercare, per cercare la bellezza del mondo che troppo spesso sfugge. A OGNI GENERAZIONE PIACE CREDERSI PERDUTA, GUARDATECI CHI POTREBBE ESSERE PIU' PERDUTO DI NOI? SIAMO COSI' PERDUTI DA ESSERE PRATICAMENTE ESTINTI. CHE COSA RESTERA DI NOI? Fatevi un favore andate in biblioteca e portatevi a casa questa “bottiglia di lambrusco e questo giro di basso”. RSK

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