Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

giovedì 14 maggio 2009

Servi


Prestami la lingua... ti mostro come si usa


Inauguriamo oggi una nuova rubrica di MdC: "Servi". pare proprio che l'Italia ne sia piena, ad ogni livello. Ecco perchè, per fare la dovuta pratica, partiamo dal livello più basso (ma proprio dal più basso eh...) segnalando la presenza (a piede libero) del viscido Alfonso Signorini. Noto per essere stato inserito - negli ultimi giorni - tra le lingue preferite da sua maestosa incapacità, l'imperatore Slinguo Papisconi.

[Breve nota biografica da Wikipedia] Alfonso Signorini (Milano, 7 aprile 1964) è un giornalista, personaggio televisivo e scrittore italiano. Nell'ottobre 2007, in concomitanza con il trentennale della morte di Maria Callas, la Divina, la casa editrice Mondadori ne ha pubblicato la sua biografia "Troppo fiera, troppo fragile". Laureato in lettere moderne all'Università Cattolica ha, per qualche tempo, insegnato lettere nella scuola media inferiore dell'Istituto Leone XIII di Milano.


Direttore di periodici di grande autorevolezza come "Chi" (vi legge?) e "Tv pompini e cazzoni" (errata corrige: si scrive "Sorrisi e Canzoni"), il piccolo Alfonsino deve avere un debole per l'uomo forte. Oltre a circumnavigare (munito di lingua perforante) il deretano imperiale, pare che Mr. Pastello abbia dichiarato di essere fisicamente attratto dal mega dittatore mondiale, ex direttore del Kgb, zar di tutte prugne: Vladimir Putin (nella foto a lato, protetto da una bavaglia balinese per ripararsi dalla bavetta dell'amico Sbrodolino W. Glosh).


Nel corso di un'intervista rilasciata lo scorso anno al quotidiano "La Stampa", Signorini rispose così alla domanda Chi è l’uomo più sexy d’Italia?
«D’Italia, non so (dai che lo sai... solo che non lo vuoi dire... vergognosa... ndC). Del mondo, sicuramente Vladimir Putin. Quando l’ho visto a torso nudo, con la tigre siberiana uccisa ai piedi, ho avuto un colpo: me-ra-vi-glio-so! Ho perfino chiesto a Berlusconi di presentarmelo».

Di seguito pubblichiamo alcuni estratti dal book fotografico di Vladimir Putin, il bel tenebroso mandante dell'assassinio di Anna Stepanovna Politkovskaja (giornalista vera ...lei) e di altre decine di giornalisti nella "democritica" Russia contemporanea (ne sono morti circa 200 in 10 anni).

Qui è ritratto durante i provini per l'edizione russa del Grande Fratello (sembra proprio che si ami ...vero?). Putin è stato vincitore delle edizioni: 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e successive. Gli altri concorrenti sono misteriosamente scomparsi... TUTTI ... in un colpo solo




Qui, rientra a casa dopo un'estenuante giornata di lavoro (la prudenza non è mai troppa). La signora Irina Iracondova Kalashnikov, governate di mr. Putin, aveva deciso di rilasciare un'intervista esclusiva a MdC, ma pare sia stata accidentalmente investita (per 4 volte) da un carro armato russo durante un'esercitazione in Siberia.


Qui a lato - per la gioia dello stesso Signorini - lo zar viene ritratto durante il tempo libero mentre si dedica ad alcuni dei suoi passatempi preferiti: violentare cuccioli di labrador munito di pinze e saldatore (i pettorali modello "real flosciame" sono stati presi in presitito dalla mummia di Lenin) e cavalcare Medvedev come fosse un mulo qualsiasi. I bicipiti, modello "Ti spiezzo in due", provengono direttamente dalla collezione Ivan Drago, depositata presso l'Istituto protesi temporanee "Laurenti Beria" di Volgograd.

19 commenti:

BASTA ha detto...

I gay non si toccano !

Crisi ha detto...

L'Islanda fa circa 320.000 abitanti. Da Gennaio a fine Aprile sono state acquistate 72 (e dico settandue) autovetture.

jeb ha detto...

Vorrei proprio capire perchè i gay non dovrebbero toccarsi...

i gay si toccano come tutti.

Luca Ricolfi ha detto...

L’Italia è stata unificata dai Savoia nel 1861, quasi un secolo e mezzo fa. Da allora non c’è stata epoca o periodo in cui le migliori intelligenze del Paese non abbiano denunciato i “gravi ritardi” del Mezzogiorno, lo “storico divario” delle regioni del Sud, la perdurante drammaticità della «questione meridionale». E avevano ragione, perché il divario c’era, c’è sempre stato e non accenna a diminuire. Ma che cosa significa divario? Qui le cose si fanno più complicate e i dati possono anche riservare qualche sorpresa.
Se per divario si intende che il prodotto pro capite del Mezzogiorno è minore di quello del Centro-Nord, non c’è dubbio che le cose stiano così (nel settore privato lo scarto è del 48 per cento).
Lo stesso discorso vale per la produttività, ossia per il prodotto per unità di lavoro.
Idem per i servizi pubblici, di cui innumerevoli ricerche hanno documentato la bassa qualità media nel Sud.
Se però si parla del tenore di vita, ossia di come se la passa la famiglia tipo del Mezzogiorno, il quadro si fa assai più sfumato. La famiglia meridionale media dispone, effettivamente, di redditi nominali più bassi di quelli delle famiglie centrosettentrionali (-26 per cento), inoltre ha un carico medio (numero di componenti) un po’ più alto (+10 per cento).
Però ha tre vantaggi formidabili: una maggiore evasione fiscale, una redistribuzione favorevole grazie agli aiuti pubblici, un livello dei prezzi decisamente più basso.
C’è chi dice che lo scarto nei prezzi sia solo del 10-15 per cento, c’è chi dice che sia del 30 e oltre, ma purtroppo sono pochissime le ricerche che hanno provato a misurare i differenziali geografici nel potere di acquisto della stessa quantità nominale di reddito. Fra esse si possono ricordare quelle del professor Luigi Campiglio, iniziate già alla fine degli anni 80, le rilevazioni dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, nonché due recenti studi dell’Istat sui prezzi e sulla povertà assoluta.
Dall’insieme di questi lavori, e dai pochi dati disponibili a livello regionale su specifici beni e servizi, viene fuori un quadro complesso, perché ci sono alcuni (rari) beni che costano un po’ di più al Sud, molti beni che costano significativamente di meno, ma anche alcuni beni tutt’altro che marginali che costano molto ma molto di meno: per esempio le case, gli affitti, la maggior parte dei servizi pubblici e più in generale i beni di prima necessità (come risulta dal valore nominale dei panieri di sussistenza recentemente calcolati dall’Istat, che costano circa il 30 per cento in meno al Sud).
Ho fatto allora un esperimento, scegliendo un indice di prezzo (quello dei prodotti alimentari freschi) che è del 25 per cento più basso nel Mezzogiorno, e provando a calcolare come cambia l’handicap del Sud se si introducono i quattro fattori più importanti che determinano il tenore di vita delle famiglie. Se si parte dal prodotto nominale per abitante del settore privato, il Mezzogiorno ha un ritardo del 48 per cento, ossia produce la metà del resto d’Italia. Se però guardiamo al reddito familiare disponibile, che risente sia dell’evasione fiscale sia dei trasferimenti pubblici, il divario scende al 26, per ridursi al 20 in termini di consumi monetari.
Ma il vero colpo di scena avviene introducendo il livello dei prezzi: i consumi reali della famiglia media del Mezzogiorno risultano del 5 per cento più alti di quelli del Centro-Nord, e diventano appena un po’ inferiori (-5 per cento) se li si corregge per la maggiore numerosità della famiglia tipo meridionale. Insomma, siamo vicini alla parità.
Può darsi che l’esercizio sia sbagliato, perché nessuno sa con certezza qual è il costo della vita nelle oltre 100 province italiane. Resta il fatto che, se vogliamo continuare a credere che il tenore di vita medio del Mezzogiorno sia significativamente più basso di quello del Centro-Nord, occorre dimostrare che i prezzi al Sud sono di poco inferiori a quelli del resto del Paese. Ipotesi assai poco verosimile.

Sciopero ha detto...

E sciopero sia.

Io sono l'unico italiano fiero che si è manifestato; un solo commento e per altro stupidissimo, lontano millemiglia (ebbene sì, millemiglia) dalla fottutissima sfacciataggine di quel putrido personaggio che molto spesso diceva cose serie e condivisibili, a volte talmente stupide da manifestare la sua nullità e inesistenza.

Ma attenzione, il più grande inganno del diavolo/italianofiero è stato o sarà quello di far credere al mondo che lui non esiste (o che magari è al mare a mostrare le chiappe chiare).

Tana per te ha detto...

Ah aaaaah

sciopero^? ha detto...

come non detto

Lee Scratch Perry ha detto...

Da Franconforte, Lee Scratch Perry:

Leggo con interesse l´ intervento di questo Luca Ricolfi.
L´interesse e´dato dal fatto che il 95% del mio sangue si compone ad ora di birra e stinco pieno di cotica grassa colante e...stinca.
Cotica stinca.

Anch´io ho fatto vari esperimenti sul mezzogiorno, e per mezzogiorno intendo: mezzogiorno fiero.
E il risultato delle mie ricerche e´sto sconcertante.
UN 90% degli italiani a mezzogiorno mangia.
Mangia anche spaghetti, capite?
Mangia polpette.
Mangia.
Polpette.

Mi chiedo dunque come si possa definire in crisi uno stato dove addirittura si mangia.
Diamo l´ ingurgitare sostanze animali e vegetali come un fatto scontato e, nel frattempo, un mondo intero glissa omertoso sul genocidio bovino che si realizza sul nostro pianeta.

A tal proposito, invito tutti a condividere con noi (uomo e stinco) un minuto di silenzio per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio italiano.

Cosi´da Francoforte,

Lee Scratch Perry,
servitore umile del Dio Stinco,
che mai avra´ remore a contrapporre cotica colante grasso all´ italica del di Lui fierezza.

***www.Vote for Birra.org***

Il Colonello Cazzo ha detto...

Come puo` una rivista chiamrsi "Chi"?

E´ come un quotidiano che si chiama "Boh!"

Come un settimanale che si chima "Mah..."

Come un decennale che si chiama "Eh?"

Come un giornale che si chiama "Usss....".

Posso dirti solo questo maledetto servo.
Ti piace la pastasciutta?
Si.
Ti piace il formaggio?
Si.

E alura ancület!

Fratello Scemus ha detto...

Per fratello Perry

Che dire... Era dal 1987 che non si vedevano corrispondenze del genere da Francoforte.

Ho le, lacrime agli occhi.
Penso che voterò birra alle prossime elezioni.

La crisi è più lontana se la innaffi con litri di alcool.

Cotica Regna

Vauro ha detto...

Per quanto riguarda magistrello Kurtz e i nomi dei giornali...

Sono andato in edicola a comprare il nuovo giornale di sinistra diretto da Piero Sansonetti (a proposito di stinco di maiale).

Io: buongiorno, mi dà "L'Altro"
Edicolante: questo?
Io: no, "L'Altro"
Edicolante: questo?
Io: no, "L'Altro"
Edicolante: questo?
Io: no, "L'Altro"
Edicolante: questo?
Io: no, "L'Altro"
Edicolante: questo?
Io: no, "L'Altro"
Edicolante: questo?
Io: no, "L'Altro"

Aumentano i suicidi tra i proprietari di edicole...

[da una vignetta di Vauro ad Anno Zero]

Piero Sansonetti ha detto...

Sono intelligente perchè ho la barba e uso gli occhiali per tenere su il ciuffo.

Muro di tope ha detto...

Siete solo un muro di cani.

magistrume Kurtz ha detto...

Sappi allora o mio saputello Jebediah, che io non c'entravo nulla con il tizio dei nomi di giornale, però mi è piaciuta l'idea. Voglia di scrivere.

Piano piano le diverse voci della piattaforma cominciano ad amalmagarsi, ed emerge una grossa, cazzuta fottutissima balena con lo stemma dei Saddamned.
Sapete perchè mi piace Perry? è un tipo a posto

Kurtz ha detto...

Ho letto su "Eh??" che una volta tutto era diverso

Spientone Sbalordelli ha detto...

Ah ...

Maria Teresa Burina Faso ha detto...

Cioè come si chiam quella rivista di ggggiovani che si occupa di costumi e mestruaazioni e diari rubati e di fidanzati col fifty cioè non me lo ricordo cioè che figura balorda cioè...

rsk dalla magna grecia ha detto...

questa rubrica promette bene! comunque Chi è un giornale veramente del cazzo...manco dal parrucchiere...e Signorini prima di essere un gay o una qualsiasi minoranza da proteggere o salvaguardare è un deficiente (con la I) e merita solo sputi in faccia...se ce l'avessi qui di fronte gli direi: SERVI A NIENTE!!!

Rina la Burina ha detto...

L'artro giorno no, ho letto su "An Vedi" che stanno affa un concorzo per cambiaje nome alla rivista perchè An se disciorta aho!!!

Io propongo "An Vedi?...ma che cazzo te guardi aho!"