Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

lunedì 8 febbraio 2010

Trasloco loco: Fabio Rolfi delocalizza Sinti


Da Guidizzolo a Caporetto
(ovvero: il Cadorna* dei poarécc).

di Fiorenzo Maria Bernoccoli

Avevamo giurato di non parlare più di Pistolino Rufus Sgrufis, vice sindaco di Brescia per sbaglio. Alla luce di quanto accade (da una settimana a questa parte), sembra davvero difficile tener fede alla parola data. D'altra parte, quel Gianburrasca di Fabiolino (nella foto a lato, mentre pensa: "trasparenza... con la Q o col CH"?) ne combina una più di Bertoldo...

Premesse&Promesse - In campagna elettorale aveva promesso lo sgombero e la chiusura dei campi nomadi di Brescia, un problema molto sentito dalla popolazione visto che tra il 1996 e il 2007, gli zingari "residenti" nel nostro Comune sono passati da poco più di mille a 300 circa senza che Sgrufis ci mettesse il becco. Fabio sapeva benissimo di non poterli chiudere dall'oggi al domani che poi - sai com'è - gli si riempiva la città di senghen (trad: zingari). Ma ecco che (durante una partita di Risiko) gli balena l'idea folgorante:

Invadere Mantova - Comprare un bel pezzo di terreno a Guidizzolo e sbatterci quei rompiballe dei nomadi. Detto, fatto. E così , da diversi giorni, i giornali mantovani rispondono all'attacco sparando a zero sulla "povera" amministrazione comunale di Brescia colpevole, attraverso la società controllata "Brixia Sviluppo", di progettare in gran segreto il trasferimento nel comune di Guidizzolo del campo nomadi di via Orzinuovi dove risiedono alcune famiglie di Sinti, (cittadini italiani).

Zero Zero Settete - Il tutto, zitto zitto, all'insaputa dei sindaci (leghisti) della zona e del consiglio comunale della Leonessa che - per bocca dell'opposizione - sottolinea il "dilettantismo" con cui è stata condotta l'operazione super segretissima (shhhhhh, ndC). Segretissima. Talmente segreta che tutti ne parlano. Il Pd la definisce: "la seconda Caporetto di Rolfi". Una volta ne bastava una di Caporetto per rassegnare le dimissioni. Si vede che i tempi cambiano.
Insomma: chi se li pippa
'sti cavolo di zingari?

IL FATTO (non è quello nella foto sopra, quello lì è sempre Rolfi) - (Dalla Gazzetta di Mantova del 29 gennaio 2010): "Il Comune di Brescia ha deciso di smantellare il proprio campo nomadi di via Orzinuovi. La soluzione trovata per le famiglie sinte che ci vivono? Trasferirle nel Mantovano in comuni che, a detta degli amministratori bresciani, gli stessi sinti avrebbero scelto perché di origini mantovane. (comoda eh? ndC). [...] Tramite una società controllata dal Comune, la Brixia Sviluppo, un terreno è già stato acquistato a Birbesi di Guidizzolo e un altro sarebbe stato individuato a Gazzo Bigarello. Inizialmente Brescia voleva trasferire tutto il campo nel Mantovano, a Marmirolo. Poi chiedendo alle famiglie interessate, sono stati scelti luoghi diversi. Finora quello di Birbesi è l'unico terreno acquistato dalla Brixia Sviluppo. "Scelto perché le famiglie sinte hanno la loro attività lavorativa di raccolta ferro tra Brescia e Mantova. In trattative ci sono altri terreni a Montichiari e Padova".

LA SOCIETA'
BRIXIA SVILUPPO - Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, la giunta di centrodestra, per la nuova sistemazione del campo nomadi di via Orzinuovi si sarebbe affidata a Brixia Sviluppo, società partecipata del Comune creata giustamente (?!?!) per occuparsi di operazioni immobiliari... non certo per riciclare eventuali legaioli rimasti senza poltrone (dopo l'indigestione di voti del 2008). Quindi non sarebbe questo il caso dell'architetto Riccardo Franceschi (nella foto, travestito da irlandese), membro del Cda di Brixia Sviluppo, già consigliere del direttivo provinciale della Lega e "responsabile dell'urbanistica" ai tempi della VII Circoscrizione, presieduta fino al 2008 da Fabiolino in persona.
Dal sito internet della Società (aggiornato all'ottobre 2009), apprendiamo che tra i soci della "partecipata" c'è solo il Comune di Brescia che, con "10.000 azioni per un totale di euro 10.000.000,00 possiede il 100% del capitale sociale". Secondo lo statuto la società sarebbe nata per svolgere - tra le altre - le seguenti attività:

1 - realizzazione di opere ed infrastrutture di interesse pubblico;
2 - gestione e manutenzione di opere ed infrastrutture di interesse pubblico;
3 - acquisizione di opere, immobili ed infrastrutture di interesse pubblico;
4 - programmazione e marketing territoriale;
5 - sviluppo e riqualificazione urbana in coerenza con le vigenti previsioni degli strumenti urbanistici comunali; più specificamente, la società potrà assumere la gestione di progetti, mediante approccio integrato, per la promozione e lo sviluppo dell’ambiente urbano, per l’innalzamento del livello della qualità della vita dei cittadini (è il nostro caso? ndC) e per l’incremento delle infrastrutture di servizio a disposizione dei residenti, provvedendo anche all’analisi degli aspetti socio-economici e all’individuazione di percorsi educativi connessi a tali interventi; (????????)

Siamo uomini o "caporetti"? - Il maldestro tentativo di sistemazione dei sinti scatena però l'ira del leghismo mantovano. In primis, quella del sindaco di Guidizzolo Graziano Pelizzaro, che ha già emanato un'ordinanza che vieta l'insediamento dei nomadi. "Qui non li vogliamo" ha commentato. Salta la mosca al naso anche ai leghisti di Gazzo Bigarello che sono all'opposizione e accusano la sindaco di centrosinistra di aver tenuto il paese all'oscuro di tutto. Domanda: Ma come si fa a trovare il bandolo della matassa quando i leghisti sono da entrambi i lati della barricata? Un vero casino.

Un uovo solo al comando - A rompere le uova nel paniere di Sgrufis ci si mette pure l'onorevole Fava, legaiolo mantovano, che presenta un'interrogazione parlamentare al Ministro Maroni (legaiolo romano) contro il comune guidato - nella pratica quotidiana - dal prode Fabio (legaiolo bresciano). Nel testo però, giusto per evitare guerre sui(ni)cide, il Carroccio se la prende con l'onorevole sindaco Adriano Paroli De Cicciobombis (Pdl, nella foto mentre esclama: "ah già... sono io il sindaco di Brescia"). Davvero tutta colpa del De Cicciobombis? Neanche per idea. Cosa poteva saperne inizialmente il pover'uomo che se ne sta a Roma per la maggior parte del suo tempo?

Dopo essere venuto a conoscenza dei fatti, da vero homo berlusconensis, Adriano si è subito "dato da fare". Dice il sindaco Pelizzaro - sulla Gazzetta del 7 febbraio -: «Il sindaco di Brescia, Paroli, non mi ha contattato, alle mie richieste d’incontro, ha risposto che potevamo prendere un caffè assieme». (Dai... vieni qui che ci beviamo un caffè e ne parliamo...).
Ma, in fondo, che c'entra il povero Adriano? Dietro al piano super segretissimo di sgombero c'è la mano sapiente dell'astuto 00settete, Rufus Sgrufis. Con i capitali di Brixia Sviluppo (cioè con i nostri soldi), ha provato ad acquistare i terreni dove far sorgere i nuovi insediamenti sinti: 1000 mq, di cui 550 edificabili, e ceduti a queste famiglie per 153mila euro. Una cauzione di 2.300 euro, e l’impegno a saldare il resto in 300 rate mensili da 512 euro. Peccato che c'è la Lega.
L'operazione super segreta sfocia - com'era prevedibile - nel paradosso:
"LEGA CONTRO LEGA"

Gli amministratori legaioli mantovani sono sul piede di guerra e approvano in tutta fretta varianti al Pgt per impedire l'arrivo dei nomadi. (Dalla Gazzetta di Mantova): "Claudio Bottari, segretario della Lega per chiarire il Carroccio-pensiero mantovano indica l’estintore e fa il gesto di lanciarlo. «Questo gli farei ai bresciani» (FABIO... HAI SENTITO COSA VUOLE FARTI IL TUO COMPAGNO DI PARTITO? ndC). Lega contro Lega, dopo che le famiglie dei sinti hanno già acquistato i mille metri quadrati a Birbesi. Contro quello che considera uno scaricabarile, il Carroccio, annuncia Bottari, forte delle firme raccolte, proporrà un referendum a Guidizzolo e uno pure a Bigarello, tanto per non farsi mancare nulla".

Eppure, solo una settimana fa, sulla buona fede di Fabio Rolfi, i sindaci legaioli mantovani erano disposti a mettere la mano sul fuoco (nella foto a lato, com'è oggi): "Abbiamo parlato con Rolfi e non ne sa nulla, la colpa è di Adriano Paroli" avevano detto.

Nonostante tutto, sui giornali bresciani, è proprio Sgrufis in persona a rispondere a sollecitazioni e critiche che piovono su di lui da ogni dove. Ma se non c'entra nulla perchè ci mette la facciona? Dopo aver riso per dieci giorni, siamo quindi giunti ad una serie di conlusioni paradossali:

La Lega progetta il "trasloco" dei nomadi da via Orzinuovi. Ma la Lega (di Brescia) non avverte quei teroni della Lega (di Mantova) perchè la Lega sa che la Lega non sopporta i nomadi. In effetti quando la Lega si accorge che la Lega sta per spostare alcune decine di nomadi in un comune amministarato dalla Lega, la Lega insorge accusando... il Pdl (????). Poi, già che c'è, la Lega presenta pure un interrogazione parlamentare ad un Ministro della Lega per protestare contro l'operato di un comune amministrato dalla Lega e ribadire che la Lega queste cose non le tollera. Non solo. Dove non è al governo (Gazzo Bigarello), la Lega "alza le barricate": prima attacca il Pd (????) e poi chiede «un’ordinanza anti-nomadi come ha fatto il sindaco di Guidizzolo». Quindi... la Lega crea il problema, la Lega protesta per i disagi, la Lega si interroga sul da farsi e la Lega propone ordinanze contro sè stessa. Fanno tutto da soli... così non vale...

L'ACUME
DI FABIO ROLFI
CI LASCIA SGOMENTI
(come da foto)

Risultato? Padroni a casa nostra. Ora persino i sinti non si fidano più di nessuno (dal giornale che non possiamo citare): «Per noi è una grande opportunità, abbiamo accettato subito il trasferimento nel mantovano: là vorremmo costruire delle case vere, un giorno. Per noi e i nostri figli. Ma visto come si sono messe le cose, non sono molto fiducioso, anzi, direi che non mi fido più di nessuno». Così, Gordon Quirini, uno dei 4 fratelli sinti che vivono nel campo di via Orzinuovi e che il 27 gennaio scorso hanno firmato il rogito di proprietà dell’area a Guidizzolo (Mantova) in cui dovrebbero traslocare".
L'ennesima storia di grasse pazane,
Fortunatamente Segretissime...
*Da Wikipedia: "Emblematico della propensione di Cadorna ad attribuire ad altri la responsabilità ed il peso dei propri errori". Vi ricorda qualcuno?

26 commenti:

Pippa Lorso ha detto...

Fabietto sei sempre nel mio cuore.
Quasi, quasi mi trasferisco e vengo a vivere a Brescia.
Jlenia (la tigre di Savona)

rsk ha detto...

invictus

La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?

Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.

Nelson Mandela

ottimo film

la morte della democrazia ha detto...

E' morto Antonio Giolitti. Era uno dei padri costituenti e nipote dello statista liberale Giovanni Giolitti. Aveva 95 anni ed era stato senatore fino al 1992. Una vita, la sua, che ha attraversato la lotta di Liberazione, il Pci e il Psi. Passando per i fatti dell'ungheria del 1956 fino ad arrivare ai contrasti con Bettino Craxi.

Antonio, nel 1940 si iscrive al Pci. Un anno dopo viene arrestato per attività eversiva, ma viene rilasciato dal tribunale speciale per insufficienza di prove. Il suo impegno politico diventa sempre più forte e insieme a Giancarlo Pajetta, fonda le Brigate Garibaldi, combattendo contro nazismo e fascismo in Piemonte. Ferito in battaglia si fa curare in Francia e torna in Italia nel 1945 per combattere tra le file dei partigiani.

Dopo la Liberazione diventa sottosegretario agli esteri nel governo di Ferruccio Parri. Fino al 1957 milita nel Pci che abbandona dopo i fatti di Ungheria del 1956. Giolitti aderisci al Psi, con cui è rieletto deputato dal 1958 al 1976. Ministro del bilancio dal 1963 al 1964, dal 1969 al 1972 e dal 1973 al 1974 nei governi di centrosinistra organico guidati da Moro, Rumor e Colombo, Giolitti è uno dei principali ispiratori della programmazione economica. Dal 1977 al 1985 è commissario presso la comunità economica europea.

Nel 1985 i contrasti con Bettino Craxi lo portano a lasciare il partito e nel 1987 è eletto senatore come indipendente del Pci. Al termine della legislatura nel 1992 si ritira dalla politica attiva.

Le reazioni. 'Antonio Giolitti ha lasciato l'impronta di una personalita' di eccezionale levatura culturale e morale nella vita politica - sottolinea il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - la sua coerenza e la sua dirittura, sempre accompagnate da rara sobrieta' e discrezione, sono state per me personalmente fonte di ispirazione'. "Giolitti è stato un protagonista eccezionale della nostra storia - dice il segretario Pierluigi Bersani - fu un uomo di sinistra capace di vedere tra i primi errori e tragedie del socialismo reale mantenendo un rigore morale e una onestà intellettuale che ci mancheranno".

PDPDPDPDPDPDPDP ha detto...

Dichiara Rolfi che lo sgombero dei campi nomadi di via Serenissima e di via Girelli è merito suo - scrive il Pd -. Di suo ha solo un miserabile brindisi sull'indigenza di alcune persone, perché il consigliere Gaffurini, al tempo vicesindaco, aveva già portato a termine la procedura per la chiusura definitiva».
CIRCA I COSTI di acqua luce e gas per far funzionare il campo di via Orzinuovi «Rolfi e la Giunta hanno deciso di prorogare l'attività del campo stesso, nonostante la delibera del Consiglio Comunale imponesse la chiusura entro luglio 2008. Col che i 120 mila euro spesi in acqua, luce e gas nei 18 mesi seguenti, sono da addebitarsi al lui».
E infine: «Rolfi - scrive la nota Pd - dovrà giustificare i soldi spesi in modo spregiudicato da Brixia Sviluppo e i 45 mila euro per assumere una segretaria ad personam , militante della Lega, nonostante la Corte dei Conti abbia espresso parere contrario a qualsiasi assunzione per i comuni che non rispettano il Patto di stabilità».

Anonimo ha detto...

The Rolfi's way

Anonimo ha detto...

The Rolfi's way

MdC ha detto...

Il nostro account di facebook è stato rimosso... dobbiamo cominciare a preoccuparci???

LSP ha detto...

Ma non c' è una mail di Facebook a cui poter chiedere spiegazioni, mandare una bella lettera?

O semplicemnte un messaggio di 2 righe con scritto: "ma perchè?"

Allora diventa tutto ridicolo...tutte le campagne che ci sono in rete in difesa dei social network (che a loro volta rischierebbero di essere censurati dal govenro) è tutto falso, è tutto ridicolo...

Se poi Facebook, come probabilmente altri social network, sono i primi a censurare i loro stessi utenti...chissà quanti casi, come muro di cani, e di cui non si sa nulla.

Sarò sincero, ero sostanzialmente favorevole ai social network, ma questo cambia tutto.
Perchè si rivelano per ciò che sono e cioè più come mezzi di controllo, che non di condivisione e divulgazione, come affermano i loro sostenitori.

Nel momento in cui la divulgazione non sono le solite cagate che ti riempiono il profilo, scatta la censura.

Come solito il filtro sconcerta.

Si setaccia il fiume per raccogliere la merda.

Non so che dire.
Ma spias.

Facebook vergognati. ha detto...

Murodicani censurato.

Gruppi a oggi invece ancora attivissimi su Facebook:

"Hitler", 177 membri

"Mussolini", 3 gruppi per un totale di 13.241 membri
(alcuni commenti a caso da uno di questi:
“Saluti Romani a tutti i Camerati d'italia e via il tricolore e Onore al Padre ideologico di tutti Noi!”,
“perchè non organizziamo una rivolta il primo di marzo?”,
“Boia chi molla!”)

Brigate nere, 2 gruppi, 304 membri (presi a caso: “Le facciamo noi le ronde..a modo nostro!Questa è la terra madre di dante non la puttana di allà!”)

Santoro e Vauro a Morte, 53 membri

Sano manganello, 555 membri
(questo è meraviglioso!
A caso :
”se prenderemo il Negus,
gliene farem di belle,
se lui farà il testardo
noi gli farem la pelle!”

Subito sotto: “ai miei tempi si usava il moschetto91/38 ..oggi i tempi son cambiati,,ma va bene lo stesso!!!”)

Nota di "colore".
Quest’ ultimo gruppo è sotto la categoria: “svago”.

Complimenti.

MdC ha detto...

Forse avremmo dovuto punbtare di più sulla pulizia etnica

MdC ha detto...

la chiusura potrebbe essere legata al fatto che l'account non era registrato ad una persona fisica, ma ad un canile

Canile 5eeeeee

papparappaparapa pu

Facebook è fascio ha detto...

Allego qui la testimonianza di un' altra persona bannata e relativi commenti sotto.

Non sembra facile capire quali sono le ragioni di un ban.

Anche qui si fanno solo ipotesi.

Scarterei quella della persona fisica, perchè su Facebook si può essere anche amici di locali o associazioni, purchè non vi sia scopo di lucro degli stessi.

Vero che la ragione potrebbe non essere necessariamente politica.

O forse sì. Se così fosse, alla luce dei gruppi scritti sopra da Facebook vergognati si potrebbe concludere solo una cosa: Facebook è fascio.

L' amico Ernio ha detto...

Vi porto la mia testimonianza.

Mi sono iscritto a quel social network a maggio dello scorso anno e proprio l' altro ieri, questi qui di Facebook mi hanno bannato il buco del culo.
Non cago ormai da 72 ore ed ho male.
Uno stronzo cerca ormai da qualche ora di farsi largo per uscire dal mio ombelico e fino ad ora sono riuscito a resistergli, ma non so ancora per quanto potrò farcela.

Ho scritto una mail a facebook per chiedere spiegazioni e tutto ciò che ne ho ottenuto è stata una breve mail di una righe con scritto semplicemente: "Ma di che diavolo sta parlando?"

Invito tutti coloro a cui è successa la stessa cosa a scrivere una mail a Facebook col mio stesso appello.
E cioè appunto:
"Non cago ormai da 72 ore ed ho male.
Uno stronzo cerca ormai da qualche ora..."
eccetera eccetera.

Grazie,

Ernio Maccabiarri.

MdC ha detto...

Grazie Ernio

rsk ha detto...

muro di scoregge
che delirio che stupida gente...ma che cosa è successo.
Chi può avere tanto potere da far rimuovere uno stupido account di facebook come muro di cani quando ce ne sono tanti ancora in linea che inneggiano alla morte per cause naturali del nostro amato presidente del consiglio?
CHe cosa abbiamo fatto di male...qualcuno può spiegarcelo...farcelo capire almeno mandarci un segno...un grugnito!!!

rsk ha detto...

ho mandato una mail a facebook
aspettiamo fiduciosi

rsk ha detto...

blogger...censuraci anche tu!
Rendici martiri

firmato
i cani

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http://www.facebook.com/help/?faq=1581

IRAN CID vs BERLUSKOR III ha detto...

Hanno assaltato l'ambasciata. No, ci hanno provato. Ad attaccare sono i miliziani basiji, squadre paramilitari fedeli al regime. A difenderci è la polizia del regime. Non manderemo l'ambasciatore alle celebrazioni della cacciata dello Scià, però la nostra sede diplomatica resta aperta perché è meglio non eccedere. Siamo per la linea dura sanzionatoria ma anche per mantenere aperto il dialogo critico con Ahmadinejad. “Non tollereremo che l'11 febbraio manifestazioni di dissenso vengano represse”, ma non per questo mettiamo in discussione il giro di affari miliardari che ci legano all'Iran.

E' il Frattini-show. Teatro della performance la seduta congiunta delle Commissioni esteri di Camera e Senato. Caos totale, indicativo di un governo la cui credibilità internazionale rasenta lo zero (salvo in Afghanistan, dove per essere credibili agli occhi di Barack Obama abbiamo inviato altri soldati non si sa bene a quale fine e con quali imput). Morte a Berlusconi, avrebbero gridato i manifestanti, stando alla ricostruzione fornita dal titolare della Farnesina. Insomma, il Cavaliere avrebbe colpito anche l'immaginario dei duri iraniani.

C'è chi tira in ballo il recente viaggio di Berlusconi in Israele, con gli attacchi frontali lanciati dal premier italiano contro l'Hitler di Teheran. Parole subito riprese – assieme alla giustificazione della guerra a Gaza scatenata un anno e passa fa da Israele – dalla Tv pubblica iraniana. “Quel viaggio non c'entra, si sa l'Iran di questi tempi ce l'ha un po' con tutti”, prova a spiegare il Frattini “pompiere” sperzonalizzando ciò che il Frattini “incendiario” aveva messo in risalto.

In Israele, il Cavaliere-Zelig aveva sposato le ragioni dello Stato ebraico. Tornato a Roma, ha preferito non dar seguito ai suoi bellicosi propositi, passando il cerino accesso al fedelissimo Franco (Frattini). Che sia lui a barcamenarsi tra falchi e colombe. Siamo alla “diplomazia pop”. Tante parole, nessun fatto. Vallo a spiegare ai ragazzi dell'Onda Verde di Teheran.

birillo ha detto...

muro di cani era il mio best friend su facebook....e adesso??!!!

Signora del piano terra ha detto...

Birilloooo

Jebediah Wilson ha detto...

Allora... è così che si è ridotto murodicani? Beh... non me lo sarei mai immaginato... a cagarsi addosso perchè facebook ti cancella l'account?

Ma va a cagà...

è stato un periodo difficile per tutti. Anch'io ho molte cose da raccontare e col tempo forse vi parlerò del terribile percorso riabilitativo che ho dovuto affrontare, ma ora sono tornato e riprendo in mano il controllo di tutto.

Compro tutto...
dai tutta la baracca qui...
dai quanto volete?

Dai...
cià...
dammi qua...
firmo tutto
Toh dai... fatto...
firmato...

Menestrello Maria foera dai coioni... torna nella tua cantina.

Ed ora, tanto per capire: Faccialibro ci ha censurato per la forma e non per i contenuti. Ci ha bannato perchè non possiamo impersonare un blog... va beh se è così, ottimo, chi se ne frega?

Allarmismo costante in questo periodo... eh?

Ma vi ricordate quanto era gioioso una volta fare il muro di cani? che ci divertivamo a sparare cazzate... quando c'era Fuan (ah no Fuan no... italiano Fiero... ah no italiano Fiero no... eh va beh...)

Comunque ripartimo col sorriso sulle labbra, perchè come mi ha detto domenica al Maniva il signor Ghidoni (non lo sapevo che era Ghidoni, l'ho riconosciuto nel video che ho postato): "non puoi impedire alla gente di provare un'emozione". SACROSANTA VERDAD

MdC ha detto...

COSAAAAAAAA????????
NOOOOOOOOOOO????????

MdC ha detto...

SI

Il Resto del Canino ha detto...

il ritorno di Jebediah al potere significa per Muro Di Cani un salto nel passato che nemmeno i più esperti cinofili si sarebbero mai aspettati...scenari improbabili si aprono, tutto può succedere. Nel canile si respira un'aria di mobilitazione, o di grande manovre. Il nuovo segretario dei cani è stato peraltro scelto senza il sostegno del voto popolare. Cosa dirà la gente, il popolo cane come reagirà? Questi ed altri gli inquetanti interrogativi che sorgono...il tutto con l'ombra lunga e inquietante dell'uomo grugnito, in agguato!!!

MdC ha detto...

non c'è bisogno del sostegno del voto popolare con un sorriso così
J.W.

Nel senso del Maiale... ha detto...

Il fatto che un Presidente del Consiglio, a un anno dalla morte di Eluana Englaro, pensi a scrivere una lettera alle suore Misericordine di Lecco, che per 14 anni hanno curato tenuto la ragazza, e non, tutt' al più, ai genitori della ragazza o, perchè no, a stare semplicemente zitto (come sarebbe piaciuto a Fini), non è nè vergognoso, nè scandaloso.

E' solo indice del cattivo gusto e della mancanza di stile di una persona.