Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

lunedì 7 giugno 2010

Con la massima indiscrezione

Terzo capitolo della Saga manageriale "Con la massima indiscrezione". Udillia Kikker piglia per i fondelli i super manager ignoranti raccomandati dei nostri giorni. (Più o meno il 75% dei dirigenti italiani). Buona lettura.

Capitolo 3
L’ENIGMA DELLA CHIAVE
(ovvero: I segreti della vita)

di Udillia Kikker

Nella vita non bisogna mai essere vendettosi e cercare di unire sempre l’utile al divertevole!”

La frase, buttata lì improvvisamente nel silenzio dell’ufficio, provocò alle cinque impiegate un attacco di ilarità trattenuta a stento. Biancamaria, una spumeggiante ventunenne da poco assunta in azienda, non era ancora abituata alle “massime” del capo e non riuscendo a controllarsi attribuì la sua improvvisa tosse ad una crisi allergica.

Il general manager si permetteva ormai ogni tipo di citazione e dimostrava la sua saggezza spiegando le regole della vita. A volte, il silenzio carico di significato delle “derelitte”, come si erano auto-definite le cinque ragazze, veniva interpretato come un benestare al sermone, o meglio al salmone, come lo chiamava lui, sermone che si concludeva sempre con la famosa frase: “In tutte le cose, anche quelle più misteriose, si trova sempre l’enigma della chiave”.




In quel periodo Biancamaria “sposina novella”, come l’aveva etichettata il capo in quanto sposatasi da poco, fu temporaneamente scelta da Nicola per essere la beneficiaria di consigli che egli si sentiva di dispensarle in virtù degli oltre vent’anni d’età che li separavano.
Un giorno, sospirando, la gratificò di una grande considerazione filosofica: “Beata te che sei giovane e sei in salita nella scala della vita – le disse - io invece, alla mia età, sono ormai in ascesa”.
La poveretta trattenne la risata che stava sfuggendole, non commentò e finse di sistemare alcune pratiche in un armadio. Quel semplice gesto diede un nuovo spunto di conversazione al general manager che sentenziò: “ Ho pensato di rendere più pratico questo ufficio: lo doterò di scafandri e mensiline”! (scaffali e mensole).

Le ragazze beneficiarono per diversi anni della ricca produzione di massime: il pavone doveva dimostrare, attraverso un suo modo di parlare per così dire "forbito", che era perfettamente all’altezza del suo ruolo di general manager. Non potendo dar prova della sua preparazione su questioni amministrative si sbizzarrì su altri argomenti, dalla spiegazione riguardante gli "apicentri" dei terremoti, che, al contrario degli epicentri, si trovavano sempre a centinaia di chilometri dal luogo del sisma, ai nomi delle vie cittadine che, grazie alla sua fantasia, si trasformavano da via Galileo Galilei a via Giovanni Galilei o anche via Giuseppe Galilei.

Nicola era in grado di commentare in modo personalizzato tutte le notizie trasmesse dai telegiornali, aggiungendo quel pizzico di farina del suo sacco giusto per dimostrare di saperne di più delle impiegate. Compresero che stava ormai assumendo un atteggiamento più consono alla nuova posizione raggiunta, il giorno in cui le informò che la polizia aveva cercato di "sperdere" i dimostranti che si erano riuniti in piazza perché "izzati" contro il governo dai "sindacati". Le mise poi al corrente del fatto che le richieste del sindacato per il rinnovo del contratto erano troppo "cavigliose" perciò non potevano essere accettate e quello avrebbe reso la situazione più "asprosa" con il rischio di uno sciopero.

Per dimostrare di essere all’altezza del suo ruolo di general manager iniziò anche a leggiucchiare i report mensili in inglese che arrivavano dalla casa madre. In genere segnava, sempre nella prima pagina, un asterisco a caso vicino ad una frase e poi commentava: “Ho messo un asterix vicino a questa frase che mi sembra un po’ zibellina”.

Tutte sapevano che il mese successivo avrebbe messo un asterisco vicino ad un’altra frase sibillina e sarebbe stata sempre nella prima pagina del report, l’unica che il capo leggeva. Il Presidente della sede europea, un olandese con il fisico del giocatore di rugby, era un uomo molto cordiale e sempre sorridente. Il general manager lo considerava una sorta di mito e qualsiasi suo volere era un obbligo quasi morale per il nostro Nicola. Quando il suo capo arrivava in Italia tutto doveva essere perfetto. Nicola assumeva l’atteggiamento di massima cordialità e ad ogni parola del presidente faceva seguire una squillante risata annuendo sempre a tutto ciò che diceva.

Le cinque “perfide” sostenevano che tale atteggiamento era studiato per far fronte alla difficoltà di comprendere tutti i discorsi del suo diretto superiore, ma la capacità del general manager di destreggiarsi nelle situazioni critiche lo aiutò sempre ad uscire dall’impasse.

Bisognava riconoscere che, grazie ai suoi modi molto cordiali e estroversi, Nicola stava consolidando la sua posizione all’interno della company. I capi americani nutrivano per lui una grande considerazione soprattutto grazie agli utili che portava al bilancio della multinazionale.

Uno dei segni tangibili di quella considerazione era rappresentato, al di là dei lauti compensi, dalle visite di cortesia che riceveva specie all’inizio dell’estate. In quella stagione non era insolito vedere in ufficio la moglie del general manager mostrare la sede della società alla consorte di qualche grande capo in vacanza in Italia.

Le cinque perfide ragazze era solite chiedersi come facessero le signore a capirsi vista l’oggettiva difficoltà linguistica, ma le risate che accompagnavano la loro gestualità dimostrarono alle malpensanti come le barriere linguistiche non siano insormontabili. Nei negozi del centro, dove le straniere venivano condotte per lo shopping, la gestualità e le carte di credito dei mariti facevano poi miracoli mentre i complimenti per la squisita ospitalità del general manager e della sua gentile consorte riecheggiavano da oltre oceano…






Do You like Udillia Kikker? E allora, non perdete il prossimo episodio di "Con la massima indiscrezione", epica tragicomica del terziario rampante. Lo trovate solo in quel pozzo senza fondo rivestito di putrido marciume che è Muro di Cani.

12 commenti:

Presidente della sede del Congo ha detto...

Ma com'è che il Presidente della sede europea (di qualsiasi sede europea di qualsiasi cosa) è sempre un olandese con il fisico del giocatore di rugby?

Che sia sempre la stessa persona?
Che tutta l' economia europea sia in mano ormai da decenni a un bonario omone dei Paesi Bassi?
Che sia tutto sulle sue spalle?

Dobbiamo aiutare quell' uomo.

Yew, we fly! ha detto...

Dal sito del Corriere:
"Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, si è dichiarato convinto che «l'Italia ce l’ha sempre fatta, ce la deve fare e ce la farà. La sensazione è che la parte seria e produttiva del Paese sia pronta a partire meglio di prima. Se avremo la forza di volare alto, di recuperare la passione e lo spirito d’iniziativa tipico degli italiani, se avremo questa forza il Paese riprenderà a crescere e a volare»."

L' era buna 'nchè, ah Gianni?

Foto toccanti cliccare qui ha detto...

Foto toccanti cliccare lì.

kurtz ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=YF4-r2MpRMs&feature=related

kurtzino ha detto...

mi è proprio piaciuta questa puntata di "Con la massima..." trovo che la trama si stia facendo...come dire..rampante! Anche il finale da telepresentatore..sì! Cinematografico. L'avvincente normalita di un ufficio mi fa spaccare dalle risate: Lui è fenomenale. Grande Kikker

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Gianni_letta.JPG ha detto...

Gianni "The Fly" Letta, nostro prossimo Presidente della Repubblica (me cojoni) è un ragazzo che non te le manda a dire

Jebediah da Tarifa ha detto...

Udillia mi ha fatto

Guido piantala ha detto...

"Una casa all’estero a disposizione di Guido Bertolaso. La traccia per gli investigatori è arrivata ascoltando alcune intercettazioni telefoniche. E adesso la ricerca della dimora si concentra in Costa Azzurra, visto che nei colloqui si parla di Montecarlo. Chiarimenti saranno chiesti allo stesso capo della Protezione civile che sarà nuovamente interrogato la prossima settimana. L’inchiesta dei magistrati di Perugia appare entrata in una fase cruciale: dalla Banca d’Italia sono arrivate una cinquantina di segnalazioni per «operazioni sospette » riconducibili al costruttore Diego Anemone e agli altri componenti della «cricca» effettuate tra San Marino e il Lussemburgo. Ai professionisti che hanno avuto rapporti con loro sono stati invece revocati tutti gli incarichi. Tra i primi a farne le spese, l’avvocato Edgardo Azzopardi che grazie ai suoi contatti con l’allora procuratore aggiunto Achille Toro, sarebbe riuscito ad avvisare che «guai giudiziari sono in arrivo »."

Bertolaso ha la tipica faccia del cattivo delle serie TV americane.
Solo che lui è davvero il cattivo.

Poera sceta... ha detto...

"Lei è Eliana Cartella, 20 anni, da Castel Mella, in provincia di Brescia. Segni particolari: se la contendono due spasimanti che, si direbbe, hanno assai poco in comune. Ovvero Renzo Bossi, figlio del Senatùr e consigliere regionale lombardo, e Mario Balotelli, attaccante ribelle dell'Inter. «È la prima volta che mi innamoro», ha raccontato recentemente il giovane Bossi a Vanity Fair parlando di lei. Poi Eliana è stata fotografata con Balotelli sotto casa sua, all’indomani della vittoria dell’Inter in Coppa Italia, il 5 maggio. Vanity Fair, in edicola il 9 giugno, l'ha intervistata per capire chi dei due sia il fortunato fidanzato della barista che sogna di diventare modella."

Muro di Cani DEVE salvare questa ragazza!

risate grasse ha detto...

...grassissime come le piante dei piedi!

sempre dal suddetto articolo del corriere.it
"Renzo è più intelligente!"

INTELLIGENTE??????????????
LA TROTA??????????????????
3 dico 3 anni di fila bocciato in 5° anno al privato!!!!!!!!!!!!

MAH MAH se Renzo è più intelligente MARIO a che stadio dell'ameba è arrivato?

Kurtz ha detto...

Il buon vecchio Kurtz è già stato nel bar della ambita fanciulla. Mi trovavo dalle parti di Castelmella e un conoscente mi ha portato nel locale: un piccolo drugstore di pirli sull'asfalto. Purtroppo la giovane non era presente (chissà dov'era)in compenso ho conosciuto il padre e già che c'ero ho chiesto la mano di sua figlia. L'ho fattoper voi, per avvicinarmi al cuore pulsante dei fatti (lei non l'ho mai neanche vista) ma vado sulla fiducia

glande mossa ha detto...

Kultz sei tutti noi!!!