Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

domenica 16 maggio 2010

Qualcosa accade

Essi Cièllano
e continuano a ciellare

assemblato da Marcello Raudi Paiper

"Bazoli e Cl: come cambia la finanza di rito bresciano" è il titolo dell'articolo di Marco Alfieri apparso ieri sul Sole24ore. Dunque, come cambia? Dice Alfieri: "Con un modo di gestire potere e poltrone più largo della scelta di campo berlusconiana compiuta da Formigoni e Lupi. L'egemonia a Brescia della galassia Cl è però militare: esprime il sindaco Paroli, il vertice A2A, il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, alcuni assessori di peso (l'urbanistica) e, forse, il prossimo rettore (l'ex preside di Medicina Luigi Caimi?)".

Uomo di punta di Cl a Brescia è Graziano Tarantini (nella foto, con l'aria di quello che ti considera un coglione solo perchè non sei come lui) ex capoccia della CdO locale e ora super mega presidente del consiglio di sorveglianza di A2A dal giugno 2009. "Tarantini, per 17 anni capo della Compagnia bresciana, è un altro 50enne ambizioso sulla via di Milano - scrive Alfieri -. [...] Tarantini ha nel mirino il colpo grosso della Fondazione Cariplo nel post Guzzetti. Una traversata 30 anni dopo quella di un altro 50enne bresciano, Giovanni Bazoli, che nell'82 fu chiamato da Andreatta (sulla scia di Giovanni Battista Montini, altro bresciano, arcivescovo della Milano del boom e inventore della moderna finanza cattolica), per riannodarne i fili spezzati dopo il crack dell'Ambrosiano".
Il bel Graziano (ça va sans dire) deve avere un'agenda che trabocca visto che oltre alla carica in A2A è anche: Presidente, dall’ aprile 2000, di Banca AKROS spa Milano (banca di investimento). - Vice Presidente, dall’aprile 2009, e già Consigliere di Amministrazione, dall’aprile 1998, della Banca Popolare di Milano scrl: tra i principali gruppi bancari italiani. - Consigliere, dal marzo 2004, di ESN Inc. North America, New York: "broker dealer e corporate finance". - Commissario, dal dicembre 2000, della Fondazione CARIPLO, Milano. - Componente, dal giugno 2009, della Giunta di Assonime, Associazione fra le Società per Azioni. Fonte: Curriculum vitae.

Qualcosa accade - Loggia, lobby, corporazione, setta, cricca crucca, chiamatela come volete. Comunione e Liberazione ha creato in questi anni in Lombardia, attraverso cosiddetti "legami di amicizia" un sistema nel sistema. Ha piazzato e sta piazzando i propri uomini in ruoli e settori chiave: amministrazione pubblica, politica, finanza, industria, sanità ed ora anche energia.

Un esempio? Arriva dallo stesso Tarantini: "Sono presidente del consiglio di sorveglianza di A2A perchè sono amico di Adriano Paroli" aveva ammesso il manager di Dio durante una puntata della trasmissione zerbina "Il Disgusto del Muflone". Piccolo Lapsus? Niente affatto, è il modus operandi di Cl. Un gruppo di "amici" (chiamiamoli così) che andavavano al catechismo insieme, passavano l'estate nella colonia estiva fustigandosi allegramente la schiena insieme a padre Black&Decker e che poi casualmente (?) si sono ritrovati a ricoprire incarichi di potere.

MACHECC'AZZECCA? - Dalla sanità all'energia il passo è breve. Ecco un comunicato datato giugno 2009, tratto dal sito dell'Idv di Milano: "L’assemblea di A2A del 27 maggio 2009 ha dimostrato, ancora una volta, la tentazione della politica di invadere il territorio delle società ex municipalizzate, quotate in borsa, con azioni di forza che non rispondono a logiche di gestioni aziendali, ma a quelle di una prova di forza del potere politico espresso, in questo caso, dalle amministrazioni comunali di Brescia e Milano". [...].

"Superficialità del management ed arroganza politica hanno avuto la meglio nella gestione dell’Assemblea [...]. Innanzitutto, con il teatrale annuncio della revoca del Consiglio di Sorveglianza a mezzo comunicato stampa congiunto dei sindaci Moratti e Paroli è emersa in tutta la sua interezza la prepotente determinazione di infeudare, più di quanto non lo sia già adesso, A2A Spa al sistema di potere della Compagnia delle Opere, che attraverso la sostituzione degli attuali amministratori o parte di essi verrebbe ad influenzare il vertice societario nella persona di Graziano Tarantini, sino a poco tempo fa, presidente della Compagnia delle Opere bresciana. La questione preoccupa ancor di più, poiché incombe su di essa l’ombra negativa e allarmante dell’azione di controllo del Ministero dell’Economia sul sistema di potere della Compagnia delle Opere in ambito sanitario lombardo apparso sulla stampa nei giorni scorsi, e che ha messo in evidenza un perverso cortocircuito che unisce i vertici regionali con la stessa Compagnia delle Opere ed imprese ad essa affiliate. Pertanto, dopo Sanità (Aziende Ospedaliere, ASL); Assistenza (Aziende servizi alla persona); Formazione ed Istruzione (IREF); Trasporti (Ferrovie Nord); Sistema Fiera (Fiera Milano, Expo 2015); anche l’Energia (A2A) verrebbe fagocitata dalla Compagnia delle Opere, una entità sostanzialmente privata e pervasiva che per la sua struttura chiusa e autoreferenziale si sottrae ad una forma di controllo pubblico". (Milano, 1 giugno 2009).

Non sono i soli a pensarlo.

Il "rifiuto di Trebeschi":
lo schiaffo della Brescia "per bene"

L'idea che traspare dall'articolo del Sole è quella di uno scontro, non solo tra generazioni di cattolici, ma anche tra due modi di intendere l'economia, la politica e il rapporto tra industria e territorio. Uno contrapposizione che ha trovato il proprio "oltraggio di Anagni" alla fine dello scorso mese d'Aprile in occasione dei 100 anni di Asm (ora A2A). Dal Bresciaoggi del primo maggio (pagina 10), vergato con passionale trasporto da manina zerbina, leggiamo: "chi tiene in mano le redini della corsa al futuro è Graziano Tarantini, a capo del consiglio di sorveglianza di A2A: è a lui che si chiede di scrivere il domani della multiutility (che culo eh? ndC), con il delicato compito di conciliare equilibri degli azionisti e sviluppo aziendale. «Dovremo restituire la stessa dote alle generazioni future, ma in un contesto del tutto diverso. Una volta rasserenati gli assetti Brescia-Milano, dobbiamo ripartire dai valori di fondo che muovevano Asm: perchè la ricchezza si crea solo con il lavoro». Parole sante.

Tanto che nel corso della successiva cerimonia di premiazione degli ex presidenti ben quattro rifiutano l'onorificienza made in Tarantini. Primo tra tutti, Cesare Trebeschi (nella foto, abbastanza ingrugnito), democristiano Doc, presidente di Asm dal 1971 al 1975, padre del teleriscaldamento e successivamente sindaco della città. «Esprimo sincera gratitudine alla fedeltà dei lavoratori, ma questo premio ad altri non va che alla città»: da lì la consegna al sindaco Paroli, «perchè si ricordi che Asm è l’azienda di Brescia» (ricordatelo Poltrona! ndC), ha commentato sottolineando che accettare sarebbe stato incoerente «mentre sottoscrivo l’appello per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua» (si legge sul Bresciaoggi dello stosso giorno, di spalla al pezzo celebrativo). Rifiutano la medaglietta di Graziano anche Silveri, Rampinelli e Renzo Capra detronizzato l'anno scorso, "dal teatrale annuncio dei sindaci".

Qualcosa accade nei comuni, nelle aziende (pubbliche e private), nelle università, negli ospedali e nelle Asl della Lombardia. Qualcosa sta cambiando - come dice Alfieri - anche nel "sistema finanziario di rito bresciano". In attesa di capire meglio cosa sta succedendo, possiamo comunque stare tranquilli: Comunione e Liberazione veglia su di noi.


"Volevamo rassicurare tutti
che - a modo suo - comunque
il Governatore chiava"
(Elio e le Storie Tese).

16 commenti:

Zio Jessie ha detto...

Vaffanculo, sono esistite soltanto due persone in missione per conto di Dio ed erano i Blues Brothers!

CL...bah!

Rapsodia Wilson ha detto...

Senza dimenticare l'assessor Mangione

E la Lega aprì le gabbie ha detto...

Della serie, "E la Lega aprì le gabbie":

Mentre la parte nerazzurra di Milano festeggia il suo 18esimo scudetto, trovo giusto riesumare questa notiziola di qualche settimana fa, sfuggita ai più:

"Appello agli amici interisti di buon cuore: se stasera andate allo stadio, visto che grazie al geniale Moratti prima della partita sfileranno in campo venti bambini rom sgomberati da quei cattivoni del Comune di Milano... fischiate!". E' l'appello che l'eurodeputato e capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino, Matteo Salvini, ha lanciato via Facebook per l'iniziativa legata alla partita di Champions League fra Inter e Barcellona a San Siro.
(...)
"Usare bambini rom per protestare contro i giustissimi sgomberi portati avanti nella città di Milano è forse uno dei punti più bassi mai raggiunti dalla propaganda buonista."

(Qualcuno potrebbe informare questa cima che fischiare i bambini, invece, è molto più semplicemente da emeriti stronzi?)

E la Lega aprì le gabbie 2 ha detto...

Sempre della serie, speciale "Acume":

Consigliere leghista: "I gay sono culattoni". Scoppia la bufera in Provincia
Pietro Giovannoni, che è anche presidente del Consiglio comunale di Vigonza, si lascia scappare l’espressione mentre spiega il suo voto contrario alla mozione sull’omofobia. Poi si scusa: "Non scherziamo, non avevo alcuna intenzione di offendere. Il tono era scherzoso"

("Non scherziamo...il tono era scherzoso."? Ma da dove li vanno a prendere?)

L' intraprendente Aldo ha detto...

Ma con Magnone invece poi com' è andata a finire?

El gà dismitìt de engosass o chi?

Fim saì.

Ciao...

Petizione contro CL ha detto...

"Al Parlamento Europeo
Alla Camera dei deputati della Repubblica Italiana
Al Senato della Repubblica Italiana
e, per opportuna conoscenza:
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente della Repubblica Italiana
...
...
...si chiede

Un intervento volto a impedire che movimenti settari fondamentalisti (unanimemente riconosciuti come tali dalle maggiori autorità accademiche italiane ed estere), possano costituire pericolose situazioni di potere « monopolistico » nell’ambito delle pubbliche istituzioni.
Si chiede inoltre che venga salvaguardata la libertà di contrastare, anche attraverso Internet, l’aggressiva espansione dei movimenti settari-fondamentalisti nella sfera pubblica (in aderenza alla Risoluzione del Parlamento Europeo del 6 luglio 2006 concernente la Libertà di espressione su Internet), specie nelle aree dove gli stessi movimenti esercitano una devastante influenza anche sui mezzi di comunicazione."

FIRMATE!!!

Lee Scratch Perry ha detto...

No Muro di Cani, stavolta mi dissocio completamente e mai vi seguirò in questa assurda campagna contro CL!
E sarà inutile che cerchiate di convincermi a cambiare idea con le vostre usuali insulse chiacchere, perchè Lee Scratch Perry questa volta dice "No signori!", perchè anch' io ho le mie buone ragioni e se proprio volete saperle, ebbene mi bastano sei parole:

quegli sbroccati mi spaventano a morte.

Bunumì ha detto...

X l'intraprendente aldo

casso no... l'è a mò drè a 'mpinìss la pansa de luartìs badonna che maiade!

L' intraprendente Aldo ha detto...

Vaca sgregna, el saìe...

rsk ha detto...

preferisco solo che la compagnia delle opere

puzza di merda ha detto...

il tanfo delle fogne è sempre più insopportabile

jesuschrist superstar ha detto...

è moRto ai boRdi delle stRade DIO è moRto...

TV GAME OVER!!!!! ha detto...

"Niente panico. Se da oggi Raidue e Retequattro sono sparite dai vostri televisori la risposta è semplice: il segnale analogico è stato spento. Perché da oggi in Lombardia (esclusa la provincia di Mantova e incluse le province oltreconfine di Piacenza e Parma) e in Piemonte orientale (Novara, Vercelli, Asti, Alessandria, Biella e Verbania) è iniziata l’era digitale."

SIIIII, E MENO DUE!
FUORI DAI COGLIONI!!!!
NON COMPRATE IL DECODER, NON COMPRATE IL DECODER, NON COMPRATE IL DECODER, NON COMPRATE IL DECODER!!!!!
FACCIAMO FINIRE UNA VOLTA PER TUTTE L'ERA DELLA TV (CHE FA CAGARE DA ANNI ED HA SEGNATO UNA DELLE EPOCHE PIU' TRISTI DELLA STORIA DELL' UMANITA'!!!!)
TV GAME OVER!!!!!

l'incendiario ha detto...

CL...si ma quanti?...una lattina da 33, un bottigliozzo da 1000, una tanica di benzina da 5000, una cisternona da 200000...materiali infiammabili...burn motherfucker burn!

Mordecai Bronson Kovalsky ha detto...

Per non sbagliare porta tutte le taniche... il governatore è diventato ignifugo come effetto collaterale del popper

Jebediah Wilson ha detto...

E pensare che un mese e mezzo prima dello "schiaffo" il bel Tarantini annunciava "urbi et zerbi" di aver fatto la pace con "l'amico" Capra.

Quanta ipocrisia!

(ringraziamo i puffi per la segnalazione)