Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

lunedì 26 dicembre 2011

Disboscamento in Maddalena (- 5)

Per finire in bellezza, non poteva mancare il contributo di Lina Malaspina la quale, non poche male spine infilò nelle chiappe dell'amministrazione bresciota, nella persona della Ciellide Vilarda, rendendo MdC latore di "buchi" grossi come querce ai miseri giornaloidi brescioti. Di seguito, gli aggiornamentti sulla situazione del parco delle colline.  


Aggiornamenti dal cosiddetto: "Parco delle Colline"
Com'è finita?
Un piano perfetto: le capre si son mangiate le nuove piantine,
rifiuti abbandonati lungo i tornanti e recenzioni ovunque,
prorpio un bel piano di recupero...
complimentoni...

di Lina Malaspina

Prima che MdC chiuda (speriamo non definitivamente) vorrei approfittare per un aggiornamento sulla questione Maddalena. Non so se è adatto a celebrare la fine di Mdc con una risata, perchè non fa ridere. Nel “Parco” delle Colline:

Un’altra fetta di bosco, quasi esclusivamente querce, è stata tagliata nei pressi del Buren, lungo il sentiero n.4, forse per allargare l’area da cui i parapendii si lanciano nella densa coltre di smog più a valle.


Il gregge di pecore passato a metà ottobre ha divorato tutte le nuove piantine di castagno, quercia, carpino etc. piantumate (al costo di più di 9 euro cadauna) lo scorso anno a lato della strada della Maddalena (tra il nono e il decimo km). Il giorno dopo il passaggio appariva questo scenario: terra arida e brulla, con gli stecchi che reggevano le nuove piantine e i tubi di plastica che dovevano proteggerle.

Il bosco dietro la Cascina Margherita, tagliato per ben 2 volte (aprile, luglio) dalle motoseghe nei mesi passati, con la promessa di ripristinare (?) una verde radura, è stato trasformato in un arido pendio. Al posto del bosco sono stati tracciati piste e salti per la discesa delle biciclette (downhill). Gare di discesa si sono svolte con il permesso del Comune e del Parco. Era prevista anche una piccola gara per i bambini; discesa veloce su pendio ripido sterrato, salti, buche, intersezioni con sentieri, necessità di indossare casco e protezioni su tutto il corpo... sì, è uno sport adatto anche ai bambini e soprattutto particolarmente indicato in un “parco”.


Un trampolino è presente anche più in alto, lungo il Sentiero circolare della Maddalena (uno dei più adatti alle passeggiate tranquille per il tracciato pianeggiante e i dislivelli minimi): le biciclette scendono a gran velocità e grazie al trampolino saltano il sentiero, volandoci letteralmente sopra, ad altezza d’uomo. (quando succederà qualcosa tutti si accorgeranno della stronzata, ndC)

 Nuove e vecchie recinzioni sono ovunque, ormai alcune zone sono barricate come Fort Knox. Nella foto sotto, un bello scorcio di via del Patrocinio (altezza minima della recinzione 2 metri):

Le discariche a lato della strada della Maddalena si sono arricchite, negli ultimi tempi, di contenitori di materiale tossico e/o infiammabile (quinto km, tornante dopo il San Gottardo).  Alcuni sentieri sono diventati a tratti impraticabili (“Sentierone basso” da ovest) per lo scarico della fogna di alcune ville.

Come segnalato da molti frequentatori della Maddalena, anche sui giornali locali, con l’apertura della caccia il “parco” si trasforma in una sorta di fronte di guerra. Ai cacciatori è permesso di sparare ad ogni ora, in ogni direzione, ad ogni specie, senza curarsi minimamente del passaggio delle persone, alle quali cartelli abusivi posti lungo i sentieri che passano vicino ai capanni “suggeriscono” di cambiare strada se non vogliono essere impallinate. Non viene eseguito nessun controllo. Forse una spiegazione si intuisce leggendo la nuova segnaletica (foto in alto, ndC): da alcuni mesi i nomi dei sentieri sono uniti al logo del Parco e... a quelli della Federazione italiana della caccia!  Buon Anno Nuovo.
Lina Malaspina

5 commenti:

giulia ha detto...

è uno schifo! chi si occuperà di dar voce a queste denunce senza muro di cani?

Kabubi ha detto...

se tutto va bene siamo rovinati!

..fatemi parlare con il cane che risponde al telefono..

Virgilio di Dante ha detto...

..perchè se ta 'spètet Seimani ta set sa encùlat!

Jebediah ha detto...

Grazie lina, sempre la mejo...

Anonimo ha detto...

Grande Lina!!!