Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

venerdì 22 gennaio 2010

Mr.Obama e la sindrome di Michael Jackson


dal nostro corrispondente in America Latina
RSK

Alzi la mano destra e dica “lo giuro” (nella foto sopra, il povero Michele figlio di Giacomo che confonde la destra con la sinistra) chi non aveva sinceramente creduto anche solo per un microsecondo che l'elezione di Obama Bin Laden potesse significare finalmente un deciso e importante cambio nella politica interna e soprattutto estera degli USA!
Quel 4 novembre 2008, mentre Re Silvio era in tutt'altre faccende affaccendato, il mondo con gli occhi lucidi applaudiva l'arrivo del “salvatore” del “vero cambiamento” del “miracolo americano” del primo afroamericano a sedere sul trono più alto e importante del mondo.

Tutte palle! tutto falso!...a distanza di un anno possiamo chiaramente guardarci intorno e dire senz'ombra di dubbio che il “Sistema” (nella foto mentre cerca di nascondersi) ci ha giocati tutti una volta di più, che quel grande cambiamento, quella grande scossa tellurica non era altro che frutto di quello che in politica viene comunemente chiamata “alternanza”. Giunta ormai allo stremo e spremuta fino all'osso la dottrina Bush Figlio (di...) era tempo di rifare il look all'immagine lacera e contusa degli USA che agli occhi del mondo apparivano ormai come i veri responsabili del degrado dell'Imperialismo o se vogliamo usare un termine marxista del Capitalismo.

Devono averci pensato due secondi gli strateghi e i burattinai della Casa Bianca; ormai evidente il fatto che il tempo dei Repubblicani fosse giunto a compimento hanno esclamato “Eureka” che cosa c'è di meglio per pulirsi la faccia che pitturarla di nero?

Detto fatto! Ecco Obama la sublimazione del sogno americano; nero di origine umili e africane senatore democratico amante delle sfide impossibili dei lunghi discorsi e di quel pragmatismo progressista che fa tanto stile “Kennedy” (un'altro che vi raccomando!!!)...ottiene una vittoria netta contro la “papabile” Hillary (nemica prima... amica poi) anche grazie a “internet” (si leggeva in quei giorni su "Pompieri della Sera" e dintorni)...

Finalmente gli antiamericani per forza tirano un grosso sospiro di sollievo! L'America è tornata! Viva Obama Viva l'America, possiamo ritirare fuori la bandierina dal cassetto e smettere di boicottare McDonald! Uff...

A parole le premesse ci sono tutte: “il cambiamento sarà grande”, “il dialogo con l'islam è necessario”, “i diritti dei palestinesi e i doveri degli israeliani”, “chiuderò Guantanamo”. I fatti hanno dimostrato che in realtà è cambiato tutto per non cambiare niente.

Fino a qualche mese fa il sottoscritto era convinto che il povero Obama per quanto ci provasse e si sforzasse avesse in parte le mani legate; fosse addirittura obbligato a seguire le orme del suo predecessore a livello di politica estera per ottenere la tanto giustamente incensata Riforma della Salute. Oggi però di fronte a noi troppi sono gli indizi che ci portano obbligatoriamente a pensare che Obama altri non sia che "un grande bluff", l'ennesimo figlio del Sistema vittima della sindrome di Michael Jackson che da nero volle diventare bianco...

L'Afghanistan è ormai diventato uno spaventoso e incontrollabile scenario di guerra (iniziata nel 2001) che ad ottobre 2009 conta con 36.000 soldati statunitensi con sicuro incremento a breve, e addirittura raddoppio entro il 2012, mentre i miliziani privati, sempre statunitensi, sono 160.000.
Ufficialmente è iniziato il ritiro “anche” in Iraq dove però la situazione rimane più confusa che stabile e di cui ormai si è già detto e raccontato tutto e il contrario di tutto...cioè niente!
Le relazioni con l'Iran con Israele e con la Palestina sono rimaste pressochè invariate rispetto alla tanto vituperata dottrina Bush, malgrado gli sforzi a parole di Obama nello “storico” discorso dell'università del Cairo...

Il meglio di sé però Obama lo sta offrendo negli ultimi mesi soprattutto nel continente Latino Americano, dove il potere “gringo” si sente minacciato dalle forze neo socialiste che, con differenze e similitudini, stanno conquistando il potere un po' ovunque.

Ecco allora improvviso, come un fulmine a ciel sereno, il colpo di stato in Honduras (orchestrato dai soliti amici degli amici con l'appoggio della CIA) che dopo l'iniziale accusa e rifiuto degli USA si è risolto a tarallucci e vino come se niente fosse accaduto (se non è strategia questa? Leggere qui per capire meglio).

Come interpretare poi la installazione di otto, dico otto, basi militari USA in Colombia? Anche in questo caso c'è poco da interpretare: il Venezuela e l'Ecuador sono infatti due dei principali rivali economico politico degli Stati Uniti, mentre, come si sa, la Colombia di Uribe è il principale alleato di Obama nella regione; dopo più di un decennio passato a incassare sconfitte elettorali e a mal tollerare le politiche antineoliberiste di Chavez e compagnia bella, gli USA passano al contrattacco, cercando di ristabilire gli equilibri perduti...nubi grigie si addensano all'orizzonte.
Non parliamo poi della relazione con Cuba pressochè invariata, e della lentezza estrema con la quale si sta cercando, con una giusta e furba strategia d'immagine, di eliminare il triste ricordo di Guantanamo (la prigione, non la base militare che invece resta e resterà)...anzi, Obama rilancia, manda 16.000 tra soldati e marines a “portare aiuti umanitari” ad Haiti un paese destinato a morte certa, atroce e lenta, che oltre al dramma del terremoto deve subire l'onta dell'ennesima occupazione militare e coloniale...

Se due inidizi fanno una prova...questi che cosa ci dicono?
ipse dixit:

IL PUNTO ESCLAMATIVO

A Bush, per aver difeso il concetto di guerra giusta, gli hanno lanciato un paio di scarpe in testa; a Barack Obama, invece, per aver difeso esattamente la stessa cosa, gli hanno dato il premio Nobel per la pace. A quando un bel post sull'abbronzato ? Si dice persino che non sia americano (me lo diceva una vecchia di coccaglio).

Tratto da MDC 7 Gennaio 2010
(nella foto la copertina dedicata a Mr Obama)

12 commenti:

Commendator Re ongia dei Colli Roscioli ha detto...

In un certo senso sono contento di tornare a considerare gli Usa per quello che sono: una grossa fetta del problema. Ocio che arriva la Cina però eh...

Cumenda ha detto...

Il nome corretto è: Commendator Fausto Maria Mansueto Rebongia dei marchesi Acidoni Lepisquaccheri dei Colli Roscioli

Pablo Escobar ha detto...

A leggere quanto scritto, si direbbe che i problemi di dipendenza del Rsk dall'eroina siano ormai passati (o futuri... ma certamente non presenti)...

Una notizia terribile per noi poveri narcotrafficanti

L' inganno di Obama ha detto...

Allora forse il filmato allegato vi interesserà.

Alexander Emerick Jones, autore di questo filmato, è un conduttore radiofonico statunitense.

Il 4 maggio 2009 Youtube decide di sospendere il canale di Alex Jones per "violazione di copyrights" all'interno dei suoi video. Alex Jones grida allo scandalo ricordando che migliaia di video ogni giorno vengono caricati su youtube con immagini di media televisivi o giornali periodici o giornalieri senza che nessuno reagisca censurandoli.

Fu rappresaglia. ha detto...

Il sole splende forte a Piazza Plebiscito...

"NAPOLI — Fu sequestro di persona. Dopo una camera di consiglio durata circa sei ore, il Tribunale di Napoli ha condannato i poliziotti che il 17 marzo di ormai nove anni fa, al termine delle manifestazioni per il Global forum, portarono nella caserma «Raniero Virgilio» di piazza Carlo III 85 ragazzi e ve li tennero per ore, insultandoli e minacciandoli. Recependo la richiesta fatta lo scorso 16 ottobre dal pm Marco Del Gaudio, che ha seguito il processo assieme al collega Fabio De Cristofaro, la V sezione del Tribunale (presidente Donzelli, a latere Guardiano e Tammaro) ha inflitto due anni e otto mesi ai funzionari Carlo Solimene e Fabio Ciccimarra (i più alti in grado all’interno della caserma, responsabili del servizio nei turni 8/14 e 14/20). Condannati anche altri dei 31 imputati."
(dal sito de Il Corriere)

Fra 10 anni una sentenza di secondo grado ribalterà tutto, ma comunque...

Cose 'mmericane ha detto...

Una donna di New York - USA - ha scritto a un sito di finanza americano chiedendo consigli su come trovare un marito ricco: già ciò di per sé é divertente, ma il meglio della storia é quello che un tizio le ha risposto.

LEI: Sono una ragazza bella (anzi, bellissima) di 28 anni.Sono intelligente e ho molta classe.

Vorrei sposarmi con qualcuno che guadagni minimo mezzo milione di dollari l'anno.

C'é in questo sito un uomo che guadagni ciò?

Oppure mogli di uomini milionari che possono darmi suggerimenti in merito?

Ho già avuto relazioni con uomini che guadagnavano 200 o 250 mila $,ma ciò non mi permette di vivere in Central Park West.Conosco una signora che fa yoga con me, che ha sposato un ricco banchiere e vive a Tribeca, non é bella quanto me, e nemmeno tanto intelligente.Quindi mi chiedo, cos'ha fatto x meritare ciò e perché io non ci riesco?Come posso raggiungere il suo livello?

LUI: Ho letto la sua e-mail con molto interesse, ho pensato profondamente al suo caso e ho fatto una diagnosi della sua situazione.Premetto che non sto rubando il suo tempo, dato che guadagno 500 mila $ l'anno.Detto ciò, considero i fatti nel seguente modo:Quello che Lei offre, visto dalla prospettiva di un uomo come quello che Lei cerca, é semplicemente un pessimo affare.E ciò per i seguenti motivi:Lasciando perdere i blablabla, quello che Lei suggerisce é una negoziazione molto semplice.Lei offre la sua bellezza fisica e io ci metto i miei soldi.Proposta molto chiara, questa. Ma c'é un piccolo problema.Di sicuro, la Sua bellezza diminuirà poco a poco e un giorno svanirà, mentre é molto probabile che il mio conto bancario aumenterà continuamente.Dunque, in termini economici, Lei é un attivo che soffre di deprezzamento, mentre io sono un attivo che rende dividendi.Lei non solo soffre un deprezzamento ma questo é progressivo ed aumenta ogni anno!Spiego meglio:Oggi Lei ha 28 anni, é bella e continuerà così x i prossimi 5/10 anni, ma sempre un pò meno e all'improvviso, quando Lei osserverà una foto di oggi, si accorgerà che é diventata una pera raggrinzita.Questo significa, in termini di mercato, che oggi lei è ben quotata, nell'epoca ideale x essere venduta, non x essere comprata. Usando il linguaggio di Wall Street, chi la possiede oggi deve metterla in "trading position" (posizione di commercio), e non in "buy and hold" (compra e tieni stretto), che, da quanto sembra, é quello per cui Lei si offre. Quindi, sempre in termini commerciali, il matrimonio ("buy and hold") con Lei non é un buon affare a medio/lungo termine. In compenso, affittarla per un periodo, può essere, anche socialmente, un affare ragionevole e potremmo pensarci su. ..Potremmo avere una relazione per un certo periodo.....Huuummm.... Pensandoci meglio e per assicurarmi quanto intelligente, di classe e bellissima lei é, io, possibile futuro "affittuario" di tale "macchina", richiedo ciò che é di prassi: Fare un test drive.La prego di stabilire data e ora.Cordialmente
Suo Investitore

Bertolaso ha detto...

"Si assiste a una fiera della vanità - ha detto ancora il capo della Protezione civile - si viene qua con l'ansia di far bella figura davanti alle telecamere, si sventolano le bandiere, ma non c'è uno che dice lavorate e poi andate davanti alle telecamere e prendete la medaglietta". Quando Bertolaso, insieme con l'ambasciatore italiano, è andato dal presidente di Haiti, "è stato sorpreso, loro non sanno nulla di quello che accade, e insomma c'è netta la sensazione che siano stati emarginati".

La macchina americana dei soccorsi per Haiti è "encomiabile", ma non dà i risultati attesi perché ci sono "troppe stellette, gli americani tendono a confondere l'intervento militare con quello di emergenza", ha spiegato Bertolaso. "Sono aiuti encomiabili, uno sforzo impressionante che però non porta a quei risultati che invece si sarebbe potuto avere se ci fosse stata una voglia, una capacità anche di coordinamento e di leadership. Gli americani non possono che avere la leadership di questa emergenza, ma hanno bisogno di un 'Obama dell'emergenza', che evidentemente non sono riusciti a trovare".

Anche "Clinton che scarica le cassette della frutta" non è servito. "Sarebbe stata la svolta se lui avesse gestito l'emergenza in prima persona, invece se n'è andato". Secondo Bertolaso, "Le navi ospedale, le portaerei, non hanno rapporti stretti con il territorio, con le organizzazioni umanitarie che sono presenti sul posto. Ognuno fa la sua parte, ma in modo svincolato". Ma le critiche agli Usa non finiscono qui: "Con l'uragano che ha colpito New Orleans non mi pare di ricordare che la gestione dell'emergenza è stata esemplare". La "tecnica d'intervento" ad Haiti applicata dagli Usa, secondo Bertolaso, è quella già usata in passato a Goma, Ruanda e Cambogia. "Si viene qui, si dà un po' da mangiare, bere e il problema per loro è risolto, ma è una contraddizione se non si pongono le basi per la vita futura".
(24 gennaio 2010) Tutti gli articoli di Esteri

Skripton ha detto...

ah beh se lo dice bertolaso allora è vero

rsk ha detto...

una nuova era di pace amore e gioia è iniziata, assicura il premio nobel per la pace...

Arnold ha detto...

Che cavolo stai dicendo Rsk ?

Edgardo Calli ha detto...

a seguire le vostre discussioni mi è venuto mal di testa

kurtz ha detto...

allora, mio caro Edgardo Calli, dovresti venire a sentire suonare i Sddmnd. Quelli sì che spaccano le tempie, un vero allenamento decostruttivista in vista dei duri tempi che ci attendono. Woff!!