Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

sabato 27 novembre 2010

Magnate ingiustificate pure per il Centrosinistra?


La legge è uguale per tutti
Chi ha sbagliato paghi!
Ma il Poltrona non faccia la vittima
Scommessa: vuoi vedere che adesso
rinnova l'abbonamento a Il Giorno?
(resta comunque una bella differenza:
uno è indagato, l'altro no)

di Maicol Sindec





Cani amici, si scoperchia il calderone. Comincia la gara a chi è più mangione. Solo per confondere le idee. Ma alla fine è il quadro d'insieme che è desolante e parla di una politica inadeguata, lontana dalle persone - come sempre - costantemente intenta a rimirare il pisello del vicino per veder chi ce l'ha più moscio. Secondo la mitica Italia Brontesi de Il Giorno, (ripreso da Qui Brescia) negli atti dell'inchiesta della Procura della Repubblica che accusa Adriano Poltrona e nove dei suoi assessori di peculato, ci sarebbero anche alcune spese non correttamente giustificate della giunta Corsini. Nel caso specifico si parla in particolare di due cene "spese per ospitalità del sindaco":




- di 146,70 euro (il 10 gennaio 2007),



- di 166 euro dieci giorni dopo, di cui non vi sarebbero le pezze giustificative richieste per regolamento. Non vengono indicati i nomi degli ospiti, il loro ruolo, nè tantomento il motivo del convivio (proprio come ha fatto il sindaco Adriano Poltrona).




"Nell'organigramma della giunta Corsini erano in quattro ad avere le carte di credito, spiega Italia Brontesi -. Il sindaco, il vice-sindaco Luigi Morgano (che non l'ha mai utilizzata), l'assessore ai Servizi Sociali Fabio Capra e un dirigente del settore Turismo. Nel faldone della procura sono riportati gli estratti conto. Dall'8 aprile 2005 al 5 marzo 2008,
PEOLO - Corsini ha speso circa 5mila euro molti dei quali per biglietti aerei Roma-Milano (e ritorno). Il 20 luglio 2006, a Vancouver, in Canada, il sindaco ha acquistato un cellulare per restare in contatto con Loggia. Il telefono è custodito in segreteria, ma secondo il ragioniere capo - questo almeno è quanto risulta dagli atti - "il bene rimborsato è difficilmente riconducibile alle tipologie previste per l'uso delle carte di credito", e raccomanda "maggiore attenzione per il futuro".

DETECTIVE CAPRA - L'assessore Capra, dal 17 giugno 2006 al 12 settembre 2007, ha speso 2.400 euro (Mangione ne ha spesi dall'agosto 2008 al dicembre 2009 9.177!). La Guardia di Finanza ha segnalato alla procura che "non per tutte le spese effettuate con la carta di credito dalla giunta Corsini è stata fornita puntuale giustificazione". Secondo quanto riportato da Il Giorno, in totale la giunta Corsini avrebbe speso una cifra molto superiore ai 7mila euro dichiarati dal PD. Si parla di una cifra di 300mila euro nel 2007 contro i 285 mila della Banda del Buco nello Stomaco nel 2009.
IL COMMENTO
E QUINDI? COSA CAMBIA?
DIMISSIONI IMMEDIATE
PER TUTTI
I MANGIONI!!!

di Pierre Incapace
Adesso il Centromaldestra bresciano esulta. D'altra parte un non ben specificato "assessore" aveva recentemente minacciato su Bsnews: "tireremo fuori tutte le spese ingiustificate del centrosinistra". Detto, fatto. Siccome lo facevano anche gli altri, allora diventa giusto, ammissibile, comprensibile. Siccome hanno speso 300 mila euro invece di 285 mila, la Banda del Buco nello Stomaco è da scagionare? Da comprendere? Da compatire? Poveri perseguitati dalla "giustizia ingiusta". Sono riusicti a dimostrare che anche gli altri si comportavano come loro. E allora? Tutto a posto? Tutti a pranzo per festeggiare? Magari ci portiamo pure qualche giornalista che celebri le nostre gesta? Magari andiamo tutti a vedere il Brescia e poi, via alla "Gerolese" a magnare in compagnia. In Berlusconistan funziona così. Boffo, Marrazzo, Fini, Caldoro e via scalando. Denunci uno spreco? Stai all'occhio. La minaccia mafiosa è sempre dietro l'angolo, perchè nessuno può avere la coscienza totalmente pulita. Dal punto di vista dello sperepero di denaro pubblico (il peculato resta da dimostrare per entrambi i fronti dei Magnoni) il giudizio non cambia. Siccome lo faceva anche il Centrosinsitra allora va bene? No, la risposta è: fate schifo esattamente come prima!
Dalle (in)giustificazioni degli assessori della Giunta Poltrona (in attesa di vedere quelle di Peolo&Co.), oltre all'ipotesi di peculato, traspare comunque un Piccolo Immondo Antiguo di vernissage con amici giornalisti (cani zerbini da compagnia) che vanno a pranzo cena e merenda con i politici. Un (im)mondo di dirigenti Asl e consiglieri Aler (nominati dalla politica) che pranzano con gli assessori, di Consiglieri Comunali e Assessori che vanno a magnare nelle pause del Consiglio a spese della collettività. Ma adesso si scopre che anche il Centrosinistra aveva le sue spese non giustificate. E allora? Sai quanto ce ne frega. Sono le modalità ad essere sbagliate, cari i miei saccentoni. Ai bravi giornalisti non frega nulla dei vostri pranzi e - personalmente - della vostra "amicizia di convenienza". Così la moda di invitare la stampa a pranzo l'assessore all'urbanistica ciellina Paola Vilardi ce l'aveva già quando era Presidente del Consiglio Provinciale.
Tutti alla Sosta con gli amici giornalisti, tanto paga la Provincia. Ma gli amici sono altra cosa, le cene (maiale o meno) sono altro, non abbiamo bisgono di momenti conviviali con i politici per sentirci a posto con noi stessi. Non abbiamo bisogno di essere accettati dal mondo della politica (pervicacemente finto). Non abbiamo bisogno di sapere che siete tutti uguali. Lo sapevamo già, o meglio: sappiamo riconoscere perfettamente chi è diverso, nelle intenzioni, nel modo di comunicare, nella volontà di fare il bene comune. Non abbiamo bisogno delle vostre prove costruite, dei vostri continui "si però anche gli altri". Non abbiamo bisogno di voi. La vita prosegue e i problemi sono ben più grossi dei vostri ignobili pranzi. Gli errori degli altri non rendono i vostri accettabili o comprensibili. Chi ha sbagliato paghi. E la vita va avanti. E adesso devo andare a fare la spesa che la me murusa vuole mangiare.

Piccola postilla
(aggiunta domenica 28 novembre alle 13.40)
(la quale ci insegna, se ce ne fosse pure bisogno
che, a volte è meglio aspettare e verificare le cose,
prima di correre dietro agli altri)

"Oh, guarda che hai scritto una puttanata, non è proprio così" mi ha detto un amico questa mattina. "Beh... sai che novità" ho risposto. In effetti il titolo poteva essere fuoriviante (e infatti c'abbiam aggiunto il punto interrogativo). Su Bresciaoggi scrive Giovanni Armanini:
"L'analisi approfondita ha spulciato sia il periodo dell'amministrazione di centrosinistra sia quello del centrodestra. Il faldone contiene non solo i dettagli delle spese sostenute con carte di credito ma in generale tutte quelle dal 2005 in poi. Comprese le missioni degli assessori e le ricevute fiscali. E tra queste ce ne sono, ad esempio, due che riportano la sola giustificazione «per spese di ospitalità del sindaco» (di 146,7 euro per 4 coperti in una trattoria di Brescia il 10 gennaio 2007 e di 166 euro dieci giorni dopo). Nelle pieghe delle pezze giustificative anche un telefono cellulare acquistato per necessità di restare in contatto con la Loggia da Paolo Corsini in Canada, lo stesso apparecchio che la guardia di finanza ha trovato nella cassaforte della segreteria del sindaco a palazzo Loggia. Insomma, ha passato al setaccio proprio tutto. Dopo di che - per quanto si sa al momento - il procedimento in corso è partito solo per l'ultimo periodo, e soltanto in merito alla vicenda dell'utilizzo delle carte di credito.
VERO È, allo stesso tempo, che in passato l'utilizzo delle carte di credito era diverso, anche per il minor numero in circolazione: nella Giunta solo Corsini, il vicesindaco Morgano (che non l'ha mai usata) e l'assessore Fabio Capra (2.400 euro la spesa in un anno, per lo più per viaggi) ne avevano una in dotazione: tutti analizzati dalla Finanza, ma le «anomalie» sono state rilevate solo con l'attuale Giunta. Dal 2008 in poi sono intervenute due novità: il regolamento specifico sulle carte di credito (che era stato adottato nel 2004 dalla vecchia giunta di centrosinistra) è stato modificato in seguito a una nuova legge; nel frattempo gli strumenti di pagamento automatico sono stati concessi a tutti gli assessori. A spiegarlo è l'assessore al bilancio, Fausto Di Mezza, che ricorda dettagliatamente come «l'unica modifica al regolamento è stata approvata nel 2009 con l'eliminazione dell'utilizzo per le missioni in seguito a un forfait concesso per legge». «Il regolamento - aggiunge Di Mezza - non è restrittivo, ma si è solo adeguato a una modernizzazione necessaria dei metodi di pagamento».


Attenzione Pd: allarme ironia, intervenga Bisinella!

Su Bresciaoggi di oggi, a firma Massimo Tedeschi, Giorgio De Martin (segretario cittadino del Pd, nella foto con una carta di credito per "mangioni"... oh De Martin è fuori come un balcone... c'ha dato addirittura 20 euro di tasca sua...) risponde: «La Corte dei conti - spiega - aveva evidenziato un danno erariale per 43mila euro. C'era la possibilità per l'amministrazione di presentare motivazioni, ricevute, spiegazioni, L'operazione di facciata di Paroli, quella cioè di pagare di tasca propria, è stato un autogol, tanto che mi risulta che in giunta ci siano state parecchie beghe e discussioni. Assessori che avrebbero potuto documentare la loro estraneità agli addebiti sono arrabbiatissimi. Anche perchè forse altri non potevano dimostrare la stessa estraneità».

PROPRIO il «pago io, di tasca mia e per tutti» del sindaco Paroli ha indotto il Pd a rompere gli indugi. «Nasce da lì - insiste il segretario cittadino - la nostra richiesta di dimissioni, senza attendere i 45 giorni previsti perchè gli accusati possano difendersi». DE MARTIN non commenta l'iniziativa della Procura presso il Tribunale che ha presentato richiesta di rinvio a giudizio. «L'indagine per peculato avrà i suoi sviluppi - sostiene il segretario cittadino del Pd -. Ma la nostra richiesta non parte da questo aspetto». Poi De Martin offre la sua ricostruzione dell'intero «caso»: «Noi - spiega - fin dall'inizio abbiamo avanzato preoccupazionj su questa vicenda mentre qualcuno ci dileggiava. Vi fosse stata fin dall'inizio maggior responsabilità da parte dell'Amministrazione, le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa». Poi De Martin affonda: «Quello che è avvenuto è senza precedenti. L'ultima volta che la Corte dei conti s'è occupata della Loggia è stato nel 1970, per un errore formale. Non era mai accaduto che amministratori pubblici usassero soldi come benefit. Sapevano di non poter usare soldi per pranzi fra consiglieri, e l'hanno fatto. Sapevano di non poter pagare pranzi con consiglieri delle controllate, e l'hanno fatto. Fin dal novembre 2008 l'assessore Di Mezza aveva informato tutti i suoi colleghi sui limiti dell'uso delle carte di credito: invece hanno continuato a usarle in modo scorretto e illegittimo».

DOPO «un comportamento simile» il Pd chiede senza mezzi termini: «Vadano a casa». E dopo che il sindaco «ha fatto l'ammissione di colpa», i distinguo non reggono più: «Non si fa chiarezza neppure per i singoli assessori che, magari, lo meriterebbero». Ora il gruppo consiliare Pd deciderà le strategie: «Un dato è certo - dice de Martin - La mozione di sfiducia in consiglio comunale non è ammessa».

Sulle accuse di spese non documentate a carico dell'amministrazione - Corsini, che emergerebbero nella documentazione acquisita in Loggia dalla Guardia di finanza, De Martin taglia corto: «Non occorre alcuna difesa, perchè non c'è nulla da cui difendersi visto che la procura non ha ritenuto di aprire alcuna indagine». Intanto la procedura presso la Corte dei conti è tutt'altro che chiusa. Molti assessori hanno deciso di presentare memorie e controdeduzioni, e hanno chiesto di essere sentiti entro i 45 giorni che la Procura ha messo loro a disposizione (e che scadono il 28 dicembre). Poi i giudici avranno tempo 120 giorni per decidere per l'archiviazione o il rinvio a giudizio. Il «pago io» del sindaco è un incentivo potente verso la prima soluzione. Ma non è detto che basti. Soprattutto se dovesse entrare in gioco anche un danno d'immagine per l'ente. Tutto da quantificare.


Resta una differenza:

PAROLI&CO, RESTANO INDAGATI,
GLI ALTRI NO!

26 commenti:

Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare ha detto...

Che palle questo paese.

Siamo ancora alle prese con problematiche così misere e stupide, che uno ci si infervora e poi, dall' altro lato, non può che sentirsi un' inutile provincialista.
Eppure si vive qui, come non occuparsi anche di queste miserie.
E' questo il primo motivo per cui varrebbe la pena andarsene.

Evitare di buttare via la vita per battersi contro tutte queste scemenze.

Questa questione delle "grandi magnate" è un simbolo di tutto questo.
Poi a livello nazionale siamo ancora invischiati in discussioni su questioni come aborto (e per i più arditi: divorzio) o avere un' adeguata informazione nei media, che nel nostro paese è cosa inesistente, Annozero incluso, o avere una stracazzo di banalissima legge antitrust.

E' tutta una farsa. Bisognerebbe impiegare il tempo a promuovere energie rinnovabili, il ricicalggio, l' eco-sostenibilità...
Invece qui si è costretti a fare i conti col paleolitico ed a occuparsi di problematiche paleolitichee ad intrattenersi al bar a sostenere discussioni paleolitiche.

A volte viene voglia di arrendersi. Ma non di fronte "al potente".
Di fronte al dubbio che forse si stia buttando via del tempo prezioso che forse sarebbe meglio impiegare a fare altro.

Che palle questo paese.

Un cittadino ha detto...

Povera patria inno nazionale!

Un Carbonaro ha detto...

Italiani, un popolo di razzisti violenti e schifosi; il mio sentimento nazionale è il disgusto.

In lino terital ha detto...

Rassegnazione o rabbia...?
Assuefazione o disgusto?
Impotenza o vendetta?

GiGi ha detto...

Io non mi sento italiano...

Cetto la qualunque ha detto...

Cazzu cazzu, sentitamente...

Il Parolaccia ha detto...

Il faccione di Cetto ha un che di familiare...

Domanda esiziale ha detto...

Cchiu PIL o cchiu PILU per tutti?

Robert Kennedy ha detto...

Cchiu statisti ammazzati per tutti

Complotti e sabotaggi ha detto...

Adesso si sono inventati il complotto di "Stati nemici".
Questa ancora ci mancava.
Stanno parlando di sabotaggio.
Ho voglia anche io di usare questa parola...
Che guardassero un po' in casa loro prima di guardare fuori...
Sabotatore della Repubblica è chi mette nani e ballerine al governo del Paese.
Sabotatore della Repubblica è chi per evitare ad un amico un processo penale si inventa un Ministero e lo fa eleggere Ministro.
Sabotatore della Repubblica è chi fa approvare scudi fiscali a solo vantaggio di grandi evasori, e pericolosi criminali.
Sabotatore delle Repubblica è chi, facendo il cavaliere, fonda partiti politici con "stallieri".
Sabotatore è chi ha trattato e tratta con la criminalità organizzata.
Sabotatore è chi candida a rappresentare l'Italia in Europa le veline e il Gabibbo. In quel caso il commento più giusto è sabotaggio "senza pudore", non solo "ciarpame".
Sabotatori sono coloro che teorizzano la precarietà malpagata e senza diritti.
Sabotatore è chi crea reati di clandestinità e poi vuole tenere in stato di schiavitù chi sostiene l'economia italiana, clandestinamente.
Sabotatore è colui che in tempo di crisi tratta le masse come carne da macello e opera secondo i principi della macelleria sociale.
Sabotatore è colui che promuove condoni edilizi per edifici che poi i torrenti, i fiumi o il mare con il loro carico di distruzione e di morte si portano via con grande cordoglio di tutti.
Sabotatore dello Spirito di Fiducia nazionale è truffa il prossimo, da chi rincara i costi della frutta a chi depotenzia il cemento armato.
Sabotatore è chi deturpa il paesaggio
costruendo ovunque.
Sabotatore è chi inquina le falde, i torrenti e i fiumi.
Sabotatore è chi non riesce a far rispettare la volontà popolare di tenere centrali nucleari sul proprio territorio.
Sabotatore è chi ammazza una città millenaria come l'Aquila non ricostruendola per asservire la popolazione a mero bacino elettorale clientelare.
Sabotatore è chi permette che i rifiuti industriali finiscano sparsi in giro per il paese.
Sabotatore è chi non vede che i rifiuti urbani sono una grande fonte di materie prime riutilizzabili.
Collusi con i sabotatori sono coloro che li assecondano e ne seguono le logiche perverse.

Auguro a tutti gli italiani per il futuro di giungere ad essere liberi di poter scegliere di fare ciascuno un lavoro giusto e onesto. Sarebbe già molto.

Che maroni ha detto...

Maroni a Brescia:"Se avessimo ceduto oggi avremmo 100 gru in tutta Italia".

Oppure avremmo più esseri umani liberi e meno schiavi senza dignità e senza speranza (praticamente dei kamikaze ad orlogeria).

Sciopero Polizia 13 dic. ha detto...

Maroni ha detto che i soldi per la Polizia ci sono. Invece tutte le sigle sindacali, dal Siulp, al Sap, dal Coisp, all’Ugl, cono convinte del contrario e dopo aver incontrato il ministro Maroni, hanno deciso di rompere gli indugi e di proclamare immediatamente lo stato di mobilitazione dell’intera categoria. Il 13 dicembre, proprio il giorno prima del voto di sfiducia al Governo e dell’attesa pronuncia della Corte costituzionale sul Legittimo impedimento, i poliziotti scenderanno in piazza e faranno sentire la loro voce contro il blocco del turn over, contro i tagli della manovra finanziaria: la loro manifestazione terminerà con un presidio proprio davanti a Montecitorio. Dove meno di 24 ore dopo si giocheranno i destini di Berlusconi. E di Maroni.


Anche io non sono più lo stesso.
Per una volta vorrei scendere in piazza per sostenere le richieste della Polizia...
Se però mi trovo in parte il vice questore Ricifari? e se gli gira di caricarmi?
Mi sa che me ne starò a casa a farmi i cazzi miei, nel dubbio.

Anonimo ha detto...

L'orlogio è cucito sul polsino della camicia?

wiki-sabotaggio ha detto...

tic tac
tic tac
tic tac
questi si stanno cagando addosso

Brunetta, una merda tra noi ha detto...

leggete questo articolo e ditemi che cosa dovremmo fare con un simile personaggio. Altro che assalto al Senato...

Wiki Waka ha detto...

tic tac
tic tac

il momento s'avvicina...

quanta merda uscirà da quei vostri culi flaccidi?

GdB e wikileaks ha detto...

Centinaia di migliaia di file top secret disponibili in rete.
Al Giornale di Brescia grande sorpresa: tutti i dipendenti mandati in vacanza premi in crociera senza intenet!

Anonimo ha detto...

brao

Anonimo ha detto...

C'è grossa polemiga mamamammamamama
che polemmmega

Doraemon ha detto...

Tutti a blaterare su questo muro di cani ma nessuno che prenda in mano il moschetto e spari davvero.

Ve lo meritate questo Paese di merda.

Anzi, CE lo meritiamo. Visto che anche io non ho il coraggio di fare niente.

Riesco solo a indignarmi. Ma non serve a niente.

A niente.

J.Wilson ha detto...

io non sparo perchèc'ho solo la fionda con i cubetti di ghiaccio per cacciare i piccioni dal mio balcone e non me ne volgia Piero Piccioni.

Che posso dire... Troviamoci e indignamoci insieme in piazza loggia. col megafono.

Doraemon ha detto...

Non credo più in niente.

E non sono un nichilista.

Sigh!

J. Wilson ha detto...

Caro Doraimon

non fare così, non hai un ciuschi da tirare fuori dalla tasca, non so, una pipa ad oppio, una dose di ero, una siringa di lsd da spararsi nel cuore, una cicca alla mescalina.

dopo il mondo ti sembrerà stupefaciente

Cheit ha detto...

confermo... cazzo... che bbbotta

Altro inno italiano ha detto...

Perché la Terra dei cachi è la terra dei cachi

Anonimo ha detto...

Qui si lotta per opporsi ai tagli del 90% (sì signori, avete capito bene, 90%) al sostegno economico per il diritto dei meritevoli allo studio, e mentre tutto ciò avviene il GdB porta la discussione in tutto il territorio bresciano sui grembiulini!

Togliere il sostegno ai meritevoli vuol dire tornare ad una situazione in cui potranno proseguire negli studi solo i figli delle famiglie più benestanti (quando esisteva la lotta di classe queste famiglie erano identificate dal termine borghesia). Adesso il proletariato è talmente vasto che con i pochi ragazzi dell'alta borghesia ci fai al più qualche classe di avvocati e notai, di manager rampanti, e di chirurghi.
Vogliono tenere in piedi l'Università per dare un pezzo di carta a qualche decina di fanciulli di belle speranze. Ma per avere queste idee bisogna fare dei corsi apposta o è la Gelmini che ha questo talento innato?