Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

mercoledì 13 maggio 2009

Maroni vuol dire fiducia

La Camera ha votato la fiducia al primo dei maximendamenti al ddl sicurezza: i sì sono stati 316, i no 258. Si prosegue ora con la discussione e il voto di fiducia sugli altri due maxiemendamenti. Nonostante la decisione fosse stata ampiamente annunciata la scorsa settimana, la reazione dell’opposizione è stata forte e ha chiamato in causa il presidente della Camera, Gianfranco Fini, reo, secondo il Pd, di non aver riconosciuto l’incostituzionalità del reato di immigrazione clandestina che il provvedimento introduce. [fonte: La Stampa]...il resto qui.

Alla ricerca del voto clandestino
di Jebediah Wilson

La lotta all'immigrazione clandestina è da sempre un caposaldo della propaganda destrorsa e leghista in particolare (al pari del luogo comune che vuole gli immigrati favoriti in tutto a discapito dei poveri padani costretti ad una vita di stenti,evasione fiscale e miseria).

Nella terra della Polenta (qui sopra, ripresa di fronte ad uno stuolo di fedeli adoranti), la parola "immigrato clandestino" suscita più ribbrezzo del termine "mafioso", forse per ragioni di minore o maggiore visibilità... spesso si utilizza la cartina di tornasole del clandestino per giustificare episodi di intolleranza e rigetto anche nei confronti degli immigrati regolari (che ra l'altro sono la maggioranza e, in proporzione tendono a delinquere meno degli stessi italioti).

Parte delle badanti (nella foto come le vorrebbe Papi) che pazientemente puliscono i flaccidi culi dei vecchi padani è clandestina, buona parte dei lavoratori edili (che costruiscono case e villette - a volte abusive - per gli imprenditori padani) è clandestina. Si tratta di lavoratori che restano clandestini perchè il sistema glielo permette. ma il sistema siamo noi. Siamo noi gli imprenditori che assumono in nero, che affittano in nero e che poi (per una sorta di contraddizione sadomasochistica) votano verde. La maggior parte dei clandestini lavora per noi. Eppure non si riesce (o non si vuole) distinguere queste persone dai delinquenti.

Questa immensa massa di lavoratori è infilata come una pancera troppo stretta attorno alla lardosa e strabordante arroganza lipidica della furbizia italiota (non per nulla il nostro scalcagnato paese è considerato da buona parte degli investitori stranieri come la terra dell'illecito per antonomasia).

Il sistema favorisce l'illegalità penalizzando chi invece opera e agisce nell'ambito della legalità (si vedano i problemi con i rinnovi dei permessi di soggiorno e le lungaggini del decreto flussi che si è dimostrato inutile). Ma alla fine, alla collettività, nuoce più un muratore clandestino o un imprenditore con la ragione sociale alle isole Caiman? Si critica spesso l'"approccio buonista" di "certa sinistra" alla questione migratoria, ma non è mai stato sottolineato l'approccio "menefreghista" della destra nei confronti della lotta all'evasione fiscale, al lavoro nero, al mercato del sommerso dove sguazzano e fanno soldi (tanti) i criminali (tanti) e gli imprenditori disonesti (altrettanti). Forse perchè siamo (chi più chi meno, compreso lo scrivente) un popolo di evasori?

La legge che regola il rapporto tra Stato e immigrati si chiama Bossi - Fini. E' sempre quella, la stessa da ormai più di sei anni. Non solo non impedisce l'arrivo di clandestini (tra l'altro, dal mare, arriva il 15 per cento dei flussi, il resto arriva da terra), ma rende più difficile la vita allo straniero regolare che lavora e cerca di rispettare le regole (abitudine sconosciuta per almeno un terzo di nostri connazionali).

Purtroppo in questo paese (perennemente in campagna elettorale) provvedimenti, proposte e azioni di governo guardano prevalentemente alla ricerca del consenso. Le linee guida della politica in materia di sicurezza di questo Governo vengono dettate direttamente dalle macellerie di Busto Arsizio, dai bar di Cerveno, di Corteno Golgi, Ponte di Legno, Offlaga, Colere, Pontida, Travacò Siccomario e tutti gli altri buchi di cesso di paesi che compongono la maleodorante terra padana.
L'unico approccio consentito è quello emozionale, ideologico, soprattutto in campagna elettorale (visto e considerato che siamo perennemente in campagna elettorale... ognuno tragga le proprie conclusioni). Sintomatico a questo proposito il tempismo maroniano nel respingimento dei primi barconi di clandestini, giusto giusto in occasione dell'apertura della campagna elettorale... giusto giusto poco prima del Referendum che potrebbe sancire la scomparsa della Lega dai posti di vertice, relegandola nelle "riserve" comunali e provinciali (che - "stranamente" - non vengono nemmeno toccate dal Federalismo).


Quanto può drare una logica propagandistica come questa? Probabilmente fino a quando - si spera al più presto - la gente non si accorgerà di essere stata presa per i fondelli (nella foto sopra, bianchi e neri per una volta insieme).

La politica - piaccia o meno - non la fanno i macellai di Busto Arsizio, nè i vecchi ubriaconi del bar di Marcheno o Marmentino.
La Politica (con la "P") dovrebbe essere condotta da chi rappresenta il meglio di una nazione... non la corruzione, non la tendenza all'illecito, non l'inganno a oltranza, non gli istinti più bassi, non l'opportunismo, non l'auto celebrazione, non gli interessi di partito, non le bugie ripetute a voce alta per coprire la realtà, non il vetero conservatorismo dalemiano, nè il neo gorgonzolismo calderolista. Basta Veline, basta raggiri, basta rese per il culo. Gli elettori sono prima di tutto cittadini e non vogliono sempre sentirsi dare ragione su tutto.

...E fu così che - nel 2013 - il Parlamento, ormai privo di senso, si ritrovò irrimediabilmente vuoto e venne soppresso per manifesta inutilità.

3 commenti:

Kurtz ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=FgpfUN8lDrI&feature=related

Marco ha detto...

Il post è lungo e rompe il cazzo

X Marco ha detto...

il commento è corto e non serve a una minchia