Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

sabato 21 novembre 2009

Musicanidi - Piove acido a Bristol

Era dal 1998 che “cani” e porci aspettavano nuove da uno dei gruppi più importanti della scena trip-hop.

I Portishead insieme a Massive Attack e Tricky all’inizio degli anni novanta hanno segnato, caratterizzato e reso grande Bristol così come negli stessi anni Pearl Jam Nirvana, Alice in Chains rendevano eterna Seattle.
E’ si cazzo! mentre negli Stati Uniti gli “sporchi” del grunge spazzavano dalle classifiche la musica commerciale riportando il rock agli onori della cronaca, in terra d’Albione sonorità morbide e avvolgenti, misture tra musica elettronica al rallentatore e anima jazz facevano da sfondo all’incedere del tempo e alla fine del secolo.
Dopo averci regalato Dummy (1994) e Portishead (1997) il gruppo incide il suo primo live Roseland NYC Live (1998) e si da alla macchia.

In questi ultimi dieci anni la cantante Beth Gibbson si dedica alle collaborazioni mettendo a disposizione la sua splendida voce per progetti come Out of Season con Rustin Man (Talk Talk) un disco sostanzialmente bluesy, mentre il deus ex machina del gruppo Geoff Barrow si ritira dalle scene quasi del tutto facendosi i fatti suoi e cercando di evitare giornalisti e fans che premono per un ritorno del gruppo…calma ragazzi c’è da aspettare un po’ ma, ed eccoci ai giorni nostri, nel 2008 esce il tanto atteso terzo disco Third per l’appunto.

Silence Hunter Nylon Smile The Rip Plastic We Carry On Deep Water Machine Gun Small Magic Doors Threads

In questa manciata di titoli scarni ed essenziali il gruppo fa ciao ciao con la manina alle acque calme e tranquille, magari piacevolmente sballate, del trip hop e compie una rivoluzione musicale paragonabile a quella che i Radiohead nel biennio 1999-2001 avevano fatto con l’accoppiata Kid A - Amnesiac.

Musica sperimentale e psichedelica, kraut rock e addirittura industrial non stupitevi se tra una nota e l’altra vedrete far capolino il fantasma sghignazzante di Syd Barrett o Ian Kevin Curtis! Third è una pioggia d’acido su Bristol a cui fare molta attenzione…il disco infatti non si presta ad un ascolto affrettato ma poco a poco, accompagnati dalla solita (unico vero legame con il passato) splendida voce di Beth verrete trascinati in questo inizio secolo cupo e ansiogeno, improvvisamente violento di una violenza che distrugge…insomma un disco figlio del suo tempo che , per chi scrive, si colloca tra gli imprescindibili del decennio ormai alla conclusione… Barrow avvisa che entro il 2010 Third avrà un seguito! Bentornati Portishead.

12 commenti:

Open all night ha detto...

Finalmente una recensione musicale con i controcazzi.

Muro di Cani onnipresente, onnincludente, onniscente.

***"Hey Oh rock and roll deliver me from nowwhere!"***

Krtz ha detto...

Comunque MdC spacca, lo vedo da Fb che tutte le persone che conosco alla fine stanno alleandosi col muro di cazzi più armato che c'è

Anonimo ha detto...

Portishead spettacolo, chi ha scritto il post spettacolo, il video di Open all night spettacolo!

Spettacolo Muro di cani!!!!

Tensione Rovato ha detto...

Tensione Rovato.

Tensione Coccaglio ha detto...

Tensione Coccaglio.

Tensione ha detto...

Tensione.

Salvatore Corindia ha detto...

All' ineguadezza dei mezzi con cui si cerca di combattere la criminalità legata all' immigrazione, fanno da contraltare i grandi proclami degli esponenti leghisti, spesso intrisi di odio e razzismo, che assecondano gli istinti più pericolosi che si annidano nei piccoli paesi del nord.
Perciò:
da un lato, questo tipo di criminalità è sempre più tipica del nostro tessuto sociale. (Ovvio, se a fronte di carceri stipati, i Tribunali di Sorveglianza, si troveranno senz' altro costretti a usare le maniche larghe con tutti, per non occupare letti che non ci sono)
Dall' altro, c' è una forza politica, molto forte dalle nostre parti, che altro non fa che urlare: "Bisogna rispedirli a casa", spesso indignandosi e arrabbiandosi non si sa bene con chi dal momento che al governo ci sono loro.
Intanto accompagnano spesso queste dichiarazioni con atteggiamenti che assecondano l' odio di buona parte della gente padana (si legga: chiamare un' operazione di controllo, che forse si poteva anche discutere, "White Christmas". E allora siete irresponsabili. Non ci sta. Non c' è niente di cui discutere).

Non so...Se penso che in origine la questione non era quella degli extracomunitari, ma quella degli odiatissimi "terroni", mi viene da pensare una cosa.

Che questo partito vuole, e a sempre voluto, solo e sempre, tutti incazzati.
Ha sempre voluto questo dall' inizio. Se si liberasse sul serio degli extracomunitari un domani sarebbero, chessò, i rossi di capelli.
L' incazzatura porta voti e quindi bene che ci sia, se si è il re degli incazzati.

Nepotismo ok? ha detto...

Visto che ultimamente ci si è occupati dei sindacati...
Riposrto un articolo di un po' di tempo fa...sono prassi diffuse presso le banche, ma che addirittura diventino frutto di accordi coni sindacati...a voi non sembra squallido istituzionalizzare il nepotismo????

"In banca al posto del padre. O dello zio. O di un nonno. Insomma, basta che sia un parente fino al terzo grado. Si può sostituirlo al posto di lavoro, senza che nessuno se la prenda. Anzi, sono tutti contenti. Azienda. Sindacati.
L'INTESA - Succederà nelle filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma grazie ad un'intesa firmata mercoledì sera tra la banca, Federlus (federazioni delle Bcc del Lazio, dell'Umbria e della Sardegna) e le sigle sindacali del credito Fabi, Fisac-Cgil, Fiba-Cisl, Uilca, Sincra-Ugl. In vigore da gennaio 2010 e fino al 31 dicembre 2012, l'accordo coinvolge 76 lavoratori e prevede che in alternativa agli incentivi economici, gli impiegati in fase di prepensionamento potranno scegliere di far entrare in banca al proprio posto un figlio o un parente fino al terzo grado."

link ha detto...

x tensione
meno ermetico no?
i link non funzionano!

Zhou Yunpeng - 中国孩子 ha detto...

Meglio non essere un figlio di Kelamayi, che con la pelle sofferente per le ustioni riempie d’angoscia il cuore della madre (1).
Meglio non essere un ragazzo del villaggio di Shalan, che non riesce ad addormentarsi nelle profondità oscura delle acque (2).
Meglio non essere il figlio di una persona di Chengdu, tua madre drogata non tornerà a casa per sette giorni e sette notti (3).
Meglio non essere il figlio di una persona dello Henan, con il virus dell’HIV che ti deride dal tuo sangue (4).
Meglio non essere il figlio di una persona dello Shanxi, tuo padre è diventato un pezzo di carbone, non pensare di rivederlo ancora (5).
Meglio non essere figli di cinesi,
se stanno morendo di fame ti mangeranno, non come una capra selvatica nella natura selvaggia
che per proteggere i propri capretti lancia sguardi feroci.
Meglio non essere figli di cinesi, il padre e la madre sono entrambi vigliacchi
che per dimostrare la loro inflessibilità, quando la morte è a portata di mano fanno uscire prima i leader (6).

NOTE
(1) Il cantautore si riferisce ad un fatto drammatico avvenuto l’8 dicembre 1994 a Kelamayi, nella provincia dello Xinjiang. Nel corso di un’esibizione organizzata presso il locale Albergo dell’Amicizia per accogliere i leader provinciali il sipario prese fuoco e ben presto si propagò a tutta la sala. Un ufficiale dell’ufficio dell’educazione locale urlò ai bambini presenti: “Sedetevi tutti e non muovetevi! Lasciate che i leader escano per primi!” Le porte di sicurezza erano chiuse: morirono 288 ragazzi di meno di diciotto anni e 37 altre persone, insegnanti, genitori e addetti ai lavori. I leader erano tutti salvi.

(2) Il 10 giugno 2005, dopo una tempesta, una piena improvvisa spazzò una scuola elementare nel villaggio di Shalan nella provincia dello Heilongjiang, uccidendo 88 bambini. Non solo le previsioni del tempo non erano arrivate agli insegnanti, ma nessuno nel governo locale si mosse per salvare i bambini: erano tutti in vacanza anticipata per la festa delle barche drago.
(3) Il riferimento è a un episodio avvenuto a Chengdu nel giugno del 2003. Una madre detenuta dalla polizia come tossicodipendente aveva lasciato a casa una figlia di tre anni, senza che nessuno si occupasse di lei. la polizia non permise alla donna di chiamare i parenti per andare a prendere la bambina, né avvertì i funzionari della zona: dopo diciassette giorni (e non sette come si dice nel testo della canzone) la bambina fu trovata morta dai vicini, attirati dall’odore.
(4) Lo Henan è la provincia al centro dello scandalo dell’AIDS, causato da trasfusioni di sangue infetto negli anni Novanta. All’origine dello scandalo si trova l’avidità dei funzionari locali, ansiosi di approfittare di questo nuovo commercio.
(5) La provincia dello Shanxi è tristemente nota per l’elevata concentrazione di miniere di carbone, per la maggior parte prive di ogni minima norma di sicurezza. Ogni anno le morti in miniera non si contano.
(6) Altro riferimento a Kelamayi.

primo levi ha detto...

Ma quante sono le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni?
-Primo Levi-

Dobbiamo lottare ogni giorno con la forza delle azioni e delle parole.
I nostri nemici non sono le persone diverse da noi, e neppure le idee, ma la passività di chi accetta le ingiustizie senza alzare un dito o senza chiedersi il perchè, accontendandosi di sentire le mille bugie che vengono sempre dette.
E' una guerra che non avrà mai fine, ma è la nostra unica missione su questa terra.
Non gireremo mai la testa dall'altra parte!!!!!

Jeremiah ha detto...

E comunque complimenti all'autore del post anche se non si è firmato