Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

lunedì 15 novembre 2010

Immigrati sulla gru: è finita!!!

E' fatta. Dopo 16 giorni passati a 35 metri d'altezza in condizioni estreme, ARUN, JIMI, RACHID e SAJAD finalmente sono scesi dalla gru. Nel filmato (da cani) che pubblichiamo qui sotto, le ultime concitate ore della vicenda che ci ha messo di fronte ad un fatto: nonostante gli Sgrufus di turno, i clandestini sono tra noi, vivono una condizione disperata e portarli dalla parte della legalità è un dovere nostro oltre che un loro sacrosanto diritto.
Oggi c'è da stare allegri, la legittima protesta di questi ragazzi si è conclusa - tutto sommato - positivamente. Osserveremo nei prossimi giorni l'evolversi della vicenda che ha tenuto tutta una città col naso all'insù per più di due settimane e che ha messo in luce l'immobilismo delle istituzioni (Comune e Prefettura in primis) che - per scelta politica - hanno semplicemente deciso di non fare niente e ignorare un fenomeno sociale che coinvolge tutti noi e che non può essere snobbato, sottovalutato, strumentalizzato o strozzato da leggi ideologiche e idiote partorite dal cervello putrefatto di quattro trogloditi.

Spetta alla politica (alura som a post...) il compito di rivedere le normative sull'immigrazione che - ormai è palese - non funzionano, rendono precaria la vita di chi è regolare, impossibile la vita di chi, da lavoratore clandestino, intende mettersi in regola e soprattutto non risolvono minimamente il fenomeno della criminalità ("spacciatori" e "ladri" se ne sbattono della Bossi - Fini). Oggi festeggiamo, ma c'è ancora molto da fare. La vera sfida comincia domani. La cosa fondamentale è non dimenticare le ragioni di questa protesta. Per poter dire davvero un giorno: "siamo scesi tutti dalla stessa gru".

SENZA PAURA! SENZA PAURA!









Nei filmati che pubblichiamo - e pubblicheremo -: fatti, commenti, analisi e approfondimenti in ordine di: Manlio Vicini (avvocato e membro dell'Associazione Diritti per Tutti), Manuel Colosio (amico e giornalista, Radio Onda d'Urto), Ibrahim Diallo (rappresentante del Coordinamento Immigrati Cgil), Don Mario Toffari (della Caritas di Brescia). Compare anche un altro ragazzo di cui non ricordo il nome se qualcuno cortesemente lo sa dicetecelo... come dicono i veri bresciani. Abbiate fede stiamo per concludere i caricamenti. Che fatica... (special thanks to Cgil&Cisl, don Fabio Corazzina e Mario Toffari, le uniche "istituzioni" che hanno cercato di dare una mano a sbrogliare la matassa, forse perchè di diritti e lotte si interessano ancora). Sperom en bé...

42 commenti:

kurtz ha detto...

onorato di conoscerla, magister

Paroli ha detto...

«Sono scesi e questa situazione è stata superata: da sabato scorso attendevamo questa conclusione. Siamo stati costantemente in contatto con la Prefettura, la Questura, padre Mario Toffari e con il sindacato che hanno lavorato per evitare il peggio. In una vicenda che, di certo non ha aiutato gli immigrati, ma qualche gruppo che li ha strumentalizzati ad avere visibilità»

Anonimo ha detto...

invece ha aiutato LUI!!!

MdC ha detto...

per ragioni di sonno dobbiamo ancora pubblicare due spezzoni del filmato. Contiami di falro nel primo pomeriggio... ci scusiamo per il diguido

BAU

Sabbionaia ha detto...

Spetta alla politica rivedere le normative sull' immigrazione, ma spetta alla gente scegliere le linee che la politica dovrà seguire per il futuro di questo paese.
Sembra chiaro che nel frattempo qui si stia chiudendo un epoca, ma ne comincerà una nuova?
A me la gente, sul tema dell' immigrazione, sembra ancora del tutto confusa e impreparata. Per le strade si sentono ancora tante persone sostenere posizioni completamente infiantili, sia quando sostengono "Adesso basta, bisogna rimandarli a casa" (?!?) sia quando in nome di una cieca e irriducibile solidarietà scadono nel buonismo più inconcludente e, talvolta, addirittura controproducente.
Non per niente mi sembra che, ora che se ne può parlare un po' più a freddo, anche su quanto successo nella nostra città si possa tranquillamente affermare che di colpe ce ne siano tante, molteplici, e che non siano fino in fondo solo colpe unilaterali.
Spetta alla poltica rivedere le normative sull' immigrazione, ma a me sembra anche che il problema sia pure che questo paese, di fronte all' immigrazione, sia ancora allo stesso livello di un bambino dell' asilo di fronte al suo nuovo compagno di classe pakistano.
Ce n' è ancora da sguazzare, nella sabbionaia...

Jebediah Wilson ha detto...

Momenti di sclero dovuti al fermo di Mimmo (Mohammed)

su bresciaoggi scrive Irene Panighetti:

"SEMBRA LA FINE di ogni possibile mediazione, anche perchè al rifiuto si aggiunge da Milano la notizia dell'avvenuto rimpatrio di cinque dei migranti arrestati lunedì scorso durante lo sgombero sotto la gru. Da Milano arriva anche un'altra doccia fredda per i ragazzi sulla gru: è stato fermato l'egiziano Mohammed, noto anche come «Mimmo», uno dei rappresentati più attivi della mobilitazione per il permesso, che dal 28 settembre è stato in prima fila sia nei cortei sia ai presidi di via Lupi di Toscana (prima) e sotto la gru (poi).

Mohammed si era presentato al presidio allestito davanti al consolato egiziano di Milano: mentre stava tornando verso Brescia, assieme ad alcuni parlamentari presenti nel tentativo di fermare in extremis le espulsioni, è stato fermato e portato in questura, dove è stato trattenuto perché privo del permesso di soggiorno. Potrebbe essere subito rimpatriato, in ottemperanza della Bossi-Fini, secondo le autorità. per «fargli pagare l'impegno nella lotta per i diritti» secodno un'attivista di «Diritti per tutti» che era con lui al momento del fermo a Milano.
Sembra uno scoglio insuperabile. Invece, nel tardo pomeriggio torna a prendere quota l'ipotesi dell'intesa: ormai stremati, i 4 sulla gru annunciano l'intenzione di scendere alle 8. Alle 9 la fine dell'incubo".


Restiamo in attesa di notizie su Mimmo...

Re Bogias ha detto...

X sabbionaia

te ghet risù

Anonimo ha detto...

Da Bresciaoggi

Interessante pezzo di Thomas Bendinelli:


24 giuristi della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Brescia ha ieri trasmesso al prefetto un «parere legale» rispetto alla normativa sulla regolarizzazione di colf e badanti e circolari collegate

[...]

fra i firmatari anche altri docenti quali Carlo Alberto Romano, Adriana Apostoli, Arianna Carminati, Matteo Frau e Lorenzo Spadacini.

«IL NOSTRO giudizio parte da una domanda - spiega D'Andrea -: stante la legge attuale, siamo sicuri che non ci siano spiragli rispetto a quanto chiedono gli immigrati che protestano?».

Il documento, in sostanza, rileva che la formulazione letterale dell'articolo 1 della cosiddetta sanatoria per colf e badanti del 2009 è ambigua rispetto al comportamento da tenere nei confronti dei lavoratori immigrati che non hanno ottemperato l'ordine di espulsione del questore; che di essa è stata data interpretazione contraddittoria tanto dalle autorità amministrative (compresi gli uffici del ministero dell'Interno) quanto dalla stessa giurisprudenza amministrative (pareri diversi dei Tar);

che la cosiddetta circolare Manganelli del marzo 2010 che avrebbe risolto in modo ostativo tale contraddizione non è in realtà fonte idonea a pregiudicare la situazione soggettiva dei soggetti richiedenti.

«Come è possibile che con un atto amministrativo (una circolare) si possa arrivare a una interpretazione così ardita? - osserva D'Andrea -. Questa circostanza rappresenta lo stravolgimento di un ordinato sistema delle fonti, al punto che un funzionario diventa interprete dell'orientamento del legislatore».

Non solo rispetto alla questione dell'introduzione del reato di clandestinità, il parere legale rileva che «una diversa interpretazione finirebbe per far sorgere dubbi di legittimità costituzionale per violazione dell'articolo 3 della Costituzione, assimilando fattispecie simili solo quanto a pena edittale ma sostanzialmente diverse quanto a natura della condotta e pericolosità sociale».

Il documento si sofferma anche sulla «disparità di trattamento illegittima fra la situazione dell'immigrato già condannato per mancata ottemperanza all'ordine di allontanamento, non ammesso alla procedura di regolarizzazione, e la situazione dell'immigrato denunciato ma non ancora condannato per tale reato».

Da qui la conclusione che a creare il nodo è una circolare amministrativa che in realtà finisce con il sovrastare la legge.

ruby ha detto...

Secondo l’interpretazione data dal Ministero, gli espulsi per irregolarità d’ingresso e/o soggiorno – che pure sono inottemperanti all’ordine del questore - possono sanarsi, se, però sono stati un poco più sfortunati, e sono stati fermati una seconda volta, e, solo per questo arrestati e condannati, allora no. La possibilità di emersione, è così fatta dipendere solo dall’alea e si manifesta un’ingiusta disparità di trattamento.Lo stesso Ministero aveva predisposto un help desK che, il 23 settembre 2009, in risposta ad una domanda di uno sportello informativo:“Buongiorno, Vi chiedo se è possibile fare richiesta di regolarizzazione in favore di stranieri condannati per i reati di cui all’art. 14 comma C 5 ter del DL 286/98 (inottemperanza all’ordine del questore). Grazie, cordiali saluti” così rispondeva: “comunichiamo la seguente soluzione/informazione: si può fare la richiesta per un lavoratore che ha avuto un decreto di espulsione però non lo ha rispettato ed è rimasto in Italia anche se successivamente è stato trovato di nuovo dalle forze dell’ordine e condannato per i reati di cui all’art. 14 comma 5 ter del DL 286/98”.Da ciò si desume che il Ministero dell’Interno, in un primo momento, aveva avvallato la tesi sopra esposta.
Tale cambio di orientamento ha recato un danno ingiusto (patrimoniale e morale) in coloro che, proprio in base a quanto dichiarato dal Ministero dell’Interno, hanno presentato richiesta di regolarizzazione pur essendo stati condannati per i reati di cui all’art. 14 comma C 5 ter del DL 286/98

Anonimo ha detto...

Ruby una di noi!

Lee Scratch Perry ha detto...

«Come è possibile che con un atto amministrativo (una circolare) si possa arrivare a una interpretazione così ardita? - osserva D'Andrea"

In effetti a quel punto andava bene anche un post-it.
O un fischio.
O uno scarabocchio con due frecce via fax...
Sempre a buttar via carta...

(PS: nessuno sembra peraltro notare la sottile cattiveria di fare inviare una circolare simile da uno che si chiama: Manganelli!
Cioè:
"Che faccio, lascio?"
"Manganelli"

Ma dai cazzo, nemmeno nei film di Franco e Ciccio, veramente...)

Lee Sconquasso Perry ha detto...

ps2:
AHAHAHAHAHAHAH!
AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAH!
Quella roba su Deng Xiausconi nella colonna di destra mi ha appena sconquassato il cervello dal ridere!

Jeba ha detto...

Grande Lee che leggi la colonnina di destra...

a proposito: perchè il cesso è sempre in fondo a destra?

Ciao Mitici !!!! ha detto...

Evviva Muro Di Cani!
Sempre sul pezzo!
Continuate così!
E adesso parliamo degli spendaccioni...

Jebediah Furibondi ha detto...

Sempre sul pezzo di cazzo...

sto minchia di video mi fa sclerare... c'è qualcuno che ki può consigliare un frree software normale per ffre filmati... vaacca di una merda...

la copertina ha detto...

ce l'ho pronta
ce l'ho pronta
ma sto aspettando il momento giusto

Anonimo ha detto...

GRANDEE GUARRRRRDA

Non solo putanelle del Prime Minister ha detto...

Dal sito di Newsweek:

"Italian Women Who Defy Stereotypes

Not all Italian women are celebrated simply for their cleavage or for their ability to make a big, comforting Sunday dinner. While headlines, lately at least, have portrayed Italian women as scantily clad "veline" personalities on television, paid escorts, or teen models attending Prime Minister Silvio Berlusconi's parties, the country has a rich history of women bucking stereotypes and taking on the establishment in many different arenas..."

io di come ci vedono oggi all' estero un po' mi vergogno...

Anonimo ha detto...

Eh bravo il super copertinista..volevo proprio postare un commento su questa farsa assoluzione della strage di Brescia.."Per quanto voi vi crediate assolti,siete lo stesso coinvolti". ma che delusione però!
Potrebbe J.W. inserire il video di "una storia di un impiegato" di De Andrè..mai come ora quelle parole sembrano così attuali!

Anonimo ha detto...

ops..mi correggo "Canzone del maggio" inserita nell'album "Storia di un impiegato"

Jebediah Wilson ha detto...

Come se fosse già fatto...bravo il nostro copertinista eh?

e pensare che una volta si bucava...

che progressi. io lo ano.

No future. ha detto...

Non ci sono parole per una sentenza del genere.
Questa è la completa resa.

No future.

LSP.

Cane Gennaro ha detto...

"«Mai e poi mai sarò in vendita. Torno nel Pdl perché amo l'Italia e credo che Berlusconi qualcosa stia facendo per questo Paese». Giuseppe Angeli fa dietrofront e Fli perde un "pezzo" alla Camera. Il deputato originario di Orsogna (Chieti), aveva deciso di abbandonare il Pdl e di passare dalla parte dei "futuristi". Ora la retromarcia: Fini addio, il parlamentare 79enne torna dal Cavaliere."

Omm 'e merd'...

Anonimo ha detto...

Potevano pensarci prima a congelare la crisi.

Ora è come congelare una macinato pieno di camole.

Anonimo ha detto...

Manlio Milani: «È una sentenza molto deludente, amara. Hai la sensazione che quella mattina non eravamo in piazza. Il 28 maggio 1974, un giorno di un calendario passato ma non una realtà vissuta. Quello che fa male è che eravamo in piazza contro la violenza a difendere le istituzioni. E il risultato, 36 anni dopo, è che la credibilità nella funzione delle istituzioni correrà il rischio di peggiorare ancora più».
SECONDO MILANI all'assoluzione con formula

Anonimo ha detto...

Da Bresciaoggiit

Massimo Tedeschi: Perchè i depistatori hanno raggiunto il loro scopo: hanno mescolato le tessere, confuso il disegno, distribuito spezzoni di verità sul binario morto delle procedure. Hanno confuso le acque. Offuscato
l’orizzonte. Smorzato con il
tempo il sacro fuoco dell’indignazione. La premonizione del poeta (Pasolini) è rovesciata: le prove, anche se monche e parziali, ci sono. Non la verità.

Anonimo ha detto...

Da Bresciaoggi.it Marco Toresini:

Cosa resta dunque di questo pomeriggiodi sconforto,annegato
dalla pioggia? «L’inchiesta
ha avuto almeno il pregio
di ricostruire alcuni fra gli anni
più terribili del Paese» ha
sostenutoqualcunoquasiavolersi
rinfrancare, nel deserto
lasciato dalla sentenza, con
l’ultima goccia di consolazione.
Forse a Brescia ieri si sarà
anchecostruitalastoria,masi
èsepoltalasperanza.Unasperanzachiamataverità

L'uomo col megafono ha detto...

Dateci un post sulla strage di Piazza Loggia!
Dobbiamo commentare l'epilogo di questa vicenda!
Ci sono delle cose da gridare!

L'entropia tra di noi: l'irreparabile ha detto...

Basta lamenti. In questa città chi soffre deve farlo senza disturbare, per conto suo. Perché questa è una città in gran forma. E' addirittura splendida; le mostre di "arte" presenti in città lo confermano: per esempio "Una vita splendida. Il mondo di Emma Monti e Corrado Orazi" al Museo del Risorgimento in Castello.
Andateci, è gratis. Valutate in coscienza l'operazione che si è voluta compiere, la tesi che si vuole sostenere, che Emma Monti, con i suoi quadretti, ha statura artistica. Possibile, ma improbabile. Piuttosto sembra che Emma Monti e la sua opera sia un pretesto per affermare violentemente e volgarmente altro. In quella mostra si rende omaggio
più ad Orazi e alla sua capacità imprenditoriale, di cui la mostra trabocca.
Quindi mettiamoci il cuore in pace.
Questa è la città di Emma Monti e di Corrado Orazi e di tutti quelli come loro, persone splendide.

Che la città non abbia né verità, né giustizia, né dignità, né onore, né rispetto per i propri morti conta poco.

In questa città non vedremo mai mostre su altri modi di viviere il proprio tempo, sulle vette artistiche di quelli meno splendidi di loro. In questa città si avverte un continuo tentativo da parte dei benpensanti di salvare la facciata dietro cui si cerca di celare un vissuto incoffessabilmente arido.
Qui il soldo è la misura dell'essere. Come se la merda fosse la misura della felicità.
Per questo ogni volta c'è sempre la tendenza a minimizzare l'enormità della strage, a sfumare le tinte nette dell'Umano che irrompe della Realtà della città. Un continuo tentativo di ammansire e negare il dilaniato.
Purtroppo per loro, questi sono sforzi vani.
L'irreparabile è irreversibile.
L'entropia esiste ed opera alacremente in mezzo a noi.
Che lo vogliano o no dal '74 il simbolo di Brescia è una Leonessa scarnificata dalle schegge mortali della bomba.

Il Generale Custer de noalter ha detto...

Intanto un uomo gira per la provincia indossando la giubba della cavalleria sudista e con la spada sguainata al cielo e ogni tanto grida:"Caricaaaaaaaaaaa!!!". E' ancora lui, il solito Ricifari.
Qualcuno gli dica che la guerra è finita. Hanno vinto i nordisti.

Il braccio violento della legge ha detto...

Però dai, il Ricifari, lunedì 8 è stato proprio alla "bassezza" della situazione ...

Mons. Fisichella ha detto...

La manganellata è come la bestemmia. Bisogna saper contestualizzare. Meditate gente, seppure ammaccati meditate.

un amico ha detto...

Adesso so che mi attirerò le ire di tutti: Ricifari obbedisce agli ordini. Il Questore che va a farsi immortalare vicino alla Prefetta alle conferenze stampa, nei giorni delle cariche, era a casa al calduccio a farsi i fatti suoi.

(Persino la Digos dissentiva sulle modalità e sugli ordini impartiti dal questore).

Poi sicuramente Ricifari c'ha messo del suo, sarà stato pure "nervosetto" come dice MdC e ha commesso degli errori (come molti in questa vicenda). Facile prendersela con chi ci mette la faccia. Bisogna guardare più in là. Chi ha gestito la vicenda? Chi ha dato ordini precisi "NO DIALOGO"? Meditate

Francis Bacon ha detto...

L'Arte ha spesso avuto una funzione di placebo disinfettante dell'anima, una sorta di "passata di calce sul muro infetto e putrido della Realtà".

In effetti non siamo quella "stupendezza" che ci sforziamo di far credere agli altri.
Nel teatro del mondo, sostenere questa parte è molto faticoso.

E' naturale che col tempo si ammassino tra noi e il Reale una serie di detriti, eventi scomodi, spiacevoli, dolorosi, erroneamente inconfessabili, una sorta di rifiuti dell'Anima, roba con cui non vogliamo fare i conti. C'è una certa forma d'arte che risulta funzionale a tutto ciò: ci aiuta a nascondere, sotto il tappeto della Coscienza, l'immondizia dell'Irrisolto. Si tratta di un ammasso informe, simile ad un muro di carogne di cani morti, con cui ciascuno di noi, per poter nascere veramente, deve avere il coraggio di confrontarsi.
C'è un'altra parte di Arte, meno "bella", che ci aiuta a fare luce e su ciò che veramente siamo. In questo senso Francis Bacon ha fatto molto per noi.

Fedele lettore di MDC ha detto...

Per un amico:

è già la seconda volta che scrivi qui sopra per sottolinerare questa cosa, perciò si vede che ti preme molto che anche questo venga evidenziato, e si può supporre che se affermi queste cose con certezza sei stato vicino a quelle dinamiche e presumibilmente non stai mentendo.
Perciò io ti credo.

Detto questo, qualcuno qui sotto potrebbe in effetti reagire male a quanto hai scritto ed anche lui avrebbe le sue ragioni.
Venire caricati è senz' altro peggio che sentirsi "costretti" a caricare, del resto...
Eh.

Anonimo ha detto...

X Francis Bacon:

un muro di carogne di cani morti?

Camadoi!

Moderatamente fasci ha detto...

Compostezza, compostezza,
primavera di saggezza,
nell'ignavia la prudenza
più stagnante vincerà.

Question time ha detto...

Anonimo, hai mai visto un muro di cani vivi?

Anonimo ha detto...

Nemmeno di cani morti se è per questo...

J. Wilson ha detto...

Concordo con il fedele lettore di MdC

sUPEREROI CONTRO LA MUNICIPALE ha detto...

"Trentasei anni non sono bastati perché Roberto Cucchini ottenesse giustizia dallo Stato; ma quando ieri mattina l'uomo, 63 anni, ha inscenato la sua civile protesta in piazza della Loggia, i vigili e la polizia sono arrivati in un batter d'occhio. La vita ha lasciato il segno su questo ex operaio specializzato della Om (l'attuale Iveco), compresa una ferita alla gamba che Cucchini si procurò perché la mattina del 28 maggio '74 si trovava a cinque metri dall'ordigno esploso in piazza della Loggia. Il carattere, però, non si è piegato; e così ieri mattina Roberto, reduce dalla sentenza che ha assolto tutti gli indagati per la strage, ha affisso con lo scotch un cartello artigianale sul monumento che ricorda le vittime: «Il 28 maggio 1974 qui non è successo niente».
(...)
L'ex operaio era lì che armeggiava ancora con il nastro adesivo quando è arrivata la pattuglia dei vigili a chiedergli i documenti; e a seguire è giunta una «pantera» della polizia. Alla fine gli uomini in divisa sono stati comprensivi con lui. «Ho spiegato chi ero - ecco ancora la testimonianza - e cosa mi era successo 36 anni fa. Ho chiesto a uno dei poliziotti dove fosse lui nel '74. "Non ero nato e i miei genitori manco si conoscevano" mi ha risposto. Insomma, il senso di appartenere a un altro mondo, a un tempo lontanissimo, di essere fuori della realtà con le mie ferite e i miei ricordi in quel momento è stato enorme».

Tanto per completare il quadro, proprio in quell'istante piazza della Loggia è stata attraversata da un corteo di studenti che protestavano contro il ministro Gelmini. «Nessuno dei ragazzi si è fermato davanti al monumento - è il rammarico di Cucchini - nessuno ha fatto caso alla protesta. Chissà se qualcuno li ha messi al corrente dei fatti di 36 anni fa e ne capiscono la gravità..."

Pistola ha detto...

In pratica, Ricifari, ti hanno dato del "pistola"!
Sì è tempo di dimetterti.
Per gente come te c'è una promettente carriera in politica...
Con i tempi che corrono non sfigureresti certo; solo avvisa prima di entrare in Parlamento, altrimenti butti giù il portone!