Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

giovedì 18 marzo 2010

Sgagnega 'l Co - Il Bigio? "Era fascista"... ora no


"Picio Bigio" - fassscccio - gay

Dall'ottimo blog Simpathy for the devil apprendiamo delle sterili e futili polemiche sul destino del Bigio (nella foto sopra), neo icona gay (di nove metri per 280 quintali) tutti in marmo, Dio, patria e famiglia, realizzato dallo scultore Arturo Dazzi (1881-1966) che lo munì di fascistissima verga, prima di consegnarlo al Duce, all'Impero e alla Storia il 15 settembre 1932.

Mussolini in persona lo ribattezzò "Era fascista" (nel senso dell'epoca), ma per i bresciani rimase semplicemente "Bigio". Il significato, secondo Ivan Carli del Bresciaoggi, "(tralasciando quello triviale) è di persona senza qualità. «Picio e piciorla», ovvero un tipo che non vale un'acca, uno zero".

L'avevano rimosso nel 1945 dopo la Liberazione e ora torna di moda. Alla fine dello scorso anno, terminati i restauri costati 147 mila euro, il Bigio doveva tornare nella sua posizione originale nel bel mezzo della piazza fascistissima di Brescia (appunto Piazza Vittoria). Per ora - si legge su Queer blog - "le polemiche lo hanno lasciato supino dentro una cassa di legno".

Eppure l'aveva preannunciato anche l'assessore ai lavori pubblici Mario Labolani: «Il Bigio uscirà dalla gabbia di legno per tornare nella sua pozione originaria, in piazza della Vittoria, spero entro al fine del 2009». Promesse da Pdl? Nemmeno per sogno. Colpa della congiuntura economica sfavorevole, della sinistra e delle Assicurazioni Generali, che hanno in carico il finanziamento della sistemazione della statua e non sganciano la "fresca".

Nella zona posta ai confini della zerbinaggine, apprendiamo che, in seguito ai ritardi, il Comune "si sta spazientendo (hai capito? mangiano a sbafo e perdono pure la pazienza... ndC): «Molto presto la riqualificazione di piazza della Vittoria terminerà, i cantieri della metropolitana chiuderanno, e noi vogliamo che il Bigio torni proprio lì dove deve stare». Per Labolani, insomma, è arrivato il momento che le Generali «diano una risposta precisa perché altrimenti - avverte - siamo disposti o a metterci i soldi noi, o a trovare altri sponsor». (Altri soldi???? Cos'è, una minaccia?)

Chi lo vuole e chi no


L'Anpi di Brescia lo considera un affronto a chi ha combattuto contro il nazifascismo, il centrosinistra bresciano balbetta e così, gli unici a parlare chiaro sono i gay di Brescia e l'assessore Mario Labolani che lo rivogliono al più presto al suo posto: chiappe al vento in Piazza Vittoria. (nella foto, Labolani solidale con gli amici gay, in versione Drag queen "Misery non deve morire").

Essendo il ripristino della statua del Bigio una delle prime 10 priorità dell'amministrazione comunale (insieme alle cene di rappresentanza e all'arredo di interni), pare che (nel 2010!!!) valga davvero la pena perdere tempo a parlare del Fascio e dei simboli della cosiddetta "storia" di Brescia.

"Stiamo solo cercando di far tornare Brescia alle origini - dice Labolani - ai suoi luoghi di incontro tra la gente, alla sua storia (e allora perchè non riempire la città di menhir? nella foto così simile all'attrezzo del colosso fascista, ndC). E il Bigio di marmo non è che un pezzo di questa storia: la nostra [...] non è affatto la rievocazione nostalgica di un messaggio politico legato all’era fascista. Queste sono illazioni del tutto infondate".
In effetti la statua non ha nulla a che vedere col Ventennio. Si chiamava solo "Era Fascista" ed è quindi totalmente slegata da quella che il Labo definisce "l'era fascista" (con la lettera minuscola).


LA ScORIA NELLA StORIA - Tra le altre cose, apprendiamo dal Bresciaoggi di domenica 14 marzo (pagina 8, terza colonna, primo capoverso) che "Il 2 novembre 1945 il colosso fu addirittura danneggiato dai bombardamenti degli alleati: mutilati un pezzo di gamba, un braccio, la foglia che nascondeva un nudo che aveva fatto discutere" (chiamalo pure "Uccellone", ndC). E noi che si pensava che la guerra fosse terminata il 25 aprile... invece veniamo a conoscenza con sgomento (nella foto) che gli alleati avrebbero proseguito gli attacchi fino al novembre del '45, sganciando bombe contro loro stessi, con il solo scopo di mutilare il povero Bigio.

Banalità a parte, dovremmo ringraziare la (mal)destra ciurmaglia amministrante che ci regala sempre chicche di grande comicità. Così, per una volta, anche MdC si schiera dalla parte del Comune. Rimettetelo pure in piedi sulle sue tre gambe 'sto benedetto Bigio così i gay di Brescia ci fanno una bella festa sotto e il "Labo" è contento. Tra l'altro, pare proprio che il colosso abbia una cosa in comune con il bell'assessore ai lavori pubblici: anche Labolani una volta "Era fascista". mentre adesso...

17 commenti:

Anonimo ha detto...

il fotomontaggio è veramente di pessimo gusto

Anonimo ha detto...

Mettiamoci invece una statua di Cristina del Grande Fratello, il personaggio bresciano più importante degli ultimi 10 anni.

Kart Cobretti ha detto...

Il fotomontaggio fa vermente ghignare!

vergognatevi! ha detto...

quale fotomontaggio!
comunque devo dire cara redazione tattica di mdc che ultimamente i post sono veri e propri articoli...complimenti vivissimi! questo e´vero giornalismo un po´ come questo che metto in allegato e che vi invito a leggere e magari pubblicare di spalla del quasi sempre apprezzabile Gian Antonio Stella sul pompsera...

Grazie ancora Jebediah anche se non leggi mai la posta...

rsk

Stupidiah Wilsonnen ha detto...

Leggila che ti ho risposto
Comunque grazie a te... grazie ... grazie a tutti... grazie ancora grazie al cazzo...

Labo ha detto...

però... che chiappe sode questo bigio...

rsk 1 a 4...tsk tsk ha detto...

grazie ancora jebediah...ho letto la posta e ho visto il messaggio di un tipo di cui non hai letto la posta; grazie ancora jebediah, grazie a nome di tutti quelli che hanno inutilmente scritto in questi anni alla posta e non hanno ricevuto una risposta se non dopo sei mesi e mille scuse...grazi grazie e ancora grazie sono tutto bagnasco!!!

due maroni due ha detto...

Melo Diego Grosso Cannavaro Zebina fuori dai maroni...rifare tutto da capo a cominciare da Blanc e soci. Questa non e´la vecchia signora questa e´la befana porcodio

Giangiorgiangelo Paolo ha detto...

Siamo alle solite. Questo non é un forum, é un gigantesco off-topic.
Un po' di serietà, cristodiunamadonna!
Vergogna!

sara balsamo ha detto...

divertentissima la caricatura che avete fatto, il pessimo gusto lo riscontro nei commenti farciti di bestemmie che lasciano su mdc ... echecazzo ;-)
parolacce si, non bestemmie pero' che amio parere sono un grave insulto a chi crede, non importa in che lingua o contro quale figura vengano fatte, non conta la religione in cui si crede , ma è importante il rispetto per chiunque, e devo dire che Labolani nel merito lo dimostra e unitamente ad un sorprendente sense of humor.
PS: ma sapete che state diventando trend?? oggi chi non finisce su mdc, come la sottoscritta si sente decisamente discriminato.

LSP ha detto...

Stima per chi sa ridere di se e, soprattutto, ridere insieme a chi sta ridendo di lui.

Perciò, personalmente, dico bravo a Labolani che ride insieme ai cani!

Arf!

Unknown ha detto...

Il senza censura DEVE continuare cagnacci ;-) altrimenti la vedo "bigia"hihihi bdomenica

babi ha detto...

mi offro per farvi il prossimo fotomontaggio..... anche perchè il Labo lo vedo più in stile Plati che non in stile brenda... hahahahahha
comunque il Bigio che ritorna in piazza mi piace fascio o non facio, gay o non gay che sia

grazzzie murodicani ha detto...

vedo con piacere che certe critiche e commenti stimolano la discussione invece di alzare muri di cane o meno...interessante questo filo indiretto con il comune, a questo punto visto che dall'altra parte c'e´qualcuno in ascolto si potrebbe pure pesnare di porre in essere quesitoni piú serie rispetto alla situazione della cittá e del comune.
Puo´pure essere che qualcuno risponda!

sogni d´oro ha detto...

il Bigio che ritorna in piazza é di questi tempi una notizia di estrem importanza e intersse, quasi quanto scoprire che Berlusconi é di nuovo indagato da qualche parte in Italia

Unknown ha detto...

Beh, se si tratta di essere filologici con la piazza posso anche essere d'accordo, un po meno per l'uso del denaro in tempi di crisi. C'è anche da dire che per far posto alla piazza si è distrutto un quartiere simile al Carmine ed una chiesa. Il Bigio (per fortuna non è Mussolini a cavallo) Su quello penso non ci sia stato da discutere. Se è in atto la cosa, il modo migliore per sdrammatizzarla è farla ANCHE tornare icona gay (come era nel ventennio) con il bar delle ciapè. Spero e mi auguro che non sia la restaurazione dell'Era Fascista da parte dei nostalgici. A fatica ci stiamo liberando dell'era Berlusconiana.

Unknown ha detto...

Beh, se si tratta di essere filologici con la piazza posso anche essere d'accordo, un po meno per l'uso del denaro in tempi di crisi. C'è anche da dire che per far posto alla piazza si è distrutto un quartiere simile al Carmine ed una chiesa. Il Bigio (per fortuna non è Mussolini a cavallo) Su quello penso non ci sia stato da discutere. Se è in atto la cosa, il modo migliore per sdrammatizzarla è farla ANCHE tornare icona gay (come era nel ventennio) con il bar delle ciapè. Spero e mi auguro che non sia la restaurazione dell'Era Fascista da parte dei nostalgici. A fatica ci stiamo liberando dell'era Berlusconiana.