Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

giovedì 24 marzo 2011

XGBS - Le Dieci Giornate di Brescia

Primo Giorno


Brescia, venerdì 23 marzo 1849

Il popolo insorge, ma l'austriaco non molla:
bombe dal Castello, notte da incubo in città

di Xenio Giordano Barricate Sediziose

Sono proseguiti fino a tarda notte i bombardamenti dal Castello ordinati dal comandante Leske, l'ufficiale austriaco asserragliato con le proprie guarnigioni all'interno della fortezza posta sul Cidneo. Sotto, la città in rivolta proclama la propria indipendenza, costruisce barricate per le strade ed elimina furiosa gli stemmi imperiali dagli edifici pubblici. Da ieri pomeriggio Brescia è libera! Gli austriaci sono stati cacciati dalla città. Non tutti in verità: un folto drappello di militari ha trovato riparo tra le mura del Castello e, come ogni grande potenza che si rispetti, risponde ai moti cittadini con le cannonate. Tuttavia i bresciani non intendono abbassare la testa.

MESI DI VESSAZIONI - A nulla sono valse le promesse di istituire una guardia civica che l'autorità occupante ha sventolato nel corso degli ultimi giorni per accogliere la richiesta della Municipalità e cercare di far fronte al crescente fermento nato dalle notizie di movimenti piemontesi lungo il Ticino. Alla fine sono tutti scontenti: "Duecento sciabole per quattrocento uomini! SCIABOLE poi... nemmeno fucili!". Ribolle e rumina di rabbia la folla riunitasi ieri, 23 marzo 1849, in tarda mattinata in Piazza della Loggia da dove è partita la contestazione che è dilagata poi per tutta la città nel corso della giornata ed è proseguita poi sotto le bombe per tutta la notte.

Haynau cordina l'assedio a Mestre
E' il risultato di mesi di terribili vessazioni: dall' odioso coprifuoco imposto dal colonnello De Wachtentreu dalla fine dell'agosto dell'anno passato, fino al proclama del 1° gennaio 1849 firmato dalla "Iena" Haynau che impone alla città gravi restrizioni e una multa da 520 mila lire. Il provvedimento aveva fatto seguito al fermo immotivato degli amministratori bresciani, arrestati e poi rilasciati e, di fatto costretti, a garanzia della propria incolumità, a riparare temporaneamente fuori città. Ridicola l'accusa: secondo Haynau, la Municipalità avrebbe tenuto nascosta l'esistenza di alcuni magazzini pieni d'armi (in realtà contenevano solo giberne e accessori) violando così "le disposizioni del 17 agosto '48 che imponevano ai cittadini la consegna di tutte le armi al Comando di piazza". Haynau chiede a Brescia 520 mila lire, ma i bresciani non intendono pagare e fino ad ora hanno cercato di rimandare il saldo della gabella. Non bastasse, lo scorso 18 febbraio, ci si è messo pure il feld maresciallo Appel (che ha sostituito Haynau chiamato a dirigere l'assedio di Venezia, vedi foto), imponendo il divieto dei giuochi "guerreschi" ai fanciulli per strada perchè - questa è la scusa - fonirebbero "facili pretesti" per attività anti austriache. La prepotenza asburgica galoppa, al pari della paura che, di giorno in giorno, prende le budella dei pochi militari stranieri rimasti a guardia delle nostre mura. Buona parte del contingente occupante si è infatti portato verso il confine ticinese per fronteggiare l'avanzata delle truppe piemontesi.


I FATTI - Tutto parte da  una multa ...o da un carro di legna... o forse da un manifesto affisso, l'altro ieri mattina, sulle colonne della Loggia che convoca tutti i cittadini in piazza per 23. Il "Comitato" ha da qualche tempo  ricevuto l'ordine di rompere gli indugi e di insorgere. La tensione è palpabile. Il Municipio chiede al Comando di piazza la possibilità di istituire una milizia civica (con la scusa di garantire l'ordine). Il comando invia le famose 200 sciabole, ma insiste sul pagamento di almeno una rata (da 130 mila lire) della multa inflitta da Haynau il 1° gennaio.  

Le sciabole hanno il sapore della presa in giro, per non parlare della richiesta di pagamento. Così l'avvocato Giuseppe Saleri (nella foto) chiamato a dirigere il Municipio proprio il 21 marzo, riunisce i potenziali iscritti alla Guardia Civica in una sala del Teatro "divisando come si potesse, senza disidire apertamente la soggezione, - affermano alcune agenzie postume - apparecchiar l'armi, indugiare sul pagamento dell'iniquio balzello e misurare agli incastellati le provvigioni sì che non se ne rifornissero troppo lautamente".

SOTTO LA LOGGIA (MARAFFIO) - Il "Comitato" ha sparso la voce. La piazza va riempiendosi e fin da mezzogiorno, avuta notizia dei denari da versare agli occupanti, il popolo bresciano strepita: "agli oppressori si mandi piombo, non oro" gridano. Proprio in quegli attimi, per puro caso, si trovano a passare davanti "agli occhi dell'indignata moltitudine", alcuni carri che trasportano viveri e legna per i militari in Castello. E' la goccia che fa traboccare il vaso: la folla assalta i carri, disarma la scorta e inizia una furiosa caccia all'austriaco mentre le insegne imperiali vengono divelte dagli edifici cittadini e distrutte. Proprio in questi attimi giunge sotto la Loggia il comandante di piazza, Ferdinando Poma, con il commissario dei viveri, per ritirare parte della multa della "Iena". La cieca rabbia dei bresciani si sta per sfogare sui malcapitati, ma interviene Giovanni Acerboni, di professione macellaio (noto col soprannome di Maraffio), che prende i due sotto il braccio e li porta via con sè, avvisando i presenti con tono minaccioso che essi si trovano ora sotto la sua responsabilità. Secondo alcune indiscrezioni i prigionieri dovrebbero già trovarsi sui Ronchi, ostaggio delle bande armate del curato di Serle, don Pietro Boifava (nella foto).

FUOCO SULLA CITTA' - Nel frattempo, giunge in Castello la notizia dei tumulti e il comandante Leske, per prima cosa, fa esplodere una decina di cannonate (d'avvertimento), quindi intima la restituzione degli ostaggi e il ritorno all'obbedienza entro la notte, pena un'altra pioggia di piombo e fuoco. Saleri chiede tempo, ma sembra difficile giungere ad un accordo. I messi di Leske tornano alle 16 e alle 17, ma non c'è nulla da fare. I tumulti sembrano placarsi con il sopraggiungere dell'oscurità. Leske, è uomo di parola e, a mezzanotte in punto, comincia a cannoneggiare la città. Il bombardamento dura due ore.

IL POPOLO S'INFIAMMA -"La città, tutta desta d'un sussulto corre alle armi, gli incendi sono spenti in poco d'ora - raccontano alcuni testimoni - . Gli uomini armati corrono a furia verso il castello a bersagliarvi i cannonieri austriaci". La situazione impone una mobilitazione generale, così i fanciulli si attaccano alle campane  e "rispondono ai cannoni martellando a stormo", le donne e "gli inermi" si prodigano a costruire barricate per le strade "e le bande di disertori annidiate sui Ronchi scendono a battere le strade, a minar ponti e rizzar altre barricate. Grandissimo è nei popolani il furore, ma più grande, la fede: cosìcchè quella scena di notturna battaglia ha quasi l'aspetto d'una festa lungamente desiderata e promessa". La seconda giornata è appena cominciata. mdc

[continua... speriamo...]


FONTI:

Per testi e testimonianze: "La Leonessa", numero unico per il Cinquantenario delle X Giornate di Brescia, edizioni Canossi, marzo 1899.

34 commenti:

rsk ha detto...

bello...sembra Q! vai avanti non fare il cazzone...

Anonimo ha detto...

Leske mi sembra Gheddafi, che spara sui suoi civili!

Antica Spia del 1800 ha detto...

Voi siete matti a rendere pubbliche queste notizie...e se capita qua qualche leghista sensibile? A loro gli raccontano che qua c' erano solo Celti e Druidi fino al passaggio di Garibaldi!
Guardate che li fate piangere...

jebediah wilson ha detto...

sembra Q-lo

Giordano Il Padano ha detto...

I leghisti sensibili mirano il futuro.
Ciò che è stato, è stato.
Solo ciò che sarà, è in mano nostra.

Anonimo ha detto...

Ma chi se ne frega di quello che pensi tu, sulcessonista.

Lee Scratch Perry ha detto...

Giordano servo d' Austria.

Servi francesi ha detto...

... e servo di Francia, perché mentre i leghisti sono tutti intenti ad inseguire il sogno della Padania libera e pura costellata di Mulini Bianchi e centrali nucleari, i Francesi si stanno comprando le aziende alimentari della Pianura Padana vedi Parmalat, Galbani, Danone, etc. etc.
Quando i Padani si vorranno svegliare troveranno la loro terra molto cambiata... praticamente un piccolo satellite della Francia che sarà munto a suo piacimento facendoci pagare gli alimenti con le tariffe che vogliono loro.
Allora potranno ripartire gridando: "Francia ladrona, la Lega non perdona!"
Auguri e sogni d'oro!
Se non cediamo le terre per farci le centrali nucleari le dovremo cedere per toglierci il pane di bocca?
Sveglia!! Osti!!!

Anonimo ha detto...

Hai detto bene: se non ti svegli ciò che sarà, è già in mano nostra quando ci facciamo le seghe in bagno.
Sveglia!

Gioàn Brisinì ha detto...

Buongiorno.
Stamattina ho letto di buon' ora su Mudo di Cani di queste sconvolgenti notizie.

Ora, sono qui in castello armato di fionda e rastrello, ma del generale Leske non c' è traccia.
Si dev' essere nascosto da qualche parte.

In compenso ho scoperto che al bar vicino al ponte levatoio si vendevano praline austriache, credo probabilmente avvelenate dall' esterno nemico, che ho già provveduto a distruggere con l' uso della forza (Leggasi: il rastrello).

Rimango qui a presiedere la mia postazione (sono qui in piedi, petto in fuori, fiero sul tettuccio della locomotiva)in attesa di vostri ordini.

Fatemi sapere.

Con mio ardimento steso al soave giogo dei vostri comandi,

Gianbattista Tasca,
meglio conosciuto come

"Gioàn Brisinì"

Anonimo ha detto...

Grande Brisinì.

Non mollare mai!

'Ndrangheta in Lombardia ha detto...

Claccando su <<'Ndrangheta in Lombardia>>, interessante approfondimento del Corriere della Sera sul tema.

uomodonna ha detto...

anch'io sono qui da anni in castello nascosto dalle mie fattezze nell'intento di spiare il nemico

Zaccaria il Druido ha detto...

Prendi gli ultimi due numeri dell'anno in cui sei nato/a .

Ora aggiungi gli anni che compirai quest'anno.

Il risultato, chiunque tu sia, è

111.

Tutto questo per dire che gli alieni esistono, che nei codici Maya c' è la legge che regge il cosmo e che nel 2012 il mondo finirà.

Scopate, scopate, scopate.

clodomira ha detto...

scusa sommo Zaccaria ma io ho 10 anni sono nata nel 2001 la somma degli ultimi due numeri del mio anno di nascita + i miei anni fa 11...come te lo spieghi! e poi scusa...come facciamo a fidarci di un popolo che fa una profezia ma viene estinto prima? il peggio che ci può succedere nel 2012 è che i cinesi vengano a colonizzarci e ci facciano sparire...

comunque scopate lo stesso se vi fa piacere tener pulita la casa...

Zaccaria il Druido ha detto...

ma che cazzo c' entri tu Clodimira!!!

Voi bambini verrete inghiottiti dal Maelstrom venerdì, voi non avete nemmeno voce in capitolo.

Gianni Barba ha detto...

Scusate se mi intrometto, ma ...

per il maelstrom non s'era detto mercoledì? No perchè ho il corso di iattura creativa vebnerdì dalle 8 alle 9 e non vorrei perdere la lezione della settimana: si parla di malefizi.

io ti malefizio ha detto...

zaccaria sei solo sangue e merda...sangue e merda!

Zaccaria il Druido ha detto...

POSSA LA PIU' VALIDA DELLE VOSTRE MANI INCASTRARVISI NEL CULO!

Anonimalescu ha detto...

CHE LA PORTA DELL'ANTICAMERA E QUELLA DEL BAGNO SI SALDINO IMPROVVISAMENTE MENTRE BORGHEZIO SI FA IL BIDE' NELLA TUA JACCUZZI.

aruspico ha detto...

zaccaria io ti auguro salumi importati dalla Cina...

sono solo un sosia ha detto...

Vi auguro masnade sotto casa

Gioàn Brisinì ha detto...

Ore 16.25.

Avvicinato da due individui stranieri di dubbia nazionalità che si aggiravano per il castello con polo Lacoste, muniti di fotocamere.
Volevano sapere dove si trovava il museo del risorgimento.

Messi in fuga a rastrellate.

Di Leske ancora nessuna traccia.

L'invasore d' oltralpe mai vincerà.

In attesa di vostre nuove, sempre vostro servitore, vi saluto,

Gioàn Brisinì.

Anonimo ha detto...

Qando finiremo di skrivere Qlo con la "cu"...

Qalqno mi sa dire qando?

Eddie Clemenza ha detto...

Non so se questo possa suggerire nuovi spunti nella discussione, ma una volta un saggio mi disse che la Q altri non è che una O con una barretta di Kinder nel culo.

geronima ha detto...

eddie clemenza sei veramente simpaticissimo...

Pubblicisti si nasce...professionisti si diventa ha detto...

Super appassionante le dieci giornate di Brescia...Jebediah, quando carichi la seconda puntata? Braho pubblicista ; )

bresà ha detto...

ohhhh je le och de sera...che l'è suces chi enchè?

MdC ha detto...

per il bresà

quello che è successo oggi non lo sappiamo ancora perchè stiamo aspettando notizie, arrivano con grande difficoltà e spesso sono contraddittorie. Si legge sull'edizione di domani non c'era l'aggiornamento continuo nel 1849...

qualcosa accadrà...

aspettiamo...barricati! ha detto...

cosa accadra?

colpi di qua
colpi di là
cosa accadrà cosa accadrà

I Macc De Le Ure ha detto...

oh alura rimbambit d'en giornalista! l'è quasi mesanoch...che en montagna som dre aspeta toch, osti. Ghim de sbasa po a noater a faga el cul a chei ostiaci semioc o che!

MdC ha detto...

Voi vi pensate che è facile nèh? internet, fax telefono... click clock... era mica così semplice al tempo...

Minetti & girls ha detto...

Strabello
Figata
..però non abbiamo ben capito chi è che dobbiamo correre a spompinare, Leske o Saleri...o tutti e due??

Anonimo ha detto...

Tutti e due... sa sa mia