Cara è la fine...ci annusano ormai,sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'è.Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide:che ci tocchino morti, secchi e gelidi.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante.Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te.Dieci pistole spianate e dieci sguardi ruvidi e tesi che puntano qui dentro l'auto, e la corsa finisce così. Cara è la fine...perdonami.Oh, non piangere,urla piuttosto e lasciamo di noi un ricordo toccante. Stringiti a me,ringhiagli addosso e poi sparami mentre io sparo a te. Ci vogliono vivi e colpevoli...ma che vita è una cella? Avremo di più:quella stella che un giorno mi donasti, lassù.Oh, non piangere...

martedì 7 aprile 2009

Abruzzo: allarme sciacalli

Dall'Ansa: "Il conto delle vittime del Terremoto che ha colpito l'Abruzzo sale a 179, oltre 17mila gli sfollati. Piu' di 100 le persone trovate vive dopo il violento terremoto. A L'Aquila estratta dalle macerie una studentessa, 23 ore dopo il sisma. Ancora scosse nella notte, la piu' forte di magnitudo 4.8 alle 1.15". Non bastava aver perso tutto alla gente d'Abruzzo, non bastava trovarsi da un giorno all'altro senza più nulla. Tocca pure fare i conti con gli sciacalli, quelli che si avventano sulle poche cose rimaste tra le macerie.
"Una volta li condannavano a morte, ora le pene sfortunatamente sono più lievi". A dividere il bene dal male ci pensa il nuovo Mosè del tubo catodico, Bruno Verme (Vespa ... si ehm, Vespa, il fatto è che con gli insetti facciamo sempre un po' di confusione). Dal suo pulpito inutile, il mollusco rettale più utilizzato dalla classe politica italiana del dopoguerra (nella foto) lancia un appello: "Massacriamo gli sciacalli". Senza peraltro spiegare che sorte dovrebbe toccare a gente come lui.
Che fare degli sciacalli mediatici? Vespa e Vinci (nella foto mentre capisce di essere attraente quanto una caracssa per uno sciacallo) spolpano la privacy e la dignità di migliaia di sfollati e vengono a farci la morale. E se la stessa attenzione fosse rivolta alle attività del parlamento e dei politici oppure ancora alle sedute dei consigli comunali dove vengono adottati i piani di governo del territorio e i piani urbanistici?

Da Vespa la Morale NO.

18 commenti:

ADC APPR - scripta D6 ha detto...

cod. 65423-25a

Kruzt ha detto...

interessante
questa notte ho sognato, e una delle due cose che ricordo è che MdC era diventato famosissimo, come Topolino

L.S.P ha detto...

ADC APPR vattelapesca, chi cazzo sei?

E soprattutto...come fai a conoscere il numero di matricola del mio water?

lapidario ha detto...

Bruno Vespa sei una merda!

Brunetta ha detto...

Invece di lavorare si inventano pure il terremoto così adesso passeranno le vacanze al mare a spese dello Stato...Fannulloni

Leguleio ha detto...

Da effedieffe:



1 - La sostanza raccolta si innesca a 430 gradi centigradi, ossia a temperatura molto inferiore ai 900 gradi richiesti per la normale termite; ciò che fa pensare ad una «super-termite» preparata in modo estremamente sofisticato.

2 - Le componenti-base, alluminio purissimo («elemental») ed ossido di ferro, non sono solo finemente polverizzate: sono polverizzate in particelle nanometriche (meno di 120 nanometri), il che implica un processo di fabbricazione ad altissima tecnologia in laboratori molto avanzati.

3 - I due componenti metallici sono «affogati» e intimamente mischiati in un materiale rossastro che sembra essere insieme responsabile della bassa temperatura di innesco e un «potenziante» dell’effetto calorico-esplosivo. Vi è stata rilevata la presenza di carbonio, che indica una sostanza organica, e che secondo i ricercatori «è quel che ci si aspetta in una formula di super-termite per produrre gas ad alta pressione dopo l’ignizione e renderla esplosiva» (la termite di per sè non è esplosiva, brucia sviluppando un’altissima temperatura).

4 - Nel materiale rossastro sono stati identificati altri elementi, «potassio, zolfo, piombo, bario e rame», che sono «potenzialmente reattivi», ossia adatti a potenziare l’effetto.

Tutti questi ed altri risultati portano i ricercatori a concludere che «lo strato rosso dei grumi rossi-grigi trovati nella polvere del WTC è un materiale termitico attivo e che non ha (ancora) reagito, prodotto con nanotecnologia, ed è un materiale pirotecnico od esplosivo ad alta energia».



Dunque c’era termite nel World Trade Center.
Il kerosene non scioglie i piloni d’acciaio, la termite si....

ing. Kurtz ha detto...

...macchepalle ancora con queste storie del WTC?! ma oramai checcifrega?? tanto più che so benissimo dove sei andato a pescare queste freschezze, pure io mi sono visto "Louise e michel"...
Piuttosto parliamo di cose serie: ieri sera ho assistito ad un incontro favoloso con Paul Connet, un esperto di smaltimeto dei rifiuti. Si occupa del piano di riciclo e recupero di S. Francisco, città che entro il 2020 vorrebbe riuscire a recuperare il cento per centto delle risorse impiegate (ora sta al 70). Senza dilungarmi vi rimando ai numerosi video prodotti dagli Amici di Beppe Grillo presenti in rete: è un'ottimo affare sotto tutti i punti di vista.

http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=HVG0Q8Yz6Es

Lee Scratch Perry ha detto...

E' interessante quello che dice nella seconda parte sui rifiuti residui, che avrebbero anch' essi un' importanza come indice d' errore nel sistema. Tutto ciò che non è riciclabile è un errore che la nostra società sta commettendo, ma questo errore fornisce anche una linea riguardo a ciò che non bisogna più produrre in quel modo. Una linea per la ricerca. Non avevo mai pensato a questo aspetto.

Riguardo a me...ci sono arrivato tardi, ma è già da un po' che mi appare evidente che non partecipare al discorso della differenziata sia un' assurdità. Finchè non lo capisce mia nonna passi, ma chi oggi ha meno di 50 anni ed a casa propria non fa la differenziata è un povero idiota.

PS:
@Laguleio: la rete è piena di stupidate del genere.

via i Duci degli Abruzzi ha detto...

L’agenzia Stefani, virilmente, comunica: «Il governo non ha perso tempo perché a casa Letta la scossa è arrivata forte. Le luci dell’appartamento dalla Camilluccia si sono accese, quasi in tempo reale i centralini hanno fatto da ponte tra il braccio destro del premier e il capo della Protezione civile. Quando l’Italia s’è alzata da letto e ha acceso la radio, i due agivano ormai da 4 ore, le colonne di soccorso erano per strada, Berlusconi aveva il decreto dello stato di emergenza già davanti a sé, pronto per la firma... Nessuno meglio di Letta ha avuto il polso della situazione... Le fonti concordano sul ruolo di Letta-Provvidenza: fino al momento in cui il premier ha posato il piede a L’Aquila, è stato lui a garantire tutta la copertura politica per Bertolaso. Ogni bega ministeriale è stata spianata sul nascere. I prefetti sono stati messi alla frusta... Il “deus ex machina del governo”... l’abruzzese Letta nella stanza dei bottoni... aggiunge che provvederà “con il cuore e con l’impegno di tutti gli uomini delle istituzioni”... » (La Stampa, 7 aprile 2009, anno XVI dell’Era Berlusconiana). «Bruno Vespa osserva dall’alto. Cellulare che fischia, rumore forte di pale d’elicottero. È andato personalmente a preparare la puntata speciale di Porta a Porta. È andato lui, il cronista migliore: lui che a L’Aquila è cresciuto... » (Corriere della sera, 7 aprile 2009, anno XVI E.B). « “Oggi, più che mai, mi sento abruzzese”. Nel giorno più duro per la sua terra, Gianni Letta esce dalle file per gridare alto e forte il suo “Presente!”... » (Il Giornale, 7 aprile 2009, anno XVI E.B.). Eja eja alalà!

Ministri sull'onda ha detto...

Lunedì sera abbiamo scoperto che Bruno Vespa, di fronte alle rovine della sua città, può essere un bravo cronista. E, se avesse a cuore più la professione che il potere amministrato nella sua terza Camera, lascerebbe il salottino bianco e la musica di Via col vento per tornare alle notizie (magari anche quelle meno disastrose o macabre). Sempre che, come dice il proverbio, non preferisca comandare che…informare. Del resto, vagando tra le reti, lo spettatore, in queste ultime tragiche ore, ha potuto trovare quasi più ministri e ministre (anche quelle più inutili e dannose) che cronisti. E se dobbiamo credere a quello che i membri del governo promettono nel dopo terremoto, in base alle bugie che raccontano di solito in tv, c’è da avere paura per i sopravvissuti. Perché, non sarà il momento delle polemiche, ma neppure della propaganda. E Berlusconi, impegnato allo stremo ad oscurare Bertolaso, manca poco dica ai terremotati, come ai disoccupati, che si diano una mossa

New Town ha detto...

Ma l'avete sentito ,come dite voi, Silvio Prosciuttoni?..."faremo la prima New Town"...questo vuole costruire l'Aquila2 o Segrate o quel cazzo che è a sole 20km dalle macerie la tua città!!!...ma insomma lo capisce o no che è presidente del consiglio?
Vedrete come finirà L'Aquila non tornerà mai più dovranno eliminarla dalle mappe e tra cinque o sei anni scopriremo che c'è ancora qualche poveraccio in "vacanza" sul mare, in qualche albergo della riviera!!!

plinio terremotoni ha detto...

In fondo è come un fine settimana in campeggio...

presidente della repubblica ha detto...

Una volta tanto parla chiaro il "nostro" presidente e forse riferendois anche al fatto che lui a differenza di altri, a caso, è coscente del suo ruolo istituzionale ha detto:
Napolitano, poco prima di entrare nella tendopoli allestita all'ingresso di Onna, si è lamentato con il gruppo dei giornalisti e dei fotografi che gli impedivano l'ingresso lanciando un pressante invito a "farsi da parte" e un esplicito "non rompete". "Non sono venuto qui per farmi fotografare, lasciateci entrare tranquillamente" ha detto

cose dell'altro mondo ha detto...

La squadra di calcio brasiliana del Palmeiras, che anticamente si chiamava Palestra Italia e venne fondata da esponenti della comunità italiana di San Paolo, ha chiesto ed ottenuto dalla confederazione calcistica sudamericana di scendere in campo con il lutto al braccio nel match di stanotte per la Coppa Libertadores contro lo Sport Recife. Ne dà notizia il club paulista sul suo sito, in cui viene specificato che «porteremo il lutto per commemorare le vittime del terremoto verificatosi nel centro Italia».Il Palmeiras, la squadra brasilianadi calcio fondata il 26 agosto 1914 da immigrati italiani, dopo la tournèe brasiliana delle squadre del Torino e della Pro Vercelli, ha giocato con il lutto al braccio la partita di Coppa Libertadores vinta per 2-0 sul campo dello Sport Recife, per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Il club ha chiesto ed ottenuto dalla Confederazione calcistica sudamericana di scendere in campo con la fascia nera al braccio, come annunciato dal club paulista sul suo sito, in cui viene specificato che hanno portato «il lutto per commemorare le vittime delterremoto verificatosi nel centro Italia».

La Sociedade Esportiva Palmeiras è una squadra di calcio di San Paolo del Brasile e gioca nello stadio 'Palestra Italià. La dizione
originale «Società Sportiva Palestra Italia» (da cui il nome allo stadio) venne mutata con quella attuale, il 13 settembre 1942, dopo l'entrata in guerra del Brasile contro le nazioni dell'Asse.

chi sono gli sciacalli? ha detto...

Non si esaurisce l'attacco a Michele Santoro e alla sua trasmissione Annozero dedicata al terremoto in Abruzzo. Dopo quello che alcuni chiamano già «il nuovo editto bulgaro» partito dalla tendopoli di Monticchio, vicino L'Aquila, con gli affondi di Berlusconi, Fini, Cicchitto e di alcuni esponenti del Pd sulla trasmissione, che denunciava ritardi e inadempienze nei soccorsi, arrivano le polemiche dichiarazioni di Capezzone e Valducci del Pdl.

«Un conto è la libertà d'informazione o il diritto di satira, altro conto è usare il servizio pubblico per campagne faziose e di parte. Serve una pagina nuova, da scrivere di comune accordo: per dire basta alla tv-rodeo, alla tv delle trappole, degli agguati, delle aggressioni» è quanto dichiara il portavoce del Pdl ed ex Radicale.

A lui fa eco il presidente della Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni della Camera («Dopo l'ultima puntata di Annozero possiamo definire Michele Santoro lo sciacallo dell'informazione») che invita la Rai «ad agire con sanzioni dure nei confronti degli emolumenti del conduttore e contribuire così alla ricostruzione di una parte dei danni causati dal terremoto».

A difesa di Santoro, però, intervengono, tra gli altri, Claudio Fava, di Sinistra e Libertà («Ma di cosa viene accusato Michele Santoro per il suo Annozero di giovedì scorso? D'aver raccontato, con immagini e testimonianze, la grande generosità degli uomini della protezione civile e la leggerezza con cui i loro capi hanno valutato quattro mesi di scosse sismiche in Abruzzo?») e Antonio Di Pietro dell'Idv («quello che trovo vergognoso è che sia stata una trasmissione del 9 aprile a parlare sulle reti nazionali dell'operazione di propaganda studiata a tavolino e volta a coprire responsabilità di governo, dei costruttori, di organi di controllo e dei media stessi che, dietro il dolore nazionale per 294 morti, pensavano di poter mettere a tacere responsabilità ed omissioni che pesano come macigni su una tragedia di enormi dimensioni come quella dell'Aquila»).

Anche Pier Ferdinando Casini, leader dell' Udc interviene sulla vicenda con una dichiarazione che cerca di chiudere la "partita": «L'ultima puntata di Annozero sul terremoto è stata una trasmissione mal riuscita, ma non si deve usarla come alibi per un regolamento di conti». «Io stesso - spiega Casini - ho evidenziato il problema di trasmissioni fuori tono. Ma credo che non sia giusto speculare su una trasmissione certamente mal riuscita e prenderla come alibi per un regolamento dei conti. Credo che sia piuttosto un incidente professionale che altro e, comunque, il disarmo deve valere per tutti».

chi sono gli sciacalli? ha detto...

tutti contro Santoro...ormai è il pensiero unico. Può piacere o no può farlo con più o meno stile di un tempo...azzeccare le crtiche o meno ma ormai qualsiasi voce fuori dal coro non solo stona di brutto ma non viene più ne accettata ne rispettata...ma cazziata e di brutto a destra e pure a sinistra...eia eia la la la!!!

siamo alle solite ha detto...

Nella giornata senza giornali è rimbalzata di tg in tg la polemica su AnnoZero e la puntata sul dopoterremoto. È uno scandalo, secondo Berlusconi, Gasparri e soci, che Santoro abbia ospitato lamentele sull’organizzazione dei soccorsi. Accidenti a lui, doveva limitarsi a fare, come gli altri, della retorica e mostrare il premier e la Carfagna debitamente commossi. Invece, ha avuto la faccia tosta di far notare che la protezione civile non ha mai fatto esercitazioni, o alcuna altra forma di prevenzione antiterremoto, in una zona da secoli considerata sismica. La colpa, peraltro, non è stata attribuita a Bertolaso, ma a chi gli ha affidato pure l’organizzazione delle sagre campestri. Comunque, quel che conta è il principio e, come sembra (e sottolineo sembra!) pensare Gasparri, il servizio pubblico non deve mostrare alcun disservizio pubblico. Si attende ora una replica del diktat bulgaro contro Santoro e chiunque altro osi criticare il migliore dei terremoti possibili.

Osservazione ha detto...

"Pensare Gasparri"?

Sei sicuro di quello che dici amico?