Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

giovedì 30 aprile 2009

La Posta del Cane - Speciale "Il lavoro è lavoro..."

Antonio Merendoni è uno di noi

Sono stati giorni turbolenti quelli che ci hanno portato dal 25 aprile ad oggi (sono qui sotto, per quanti avessero la voglia e la pazienza di leggere, i post relativi). Si direbbe che, per molti versi, sia stata una settimana caotica in cui il microcosmo del blog è entrato in contatto con la realtà, forse allargandosi anche un po' troppo (in modi, toni, contatti, interazioni, confronti, diverbi, polemicucce ecc...). Una settimana di inutile rabbia (primo fra tutti per chi scrive) nei confronti... di chi non condivide opinioni e spirito del blog.

I post e commenti si è percepito a tratti un impeto aggressivo quasi "razzista" (o forse "classista" o "corporativo") sicuramente mosso da contrapposizione politica, ma con in più la netta sensazione che di fronte non ci fosse un interlocutore, ma una specie di ostacolo da rimuovere. Sicuramente è stata data prova di spirito intollerante. Nel senso più letterale del termine (per certi versi anche positivo in stile: "no pasaran"). Tensioni inutili, che ben presto hanno esaurito il livello di sopportazione globale di tutta la redazione. Se al tutto aggiungiamo una netta propensione alla polemica sterile... il risultato ottenuto è un susseguirsi di atteggiamenti poco costruttivi, di sicuro da criticare. Atteggiamenti che possono portarti ad agire come un qualsiasi Fabio Rolfi.
Cazzo no... ciò è male.
Ma ecco che, in anticipo sul 1° maggio dal punto di vista temporale (ma perfettamente in tema con tutto ciò che è accaduto e sta accadendo), arriva il 27 aprile scorso - in un vecchio post datato gennaio 2009 - un barlume di speranza: è possibile coestistere senza odiarsi e sbraitarsi addosso? Con ritardo di tre giorni, ci accrogiamo del commento del professor Antonio Merendoni, un vero galantuomo che saremo felici di ospitare anche in futuro in ogni momento su MdC.
Ecco cosa scrive:

Ciao Ragazzi, (di una volta... purtroppo ndC)

arrivo solo oggi su questo blog e vedo con piacere che ho attirato la vostra attenzione anche se mi sembra che abbiate utilizzato la mia persona per farvi quattro risate. Non temete non mi sono offeso! Voglio però assicurarvi che non c'è nessuna particolare connotazione politica dietro al mio lavoro che amo e faccio con passione da parecchi anni, certo sicuramente non espirmo giudizi sulle preferenze idelogiche e politiche dei miei allievi o di chi partecipa ai miei corsi, per non parlare del fatto che da sempre collaboro con l'Esercito Italiano. In fondo sono solo un lavoratore onesto cittadino che cerca di coniugare una grande passione per le arti del coltello con la necessità di sbarcare il lunario. Vi prego quindi di avere maggiore considerazione e rispetto se non per la mia persona per lo meno per il lavoro che svolgo...con immutata stima. Merendoni Antonio". (ovviamente nella foto sopra)


Non v'è occasione migliore per tirar fuori dal cappello un'altra puntata della pregevole Posta del Cane. Per MdC risponde il direttore amatoriale Marvin Mortimer Monroe

"PER UNA VOLTA, IL LIETO FINE - Siamo stati strafottenti col professore senza accorgerci che, in effetti, avevamo sottovalutato l'aspetto essenziale. Il pilastro su cui si fonda la Repubblica che è il lavoro. Su cosa altrimenti? Sulle tette della berluschina di turno? Dall'inizio dell'anno ad oggi, per lavoro, ci sono stati 345 morti, 345798 infortuni e 8644 invalidi. [fonte Articolo 21.info]

C'è anche chi vive onestamente del proprio lavoro, la qual cosa non verrà mai assolutamente messa in dubbio sul piano del rispetto personale (che nel caso del prof. viene accresciuto dallo spirito del commento: capace di accettare lo scherzo senza tuttavia far mancare le giuste critiche). Forse i toni del blog si sono alzati un po' troppo nell'ultimo periodo (è chiaramente colpa di Bolsio Stropiccioni, Slufio Belfrocioni, Schifo Belstronzoni ...ma si ... il principale esponente dello schieramento a noi avverso... quello lì ... quello delle zoccolette... delle sciaquettine... quello unto...). Esempio degenerativo dell'effetto S.B.

A VOLTE SIAMO UN PO'STRONZI - I toni si sono alzati, si diceva, ma c'è qualcuno che ancora sta al gioco e prende le facezie di questo blog per quello che sono: fini a se stesse e al nostro divertimento e/o indignazione e/o curiosità e/o sarcasmo da due soldi e/o tutti questi e altri fattori insieme. Il professor Merendoni ha compreso l'immensa vacuità e la perversa contorsione psicotica che si cela dietro alle (de)menti che rendono possibile questo misero blog. Perchè, a volerlo ben guardare, questo resta solo un piccolo spazio saltuariamente aggiornato di libero confronto tra persone (per il momento) ispide poi, più avanti, si vedrà". m.m.m.

Per ora, a tutti i 20 lettori di MdC
e al professor Merendoni.
Buon Primo Maggio*
...e che giunga un giorno
il tempo del riscatto
* (Tranne che a "Iddu. Piecchè iddu pienza solo a Iddu")
** (Seguite l'esempio di Merendoni e non querelateci, in fondo non contiamo nulla).

25 commenti:

rsk ha detto...

buon primo maggio a tutti e pompini a vicenza

disokku ha detto...

sarei felice di festeggiare anch'io se avessi un lavoro

Sindaco di Vicenza ha detto...

La smettete di venire dalle nostre bande a fare quelle brutte robe lì?
Ostregheta.

Precario e cottimista ha detto...

Io festeggio solo a metà
cazzo cazzo sono indietro
devo lavorare cazzo cazzo

i veri stronzi ha detto...

La Chiesa cattolica ha stanziato per i terremotati d’Abruzzo 5 milioni di euro. E’ la medesima Chiesa che ogni anno ne incassa 4 mila dagli italiani, tra finanziamenti diretti e indiretti, nazionali e locali, vari privilegi e infiniti sgravi fiscali. Inizialmente i vescovi di milioni ne avevano stanziati 3. Un bel gesto per un terremoto che si è esteso su 650 chilometri quadrati, ha ucciso 300 persone, ne ha ferite il triplo, ha sbriciolato migliaia di case e altrettante le ha rese inagibili, ha creato 20 mila sfollati distribuiti in campi di fortuna assediati dalla pioggia, dal freddo e dal fango.

Poi deve essere stata la vergogna. Oppure la notizia che varie associazioni laiche erano pronte a proporre di devolvere quest’anno l’8 per mille ai terremotati. Non sia mai. L’8 per mille equivale a un miliardo di euro che finisce interamente nelle casse di papa Ratzinger. Serve a pagare gli stipendi dei preti, finanziare la propaganda della fede, la cura delle chiese, delle scuole, dei santuari, del patrimonio immobiliare. Fino agli ultimi spiccioli destinati ai poveri, agli umili, agli afflitti, ai bisognosi e persino ai terremotati. Che bisogno c’è darli direttamente a loro quando sarà la Chiesa a preoccuparsene?

E infatti il cardinal Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, profittando della sua visita in Abruzzo per testimoniare “preghiere e vicinanza” al gregge dei senza casa, ne ha aggiunti subito altri 2 di milioni: “Come ulteriore segno concreto della Chiesa per la ricostruzione”. Un gesto generoso. Annunciato subito in diretta tv, mentre passeggiava tra i feriti, e anziane sfollate si inchinavano a baciargli l’anello.

adriano ha detto...

buon primo maggio da un mezzo disoccupato...corro a mangiare le salamine nel prato!!!

Buon 1 Maggio ha detto...

Lavoratoriiii

bary ha detto...

Non so come mai, ma la faccenda di Mitterand e Mazarine mi sembrò meno becera. Tutto ciò che riguarda la vita privata e pubblica del premier è un Bagaglino, non è quello che fa, è la tamarritudine e cialtroneria insite in lui, i capelli finti, la faccia da tartaruga, il cerone, i completi blu, la cravatta a pois per le grandi occasioni, i suoi trecento figli, le fighe candidate, l’amico Putin ah no l’amico Medvedev, ma anche l’amico Obama, l’amico autista di Craxi.
Io lo odio. Cacciamolo. Buon primo maggio.

Andrea Merendoni l'altro ha detto...

comunque continuo ad amarmi!

Primo Maggio ha detto...

Primo Maggio
della Crisi
vostra

Piazzale Loreto ha detto...

Piazzale Loreto x Tutti
papi in primis

stop, caselli! ha detto...

Povero governo, come sempre va tutto bene ma certi giornali comunisti...
Nemmeno nel giorno in cui si festeggiano i lavoratori e si ricordano i troppi morti per incidenti il governo riesce ad essere rispettoso. Secondo il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, il leghista Roberto Castelli, si esagera con il conteggio dei morti sul lavoro. Secondo l'ex ministro «serve un'operazione verità sul numero delle vittime degli incidenti sul lavoro. Bisogna depurare le cifre dei morti sul lavoro. Bisogna smettere di far credere che i morti in incidenti stradali verso e dal luogo di lavoro siano legati al problema della sicurezza sul lavoro - sostiene Castelli in una nota -. Non capisco perché le associazioni degli imprenditori accettino questa ipocrisia, che ci mette ingiustamente in fondo alle statistiche europee». Il ministro non capisce perché chi lavora in condizioni non idonee, senza tutele, magari in nero e per orari molto superiori a quelli consentiti possa perdere il controllo dell'auto tornando a casa. Non lo capisce e ci tiene a farlo sapere proprio il Primo Maggio.

eh va eh va ha detto...

sola io te ce manno!!!

ma'ncùlet ha detto...

Merendoni, ma sò spacat el brass ostis!!

odio b. ha detto...

cazzo no filini!!!
siamo tutti costernati...
ci dispiace fex

il qualunquista ha detto...

Ieri al concerto del primo maggio Vasco è stato come sempre estremamente bravo. Bravo a cantare quei brani, che vengono da una carriera lunga esattamente 30 anni, più dell’età di molti giovani che stavano a piazza San Giovanni. Vasco è stato bravo a riproporre quella sua immagine che riesce a rimanere in piedi nonostante lo si vedesse un po’ invecchiato sul palco, in quel contrasto tra un abbigliamento molto giovane e un’età che poteva essere quella del padre della maggior parte del pubblico del concerto del primo maggio. Non stonava il contrasto, anzi sorprendeva, e questa è una cosa positiva. Inoltre Vasco ha fatto una cosa bellissima, esemplare: ha devoluto 100 mila euro agli orfani dei morti sul lavoro. Eppure ho delle fortissime perplessità sulle parole che Vasco ha detto dal palcoscenico del primo maggio. Le trascrivo fedelmente: «Non date troppo ascolto a quello che sentite in televisione. Soprattutto nei telegiornali. Pensate di più al vostro mondo, quello fatto di piccole cose, i vostri amici, le vostre compagnie, i vostri ritrovi, i vostri bar, i vostri amori. Quelle sono le cose che contano».

Ora, Vasco ha detto una cosa fortemente ambigua, che non si può condividere per nulla, e che stonava completamente con l’atmosfera e l’emozione che ha dato dal palco nel concerto di san Giovanni. Incominciamo dalla diffidenza verso i media e i telegiornali. Certo, conosciamo assai bene i limiti di un’informazione televisiva controllata, di fatto, da una sola persona. Ma non tutta l’informazione televisiva è questo. E i colleghi che lavorano nei telegiornali, molte volte con fatica, pagando personalmente, cercano di fare al meglio il proprio mestiere. E non solo: ridurre continuamente l’informazione a una sorta di inaffidabile circo di bugie, è un modo per togliere importanza al ruolo della stampa, cardine dei paesi civili e democratici.

Ma non è l’unico elemento qualunquistico di quelle poche parole di Vasco. «Pensate più al vostro mondo fatto di piccole cose». Ovvero: niente coscienza civile, nessun impegno sociale, ma statevene nella piazzetta vostra, al vostro Roxy Bar, e non occupatevi del mondo, della politica, delle bugie, che non serve a nulla. E ha continuato: «pensate ai vostri amici, alle vostre compagnie, ai vostri ritrovi, ai vostri bar e ai vostri amori». Non dovete pensare che aspiriamo a un paese più giusto, che i nostri figli meritano un mondo migliore. Le cose che contano per Vasco sono le compagnie, i ritrovi, i bar? Il piccolo mondo, le piccole cose? John Lennon non ha fatto altro che parlare delle ingiustizie del mondo, della libertà di espressione, di pace. E Bono Vox in questi anni ha fatto altrettanto. E insieme a loro moltissimi altri: da Bob Dylan a Fabrizio De Andrè.

Ma a Vasco non dobbiamo perdonare tutto solo perché è Vasco, ed è un grande artista. La politica è una cosa importante. Occuparsi del futuro collettivo e aspirare a migliorarlo è emozionante almeno quanto le sue canzoni. La stampa si critica quando è giusto, ma con una stampa e un’informazione vera si vive più liberi. «Occupatevi dei vostri bar», dice Vasco. No, questa no, questa al primo maggio potevamo risparmiarcela. Ma è ormai chiaro: ci sono artisti e musicisti che è meglio che parlino, e altri che cantino soltanto.

Kurtz ha detto...

La lettura "qualunquista" delle affermazini di Vasco fila liscio liscio, a patto di partire dal presupposto che il mondo di piccole cose sia l'anititesi del concetto di impegno sociale comune (che secondo me è un po' vetusto).
Vasco fa spettacolo, vuole dire le cose a suo modo, ma non è un ingenuo nè un novellino. Io penso che intendesse dire: fate il sociale nel locale. Oppure era un grande imitatore malvagio del Blasco.

oh my god ha detto...

Veronica Lario avrebbe avviato le pratiche per la separazione e il divorzio da Silvio Berlusconi, portando a termine un percorso cominciato molto tempo fa come ammise lei stessa alla fine dell'estate 2008, quando confessò che all'eventualità di una separazione stava meditando da dieci anni.

Secondo i quotidiani Repubblica e Stampa, la moglie del presidente del consiglio avrebbe deciso di divorziare dopo la visita di Berlusconi alla diciottenne napoletana Noemi e l'«affollamento» di veline e soubrette nelle liste elettorali delle elezioni europee: «Basta. Non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni». «Ho cercato di aiutare mio marito come si farebbe come una persona che non sta bene» avrebbe detto la Lario.

«Mi domando in che paese viviamo – avrebbe raccontato Veronica l'altro giorno a un'amica -, come sia possibile accettare un metodo politico come quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront».

per oh my god ha detto...

chi se ne frega

contor sensi ha detto...

E così anche Vasco, dal palco del Primo Maggio, si è rivolto a Berlusconi, come non ne potesse proprio fare a meno. E ha intonato la sua canzone antitelevisiva, nella quale dice che alcuni non sanno più se quello che hanno in testa lo hanno pensato loro o gliel’ha suggerito la tv. E poi ha cantato con ironia questa strofetta: «Qui siamo tutti belli e buoni; votiamo tutti Berlusconi». Ma chissà quanti degli 800.000, nel magma indistinto della piazza, avranno davvero votato Berlusconi. E quanti saranno stati presenti anche perché c’era la tv e si poteva sperare di salutare con la manina, come faceva Vasco, per scherno. Perché è vero che bisognerebbe trovare un senso nelle cose, ma un senso troppo spesso non c’è. Come dimostra il fatto che l’Italia è stata ancora declassata, tra i paesi sviluppati, a causa del conflitto di interessi tra la libertà di informazione e Berlusconi. Un leader che ormai si vanta di avere il 75% di popolarità, ma che nessuno ci invidia, neppure nel terzo mondo.

per chi se ne frega ha detto...

specchio riflesso

X italiano fiero ha detto...

"Berlusconi è malato frequenta minorenni" queste le nuove dichiarazioni della Veronica nazionale...e così adesso sappiamo che oltre a frequentare stallieri mafiosi, fondatori di logge segrete, capi della camorra, politici ladri, fascisti mascherati e razzisti dichiarati...il nostro PDC frequenta pure italiano fiero?!?

Lee Scratch Perry ha detto...

...e anche buon 4 maggio comunque.






(***MERENDONI IS MY CO-PILOT***)

Red Hot Chili verghe ha detto...

Baby I'm flying in the dark
I don't know may way
Baby I'm flying in the dark
I dont'know the direction

Baby I'm flying in the dark
But I will have not fear
Baby I'm flying in the dark
Antonio Merendoni is here


Merendoni tell me tell me
Merendoni tell me tell me
You're my aeroplane
Merendoni is my co pilot
Merendoni is my co pilot
It's my aeroplane

W il prof Antonio

votantonio ha detto...

numeri 3 nel mondo per:
lanciare coltelli immagini google

votantonio
votantonio
votantonio