Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

sabato 15 ottobre 2011

Infiltrados Spaurakkionisti

Black Block
Sottosegretari all'Equilibrio
Sono cari ragazzi, danno sempre una mano a Silvio
(quando serve...)
di So Mia Nat Sostatacà

IO STO COL MACELLAIO - Oggi pomeriggio, un macellaio di Roma, intervistato da Rainews, ha detto: "Faccio il macellaio in questa zona da 50 anni e non ho mai chiuso il mio negozio per nessuna manifestazione perchè quando in un paese civile vince la paura è finita la civiltà, è finita la democrazia. Perciò sto aperto. Su questi ragazzi che devo dire? Si guardano indietro e vedono niente, si guardano avanti e vedono nulla... penso sia la condizione peggiore che possa esistere". Ipse dixit, (MACELLAIO capo del Governo subito!). In tutta Europa le manifestazioni sono state pacifiche. A Madrid è stata una festa, a New York pulivano le piazze, a Londra c'era anche quel furbino di Assange. Solo a noi serviva una sprussatina di paurètta.

LA PAURA - Quella è fighissima, soprattutto se abbinata a potenti mezzi di "scomunicazione di massa", imbattibili quando si tratta di infangare e confondere. Così, le ragioni di un movimento planetario che fa della "non violenza" una pratica imprescindibile, passano in secondo piano, solo per mettere tutti sullo stesso piano: gli "indignati" e i  violenti, gli indignati e Bersani (paragone che, da indignato, mi indignerebbe vieppiù). Sappiamo già come andrà a finire: tutto verrà dipinto con le tinte fosche della violenza, come a Genova, anche se non è così (come a Genova).  La sicurezza prima di tutto. Niente conta più di fronte ai disordini: Allarme Black Block! Aiuto! Arrivano i Black Block! (che poi è come dire: oddìo ci sono i "Paparazzi" oppure... oh cazzo mi sono dimenticato di comprare il "Borotalco").  Potremmo chiamarli anche: Click Clock, StraChock (quello sempre) oppure BrickBrock, GnickGnock o Strick Strock. Cambierebbe poco. Chiamateli come volete, una cosa è certa: spuntano sempre quando serve. A Strazio Sparaukkioni. Come a Genova, gli scontri sono una manna per lo Sparaukkioni e per la sua nutrita schiera di luridi servi voltafrittata.

BENEDETTI BRICK BROK Una volta era diverso, ci si spaventava con robette più forti (Terrorismo Neofascista o Br). Oggi, siamo tutti più mansueti, bastano 200, 500 (1000? 2000?) Infiltrados per confonderci le idee (nella foto, tratta dalla diretta di Corriere.it, un manifestante manda a cagare un faciademerda). Ci stiamo davvero ammosciando. Domani, nessuno parlerà delle ragioni di una manifestazione organizzata da un movimento senza leaders (quelli non servono! Sono la morte della partecipazione). Un movimento che ha messo in discussione radicale i capisaldi di un sistema decrepito capace - finora - solo di condurci verso il baratro. Però comodamente. Qui (in Italia), come sempre, deve passare un altro messaggio. Qui siam fermi. E la cosa importante è che tutto resti esattamente com'è. Come a Genova.

INFILTRAMOSE PER SILVIO - In tutto il resto del mondo, "l'ordine" (meglio: "il suggerimento") era quello di non accettare provocazioni e di non prendersela con le Forze dell'Ordine. Nel resto del mondo le cose sono andate diversamente. Domanda: nel momento storico che stiamo vivendo, vediamo da tempo montare la rabbia in tutti gli strati della società. Anche tra Poliziotti e Carabinieri onesti serpeggia da tempo un certo malumore. Dunque, perchè attaccare Polizia e Carabinieri? Che cazzo di colpa hanno? Che senso ha bruciare le auto dei poveracci ion giro per la città? (Per non dire di chi - forse è peggio - se ne stava in disparte e "tifava" per gli Infiltrados). Scene degne del peggiore degli stadi. Dalle cronache, sembra che le forze dell'ordine altro non abbiano fatto se non il proprio lavoro.
A Roma, tutto andava traquillamente, forse troppo, servivano un paio di stronzetti col cappuccio per confondere le idee... Ci piacerebbe sapere: di chi si parla esattamente? Chi sono gli Infiltrados? Chi li manda? Chi li dirige? (L'Italia, nel campo del
depistaggio e dell'infiltrazione sediziosa, può vantare mezzo secolo di grandi professionalità). Chiunque siano, e da dovunque vengano questi Infiltrados, una cosa è certa: hanno ottenuto tutta l'attenzione dei media. E' il risultato migliore, per il Sulnano Olana  (nella foto, a lato prima di frantumarsi, mentre assiste ad una sfilata di veline delle elementari). Ormai è praticamente morto, ma da questi cosiddetti "scontri" trae giovamento quasi come dalla pompetta quotidiana. Alla fine, "l'80 - 90% dei manifestanti non è risuscito a raggiungere Piazza San Giovanni" afferma Rainews. In tutto il mondo è stata una manifestazione pacifica, da noi no. Si vede che ci serviva un po' di terrore. Non troppo però, non esageriamo, qualcosa di leggero, giusto prima dell'aperitivo. Non esageriamo, che magari poi la gente ci crede e si mette paura sul serio. Nel dubbio, io sto col macellaio.

66 commenti:

non è successo nulla ha detto...

ma dai...ma non vi vergognate anche voi cadete sempre nel solito teatrino come repubblica.it...dovete fare come il TG1. Dire che la manifestazione è prefettamente riuscita e che pochi teppisti hanno fatto un pò di casino. Così invece già si parla di "movimento colpito al cuore" "violenza inammissibile". No ho neanche 40 anni e scene come queste le ho già viste decine di volte. in Italia semplicemente non si può! E metà della responsabilità è della stampa. Quando ci sono gli ultras in azione o quelli di forza nuova che sono sempre poche decine di stronzi non si fa tutto questo casino, perchè? Qui tutto è strumentale anche le scoreggine! prendete esempio da Minzolini lui si che è un vero comunicatore-falsario.

MdC ha detto...

se il "vi vergognate" è riferito a noi, forse non ci siamo capiti.

la pensiamo esattamente come te, alla fine ci son stati quattro scontri che hanno rubato TUTTA la visibilità al resto diciamo esattamente la stessa cosa.

Eddie Clemenza ha detto...

L' articolo più bello che abbia letto su quanto accaduto ieri.

IO STO COL MACELLAIO

tony salsa ha detto...

Ufffff quanto moralismo inutile....

La RABBIA è rabbia e come tale non può essere controllata....e il solito ragionamento medio "così domani i giornali non parleranno di altro che non degli scontri" a mio avviso non vale un cacchio visto che delle ragioni della protesta non ne avrebbero parlato comunque.
Sembra che se ieri non ci fossero stati gli scontri oggi sarebbe tutto diverso: berlusconi dimesso, redistribuzione sociale, i banchieri che fanno mea culpa e ci rimborsano di tutto e i precari smettono di essere tali...

SVEGLIAAAA...Gli scontri degli studenti e i riot estivi di Londra, gli scontri molteplici in Grecia, gli scontri duri in Belgio in questi giorni così come quelli in Spagna nelle settimane scorse e quello che è successo a Roma ieri così come il 14 dicembre non sono che l'emblema di una generazione senza prospettive, senza lavoro, assoltamente frustrata per una classe politica, imprenditoriale e così via MARCIA che non fa altro che i propri porci comodi, scontri o non scontri.

SVEEEEEGLIAAAAA!!!!!!!!!

Gì che va lès ha detto...

Anche io sto col macellaio!

Zebedeo Guailson ha detto...

caro Tony,

Abile dialettica, ma potrei girare la domanda: "gli scontri invece hanno cambiato qualcosa?"

per quanto mi riguarda - ho detto solo che - se tiri i sassi al polotto, il giorno dopo parlano solo dei sassi che hai tirato al polotto, non di quello che volevi proporre.

Silvio non cade con la manifestazione di ieri

Silvio cade con il presidio permanente davanti a baita sua
con le fiaccole e le forche.

Secondo me bisogna capire qual è l'obiettivo vero, non colpire a caso, perchè è controproducente rispetto agli obiettivi veri di questa sacrosanta protesta.
(discussioni vecchie di secoli).

non credo all'esistenza dei "bb". capisco i giornalisti che usano il termine per semplificare, ma secondo me qui c'è sotto qualcosa di diverso, non è possibile che in occasione di una manifestazione del genere si decida - così, tanto per fare - di sfogare la rabbia fino alle otto e un quarto e poi andare tutti a baita. O si sfoga la rabbia per tutto il giorno e per diversi giorni (come in Grecia) oppure ci si comporta da persone pacificamente inkazzate. Mi spiego: è comodo mettere "a ferro e fuoco" (tutta da stabilire la vera entità dei danni) una città per tre ore e poi andare a passare il sabato sera da qualche parte come se nulla fosse. in realtà nulla è cambiato cioè tutto è uguale a prima. c'è solo una camionetta in meno.


Se ci pensi gli scontri in grecia non hanno cambiato nulla
i riot di londra (che erano praticamente saccheggi dis/organizzati) non hanno portato a niente

questo dico.

mi girano i coglioni quando non si spaccano le facce che dovrebbero essere spaccate, quando non si incendiano le auto giuste, quando non ci si scaglia contro il potere, ma contro altri poveracci che il potere usa per autodifesa.
basta, solo questo.

PS
kebab giovedì in Cappadocia?

tony salsa ha detto...

Ripeto: LA RABBIA è RABBIA e in quanto tale è cattiva, incontrollabile, cieca, politicamente scorretta ecc ecc ecc...

I tele-giornali parlano solo degli scontri? Chissenefrega, se non ci fossero stati avrebbero parlato delle chiappe di belen, dell mignotte del presidente e così via e di certo non dei problemi reali.

L'unico modo per mandarli a casa è "aspettarli con le forche" sotto i palazzi del potere o stare lì tutti i giorni? Embè non mi sembra che gli scontri di ieri impediscano tutto ciò...

Sono consapevole che gli scontri di ieri non spostano di un cm la situazione dimmerda del nostro paese, ma sono alterttanto consapevole di quanto rappresentano un messaggio forte: la gente non ne può più di tutto questo marciume.

E poi, chiediamoci perchè i duecento (a far tanto) fessacchiotti che a inizio corteo spaccavano macchine e vetrine (alla cazzo) in piazza san giovanni sono diventati 3000 (cifre di repubblica)?
La risposta è semplice e porta sempre lì:
RABBIA

ps- ok per la cappadocia!

99% vs black sciocc ha detto...

Io sto con Zebedeo Guailson.

Al mondo in questo momento c'è un 99% di persone che sono o saranno chiamate a pagare per colpe non loro, che si stanno rendendo conto che il Sistema capitalistico predatorio attuale non funziona e che sono indignate per la fine che il cosiddetto "cerchio sovrastrutturale" ha architettato per tutti gli altri.
Poi c'è uno 0,99% di persone che fanno parte del "cerchio sovrastrutturale".
Infine c'è uno 0,01% di "black sciocc" che pur dicendo di voler cambiare il Sistema, si permette di agire in modo opposto rispetto alla volontà dell'altro 99% che ha deciso di seguire un percorso democratico e non violento.
Da un lato non si può più permettere che l' 1% (black sicocc+l'alta finanza insieme) blocchi il processo di cambiamento chiesto dal 99%.
Dall'altro lato sorge un paradosso, che è il seguente:

Una massa di persone non violente può impedire di essere danneggiata da alcuni individui che usano metodi violenti? Con quali strumenti la massa si può tutelare?
Se la massa usasse la violenza per tutelare la riuscita del proprio percorso politico, cadrebbe in contraddizione?
Ha senso che una massa che usa la non violenza come strumento politico giunga a far uso della violenza contro qualche violento che intralcia e danneggia enormemente la sua azione collettiva?
Come si può riuscire a convincere i violenti che solo la non violenza può portare ad una grande vittoria collettiva?
Domanda:
I violenti si rendono conto di quanto male stanno facendo al 99%?

Propostata ha detto...

Forse un modo per battere i "black sciock" è distruggerli mediaticamente, prendendoli cioè per il culo fino all'inverosimile, così come è stata "distrutta" la Moratti con "E' tutta colpa di Pisapia" e con la "moschea di Sucate sul Membro".

Anonimo ha detto...

Tipo:
Scontri di Roma: i black sciock hanno interrotto le devastazioni alle 19:00 esatte.
L'happy hour è l'happy hour.

Polli e galli ha detto...

Mi sembra che ci sia un po' di confusione in questo dialogo...posto che a Genova il pretesto per spaccare (fisicamente e moralmente) il movimento pacifista di queli indignados, perche' criticare una posizione che si preoccupa dell'azione dei B&B? spontanea o orchestrata dall'alto dei poteri politici...questa mi sembra una questione piu' interessante...come a Genova?...al dila' delle ipotesi di complotto di stato mi chiedo: se io fossi stato in manifestazione, e avessi visto un Barbecu'Balabiot, come avrei reagito?...la rabbia, amico mio, l'avrei scaricata su di lui...botte pacifiste ai Blà Blà!..cazzo se son lì per manifestare al mondo (come a Genova) che non ci sto piu' dentro nelle logiche della finanza nelle crisi della globalizzazione che spiegano la mia difficolta' di stare a galla, se sto annegando e cerco di gridarlo al mondo con i modi in cui credo (democrazia diretta) perche' devo accettare che 4 stronzi mi rompano le uova nel paniere...io le uova gliele tiro addosso prima ancora che si possano avvicinare per farlo...

La musica!seguiamo la banda! ha detto...

cazzi in culo per i black block!
il sistema mediatico aspetta solo la prima goccia di sangue, lo scontro...mi chiedo...che avrebbero detto se tutta la manifestazione fosse passata al ritmo di lambade e presenzialismi allegri e allegorici?...risposta: nulla...sarebbero rimasti semplicemente senza parole...come dice il compare sopra, la rabbia è da dirottare sui responsabili di tanta rabbia, ma si sa'...o si torna ai dubbiosi piombismi mirati, o si sposa una logica autenticamente democratica: scendere in piazza non significa fare piazza pulita, significa prendersi il diritto di parola, dare evidenza fisica di una presenza inaspettata, che si anima nelle reti sociali e non si puo' lasciare disanimare appena mette il piede in piazza da 4 stronzetti un po' manovrati o lasciati interessatamente fare dal padrone dello stato...eppoi smettiamola con i discorsi sui polizziotti buoni o cattivi...sono polizziotti/e e fanno il loro dovere...ubbidiscono a chi ha il potere coercitivo...bisogna conoscere i comandi che gli vengono dati, perche' per definizione non hanno la possibilita' di attivare autonomamente il cervello...non sono cattivi di natura e qualcuno sara' pure intelligente, o no?
Le rivoluzioni silenziose sono piu' efficaci, almeno in Italia, e chiamano piu' consenso che le botte che spaventano tutti...anche perche' siamo un popolo di caca sotto (tranne qualche eccezionale fase storica o episodio).

Anonimo ha detto...

in un momento di deriva totale quello che conta è solo l'apparenza, l'evidenza è talmente accecante che ormai non si riconosce più. Ergo non sembra vero ai giornali di sguazzare dopo tanto torbido in una qualche notizia di cronaca politica più seria di quelle che ci sta propinando da tempo il presidente del consiglio. Che cosa significa ciò? niente! però mi chiedo? non siete stanchi di vedere le solite cose tutte le volte? cioè ci abbiamo messo centomila anni più del dovuto per decidere di scendere in piazza e quando poi alla fine forse ci decidiamo ci facciamo prendere per il culo come sempre? "black block poliziotti infiltrati, violenti"...ma dico, ma a voi non da fastidio essere costantemente e continuamente presi per il culo? Hanno bruciato un furgone per finire sulle prime pagine dei giornali e ci si ferma per così poco? in piazza ci dobbiamo stare tutti i giorni finchè non se ne vanno! noi siamo di più e alla fine la maggioranza vince! se è maggioranza...certo se poi vogliamo solo continuare con le solite tiritere che siamo stati colpiti che ci hanno teso una trappola...bla bla bla. Le parole stanno a zero! vogliamo fare veramente qualcosa? blocchiamo il paese a oltranza, sul serio! mettiamoci fuori da palazzo grazioli, in mezzo alla strada a fare casino con le pentole, finchè non gli saltano i timpani ai quei quattro cialtroni che si stanno godendo i nostri, i tuoi, i vostri soldi. Ma vedete come siamo ridotti. CE la prendiamo con 4 sbirri. Non hanno più neanche la benzina! Sono i primi ad essere presi per il culo (magari se la cercano pure). Li mandano allo sbaraglio e intanto armano dei finti riottosi per vedere se facendo un pò di guerra ci scappa il morto...ma dai! non credete più a niente! non siete stanchi?

Zebedeo Wilsarioli ha detto...

X TOny

LA RABBIA maiuscola non si ferma di colpo alle 8 e mezza. Fosse vera rabbia sarebbero ancora lì. Se non ne potessero davvero più. (Come è successo in Grecia dove ci sono state giornate e nottate di scontri continui al cui paragone questi nostri sembrano più che altro giochetti da gnarelli annoiati dalla rutine o, peggio, ordinaria amministrazione).

Capisco il discorso sulla rabbia perchè io ne ho a tonnellate, ma alla fine non vedo il senso di queste azioni se non sotto un'ottica complottarda, cioè di infiltrados.

Comunque sia, nom aanti, il domani è nostro!

tony salsa ha detto...

E allora continuiamo a pensare che chi era in piazza San Giovanni erano solo infiltrati, figli di papà e soprattutto poche persone...

Continuiamo a pensare che i buoni della storia sono quelli che manifestano a mano alzate (massimo ripsetto anche per loro!) e tutti gli altri sono cattivi che non apprtengono all'universo variegato della sinistra.

Continuiamo a pensare che il motore della storia è solo il pacifismo e che non sia mai esistita valle giulia, gli scontri operai del 69, il 77, gli scontri di trino, la val di susa e così via...

Così facendo sarà tutto molto più rassicurante: faremo quadrare sempre tutto quello che succede entro i nostri schemi, fatto quotidiano e compagnia bella (gli stessi che criticavano lo sciopero generale di settembre sostenendo la necessità di aumentare la conflittualità e che ora gridano alla caccia al "black block") continueranno a parlar bene di noi ecc ecc ecc...

Ma la realtà di oggi è molto più complessa: e in questa realtà c'è anche quanto successo sabato, volenti o nolenti...

Io non ho la verità in tasca e non ho soluzioni immediate tanto meno critico chi fino ad ora ha attuato pratiche non violente (ripeto max rispetto) ma allo stesso tempo non demonizzo gli altri e tento di capire.
A mio avviso una cosa/pratica di lotta non esclude l'altra.

Io a Roma per impegni (un'assemblea, mio caro talpone di un jebediah, di cui ti parlerò) non sono potuto andare. Non penso che mi sarei trovato in mezzo agli scontri, certo è che, in altre condizioni (mancanza di lavoro, sfruttamento precario a vita, frustrazione diffusa e cc ecc) forse sarebbe stato più facile tirare un sasso o una spranga...Senza per questo essere considerato fascista, infiltrato, guastafeste ecc ecc...

ps- il ragionamento "scontri fino alle 19 e poi tutti a casa" spesso è assolutamente vero e patetico, sabato è un pò diversa la questione...Provate voi a reggere 5 ore di cariche e caroselli dei blindati e poi ne riparliano...

ps2. Rimangio quanto detto nello scorso post: giovedì non ci sono...

Ora smetto di scrivere questi lunghi post sennò finisce che divento come jebediah....ahahhahaha

Silvia ha detto...

Sono d'accordo con Tony Salsa e pongo due riflessioni brevissime: 1)perchè questa sinistra salottiera aveva così a cuore le rivolte di piazza Tahrir, le lotte greche, l'indignazione spagnola.. e così via o ora si scandalizza per 3 automobili bruciate, il negozio "elite", una o due vetrine di banche e un po di pietre verso i blindati (nomen omen)? Non sono di certo pacifiche quelle lotte internazionali.. Nelle ricolte arabe, i "ribelli" erano addirittura armati con armi da fuoco.
2)secondo me va ridato al termine violenza il suo significato perchè attraverso l'uso esteso che i media sensazionalistici e scandalosamente servili, anche una parolaccia è violenza, anche aver allontanato Pannella è violenza. LA vilenza di piazza invece fa parte dei linguaggi politici, che ci piaccia o no. Fa parte del conflitto, di classe o non di classe, ma è una parte della dialettica storica.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo quasi... molto interessante questo articolo sui fatti di sabato.. http://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/2890-doveva-finire-con-qualche-comizio

Anonimo ha detto...

I politici nel nostro paese sono sempre pronti a cambiare il carro dei vincitori. La cosa più incredibile di tutta questa storia è che dopo un gran parlare e un gran casino intorno al fatto che bisogna protestare e far sentira la propria voce ci si ritrova a fare la morale su una madonnina distrutta come se fosse tutto lì il senso della protesta. della serie "va bene protestare, va bene incazzarsi però la madonnina..."
Questa è l'italia non riusciamo mai a fare le cose per bene e fino in fondo, sempre a perderci in un bicchiere d'acqua (vd.scontri) e sempre a tirar fuori mille "però" in modo strumentale o meno in fondo adoriamo parlarci e piangerci addosso senza muovere di un centimetro le nostre miserie quotidiane. Vogliamo la rivoluzione? allora basta con queste stronzate del pacifismo e del dialogo...qui c'è un sistema che sopprime non dialoga e non è pacifico. Bisogna trovare la chiava di scardinarlo. Beninteso che 5 di ore di scontri in p.zza san giovanni tra poveri cristi risolvono 0 al quoto, lo sappiamo, ma che bisogno c'è di farla cos' lunga? Guardate silvio intanto che è ancora lì e a proposito di eversione e destabilizzazione del sistema democratico se ne intende. Che cosa vogliamo fare stare qui a piangere su una madonnina?

Greyson ha detto...

Che schifo di blog.....torno subito su www.puttannellewow-wow.org.ie

Lì si che si parla di cazzi in culo o di suka-suka-cazzi....

Sveglia gente: siamo in piena rivoluzione sessuale e ci trastulliamo con i black-block.
Torniamo alle vecchie seghe di un tempo !

Chi non capisce, lo capisco.

viva l'orgia! ha detto...

wow è vero!
su puttanelle-wow-wow.org.ie ce se la spassa alla grandissima

Sagra Corona Umida ha detto...

Ecco questi sono i politici che abbiamo e che ci meritiamo. Maroni e Di PIetro in un sol coro: "torniamo alle leggi reali, Avanti Savoia" "viva Verdi!" (che come tutti i massoni monarchici e risorgimentali sanno significa viva vittorioemanuelereditalia.)...

Ma dai cazzo! non siamo più nel '77 dipietro sei un fascista di merda!
e intanto si parla d'altro e il nano torna a respirare...

J3B3D14H W1l50N ha detto...

Della madonnina fatta a pezzi non me ne frega un cazzo. Si fotta la madonnina insieme a papi e cardinali. Sai che cazzo me ne fotte delle icone religiose.

Il discorso non riguarda le vetrine rotte, ma il messaggio che passa. Inkazzatura non significa essere violenti. Si può essere determinati e non violenti.
E' più facile tirare un sasso che prendersi una bastonata in ghigna senza reagire.
la "violenza" (chiamiamola come vogliamo) - a mio avviso - non può più essere nè forma nè sostanza del conflitto sociale e politico.

Servono nuovi modi, nuove forme per incanalare la rabbia. Se davvero vogliamo metterlo nelle chiappe alle elite di merda politico lobbistico finanziar bancarie mondiali che sono i primi nemici da abbattere e debellare.

Lo scontro tra poveracci non porta altro che repressioni, controriforme, divisioni, chiusure. esattamente il contrario di quello che questo movimento si propone.

Credo che i gruppetti di cosiddetti "black block" (li chiamo così per semplificare) siano talmente eterogenei che sia difficile inquadrarli in questo o quel clichè (neofascisti travestiti, figli di papà ecc...).
Di certo i gruppi organizzati che si cambiano le felpe "a comando" e conoscono l'ubicazione delle telecamere non
mi piacciono per un cazzo.

Sono contento che Tony, da storico quale egli è, parli degli episodi del passato come Valle Giulia. Peraltro lui sa che - da un punto di vista teorico - io sto con Pasolini: i polotti sono i veri "proletari" o "sottoproletari", (così come gli operai leghisti) fanno parte dell'esercito degli sfruttati. Devono obbedire agli ordini, c'è poco da fare.
Quelli erano altri tempi, sono passati quasi 50 anni. La realtà è cambiata radicalmente. Le vecchie metodologie e le vecchie logiche non producono più nulla, se non il ripetersi di vecchie dinamiche.

Se si deve parlare di rinnovamento RADICALE, dobbiamo pensare a nuovi modi di affrontare la lotta, la protesta, la proposta, chiamatela come vi pare.

Non c'è protesta senza proposta.

Così anche in piazza Tahrir a fianco dei "violenti", ho visto masse pacifiche, gente che puliva le piazze e le strade, come a new york o a madrid.
Non capisco invece perchè noi si debba sempre tornare agli anni degli scontri e delle contrapposizioni inutili quando oggi, queste metodologie risultano altrettanto inutili oltre che controproducenti.

Che poi... fosse davvero LOTTA DURA SENZA QUARTIERE, nemmeno quello, alla fine siam solo buoni di spaccare due vetrine e andare a baita come se nulla fosse. E chissà quando si faranno vedere questi...
Siamo ormai ad un punto in cui tutti (tranne silvio) vorrebbero un cambiamento netto. Ma vanno abbandonate tutte le logiche di merda da politca della prima repubblica (logiche che io ritrovo costantemente riprodotte in ogni luogo della nostra vita sociale e politica, dal consiglio comunale, al magazzino, da destra a sinistra, fin nelle redazioni dei giornali (compresi quelli che stanno per uscire).
Diplomazia e servitù reciproca, travestite da amicizia, fanno male più di 4 sanpietrini. Da Ghezzi alla Albini, da Gallizioli alla Castelletti da Del Bono a Paroli, tutti seguono il copione della politichetta stitica. Non discutono, fingono di litigare ma si accordano di nascosto, mirano solo ad ottenere visibilità fine a sè stessa. Stanno lì a rimirarsi sulle pagine dei giornali, a leggersi e a specchiarsi credendosi idoli solo perchè una volta ogni tanto portano in piazza mille persone (non è ovviamente il caso del PD che più di 19 persone ormai non riesce a tirar su...).
Invece, credo che ora sia necessario un discorso diverso.
Come diceva Tony, io di ricette non ne ho, diciamo proprio che non so un cazzo, ma stavolta, tirare balotti ai polotti m'è sembrata una cagata inutile.

Poi possiamo star qui a farci le pippe forever.

Ps

x tony salsa
spero che il fatto di non venire a pranzo giovedì a cappadocia non dipenda dal post... ;)

rsk ha detto...

rivoluzioni a parte per il momento non riusciamo nemmeno a scrollarci di dosso l'odioso nano di merda! poi ci sarà tempo per accorgerci che è cambiato tutto per non cambiare niente ma almeno tirar giù il nano! cazzo!

rsk ha detto...

Visto l'intervento di Sagra Corona riporto qui un miniarticolo apparso su repubblica. Che serva da pietra tombale a quanti coltivano l'idea che sia possibile coincidere in qualcosa (da sinistra) con tonino. Magari è una riflessione fine a se stessa o scontata...però è vera.

"Magari è più giusto per il Pd stare con Di Pietro piuttosto che con Casini, magari il patto di Vasto è quello che piace di più agli elettori e ai simpatizzanti di sinistra, magari il leader centrista è un po’ troppo spregiudicato per suscitare l’empatia di chi è cresciuto a pane e Berlinguer per una vita, magari alleandosi al centro si scopre il fianco a sinistra e si paga un prezzo troppo alto.

Magari tutto questo.

Ma nel giorno in cui il leader Idv propone il ritorno alla legge Reale del ‘75, si eviti almeno di dire che con Casini non ci si allea perché è di destra mentre con Tonino sì perché è dei nostri.

Sulla collocazione politica dell’ex pm prima o poi si dovrà fare un ragionamento un po’ più serio. Uno dei tanti ragionamenti che a sinistra, grazie alla rassicurante presenza del caro Silvio, rimangono da anni a data da destinarsi."

Takanaka Intakatta ha detto...

Purtroppo nella pratica c' è solo un ragionamento possibile, e non lo si rimanda per colpa di Silvio.
Almeno qui il problema è un altro, e cioè:
o con Di Pietro o ancora una volta poeticamente all' opposizione continuando a prenderlo nel culo.

Non è che siano possibili grandi ragionamenti.


!ASCOLTATE TAKANAKA!

Takanaka Intakatta ha detto...

Purtroppo nella pratica c' è solo un ragionamento possibile, e non lo si rimanda per colpa di Silvio.
Almeno qui il problema è un altro, e cioè:
o con Di Pietro o ancora una volta poeticamente all' opposizione continuando a prenderlo nel culo.

Non è che siano possibili grandi ragionamenti.


!ASCOLTATE TAKANAKA!

Anonimo ha detto...

@ J3B3D14H W1l50N
NO.. TI prego.. ancora con pasolini che difendeva i poliziotti e stava dalla loro parte.. vi prego, no. E' una falsificazione del pensiero di Pasolini estraendo una sola parte dello scritto. Va inquadrato nella critica alla società dei costumi e alla nuova figura del giovane che viene contrapposta a quello degli anni 50-60, agli occhi di PPP portatore di una purezza etc.etc. Ricordate chi portava all'ospedale i compagni e le compagne massacrati durante le contestazioni, ormai celeberrime, alla mostra del cinema di Venezia? Pasolini. E guardatevi questo video..
http://www.youtube.com/watch?v=uUfchGJyKDM

blah blah bah! ha detto...

Il fatto è capire la strategia da adottare per sovvertire questo dis-ordine politico economico..come si cambiano le regole quando alla maggioranza non van piu' bene?
domanda antica come la prostituzione e i vari tentativi di risposta, di volta in volta, sono andati a buon fine o caduti nel nulla di fatto a dipendere da variabili differenti, storiche, epocali, casuali etccc...per me (anche io non ho verita' da spacciare in piazza, come nessuno in fondo) dovremmo riflettere, e piuttosto velocemente per favore!, rispetto ai punti di congiuntura delle nostre riflessioni, che riassumendo potrebbero essere: 1. esasperazione sociale ed economica a livello locale e globale; 2. volonta', espresse in vari modi, di protesta (desiderio sottaciuto da anni di piazza, di prendere la parola in pubblico e per un pubblico che puo'ascoltare) 3. comunanza di malessere e percezione collettiva di esigenza di cambiare le cose; 4. desiderio che tutto cio' possa essere realizzato, che vada a buon fine, senza incomprensioni e paure delle conseguenze, per poter raccogliere ancor piu' consensi, per far crescere la maggioranza e la pressione sul sistema politico (il teatrino nani e ballerine italiano e quello internazionale in mano a finanza e corporativismo economico-istituzionale). PRIMA PARTE

BLAH BLAH BAH DUE ha detto...

SECONDA PARTE
Mi sembra percio' che siamo d'accordo che il tempo del cambiamento sia arrivato e stia coincidendo negli spazi del locale-nazionale e nel globale e quindi transnazionale (e parliamo di rivoluzione, o forse meglio di evoluzione, per evitare che qualcuno si cachi addosso pensando che qualcun'altro possa pensare di mangiargli i figli o qualcun altro possa impossessarsi dei 4 soldi che c'ha in tasca).
E' vero, non perdiamoci nei dettagli (black block, polizziotti, frasi di giornali, sparate dei buffoni politici)...messe insieme sono strategie per distogliere l'attenzione nostra e di chi potrebbe far parte dei nostri desideri di cambiamento e di espressare il nostro malcontento per cambiare la storia del quotidiano e di cio' che ci aspetta (siamo in tanti e lo sappiamo: indignados, malcontenti, incazzati, disoccupati, impoveriti, emarginati, sfruttati, messi a tacere, imbavagliati, inascolati...forse in una frase riassuntiva, siamo la popolazione di uno stato e di un mondo in cui non riusciamo a vivere piu' bene e che ci preoccupa perche' non fara' vivere bene neanche i nostri figli, com'era 10 anni fa a Genova).E allora si', stiamo in piazza ad oltranza, battiamo le pentole e non distruggiamo fisicamente i simboli di cio' che opprime, ne' tantomeno le nostre macchine e i nostri negozi...

BLAH BLAH BAH ettre! ha detto...

PARTE TERZA
pensiamo come er mascellaio: chiediamo di fermare tutto, di ri-pensare il sistema che abbiamo costruito (nolenti o volenti tutti ci hanno partecipato attivamente e con atteggiamenti passivi che hanno implicazioni attive)e che non va bene per nessuno (o che va bene solo a chi ha raggiunto posizioni di potere): pretendiamo la costruzione e la messa in atto di strumenti di DEMOCRAZIA DIRETTA per il controllo sulle scelte della politica rappresentativa, che non rappresenta se non il potere/i poteri. Come? è faticoso stare in piazza a oltranza? allora smettiamola di fare quelli che parlano della protesta. Fomentiamo l'adesione al movimento dei malcontenti (non siamo solo indignati), mettiamo in rete il piu' possibile...oggi i movimenti sociali hanno un potere che non c'era in passato...l'internazionalizzazione del malcontento passa nell'etere via web (e non c'e' potere che la possa fermare)...colleghiamoci al mondo virtualmente e fisicamente stanchiamoci di dormire in piazza e fare baccano musicale per rompere i timpani dell'olana (odegli olanas)....azioni non-violente per la ricerca del consenso e azioni di interconnessione per la condivisione del malessere e organizzazione dell'espressione di questo malessere.
Uniamoci su pochi concetti e applichiamoci per proporci (e non proporre alle istituzioni del potere) alternative al sistema di gestione del potere...studiamo come rendere possibile il cambiamento per proporcelo e votarlo. Informare e condividere, protestare e persistere, costruire proposte di gestione del potere rivoluzionarie (e daie!, scusate...rivoluzione no, prorpio non si puo' piu' usare, volevo dire...evoluzionarie...)forse bisognerebbe inventare poco...forse bisognerebbe solo leggere e rileggere cio' che è stato scritto in ogni carta costituzionale dei cosiddetti stati democratici di cui facciamo parte e proporre strumenti di applicazione di principi che consideriamo inviolabili...azione di protesta per sovvertire e pensiero costruttivo per ri-costruire un sistema vivibile, in cui credere e a cui contribuire. Bisogna alzare il culo dalla poltrona, smettere di parlarci addosso e inindare il mondo di centinaia di fiumi di ipotesi e progetti democratici, concentrando la rabbia in cio' che piu' raccoglie un consenso il piu' condiviso possibile, che non è l'uso della forza. Se da questo percorso non accadra' nulla, allora, come i partigiani o i ribelli di tutti i tempi e in tutto il mondo, prepariamoci a sostenere le nostre idee universali con il ricorso in ultima istanza a cio' che ci rimane...l'uso della violenza per rispondere alla violenza di chi ha il monopolio del potere e dell'uso della forza (che dovrebbe rappresentarci ma non lo fa perche' ha altri interessi), sapendo che il potere storicamente è piu' forte, ha piu' mezzi efficaci e puo' uccidere i nostri corpi e le nostre idee, se entriamo nel campo di batattaglia. Mi scuso per la lungaggine, son fatto cosi'.

BLAH BLAH BAH ettre! ha detto...

PARTE TERZA
pensiamo come er mascellaio: chiediamo di fermare tutto, di ri-pensare il sistema che abbiamo costruito (nolenti o volenti tutti ci hanno partecipato attivamente e con atteggiamenti passivi che hanno implicazioni attive)e che non va bene per nessuno (o che va bene solo a chi ha raggiunto posizioni di potere): pretendiamo la costruzione e la messa in atto di strumenti di DEMOCRAZIA DIRETTA per il controllo sulle scelte della politica rappresentativa, che non rappresenta se non il potere/i poteri. Come? è faticoso stare in piazza a oltranza? allora smettiamola di fare quelli che parlano della protesta. Fomentiamo l'adesione al movimento dei malcontenti (non siamo solo indignati), mettiamo in rete il piu' possibile...oggi i movimenti sociali hanno un potere che non c'era in passato...l'internazionalizzazione del malcontento passa nell'etere via web (e non c'e' potere che la possa fermare)...colleghiamoci al mondo virtualmente e fisicamente stanchiamoci di dormire in piazza e fare baccano musicale per rompere i timpani dell'olana (odegli olanas)....azioni non-violente per la ricerca del consenso e azioni di interconnessione per la condivisione del malessere e organizzazione dell'espressione di questo malessere.
Uniamoci su pochi concetti e applichiamoci per proporci (e non proporre alle istituzioni del potere) alternative al sistema di gestione del potere...studiamo come rendere possibile il cambiamento per proporcelo e votarlo. Informare e condividere, protestare e persistere, costruire proposte di gestione del potere rivoluzionarie (e daie!, scusate...rivoluzione no, prorpio non si puo' piu' usare, volevo dire...evoluzionarie...)forse bisognerebbe inventare poco...forse bisognerebbe solo leggere e rileggere cio' che è stato scritto in ogni carta costituzionale dei cosiddetti stati democratici di cui facciamo parte e proporre strumenti di applicazione di principi che consideriamo inviolabili...azione di protesta per sovvertire e pensiero costruttivo per ri-costruire un sistema vivibile, in cui credere e a cui contribuire. Bisogna alzare il culo dalla poltrona, smettere di parlarci addosso e inindare il mondo di centinaia di fiumi di ipotesi e progetti democratici, concentrando la rabbia in cio' che piu' raccoglie un consenso il piu' condiviso possibile, che non è l'uso della forza. Se da questo percorso non accadra' nulla, allora, come i partigiani o i ribelli di tutti i tempi e in tutto il mondo, prepariamoci a sostenere le nostre idee universali con il ricorso in ultima istanza a cio' che ci rimane...l'uso della violenza per rispondere alla violenza di chi ha il monopolio del potere e dell'uso della forza (che dovrebbe rappresentarci ma non lo fa perche' ha altri interessi), sapendo che il potere storicamente è piu' forte, ha piu' mezzi efficaci e puo' uccidere i nostri corpi e le nostre idee, se entriamo nel campo di batattaglia. Mi scuso per la lungaggine, son fatto cosi'.

BLAH BLAH BAH ettre! ha detto...

PARTE TERZA
pensiamo come er mascellaio: chiediamo di fermare tutto, di ri-pensare il sistema che abbiamo costruito (nolenti o volenti tutti ci hanno partecipato attivamente e con atteggiamenti passivi che hanno implicazioni attive)e che non va bene per nessuno (o che va bene solo a chi ha raggiunto posizioni di potere): pretendiamo la costruzione e la messa in atto di strumenti di DEMOCRAZIA DIRETTA per il controllo sulle scelte della politica rappresentativa, che non rappresenta se non il potere/i poteri. Come? è faticoso stare in piazza a oltranza? allora smettiamola di fare quelli che parlano della protesta. Fomentiamo l'adesione al movimento dei malcontenti (non siamo solo indignati), mettiamo in rete il piu' possibile...oggi i movimenti sociali hanno un potere che non c'era in passato...l'internazionalizzazione del malcontento passa nell'etere via web (e non c'e' potere che la possa fermare)...colleghiamoci al mondo virtualmente e fisicamente stanchiamoci di dormire in piazza e fare baccano musicale per rompere i timpani dell'olana (odegli olanas)....azioni non-violente per la ricerca del consenso e azioni di interconnessione per la condivisione del malessere e organizzazione dell'espressione di questo malessere.
Uniamoci su pochi concetti e applichiamoci per proporci (e non proporre alle istituzioni del potere) alternative al sistema di gestione del potere...studiamo come rendere possibile il cambiamento per proporcelo e votarlo. Informare e condividere, protestare e persistere, costruire proposte di gestione del potere rivoluzionarie (e daie!, scusate...rivoluzione no, prorpio non si puo' piu' usare, volevo dire...evoluzionarie...)forse bisognerebbe inventare poco...forse bisognerebbe solo leggere e rileggere cio' che è stato scritto in ogni carta costituzionale dei cosiddetti stati democratici di cui facciamo parte e proporre strumenti di applicazione di principi che consideriamo inviolabili...azione di protesta per sovvertire e pensiero costruttivo per ri-costruire un sistema vivibile, in cui credere e a cui contribuire. Bisogna alzare il culo dalla poltrona, smettere di parlarci addosso e inindare il mondo di centinaia di fiumi di ipotesi e progetti democratici, concentrando la rabbia in cio' che piu' raccoglie un consenso il piu' condiviso possibile, che non è l'uso della forza. Se da questo percorso non accadra' nulla, allora, come i partigiani o i ribelli di tutti i tempi e in tutto il mondo, prepariamoci a sostenere le nostre idee universali con il ricorso in ultima istanza a cio' che ci rimane...l'uso della violenza per rispondere alla violenza di chi ha il monopolio del potere e dell'uso della forza (che dovrebbe rappresentarci ma non lo fa perche' ha altri interessi), sapendo che il potere storicamente è piu' forte, ha piu' mezzi efficaci e puo' uccidere i nostri corpi e le nostre idee, se entriamo nel campo di batattaglia. Mi scuso per la lungaggine, son fatto cosi'.

? ha detto...

TIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIILT! 3 PARTI 3! REPETITA IUVANT? scusate er a involontario...viva i partigiani abbasso i parti-ciani da poltrona...

Violenza è .... ha detto...

La vera violenza è stare per 30 anni dentro un Parlamento facendo gli interessi di una elite, tenendo sotto scacco una Nazione, provocandole il più grande debito pubblico del mondo in cifre assolute.

Cosa c'è di più profondamente violento che far pagare le spese del proprio lusso ai propri nipoti e pronipoti?

Un sogno che si avvera ha detto...

Ringrazio i Black Block di Roma perché ho sempre desiderato poter stare dalla parte della Polizia del mio Paese.
E sabato è successo! Grazie Black Block!

E ora? ha detto...

Sulla pars destruens del discorso marxista siamo tutti d'accordo, credo.
Il grosso problema è la pars costruens:
il Comunismo e il Capitalismo sono 2 estremi che non funzionano.
Sono due facce della stessa medaglia. Falsa.

comunistaamme? ha detto...

E ora...bisogna cominciare con l'azione. Non siparla di comunismo, proviamo a scrollarci le etichette che dividono e, appunto etichettano. Forse qualche tinta marxista, quindi non ncecessariamente comunista o socialista ce l'ho addosso, ma il colore che porto addosso è il nero lutto (non quello dei Belli E Bamboccioni) di una prospettiva morta per me e per mi(bi)lioni di coglionazzi come me e forse te. La vedo un po' cosi': ogni essere umano che si trovi ad abbracciare le linee generali dei movimenti d'oggi (cavalchiamo l'attualita'), piu' che sbuffare e parlarsi addosso, dovrebbe 1. studiare la globalizzazione economico-finanziaria, le sue strategie e i suoi pro-cessi di strutturazione, e i suoi risvolti a livello locale-personale per individuare i possibili progetti alternativi che il mercato e la politica possono attivare in nome del benessere collettivo; 2. attivarsi e mettersi in rete localmente e in modo transnazionale, confrontando strategie e magari cominciando a progettare azioni collettive qui e la' fuori; 3.abbattere il nano e il teatrino locale definitivamente senza sperare nel prossimo salvatore ma chiedendo a gran voce di costruire nuovi strumenti di partecipazione democratica diretta e maggiori strumenti di controllo; 4. concentrare la critica verso le fabbriche delle idee per ridurre la forza di quelle parole che dipendono da forti concentrazioni di denaro che li sostengono e interessi di parte; 5. pensare che ripensare la realta' puo' essere possibile...senno' kaos e cazzinculo pertutti...e non voglio piu' sentire lamentele facili da poltronai stanchi e stancanti...tie'!

Democrazia reale, adesso ha detto...

In mezzo tra il Comunismo e il Capitalismo c'è, manco a dirlo, l'Uomo.
Le sedi rappresentative del popolo sono una bellissima invenzione; ma se progressivamente queste sono state svuotate del significato originario e ora svolgono tutt'altra funzione è colpa degli uomini (soprattutto quelli più potenti).
Se le sedi rappresentative del popolo adesso sono popolate da individui che rappresentano clan economici, clan partitici clan mafiosi, etc. e se ne strafottono di rappresentare il popolo, io credo che anche facendo un cambiamento di persone, la Storia si ripeterà.
Io non mi fido dell'Uomo.
Dobbiamo impedire all'Uomo di rappresentare chicchessia.
Il Rappresentante è un inganno.
La rete di Internet ormai da tempo dà la possibilità a ciascuno di esprimere la propria volontà sulle questioni che riguardano tutti noi.
La tecnologia è matura per fornire un supporto informatico adeguato alla democrazia diretta e non più falsamente rappresentativa.
Secondo me questo è il cambio di paradigma che occorre pianificare e mettere in pratica: Internet come piattaforma di voto per le questione di interesse collettivo.
Basta fantocci dei partiti che prendono decisioni in nome nostro, ma per gli interessi loro.
Basta partiti.
Democrazia reale adesso.

Loredano Scellerata Pazzeschi ha detto...

Per Tony Salsa, Silvia, ecc...

Forse non ci siamo capiti.
Qui il discorso non è essere pacifisti o meno.
Io non mi reputo un pacifista, ci sono stati momenti storici in cui il popolo ha devastato città, tagliato teste ed attaccato stronzi a testa in giù in Piazza, e vivaddio che l' ha fatto.
Se no ce ne andremmo ancora in giro con i cavalli e rispetteremmo ancora lo ius prime noctis.
Detto questo: un gruppo di pezzi di merda che si presenta a Roma con questi due insensati obbiettivi: infiltrarsi nel corteo per impedirne lo svolgimento pacifico (coinvolgendo ragazzini che ci si sono buttati a pesce come fossero in un videogiochino) ed arrivare in maniera separata a Piazza San Giovanni per bloccare i comizi, è solo un gruppo di emeriti deficienti, senza se e senza ma. (E finiamola anche di chiamarli "Black Bock", che stavolta l'uso di questo termine non c' entra pressochè un cazzo).
Comunque: strategia, zero. Intelligenza: zero. Senso pratico: zero.
E' inutile allora discutere in senso astratto dell' opportunità, o meno, della violenza in sè come strumento di cambiamento, perchè forse appunto non ci siamo capiti.
Perchè il punto qui non è violenza sì, violenza no. Il punto è che, molto semplicemente, a Roma, l' altro giorno, della violenza se n' è fatto un uso tanto demente da spingere qualsiasi persona con un po' di senno a poter proferire solo una sola parola, di fronte a quanto stava succedendo:

"Dementi!"

Il mondo è storto ha detto...

Il mondo è storto.
Gioca col morto.
Come dicevano Freud e Pelù (in tempi diversi e con modi diversi).
La sostanza è quella, credo.

Analisi pars destruens ha detto...

Per "pars destruens" del discorso marxista intendo la critica dell'economia, della politica, della società e della cultura contemporanea svolta in modo scientifico da Marx ed Engels ne "Il Capitale".
Essi hanno cioè svolto un'analisi accurata della situazione politico-economica delle società capitaliste.
La loro analisi dello stato di fatto mi sembra impeccabile.

Per esempio chi non è d'accordo con l' affermazione che:

La concorrenza spinge il capitalista a investire nelle macchine e a ridurre i salari. L'introduzione delle macchine in sostituzione agli operai creano un immiserimento crescente tra gli operai ed una forte disoccupazione (che Marx definisce esercito industriale di riserva) e quindi un aumento di forza-lavoro sul mercato che abbassa ulteriormente i salari. Questa per Marx è la legge tendenziale di caduta del saggio di profitto che porterà ad una crisi.
Quindi la società capitalista genera in sé ciclicamente le condizioni per la propria messa in discussione, a meno di produrre guerre in grado di generare nuove terre di conquista per i mercati.

Anonimo ha detto...

Adesso siamo quasi al punto che il capitalismo è praticamente ovunque, in tutte le terre emerse.
Il capitalismo è per la prima volta nella Storia di tipo GLOBALE.
Difficile fare nuove guerre per ripartire.
Difficile trovare nuove praterie vergini.
Un Capitalismo senza praterie da sverginare e distruggere non si regge.
Internet ha portato un'enorme accelerazione dei processi capitalistici e tutto si realizza molto più rapidamente, anche le crisi.
Le delocalizzazioni facili tra poco non esisteranno più.
Il cambiamento sarà inevitabile.
Non serve neanche scendere in piazza.

Anonimo ha detto...

X Il mondo è storto:

Cioè?

Lokotiv Sherbanenco Piotrovic ha detto...

Per analisi pars destruens:

tu scrivi:

"Per esempio chi non è d'accordo con l' affermazione che:

La concorrenza spinge il capitalista a investire nelle macchine e a ridurre i salari. L'introduzione delle macchine in sostituzione agli operai creano un immiserimento crescente tra gli operai"

Io non sono d' accordo. Questo è smentito da precisi riscontri storici.
Le previsioni di Marx in tal senso hanno fatto acqua da tutte le parti.
L' investimento nell' automazione non è stato proprio solo del capitalismo.
Ed oltretutto, nei paesi capitalisti i lavoratori non hanno mai toccato le condizioni di estrema miseria dei paesi comunisti.

Basta farsi cullare dal sogno che il comunismo non ha funzionato, perchè la teoria è stata male applicata.
Il comunismo ha fallito, perchè anche la teoria, a lungo termine, ha mostrato vistose falle.

APD ha detto...

x LSP
Sono d'accordo con te che il comunismo ha fallito.
Ho detto prima infatti che la "pars costruens" del discorso di Marx, ossia la parte idealista e di proposta di una soluzione al problema analizzato prima, non ha retto la prova dei fatti. L'Uomo, per varie ragioni, non è fatto per il Comunismo. Punto.
Ma la parte del discorso marxista che si sofferma ad analizzare la Storia dal punto di vista economico-politico, ripeto, non fa una grinza. E' un'analisi lucida delle dinamiche sociali, politiche ed economiche e dei rapporti di forza che sono intercorsi tra gli uomini nel mondo fino all'Ottocento, e con qualche adeguamento, anche ai nostri giorni.
Io credo che occorra ripartire da lì.
Dalla parte analitica e non idealista del lavoro di Marx.
Cercando da lì, solida base, altre soluzioni che non siano il Comunismo.
Tutta la Geometria è partita da Euclide, e sembrava che ci fosse solo la Geometria euclidea al mondo. Fino a quando Lobačevskij e Bolyai hanno inventato e dato al mondo le geometrie non euclidee.

Riguardo all'industrializzazione e all'automazione, la si può vedere da qualsiasi punto di vista, ma è innegabile che esse sollevino l'Uomo dal fare lavori ripetitivi e pesanti. Lo sollevano talmente tanto che lo tolgono proprio di mezzo, fino al paradosso che l'Uomo per il Mercato deve essere solo un Consumatore e non più anche un Produttore. Un Essere totalmente dipendente dal Mercato, ma senza possibilità di incidere su di esso.
A questo punto diventa attraente tornare a fare l'Agricoltore che almeno dà autosufficienza e fotte le future tendenze perverse del Mercato.

Senza ARTE nè PARTE ha detto...

C'è un bel film che tratta di striscio la questione: "Senza arte né parte".
Da vedere!

LSP ha detto...

X APD:

Ho capito. Però io invece contesto a Marx anche parte della sua pars destruens, questo è il punto.
Perchè Marx aveva previsto uno sviluppo del capitalismo diverso da quello che è stato, almeno in Europa, dove questo è stato accompagnato dall' affermarsi di poltiche sociali (di queste sì, lo dobbiamo ringraziare) che hanno portato a un innegabile miglioramento dei diritti e delle condizioni di vita del lavoratore. Marx, secondo me, non aveva cioè previsto che a medio termine certe politiche sociali si sarebbero insinuate meglio all' interno del capitalismo (andandolo in qualche modo a bilanciare), che non nel comunismo.
Oltretutto, secondo me Marx non ci vide bene nemmeno a lungo termine, perchè ora il capitalismo sta fallendo per motivazioni del tutto diverse da quelle da lui previste.
E cioè per motivazioni legate alla globalizzazione, che ha costretto i nostri sistemi capitalismi moderni (felicemente mitigati dalle lotte di classe) ad entrare in concorrenza con quelli di nazioni (per ironia della sorte spesso ex- comuniste) che stanno vivendo ora quel capitalismo grezzo e primitivo che faceva tanta paura a Marx. Capitalismo grezzo ed aggressivo che però, per assurdo, ora nasce spesso proprio da uno sdegnoso rifiuto di qualche traumatica esprienza social-comunista precedente.
Voglio dire: facile ora dire che Marx ci aveva azzeccato, almeno riguardo alle sue analisi sulla crisi del capitalismo. A me sembra un po' tirata per i capelli la cosa...Non foss' altro, perchè in mezzo ci sono stati 100 anni di buio dove ogni sua analisi s' è rivelata profondamente sbagliata.

ALBERTO ANGELA ha detto...

à cominciata di nuovo
la caccia alle streghe:
i padroni, il governo,
la stampa e la televisione;
in ogni scontento
si vede uno sporco cinese;
"uniamoci tutti
a difendere le istituzioni!

Ma oggi ho visto nel corteo
tante facce sorridenti,
le compagne, quindici anni,
gli operai con gli studenti:

"Il potere agli operai!
No alla scuola del padrone!
Sempre uniti vinceremo,
viva la rivoluzione!".

Quando poi le camionette
hanno fatto i caroselli
i compagni hanno impugnato
i bastoni dei cartelli

ed ho visto le autoblindo
rovesciate e poi bruciate,
tanti e tanti baschi neri
con le teste fracassate.

La violenza, la violenza,
la violenza, la rivolta;
chi ha esitato questa volta
lotterà con noi domani!

Uno, due, dieci,
vent'anni di democrazia;
le pietre non sono argomenti,
ci dice un borghese;
siamo d'accordo con voi,
miei cari signori,
ma gli argomenti
non hanno la forza di pietre.

"Il potere agli operai!
No alla scuola del padrone!
Sempre uniti vinceremo,
viva la rivoluzione!".

Quando poi le camionette
hanno fatto i caroselli
i compagni hanno impugnato
i bastoni dei cartelli

ed ho visto le autoblindo
rovesciate e poi bruciate,
tanti e tanti baschi neri
con le teste fracassate.

La violenza, la violenza,
la violenza, la rivolta;
chi ha esitato questa volta
lotterà con noi domani!

APD ha detto...

Che il capitalista cerchi di massimizzare il profitto, non ci vuole Marx per dirlo.
E che questa ricerca spasmodica del profitto alla lunga tolga gli uomini comuni, la maggioranza delle persone, dal flusso della trasformazione Merce->Denaro non ci vuole Marx per vederlo.
L'automazione del processo produttivo delle merci ha avuto anche questa importante e sottovalutata conseguenza ormai evidente a tutti.
Che lo Stato e soprattutto i Partiti di Sinistra abbiano tentato di accogliere dentro il ventre grasso dell'apparato statale le masse sempre crescenti di rifiutati dal processo di capitalizzazione della merce in denaro è sotto gli occhi di tutti.
Che questo tentativo abbia prodotto un enorme debito pubblico è sotto gli occhi di tutti.
Ora, come ne usciamo?
Senza usare i concetti introdotti da Marx nel discorso sociale non si possono comprendere i problemi molteplici che ci si presentano davanti quotidianamente e che in molti casi hanno una causa comune.
Certo la teoria sociale della Chiesa cattolica non aiuta a capire le cause profonde dei problemi.
Quali strumenti dialettici ci possono aiutare a capire le cause dei problemi che stiamo incontrando? Cosa suggerisci di usare LSP?

Anonimo ha detto...

Come spieghi tu il fatto che il debito pubblico è andato fuori controllo ed è schizzato a cifre non più immaginabili umanamente?
Quali cause profonde lo hanno determinato, secondo te?

Un freudiano ha detto...

Scusate ma a me non basta.
Non è la causa ultima di tutti i problemi il fatto che il capitalista cerchi di massimizzare il profitto.

La domanda a cui mi sembra interessante rispondere per andare più a fondo nella questione è:
"Perché gran parte degli uomini moderni ritiene sensato e legittimo e giustifica il fatto che si cerchi di massimizzare il profitto, che si cerchi di accumulare ricchezze?"

Io credo che la paura della Morte giochi un ruolo importante in questa dinamica.
Accumulare ricchezze è visto come un modo per allontanare il momento della propria morte.
Quindi più che gli strumenti dialettici introdotti da Marx
secondo me si riesce a fare una radiografia (e non solo una fotografia) con gli strumenti dialettici del discorso psicoanalitico freudiano.

LSP ha detto...

X APD:

Penso che in fatto di debito pubblico questo tuo passaggio sia interessante:
"Che lo Stato e soprattutto i Partiti di Sinistra abbiano tentato di accogliere dentro il ventre grasso dell'apparato statale le masse sempre crescenti di rifiutati dal processo di capitalizzazione della merce in denaro è sotto gli occhi di tutti."
Non sono invece molto in accordo sul resto.
Il problema non mi sembra legato in sè e per sè al fatto che i capitalisti cerchino il profitto, quanto che se poi non gli fai capire che se non pagano le tasse gli fai un culo quadro, inevitabilemnte avrai denaro destinato al pubblico che si immobilizzerà alle Caymans.
Se nel frattempo approvi, del dopoguerra fino ad oggi, delle finanziarie dove le uscite non sono coperte dalle entrate non vedo come il debito pubblico non possa alzarsi.
Questa però non è una dinamica che si leghi prettamente al capitalismo, quanto alla particolare malagestio del nostro paese. Almeno in termini così macroscopici.

Cazzo D' Alce ha detto...

Io sono per Kiekengaard perchè non se lo incula mai nessuno e sono sicuro che Kirkengaard a Marx e Proust gli spaccava la ghigna e poi tirava fuori da un sacco un pitone e glielo buttava addosso e andava a farsi una pisciata.

Andatevene tutti affanculo!

Le storie di Soren ha detto...

Ricordo una volta di aver assistito a un simposio di filosofi di alto livello. Erano che giorni che si scervellavano sul concetto di IO e di Assoluto divagando nei momenti di pausa e relax sul concetto di Stato, Democrazie e Dittature...l'aria era pesante, come si conviene in queste situazioni. Ormai da giorni i filosofi erano chiusi in queste stanze dai soffitti altissimi cercando di uscirsene con una soluzione definitiva o una confutazione del certo che sovvertisse tutti i precedenti intendimenti filosofici. Improvvisamente arrivò Kirkegaard salutò di sfuggita si piazzò in mezzo alla sala e piantò una sonora scoreggia! I filosofi dapprima allibiti cominciarono a esprimere deboli rimostranze. Kirkegaard impassibile scoreggiò un'altra volta e un'latra volta finchè non gli scappò una frenata! A quel punto il fuggi fuggi fu generale...il simposio era concluso

Notizie dal Fronte ha detto...

Mi piacciono le pubblicità surreali del tipo:
Un produttore di alcolici che invita a bere responsabilmente!
Il gestore dei giochi d'azzardo legalizzati che invita i cittadini ad
indebitarsi responsabilmente!

Secondo me Cazzo d'Alce è d'accordo che il marxismo non basta e ci anche vuole Freud per leggere le dinamiche sociali.
Altrimenti non si sarebbe chiamato Cazzo d'Alce...

APD ha detto...

x LSP
Tu dici: "... con le finanziarie della storia recente in cui le uscite non sono coperte dalle entrate non vedo come il debito pubblico non possa alzarsi.
Questa però non è una dinamica che si leghi prettamente al capitalismo, quanto alla particolare malagestio del nostro paese. Almeno in termini così macroscopici."

Certo che se gli attori predominanti del Mercato entrano con propri rappresentanti nei luoghi dove dovrebbero essere rappresentati i cittadini e fanno pagare ai cittadini ciò che dovrebbero pagare loro privatamente (tipo le loro puttane, così, per dirne una) mi sembra che il Capitalismo c'entri eccome.

Crystal ha detto...

#freudiano
Sei un freudiano?
io ti compatisco! non sai quanto,amico mio! ti compatisco!

LSP ha detto...

X APD:

quello che dici è senz' altro vero, però, voglio dire: non mi sembra un problema insito nel capitalismo. E' un problema in senso assoluto quelli che sollevi tu.
Nel senso che se al comando ci vanno degli intrallazzoni questo in qualche modo ti manderà a quel paese qualsiasi sistema.

Anzi forse potrebbe essere proprio questo un interessante punto di partenza (più che tornare a Marx o Freud): come riuscire a far sì che il politico non trovi il modo di usare la sua carica per perseguire fini diversi da quelli legati al miglioramento della propria nazione e dei loro cittadini.
E' anche su questo tassello scricchiolante che i sistemi di cui stiamo parlando sono franati.

Ese Mantico ha detto...

Articolo un po' brutale ma sostanzialmente veritiero. Siamo tutti ignoranti, forse solo uno 0,001% della popolazione qualcosa di economia ne capisce.

Per chi ha due coglioni grossi così propongo il seguente link

http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=article&id=389:lezioni-di-scuola-austrica-i-p&catid=40:corso-di-economia&Itemid=140

E'un corso di economia (scuola austriaca).
Considerate che qualsiasi commento, giudizio, opinione espressa sull'economia è di derivazione statunitense (keynesiana o monetarista, teorie che fanno acqua da tutte le parti; l'approccio marxista è l'esatto contrario di ciò che gli austriaci affermano).

Tutto parte dall'azione umana del singolo individuo.

Tutto il resto è noia.

jebediah wilson ha detto...

Per l'anonimo che mi ha scassato il cazzo su Pasolini.

In effetti oggi i poliziotti guadagno un sacco di soldi... quindi il paragone non calza vero? no... direi di no...

mentre invece è perfetto il discorso: "Ricordate chi portava all'ospedale i compagni e le compagne massacrati durante le contestazioni, ormai celeberrime, alla mostra del cinema di Venezia? Pasolini".


Non fa una grinza.
ma 'n culet...

Anonimo ha detto...

pompinella style> possono scioperare solo quelli che hanno i soldi...

paso chi ha detto...

comunque sta storia che bisogna tirar fuori pasolini tutte le volte che c-[ una manifestazione [ insopportabile. Perch[ non chiedete invece al Gabibbo cosa ne pensa! svegli i tempi cambiano non ci sono pi\ gli intellettuali di una volta

va beh... ha detto...

Se ti dà fastidio non è colpa di nessuno...

PS

che cazzo vuol dire che non ci sono più gli intellettuali di una volta?

non ci sono più gli intellettuali e basta!

PIERO ANGELA ha detto...

La conclusione quindi è:
1- facciamo i buoni e pacifici che prima o poi pioverà dal cielo il cambiemaento.
2- difendiamo sempre e comunque la nostra amata polizia perchè prende 1400 euro al mese e chissenefrega di tutti gli altri. Poverini poverini....Che fortunati i precari, i lavoratori in nero dei cantieri ecc ecc
3- facciamo i bravi che così don nichi vendola entrerà finalmente in parlamento e allora ssì che ci sarà la rivoluzione.
4- continuiamo sempre, da bravi italiani, a delegare a qualcuno o qualcosa le nostre istanze e demonizzaimo ogni pratica "attiva".

Amen
e domenica tutti a messa che poverini anche loro sono stati attaccati ma loro sono così bravi e fanno tanto bene all'Italia...

Anonimo ha detto...

Piero piero l'è nàt a fa l'erba el s'è impininìt le braghe de merda

e stando a quello che vuole capire mi sa che la merda ha preso a salire

piero piero non è poi così bello
forse la merda è arrivata al cervello

Sparagli Piero sparagli ora
dici stronzate, dinne altre ancora
Vuoi fare gli scontri ma non sei all'altezza
Rompi vetrie fino alle otto e mezza

Sparatipiero sparati adesso
lascia che silvioti pisci un po' addosso
Sei tu il suo servo, è quel che ti scrivo
Non fare tardi per l'aperitivo!

Finiamola così ha detto...

Questi sono scontri, mica le vostre cagate!