Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

venerdì 30 settembre 2011

Musicanidi - Gillian Welch


The Harrow&The Harvest

a cura di Maurisio Seimani
Ci chiediamo: nella caterva di proposte musicali dalle quali si viene continuamente sommersi, pressoché quotidianamente (almeno da quando internet ha dato una potenziale visibilità a chiunque metta insieme due note), è ancora possibile farsi stupire da un disco country? Addirittura, ad oggi, il country sembra essere considerato un genere finito, desueto, tanto che catalogare un artista o una canzone come country finisce con l’essere inteso quasi come giudizio negativo. “Che genere fa?”, “Country”, “Ah…va bè…”. Intendiamoci: non che questo atteggiamento non trovi le sue giustificazioni, viste le numerose schifezze che si sono prodotte negli ultimi anni in nome di questo genere. Eppure, talvolta, arriva ancora “un disco che…”. Non un disco qualsiasi, insomma, ma quel genere di disco che in un solo colpo riesce a restituire al country tutta l’antica dignità perduta. E’ il caso, per esempio, di questo “The Harrow and The Harvest” un album di sfolgorante e grezza bellezza, attraversato dalle note suadenti di splendide chitarre acustiche e da una voce spigolosa, quanto affascinante e sensuale. Un’ opera che per certi versi si fa ascoltare come un bellissimo disco di musica etnica, nonostante appartenga a un genere nato in seno ad una potenza del mondo occidentale. E questo perché forse scava nel country fino ad arrivare alla sua vera essenza: quella cioè di una musica ruvida, che canta di gente dagli occhi fieri e malinconici, e che viene a noi da terre molto più lontane e selvagge di quanto normalmente siamo portati a credere.
In tre parole: Into The Wild.
Giudizio: 4 palle.

Wilco
The Whole Love

Tornando alla caterva di proposte musicali da cui si viene sommersi di questi tempi, è innegabile che gli Wilco siano riusciti comunque ad imporsi come uno dei punti di riferimento del rock alternativo dei nostri giorni. Cosa non facile, dunque, ma senz’altro giustificata dal talento di una band capace di creare ancora, in mezzo a tanto marasma, alcune canzoni indimenticabili. E’ il caso, per esempio, di Art of Almost, che apre quest’ album, canzone che si presenta in punta di piedi e che, in un continuo crescendo, ci trascina fino a un travolgente assolo finale che fa restare a bocca aperta. Sarò sincero, però: ciò che credo manchi oggi ai Wilco è la continuità. Almeno dai tempi del bellissimo “A ghost is born” (escluso, ovviamente). E così, anche in questo caso, come per il precedente “The album”, ciò che si può scrivere di “The Whole Love” è che senz’altro è un disco complessivamente piacevole, un l’album che appunto contiene almeno un pezzo indimenticabile, e che diverse canzoni contenute nello stesso sono anche molto più che semplicemente piacevoli. D’altro canto però, altri pezzi, a fronte del talento del gruppo, suonano invece un po’ banali. Non dunque un nuovo capolavoro, ma giusto un’altro buon lavoro della band di Chicago capitanata da Jeff Tweedy.
In due parole: Helter Skelter
Giudizio: 3 palle.

 
Giorgio Canali&Rossofuoco
Rojo

Se ci troviamo tutti d’ accordo che l’essenza primordiale del rock and roll era una miscela esplosiva di strafottenza, foga, innocenza, sventatezza, rabbia, ribellione, intransigenza ed eversione, non si può far altro che concludere che "Rojo" sia uno dei dischi piu rock and roll mai cantati in italiano e che Canali (già ex CCCP, CSI, PGR, produttore tra gli altri per Verdena e Bugo) sia uno degli artisti italiani più rock and roll di sempre. In realtà, musicalmente parlando, il disco è più indie-rock che rock and roll, ma è profondamente rock and roll nello spirito, se lo spirito di cui si sta parlando è quello che si può trovare anche in una “White Riot” dei Clash. E’ anche un disco punk, dunque? Forse, ma è molto ben suonato e quando i ritmi si fanno meno forsennati, Giorgio Canali ci regala anche delle lente ballate molto vissute e poetiche. Il mio pezzo preferito è “Morire di noia”, che su You Tube non si trova, come molti altri pezzi del disco purtroppo. Proponiamo dunque “Ci sarà”, il pezzo più pop dell’ album (il più “singolo”), probabilmente non il più bello, ma comunque trascinante. A chiudere invece, un verso da “Regola 1”, canzone che apre l’opera, e che ne sintetizza perfettamente l’ essenza: “Via a testa bassa, se non ora, quando?
In due parole: tifiamo rivolta!
Giudizio: 3 palle (e mezzo?)
Saluti ai musicanidi,
Maurisio Seimani

35 commenti:

Anonimo ha detto...

Ta set semper te seimani,
dise negòt...
Fa chel che te oelet

Pecunia non olet... ma tu si

Finalmente Seimani! ha detto...

Due mesi senza insultare Seimani, non ne potevo più!

Seimani devi marcire nelle fogne putride, girone degno degli infami e spocchiosi della tua risma!

Aaaaahhhh, ora sto meglio...

grazie MDC!

2012: Beach Boys!!!!!! ha detto...

Figataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Si riuniscono i Beach Boys!!!!!

Tour mondiale nel 2012:

"Dopo un rincorrersi infinito di dichiarazioni, smentite, dietro-front e rilanci, parebbero essersi concretizzati i piani per celebrare i cinquant'anni di attività dei Beach Boys: a rivelarlo sono stati gli stessi elementi superstiti della formazione di "Pet sounds" - Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine e Bruce Johnston..."Faremo cinquanta date tra stadi e arene qui negli USA, e una sessantina di date nel resto del mondo", ha assicurato Jardine, "Andremo ovunque ci chiameranno: da questo punto di vista siamo pronti a tutto!"."

Non temo più la fine del mondo.

Enjoy CCCP! ha detto...

Non so cosa darei per vedere, prima di morire, Giorgio Canali che va da Olana e gli molla un ceffone.

Anonimo ha detto...

Quali schifezze?
Il country non ha mai fallito, Seimani, aspettati copiosi bisonti in culo!

Lotus ha detto...

Ebbravo il Seimanzi...Direi che anche questo mese le scelte sembrano buone.

Però potevate spenderle due parole per lo scioglimento dei REM!

eccheccazzo!

Precisino ha detto...

Scusa ma dello scioglimento dei REM abbiamo ... o meglio ... ne aveva già parlato la Seimana almeno 4 mesi fa...

Seimani! T'ho difeso...
Guarda te come mi sono ridotto!
A difendere il tuo lavoro!
Adesso mi odio.

Anonimo ha detto...

Poche persone mi sono mai state sul cazzo come Vincent Cassel, è proprio vero che dei francesi non ci si può mai fidare...

«Sono schiavo di 3 donne, ma è magnifico: Monica e le mie figlie mi rendono migliore»

Ma'nculèt!

Il lusso è una merda! ha detto...

Degli italiani invece si...
il popolo più affidabile del mondo...

Maurisio Seimani ha detto...

x Lotus:

Come ha già risposto Precisino (probabilmente Jebediah in uno dei suoi tanti travestimenti) su MDC si era già parlato di un probabile scioglimento dei REM, dopo Collapse into now, nel musicanidi d' aprile.
In quell' occasione scrissi che speravo lo facessero davvero perchè ultimamente mi sembravano un po' bolliti e, avendo amato la loro musica in passato, mi dispiaceva.
Da grande gruppo quale sono l' hanno fatto davvero, evitando di sputtanarsi per quattro palanche, e rendendo in questo modo la loro carriera pressochè perfetta.
Il Re è morto. Lunga vita al Re.

Vogliamo finirla? ha detto...

"È autunno: cadono i satelliti. Dopo Uars, sbriciolatosi sul Pacifico la scorsa settimana senza provocare danni, ora è la volta di Rosat. Si tratta di un satellite tedesco (Rosat è l'acronimo di Röntgensatellit, dedicato a Röntgen, lo scopritore dei raggi X), lanciato da Cape Canaveral il 1° giugno 1990 con il compito di esaminare l'universo alle lunghezza d'onda X e nell'ultravioletto estremo. La missione Rosat, inizialmente prevista della durata di 18 mesi, andò ben oltre le più rosee (Rosat, nomen omen) aspettative dei tecnici e durò ben otto anni. Finché il satellite venne messo fuori servizio il 12 febbraio 1999."

Marshall Dog ha detto...

Non ho più paura di nessun satellite.

Il country ci salverà sempre!

Jesse Dog ha detto...

Il country è uno strizzabudella che ti sbuzza nel fegato e ti trastulla nel wiskey quanto ti gira il Jetterburg, fratello!

Yaaahaaaaa!

Joe Smith Panzani ha detto...

Il country all' Olana ci taglia le gambe (che essendo lunghe qualche millimetro ci serve pure una certa precisione....)

Esperto di country di livello mondiale ha detto...

Ma il country è anche quello che ti fa una sviolinata mentre un cavallo te lo ficca in culo, soprattutto.

grande video ha detto...

A proposito del video sul pgt è veramente ben fatto, mi piace soprattutto quando in un crescendo degno della migliore tradizione operistica, la canzone dei carmina burana sfocia in un possente coro...non si capisce bene quello che dice ma a me sembra chiaramente un grido di battaglia o meglio un richiamo al nostro caro vicesindaco...l'urlo fà più o meno così: RU-FUS SGRU-FUS (tam tam) RU-FUS SGRU-FUS (tam tam) RU-FUS SGRU-FU-U-U-U-UUUUUS (tam tam tam tam tam tam)

Elvis ha detto...

che bello tornare su questo blog e rivedere un post musicale...devo ammettere che dopo aver visto la copertina e i video correlati avevo già disperato ma poi ho letto l'articolo. innanzitutto devo dire che Seimani ci aveva preso quando parlava di REM alla frutta e meno male che hanno avuto un pò di dignità, ora aspettiamo fiduciosi che prima o poi ciò avverrà, la megareunion e il tuor mondiale. COmunque si chiude una delle più belle storie di rock-band alternativa di sempre. Per quel che riguarda Wilco e Giorgio Canali che dire: hai proprio ragione su tutto. Grande Canali come il buon vino e gli Wilco probabilmente la migliore band degli ultimi 15 anni nel loro campo hanno sfornato almeno un capolavoro epocale come Ghost is Born.

a presto
p.s.
Odio profondamente il country quindi la prossima volta risparmiaci la recensione di questa cowgirl con gli stivaloni da saloon...

Maurisio Seimani ha detto...

Ciao Elvis,
sono contento che ultimamente ci troviamo più o meno d' accordo.

Nemmeno io sono un grande estimatore del country. Semplicemente, quando mi trovo a scegliere i 3 dischi da recensire, tento di non farne mai una questione di genere.
Perciò se mi capita di ascoltare un disco soul, funky, bluegrass, rap, o reggae che trovo particolarmente bello gli do la stessa dignità di un bel disco indie.
The Harrow and the harvest nel suo genere non sfigurerebbe accanto a un Harvest di Neil Young. Al contrario, diversa roba indie che ho ascoltato il mese scorso, nel suo genere, sfigurerebbe accanto a una sola canzone dei Yo La Tengo.
E allora io scelgo Gillian Wech.

Anonimo ha detto...

Berlusconi dimettiti.

Anonimo ha detto...

Calderoli vergognati!
servo di merda

1.210.466 CITTADINI degni di questo nome chiedono il referendum per l'abrogazione del porcellum

sgarbi è una merda ha detto...

"Berlusconi come Pasolini
Ruby come Ninetto Davoli..."

berlusconi come pasolini?

ecco se per caso si potesse clonare l'essere umano mi raccomando, per favore NON clonate quel coglione che ormai non ha neanche più la voce per urlare di Vittorio Sgarbi.

Cane Poeta Alfieri ha detto...

Ossi di Sgarbi.

Mai il nulla
fu più
pestifero.

Seimani must die ha detto...

No, allora...belle le canzoni e belle anche le recensioni, però non capisco perchè non insistete di più con gli insulti a Seimani...questo spazio si sta imborghesendo...

Countryman accogli i suoi ospiti ha detto...

Esiste un unico vero countryman ed è l' uomo in questo video.

Il pasto perfetto.

Anonimo ha detto...

SEIMANGO TA SPACHE LA GHIGNA A PESADE BRETA FACIADEMERDA SPACIUGA BROGNE

SPACACOIONI

Anonimo ha detto...

Seimani sto dissotterrando l' ascia.

Ad libitum ha detto...

... per farti spazio.

Elle-esse-di ha detto...

Con Berlusconi l'Italia è diventata una Re-pubica demoscopica affondata col decoro.

Anonimo ha detto...

merdeeeeeeee

Anonimo ha detto...

A Berluscò Chupa la patata della vecchia signora

Anonimo ha detto...

Paroli: "Dobbiamo diventare una città da 220mila abitanti."

Ma che razza di obbiettivo è?

E' come se un Presidente del Consiglio, una volta eletto dicesse agli italiani: il primo obbiettivo è diventare 100 milioni!
Con tutti gli altri problemi che ci sono i 60 milioni già esistenti si chiederebbero: "Ma perchè?"

Tifiamo rivolta! ha detto...

Indignados a New York:

"Circa 700 persone sono state arrestate sabato sera a New York per aver bloccato il traffico sul Ponte di Brooklyn. Continua la protesta nella Grande Mela contro gli effetti della crisi economica. Fonti di polizia hanno spiegato che i manifestanti «sono stati bloccati perché costituivano una minaccia all'ordine pubblico, sebbene la manifestazione fosse del tuto pacifica»
C'erano cartelli scritti a mano che invocano la «fine della Fed», o della banca d'affari Goldman Sachs. «Siamo di tutte le razze, tutti i sessi, tutte le credenze. Noi siamo la maggioranza. Siamo al 99%. E noi non vogliamo stare in silenzio», hanno detto in il loro sito web gli attivisti del movimento «Attenti a Wall Street»."

Rufus - Bava Beccaris 1-0 ha detto...

Intanto Rufus spezza cerchi magici e si trasforma in Super Sajan:

"Fabio Rolfi è il nuovo segretario provinciale della Lega Nord di Brescia.
(...)
Rolfi, militante storico del Carroccio, era considerato il candidato di Roberto Maroni, anche se il ministro dell'Interno non si è ufficialmente schierato. (...)
Capitanio, invece, sarebbe stato sostenuto dall'altra ala del movimento, composta dai membri del cosiddetto «cerchio magico», cioè coloro che ormai da sette anni fa affiancano più da vicino Umberto Bossi."

A questo punto serve un upgrade anche di MDC.

Anonimo ha detto...

"Calderoli, padre del Porcellum, disconosce la creatura e rivela: la Lega lo accettò sotto ricatto. Intervistato dal Tg1, il ministro ha affermato infatti che all'epoca della nascita dell'attuale legge elettorale «la Lega ed il sottoscritto erano a favore del Mattarellum». Il «Mattarellum» è il sistema elettorale che rientrerebbe di fatto in vigore qualora passasse il referendum appena presentato in Cassazione. «Fummo ricattati da Casini e dall'Udc, per introdurre un sistema proporzionale», punta adesso l'indice l'esponente del Carroccio, «da Fini che voleva le liste bloccate e Berlusconi che voleva il premio di maggioranza». Quanto alla sinistra, dette la sua «collaborazione non dicendo nulla». A rafforzare il disconoscimento, Calderoli ricorda di essere stato lui, l'autore della legge, ad affibbiarle in nomignolo con il quale è passata ai libri di storia come legge «porcata», da cui poi il nomignolo coniato da Giovanni Sartori."

lega ladrona ha detto...

un upgrade? ma come cazzo parli?
maroniani o bossiani è lo stesso sono sempre delle merde schifose che hanno speculato sull'ignoranza di quattro contadini ignoranti per posare il loro flaccido culo sugli scranni e non schiodarlo più! Rolfinger non è da meno ed è solo all'inizio di una promettente carriera di sanguisuga...