Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

sabato 20 agosto 2011

Disboscamento in Maddalena/ II Episodio



Ci raserai l'aiuola?
Italia nostra raccoglie l'appello lanciato da Lina Malaspina su Mdc
Si può sapere cosa diavolo succede in Maddalena?
Se non è troppo disturbo...


di Jebediah Wilson

Ma chi lo dice che la robinia è una specie infestante? Si chiedeva nel mese di maggio, Lina Malaspina in questo bellissimo reportage proposto in esclusiva da MdC. Per ora ad affermarlo sono solo il direttore del Parco delle Colline dr. Benedetto Rebecchi e Anna Mazzoleni (pluri incaricata esterna del Comune di Brescia qui determina 2011 e qui determina 2008), gli agronomi del parco delle colline  che si sono occupati del progetto di taglio del bosco e ne seguono l'attuazione. Con duemila metri quadri di spocchia sulla crapa, Rebecchi avrebbe malamente liquidato i rappresentanti dell'associazione Italia Nostra che chiedevano spiegazioni in merito ai tagli a raso che hanno coinvolto, stanno coinvolgendo e coinvolgeranno in tutto (nei prossimi anni), 38 ettari di bosco del Monte Maddalena: "i cittadini non capiscono e rompono i maroni" avrebbe detto Rebecchi. Complimenti per i francesismi. Pare che non si riferisse ai castagni dei Ronchi, già vittime (involontarie?) del taglio a raso che dovrebbe invece "liberare" i nostri boschi dalla robinia, di origine americana, in Europa dal 600 circa, definita "Infestante" dai due agronomi. 
  
VIA LE ROBINIE DAI NOSTRI MONTI! - Il progetto “Maddalena” aveva "l’intento di “restauro e conservazione” dei boschi della Maddalena - spiegano i rappresentatnti di Italia Nostra -. Nella documentazione si parla di “diradamenti” e “tagli selettivi” a carico della robinia. Questo Progetto Preliminare/Definitivo è stato approvato dagli Enti competenti (Provincia e Comune, ndC), finanziato dalla Regione e con il contributo della Fondazione Cariplo. Per un totale di 1 milione e 500 mila euri in 5 anni. Capita però che il successivo "Progetto Esecutivo muti radicalmente l’obiettivo dell’intervento, passando da un taglio colturale ad un taglio a raso che prelude - attraverso il previsto pascolo ovi/caprino - all’eliminazione del bosco esistente, per poi procedere al rimboschimento solo di parte della superficie interessata. Alcune aree ora coperte dal bosco  verrebbero convertite in prato pascolabile". Radure per capre e pecore al posto del bosco? "Sull'opportunità di tale scelta la discussione potrebbe ampliarsi eccessivamente in questa sede. Da secoli comunque sappiamo che per sostituire un "tipo" di bosco con un altro ci vogliono decenni".
SOSSOLDI - E' interessante esaminare il capitolo relativo ai Finanziamenti dell'opera: "mentre per il taglio ordinario di un bosco non si prevedono incentivi e finanziamenti pubblici, nel caso della Maddalena questa operazione sarebbe finanziata e assai onerosa. Sappiamo infatti dalle prime notizie apparse sulla stampa che si spenderanno circa 1.500.000 euro in 5 anni, per 38 ettari complessivi di bosco (che corrispondono all’estensione di 55 campi da calcio!). Se tale cifra fosse esatta, sarebbe stupefacente se si spendessero 40.000 EURO per ettaro di danaro pubblico per il taglio a raso di un bosco (!)" Ma  "quando la Regione Lombardia, concede finanziamenti - se li concede - in conto capitale alle Amministrazioni locali, prevede un massimale sempre inferiore ai 10.000 euro per ettaro. Questi finanziamenti sono però relativi a diradamenti colturali, rimboschimenti ecc. MAI E POI MAI PER L'ELIMINAZIONE DEL BOSCO! FINO AD OGGI ERANO PREVISTE SANZIONI e NON INCENTIVI, indipendentemente dal fatto che in seguito si provvedesse o meno al successivo rimboschimento". Per non parlare poi del costo per le nuove piante, che, "a piantina" si aggirerebbe attorno ai 9,4 euro (invece di 1,5 euro che è il prezzo di mercato)" sottolineano quelli di Italia Nostra.
OH VACCI PIANO - Il bosco è di tutti ed è un patrimonio da conservare. Così almeno dice il nostro ordinamento che tutela i boschi fin dagli anni 20. Viene quindi da pensare che - viste le ingenti proporzioni del "restauro" della Maddalena - l'intervento sia da considerare in deroga alle norme vigenti. "Abbiamo alla direzione del Parco se fosse possibile mettere on line il progetto, ma ci è stato risposto di no. Quindi, ad oggi non se ne conosce molto. Gli stessi rrappresentanti di Italia Nostra hanno presentato richiesta di accesso agli atti e, a meno che non cali il segreto di stato, nel giro di un mese dovrebbero avere il quadro sotto controllo. "Temiamo di trovarci di fronte ad un vistoso caso di spreco di denaro pubblico, accompagnato da un danno ambientale di portata straordinaria a causa dell'estensione del progetto e della sua localizzazione in un'area protetta. A nostro avviso la Maddalena, la montagna di casa di Brescia, che pur fa parte del Parco delle Colline, è un luogo da proteggere, robinieti inclusi. Gli Strumenti di pianificazione vigenti per le aree del Monte Maddalena che sono il Piano di indirizzo forestale, il Piano di assestamento forestale ed il Piano territoriale paesistico provinciale, non indicano specificatamente un intervento del genere!"

QUI GATTA CI...CORIA - Restauro o meno, resta un fatto, riportato anche da Lina Malaspina su MdC:  "con gli abbattimenti già intrapresi sulla Maddalena, insieme alle robinie sono stati tagliati a raso anche castagni e querce". E anche la questione dell'allevamento di ovini desta non poche perplessità:  "Non esiste in tutta la letteratura scientifica e tecnica notizia di risultati concreti nell'elimininazione dei ricacci -di robinia utilizzando bestiame che, per sua natura, non seleziona le robinie preservando le altre essenze, ma mangia tutto, compresi i nuovi virgulti già piantati tempo addietro, com’è già accaduto".  Dev'essere solo un caso dunque la presenza di Rebecchi e della Mazzoleni ad una serata promozionale della carne ovina lo scorso mese di marzo. Pure sul sito Ruralpini (che si occupa di Gastroecologia) si parla del progetto coordinato da Rebecchi che per i rappresentanti di Italia nostra non è stato possibile vedere: "Il progetto consiste in interventi di miglioramento ambientale con valore anche di modello 'autosostenibile'. In questa prospettiva ci si avvale della collaborazione di alcuni allevatori ovicaprini, sia stanziali che transumanti, con lo scopo di utilizzare il 'pascolo di servizio', non solo come strumento di ampiamento e di mantenimento delle residue superfici a copertura erbacea (praterie minacciate dall'invasione di specie legnose) (cristo! ndC), ma anche ad integrazione degli interventi di taglio e pulizia selvicolturale. Capre e pecore pascolando i ricacci delle infestanti (rovo e robinia in primis) assumono la funzione di 'diserbanti ecologici' evitando l'impiego di costosi e poco ecologici interventi meccanici e chimici". Per fortuna Benedetto Rebecchi, ci difenderà dall'invasione delle maledette specie legnose!

9 commenti:

Robinio ha detto...

io però mi sono rotto i coglioni di questi inutili amministratori.
Bene l'intervento di lega ambiente (che se si chiamasse solo ambiente mi piacerebbe di più) ma se poi non si mobilita nessuno fra poco in Maddalena ci saranno solo suv e pecore!
Quindi leghisti ambientali mobilitateci!

Olmo ha detto...

riforestazione subito!
Riforestare la maddalena adesso
ci siamo rotti i coglioni di essere la città più calda e inquinata d'Italia...oltre che quella con il patrimonio dell'umanità meno visitato del mondo e la metropolitana più corta della terra!

Roberta Faggio ha detto...

Città de merda

Macrofallo dei Cazzieri ha detto...

Muoio dal caldo

Notizie dal Fronte ha detto...

Ciao a tutti, dono tornato anche io.
Incominciavo a sentire la mancanza di quel mix di diossina e omertà unico al mondo che si respira a Brescia.
Cari cani diversamente adattati a questo clima, mi siete mancati!

Proprietà Transitive ha detto...

titolo preso dal pompiere della sera:
Berlusconi: "Rais ponga fine a inutile resistenza"

ho letto bene o è vero il contrario?

Rais: "Berlusconi ponga fine a inutile reistenza"

Rosmarino ha detto...

In Maddalena hanno usato il Napalm!
E hanno piantumato barbatelle che, se non saranno magnate dagli ovini, diventeranno piante nel 3000. Consulenti del caso.

Maddalena dei Cittadini ha detto...

Quello che stanno facendo alla nostra maddalene è una vergogna! Con tanto parlare di cambio climatico di protezione dell'ambiente...dovremmo dare il buon esempio noi che inquiniamo più di tutti e noi cittadini di Breescia che subiamo da anni politiche antiambientaliste e di depredazione...BASTA SCEMPI! DIFENDIAMO LA NOSTRA MADDALENA

ULTIMA ORA ULTIMA ORA ULTIMA ORA ha detto...

A2A brucia
incendio alla centrale di a2a in centro a Brescia...