Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

lunedì 9 agosto 2010

A nuoto nel Lago della Vacca: voter sif mach e noter che fom?




Storie di Blue-moon



E da quel silenzio irreale,

un pensiero sale:

ma noi siam qui a cheffare?

"Per dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?"
Meglio tacere e continuare a camminare

che è ancora lunga prima di arrivare...

"Giro giro tondo
casca il mondo"
è la mia canzone
preferita del momento
- Piero Piccioni -
(ieri al telefono)

di Dolores de Coscienza

TUTTI GIU' PER TERRA - Cani amici, buona settimana ferragostana. Al termine di una serie di brevi giureconsulti con Piero Piccioni e il dottore di MdC (Filomeno Filini Geeg Robot D'Armani Aleppa Dal Grosso Monini Pogando il Fiume, fresco padre di splendente pargolo), proviamo un po' a tornare all'antico e parlare di cose che accadono invece delle solite vaccate. "Cose che accadono" sono 4 parole grosse dato che, qui, cambia nient. Bastano le parole di un autista di corriere per rovinarti la giornata e passare la sera a massacrarti i maroni, rimuginando sul futuro che non c'è, sul tempo che passa mentre tu stai lì a fare il "semiot" (trad: scimmiotto). Sarà che siamo tutti in attesa di chissà cosa. Sarà che il lavoro come lo intendevano i nostri padri non esiste più e che dobbiamo fare i conti con una società (che comunque siamo sempre noi) in totale decadenza, sarà che come diceva l'altro giorno l'autista della corriera: "è meglio se abbassi le pretese e ti accontenti di un posto fisso che ti permetta di tirare su famiglia, che i 40 fanno presto ad arrivare e poi son dolori..." (come per dire: "vola basso che sei solo un fagiano"). Sarà che ci sono giornate che trascorrono lentamente senza motivazioni e senza entusiasmo, che tutto sembra perdersi nel frastuono dei treni che passano, delle auto che inchiodano, dei vicini che litigano. Sarà che di sogni, noi, è meglio se non ne facciamo e pensiamo al presente, ma il passato ci rincorre e il futuro non si fa vedere. E allora? Che fare? Forse c'ha ragione "l'ammiratore" che commentava l'altro giorno su MdC: "SFIGATI state facendo le battaglie di PIRRO non vi accorgete che siete attaccati al bavero di un ex-fascista nella speranza che vi liberi dall'odiato Silvione? Per essere di sinistra siete ridotti veramente male!!!". Eh... caro mio, purtroppo è così, ma allora ti chiedo: per cosa vale davvero la pena sperare? Perchè andiamo avanti? Perchè perdere tempo su 'sto cacchio di blog?


Una vera gioia è vedere nuovi piccoli esseri che se ne vengono al mondo (Pietro, Jules, Ginevra, Tommaso, Samuele, Nina, Bianca, Emma, Sara e tanti altri che ora non ricordo), "Credo sia questo il modo in cui la dannata commedia umana procede e si perpetua. Di generazione in generazione, la carovana che va ad ovest attraverso il deserto, nel tempo, fino a... ma guarda un po', ho ricominciato a vaneggiare! " - per citare lo Straniero del Grande Lebowski, nella foto a lato -. La carovana va a ovest, nonostante tutto, nonostante noi, che possiamo credere di essere chissà cosa, ma non siamo certo indispensabili (qualcuno magari lo spieghi anche a D'Alema).


Squali d'alta quota


E allora forse vale parlare di piccole cose "normali" come la "scalata" di un mezzo sfigato cittadino (Jebediah Wilson al seguito ansimante di Signorina Cerbiattoni Salterini); o altre invece più folli e adrenaliniche come la 1° TRAVERSATA A NUOTO DEL LAGO DELLA VACCA portata a termine dal seguente gruppo di "pazzi scatenati": Marco Ferrari, Milena Barbieri, Marco Zanardini, Federico Troletti, Marco Rivadossi e Alessandro Rizzetto (nella foto sotto, tratta dalla loro pagina facebook). Gli "squali" di Camunia Acquatica, con grande spresso del pericolo e una sana dose di entusiastica follia hanno portato a compimento la traversata dei 690 metri che separano la diga dall'altro lato della conca. I ragazzi camuni non sono nuovi ad imprese del genere: alcuni di loro - per esempio - hanno già effettuato il giro di Montisola a nuoto e, in futuro, dovrebbero intraprendere la traversata del Garda da Riva a Desenzano.


Con le pinne a 2300 - Il lago della Vacca (nella foto in alto by MdC, visto proprio dal Blumone) prende il nome dalla buffa roccia nella foto a lato (a vaga forma bovina). Il Laghetto si trova in alta montagna (2350 m.s.l.m) ai piedi del Cornone di Blumone, proprio di fronte al rifugio Tita Secchi. Raggiungibile solo a piedi, 2 ore e 15 circa dalla piana del Gaver e altrettante dalla malga Cadino posta poco sotto il Passo Crocedomini nei pressi del Corna Bianca. Il lago si trova in una conca davvero suggestiva ad un tiro di schioppo dalle tre valli più barbare del mondo (Camuna, Trompia e Sabbia). Siamo barbari e ce ne vantiamo. Dopo aver passato la notte all'ottimo rifugio Tita Secchi , i giovani camuni hanno portato a termine il loro piano intorno alle 11 della domenica mattina traversando i 690 metri del lago (muta, pinne e occhiali muniti). L'acqua raggiungeva la ragguardevole temperatura di 6 miseri gradi. Che aggiungendo una sola "N" diventa: Grandi! Quindi...

GRANDI - Soprattutto per l'entusiasmo da "squali" dimostrato al Tita Secchi nel corso della serata che ha preceduto l'impresa. Entusiasti e pieni di energia proprio come i ragazzi "fratelli rokkettari" (!!!!!!!!ROCK 'N ROLL!!!!!!!, ndC) che hanno scelto di passare l'estate a lavorare al rifugio (cosa non da poco) lontani da tutto e da tutti, nel silenzio di queste vette dove il cellulare (bontà sua) non prende una mazza (ma poi infondo... chi se ne frega?) e l'unica stazione captata dagli apparecchi radio - per loro e nostra fortuna - è "K Rock" di Reggio Emilia (solo musica della madonna senza interruzione, from Sixties&Seventies). Risultato: mentre attendi il momento di andare a dormire (alle 22) e sei seduto a giocare a scala 40 sorseggiando un bel the caldo dopo esserti ingozzato di stracotto, minestrone e formaggio fuso (non nell'ordine), ascolti "You've got to hide your love away", "A hard rain's a-gonna fall" o "The Joker" e pensi: serve davvero qualcos'altro?

Oggi NO!

On the Blue moon

di Jebediah Wilson


Erano anni che ci volevo andare sul "Bluemoon" (nella foto sopra by MdC, visto dal Tita Secchi al tramonto). Ora il cervello è appagato e le gambe - a due giorni distanza - gridano ancora vendetta.

Si fottano le stronze. Il silenzio vale il prezzo.

Per ottenerlo (il silenzio) devi passare le malghe e i campanacci delle mucche al pascolo e pure il lago della Vacca con le orde di montanari bivaccanti e chiaccheroni («Dobbiamo fare "Italia 1"» dice una ragazza in riva allo specchio d'acqua poco prima di ripartire verso casa. «Tal fo me "Italia 1"» risponde in perfetto stile bressiano il cinico amico, scatenando l'appaluso dei presenti). Per gustarti il silenzio devi arrivare al passo del Blumone dove il vento ti piglia per il culo fischiandoti nelle orecchie e l'unico rumore che senti è il battito schizzato del tuo cuore che ti scongiura di fermarti.


TUMTUMTUMTUMTUMTUM - Ma ormai siamo qui. Arrampicarsi per il sentiero è quasi un gioco (faticoso, ma divertente), poi c'è da attraversare il versante nord-est e passeggiare nella neve (nella foto by MdC, l'ombra che si vede in mezzo alla neve è la signorina Cerbiattoni Salterini che marcia spedita versola vetta). Arrivati alla sella poco sopra il versante innevato, ci vogliono ancora venti minuti di "arrampicata" con la volgia di vedere quella cazzo di cima che ormai è più forte della stanchezza (stavolta nemmeno poi tanta in fondo). Alle 10.40 dopo l'ultimo tratto (mani e piedi e la sensazione di essere il Messner dei poveri), con un dito mezzo insaccato, c'è solo da esultare, guardare il mondo dall'alto e essere contenti. Dalla testa del gigante di roccia tutti i Rolfini, i Berluschini, i D'Alemini del cazzo che se la tirano come fossero i padroni del mondo sembrano piccoli così (°). Resta solo il silenzio, il tempo che passa e la necessità di tornare a casa prima che le caviglie si spezzino come due grissini. Eh sì, vacca d'un cane, ce l'abbiamo fatta anche stavolta. In fondo non era poi così difficile, e se le gambe rispondono ancora solo a colpi di acido lattico, e la faccia ti scotta come una braciola, la cosa importante forse è essere qui e riderci su anche quando le giornate sono storte. La dannata commedia umana procede e si perpetua, il finale è ancora tutto da scrivere e l'autista della corriera può andarsene tranquillamente a fare in culo! Personalmente, preferisco tenere la testa tra le nuvole (come da foto) ancora per qualche minuto.


11 commenti:

Anonimo ha detto...

Viva lo scalatore Jebediah..alla prossima!Cerbiattoni

Il medico di montagna... il gusto ci guadagna ha detto...

La carenza di ossigeno, puo' giocare brutti scherzi: speriamo non abbia lasciato danni permanenti. Non peggio, almeno, della fase pre-scalata.Auguri Mdc

nonesistemontagnasenzadime ha detto...

bello il fotomontaggio!...ehehheh!

l'elfosimpaticonedellamontagna ha detto...

lassu' c'e' qualcosa che non si puo' trovare da nessuna parte...e chi la trova una volta poi non puo' farne piu' a meno...

domanda x elfo ha detto...

ma è di quella buona?

Anonimo ha detto...

Jebediah, la chioma non è da dominatore del mondo, il pugnetto è un po' troppo in basso, ma nel complesso sei ancora un bel vedere.
Del resto scalavi montagne anche con una gamba ingessata a 15 anni...quindi eri di pasta buona!
gnao

Anonimo ha detto...

di quale chioma parli?

col. Kurtzettini ha detto...

Mah.... lo invitiamo Merendoni per la festa del 12 ??!! secondo me potrebbe essere un'ottima occasione per farlo esibire in pubblico, magari prima del concerto dei Saddamned. Così ci dà la carica!!

Potremmo anche spenderli qualche cento euro per il suo cachet...

Discepolo di Merendoni ha detto...

Oppure potremmo anche pagarlo a bastonate, che lui è più contento. Ci starebbe il suo discepolo, che secondo me merita...

MdC ha detto...

Muro di Cani proverà a portare il suo spirito guida vivente Antonio JJ Merendoni alla festa del 12 settembre! E'ufficiale!

KAGNA ha detto...

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